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Autore: Ezrebet    06/11/2010    2 recensioni
Frances, una donna che sta realizzando il proprio sogno. E un uomo, che invade la sua vita con la forza di un uragano, proprio quando lei meno se l’aspetta..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le luci si accesero improvvisamente e illuminarono la scena. Un attimo e tutti cominciarono a muoversi come formiche impazzite, il silenzio non fu che un ricordo. L’assistente di scena la raggiunse immediatamente e la investì con mille parole, sommergendola di discorsi circa appuntamenti, cabine di montaggio, presentazioni. Tentò di sottrarsi, dirigendosi verso l’uscita dello studio, ma quello continuò a starle dietro, imperterrito. Adesso, le stava sventolando davanti un foglio pieno zeppo di numeri e lettere illeggibili.
 

“Va bene, Gordon. Ho capito. Preparami tu il planning, farò come credi meglio” tentò di dirgli, cercando di mostrarsi paziente e conciliante. Ma Gordon scuoteva la testa, fissandola da dietro le spesse lenti che portava sempre, giorno e notte. Frances era giunta alla conclusione che andasse a dormire con gli occhiali e la sua agenda degli appuntamenti.
“Non è possibile fare in questo modo, capo. Io preparo la tua agenda settimanale e tu la lasci in giro senza guardarla mai. Mai! E questo è un vero disastro. Fai saltare le riunioni, le sessioni di montaggio..”.
“Gordon, calmati, non c’è ancora niente da montare. Abbiamo appena iniziato a girare. E poi io cosa c’entro? E’ un lavoro per il regista” disse appoggiandosi alla parete “Ti ostini a coinvolgermi in qualcosa che non mi spetta”.
Il ragazzo smise di parlare, di colpo, e la fissò “Vuoi dire che.. che dopotutto non t’interessa?”.
Frances sospirò “Certo che mi interessa. Ma per quanto io partecipi a riunioni, sessioni di montaggio, briefing con la troupe, il mio parere non conta quasi niente. Anzi, non conta proprio niente, meno di zero”.
“Questo lo dici tu.. Tu sei Il Creatore” le ricordò con aria di chi la sa lunga “Senza di te tutto questo non esisterebbe e il regista sarebbe a spasso, così come tutto il cast, e i truccatori, il costumista..” fece un ampio gesto con la mano “Perciò, prendi questo planning e fa ciò che devi”.
La ragazza sorrise e lo accarezzò dolcemente “Sei molto gentile. Sei il miglior assistente che abbia mai avuto.. beh, sei anche il primo” si voltò per uscire “Ma sai anche tu che dico la verità. Potrei tranquillamente starmene in spiaggia, ad abbronzarmi, o fare il giro del mondo, per quanto servo qui”.
Si trovarono fuori, nel viale degli studi. Il tempo non prometteva nulla di buon. Grossi nuvoloni si stavano addensando all’orizzonte e il vento cominciava ad aumentare d’intensità. Si diressero velocemente all’automobile. Come sempre, Frances si sistemò al posto di guida e Gordon accanto a lei, sommerso dalla borsa, onnipresente.
Mentre s’immettevano nel traffico, le disse “Tu hai scritto un libro bellissimo, una storia d’amore e di morte indimenticabile, talmente bella che Hollywood l’ha voluta. Hai scritto la sceneggiatura, è andata bene, si sta facendo il film.. Il primo di una lunga serie, credo. Certo che il tuo parere conta”.
“Si. Dopo quello del regista, dell’assistente di scena, del tecnico del suono, della star..” brontolò, ripensando alle liti sul set, sempre più frequenti “Non dico che non sia buono il lavoro che fanno..ma vedi, l’atmosfera che volevo creare nelle pagine del romanzo e del copione..Insomma, non è esattamente quella che stanno ricreando”.
“Lo so già. Ne abbiamo parlato ore e ore e ore, anche se non ho francamente capito del tutto le tue ragioni. A me sembra un ottimo lavoro e tutti correranno al cinema a vedere il film, ne sono sicuro. E tu dirai la tua, alla prossima riunione, che sarà..” scorse velocemente il planning “..che sarà domani mattina alle dieci in punto”.
Il tono dell’amico le strappò un sorriso.
Lo lasciò sotto casa, qualche minuto dopo, Gordon scese dall’auto solo quando si fu accertato che infilasse il foglio degli appuntamenti nella borsa.
Frances abitava in un quartiere di periferia, defilato rispetto al centro o alla zona degli studi. Con i primi guadagni per le vendite del libro, aveva comprato una villetta circondata da un bel giardino, in cui si era trasferita subito, lasciando l’appartamento che aveva affittato qualche anno prima.
L’aveva sistemata con alcuni mobili nuovi ed altri che aveva ereditato dai suoi genitori ed era molto soddisfatta del risultato. La sua casa era diventata il nido che aveva sempre desiderato; si sentiva bene quando girava per le stanze e il suo sguardo si posava sull’antico sofà rosso della nonna, o sulla specchiera ovale dell’800 oppure sulla vetrina che per anni era stata nella sala dei suoi genitori. La cosa più soddisfacente era sedersi alla scrivania in mogano di suo padre e scrivere utilizzando il computer super moderno che si era regalata. Passava intere nottate davanti allo schermo del pc, scrivendo, cancellando, stampando..
Parcheggiò l’auto davanti al garage e si precipitò in casa. Aveva iniziato a piovere e lei indossava un leggero abito di lino chiaro con un paio di sandali bianchi completamente inadatti al temporale che si stava scatenando. Una volta dentro, si tolse i sandali e si diresse in cucina. Infilò la testa nel frigorifero e le brillarono gli occhi quando vide la crostata di ciliegie che aveva preparato quella stessa mattina. Ne tagliò una fetta e decise di gustarsela seduta in sala, il piattino sulla pancia e le gambe distese sul tavolino basso. Non c’era niente di meglio, in una piovosa sera primaverile.
La crostata era il dolce che sapeva fare meglio. Ma se la cavava anche con il tiramisù e le torte tradizionali, come la torta di mele e la torta di riso. Cucinare dolci era il suo hobby preferito. Aveva imparato a farli osservando sua nonna prepararne di continuo, per i parenti, per i compleanni vari, per le feste in parrocchia.. E lei sempre lì, seduta all’altro capo del tavolo, a memorizzare mosse ed ingredienti.
Accese il computer poco dopo e controllò la casella di posta elettronica. Niente di nuovo, se non una mail di Gordon che le ricordava le riunioni del giorno dopo. Sorrise fra sé. Avere un assistente ossessivo compulsivo con attacchi d’ansia era dura, a volte, ma anche terribilmente rassicurante.
Poi, aprì il file del nuovo romanzo, che aveva iniziato da poco. Sarebbe stato il terzo ed era sicura che sarebbe stato il più bello. In realtà, lo pensava sempre, di tutte le sue storie, anche di quelle che non aveva ancora chiuso in un cassetto.
Mentre si preparava per andare a dormire, si trovò a pensare al film. Di solito, cercava di non farlo per evitare attacchi d’ansia e di rabbia proprio prima di andare a letto, tuttavia quella volta fu impossibile non farlo. Forse perché alle dieci della mattina dopo avrebbe incontrato per l’ennesima volta il regista e i produttori. Sebbene non sapesse la ragione di questo nuovo incontro, era costretta a partecipare e a sopportare discorsi che nella maggior parte dei casi non comprendeva perché troppo tecnici. E poi, quanto aveva detto a Gordon nel pomeriggio era vero, il suo parere era nullo. Lo era stato nella decisione riguardante alcune scene del copione da tenere o scartare e per la scelta del cast. Tremava ancora di rabbia, al ricordo.
Avevano voluto la star hollywoodiana, a dispetto delle sue preferenze, e non c’era stato verso di farli ragionare. Si era sentita mortificata. Quando aveva scritto la storia, aveva in mente un volto che di certo non era quello del protagonista scelto dalla produzione. Si era trovata davanti un uomo bellissimo, ma che non corrispondeva affatto al “suo” personaggio.
S’infilò sotto le coperte, cercando di scacciare quei pensieri. Non aveva senso continuare a rimuginare su qualcosa che era fuori dal suo raggio d’azione. Non aveva senso, ma anche quella sera il pensiero la tenne sveglia un bel po’. 



Ciao a tutti! Ecco una nuova storia, romantica, che nasce da un sogno personale dell'autrice.. Avevo bisogno di scriverla..
Un abbraccio e un ringraziamento a chi vorrà perdere un pò di tempo a leggerla.

PS
Il titolo è un omaggio ad uno dei più bei film romantici che io abbia mai visto, appunto "Innamorarsi" con De Niro e Streep in stato di grazia. Ve lo consiglio..

A presto
Ezrebet

   
 
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