Still,again (Resta qui).
“Lithium,
don't want to lock me up inside.
Lithium, don't want to forget how it feels without...
Lithium, I want to stay in love with my sorrow.
Oh, but God, I want to let it go.”
Rimanere in silenzio.
Ascolti
i battiti del mondo che ti circonda, ti circonda, ma ti
esclude.
La
quiete prima che la nebbia invada la città, prima ancora che
la
notte arrivi .
La
notte calda, accogliente, invadente e pazza.
Il
silenzio, negli ansiti di un cuore che ancora non trova pace.
E
ti chiedi perché non cessa di battere finalmente.
Ti
chiedi perché ancora si ostini ad ancorarti alla
realtà.
E’
sempre così nelle notti tranquille.
Perché
lì dove c’era l’amore, lì hai
visto la tua
tranquillità per la prima volta.
Lì
quando non c’era il ricordo delle braccia di tua
madre,
lì
dove non esistevano le lacrime per l’abbandono di
tuo padre.
Ed il tuo
viaggio non si era concluso.
Anche se adesso
non sei nemmeno sicuro che sia mai
cominciato.
I
ricordi volano via, impietosi.
Ti schiacciano con il loro
assordante
peso e poi vanno via, segregandoti nel vuoto.
E
tu dopo anni sei ancora in quello stadio intermezzo.
Quello
fra il baratro e l’abisso.
E
dei due non sai che scegliere.
Ricordi
le mani, ricordi le voci, ricordi i loro occhi.
Ed
i volti già sbiadiscono.
Soltanto
la tua condanna continua a rimanerti accanto.
Sono occhi e
capelli del colore della notte.
E’ la
pelle chiara come la neve.
Sono gli
sguardi assassini e quelli dolci.
E’ la
voce particolare e calda come l’estate.
Sono i suoi
giochi da bambino.
E’ la
tua coscienza di rinnegato.
Sono quei
momenti.
Ed alla fine: è
quella notte.
I
volti sbiadiscono, le voci scompaiono.
Tutto,
ma non lui.
Quando
ti strinse per la prima volta e tu, sconvolto, decidesti che era
giusto.
Ed
alla fine è rimasto solo quello.
Perché
nella notte buia, con le stelle candide alle spalle non è
stata
sprecata nessuna parola.
Perché
i gesti che vi univano erano abbastanza eclatanti da lasciarvi
scottati, immersi in un oceano troppo vasto di significati a voi ancora
sconosciuti.
E
poi tu non sapevi.
Eri
giovane, eri pazzo, eri un peccatore.
Ma
adesso lo hai capito, adesso lo sai.
Solo
che non c’è più il tempo di tornare
indietro.
Quando
arrivò l’alba trovasti i suoi occhi ad
attenderti.
Ti attendevano
così come avevano sempre fatto, sicuri,
gelidi, soli.
Non sapevi se
leggerli o meno quegli occhi.
E ti sentivi
soffocare da quella mente che ti stava
affianco, che ti diceva che la vita era sincera, giusta o sbagliata che
fosse.
Ma tu non
trovasti il coraggio, non trovasti la forza
di dirgli che sbagliava.
Che
è tutta una menzogna.
Perché
se fosse stato tutto sincero allora lui stesso
lo avrebbe ammesso.
Ed adesso nel
buio dei ricordi avresti scelto, avresti
saputo.
Baratro o
abisso?
Ed
in questo mondo, ti sei reso conto che hai vissuto troppo.
Guerre,
amicizie, amori, vite.
Adesso che il tempo
è agli
sgoccioli hai capito, hai compreso.
Perché
quell’unica parola è valsa come tutte quelle che
non vi siete
mai detti.
Perché
prima dell’addio, quell’unica parola ha significato
tutta la
vostra vita.
E se lui avesse
capito, ora anche tu avresti
compreso veramente.
Dei ricordi che
sbiadiscono non t’importa.
Perché
che sia baratro o abisso non conta.
La fine, quella
vera, è già arrivata da tempo.
E
persi, così com’eravate, con l’alba alle
porte ed il sole negli
occhi,
con
il peso del mondo sulle spalle,
incatenati
al letto da un oceano scomposto di coperte,
in
un abbraccio dolce e leggero di amore non consumato,
allora
e solo allora, quella parola, per salvare le vostre vite.
“…ancora.”
Writer notes:
Ok.
Dopo decenni che non scrivevo su Roy ed Ed non mi aspettavo di
certo questo. Qualcosa di più soft, ecco sarebbe stato
decisamente meglio. Ma
sembra che non ne sia capace e quindi lascio così.
Che
dire, Edward è nel mondo nuovo, che tanto nuovo non
è più, dato che
qui è inquadrato nell’età adulta.
Nonostante non sia sicura che veramente Ed
possa lasciare che i ricordi sbiadiscano, ho deciso di sottolineare
così il
peso di quella notte di tenerezze e
non
altro. La dualità è nel fatto che nonostante si
amassero non si sono mai
dichiarati e che entrambi sperassero fosse la cosa giusta, alla fine
come ho
tentato di spiegare, è stata la scelta sbagliata.
Poi
in queste parole ci saranno almeno altri trenta significati, o
almeno lo spero, ci ho provato ma non è stato poi tanto
semplice!
Spero
che vi sia piaciuta, un bacione enorme a tutti gli amici e
lettori di sempre!