CAPITOLO
15
“…-A S.Luoise. A 7 ore di aereo da qui.-..”
Emisi
un improvviso gemito. Lo stomaco sembrava non voler stare
più nel mio corpo, e
il mio cuore batteva tanto forte da fare male.
Sentivo
che qualcuno mi stava chiamando, non so se Daniel, Dave o Zach.
L’unica
cosa della quale fui cosciente è che mi alzai e forse
salutando, forse no, uscii
da quella stanza. Appena fuori superai
mia mamma e gli altri, senza degnarli di uno sguardo e percorsi vari
corridoi
fino a che non ebbi il fiatone, e a quel punto mi chiusi nella prima
porta che
trovai. Era uno stanzino delle lenzuola.
Li
mi sedetti e strinsi a me le ginocchia poggiando la testa su di esse.
Orribile.
Quando finalmente i nostri sentimenti erano chiari l’uno
all’altra, doveva
succedere questo.
In
quel momento pensai che qualunque
persona,entità,spirito,arkè ci fosse sopra
l’umanità, mi odiasse.
Abbracciai
con più forza le ginocchia stringendomele al petto. Faceva
male. Non sapevo più
quale delle cose appena sentite mi facesse soffrire di più.
Era perché Zach
doveva sottoporsi a un intervento rischioso del quale in quel momento
non
volevo analizzare le percentuali di riuscita? O era perchè ,
per fare il
suddetto intervento, doveva praticamente andare dall’altra
parte del mondo?
Ma
alla fine giunsi al fatto che la cosa che mi spaventava di
più, in entrambi i
casi, era una sola. Non volevo che mi lasciasse! Nemmeno per una
settimana,
nemmeno per il tempo che ci sarebbe voluto per la riabilitazione e
tutto il
resto…Ero un’ egoista !
Piansi.
Le mie lacrime bagnavano le mie ginocchia e le calze, ma avevo bisogno
di piangere.
Avevo bisogno di piangere e non ragionare. Avevo il bisogno di dare di
matto ed
essere irrazionale. Il
tempo della
ragione sarebbe venuto dopo, quando avrei riflettuto. Quando ormai
svuotata di
ogni lacrima, svuotato il mio cuore da ogni irrazionalità la
mente avrebbe
ripreso il controllo.
Ma
per ora, a comandarmi era il mio cuore, e per ora volevo fosse
così.
Non
so quanto tempo passò. Ore? Minuti? Non lo so. Quando
qualcuno aprì la porta,
sicuramente non aspettandosi di trovare una donna in lacrime nel bel
mezzo di
una crisi, io cercando di ricompormi chiesi con voce rotta e alquanto
roca, che
ore fossero.
La
donna in piedi di fronte a me, in un primo momento mi guardò
sbalordita poi con
un sorriso consolatorio mi disse che erano le cinque meno dieci, e si
accomodò
di fianco a me.
-Mi
chiamo Alexis. Piacere.- mi disse porgendomi una mano –Sono
un’infermiera di
questo ospedale. Lo so cosa si sta chiedendo: “Che ca**o
vuole questa
sconosciuta da me? Com’è che durante il turno ha
il tempo di sedersi qui a
parlare e magari fumandosi una sigaretta?”. Bhè
signorina io le rispondo che
questa sconosciuta a più diritto di lei di stare qui a
fumarsi una
stramaledetta sigaretta in pace! E adesso chiedo io a lei.
Com’è che il suo bel
sederino non è vicino alla persona
per
cui sta piangendo? Non mi sembra ci siano stati decessi oggi e anche se
questa
persona non fosse più qui dovresti comunque esserle vicino.-
Ascoltai
allibita il monologo della giovane di fronte a me.
–Ah…io mi chiamo Deborah.-
dissi stringendogli la mano che ancora teneva tesa davanti a me.
-E
così. L’amore della tua vita va al S.Luise!-
mormorò accendendosi una sigaretta
Alzai
la testa di scatto e la fissai -E lei come fai a saperlo?!?-
-Questo
posto è la versione più ipocrita e implicita del
liceo. I pettegolezzi poi sono
la droga delle infermiere annoiate. Ecco! Io sono un infermiera e sono
annoiata
nonostante ciò non amo spettegolare ma devo comunque
sorbirmi quella vecchia
ciabatta della capoinfermiera che mi dice “in
confidenza” tutto quello che
succede qui dentro….E vorrei non ascoltarla ma le mie
orecchie sentono anche se
io non voglio farlo…E quindi mi ritrovo a sapere che Mary,
l’infermiera del secondo piano fa sesso
con il suo ragazzo nella camera di un paziente in coma, che il paziente
della
103 oggi ha tentato una fuga per andarsi a bere una birra, cosa che per
altro
non trovo riprovevole, che il dottor Wood di ortopedia sta flirtando
con
l’ennesima parente di paziente e infine che una donna, appena
saputo che il suo
uomo deve essere trasferito al S.Luise, è scomparsa. Tu
assomigli molto a
quest’ultima ma in ogni caso io non ti ho vista quindi non mi
scomoderò a
comunicarlo alla vecchia ciabatta. Ah, e per favore non darmi del
“lei”. Mi fa
sentire una signora di veneranda età!-
Di
fronte a un discorso così simpatico non potei fare a meno di
sorridere. Quella
donna, nonostante il tono e il comportamento la
facessero sembrare una donna in crisi
di mezza età che si lamenta di tutto e
tutti, doveva avere la mia età o comunque essere da quelle
parti.
-Meglio
così. Per ora non voglio essere trovata…-
sospirai sconsolatamente asciugandomi
le lacrime sulle guancie –Così tu lavori
qui… Sei molto giovane.-
-Ha
parlato la vecchietta…- borbottò espirando del
fumo
Sorrisi
nuovamente. Quella donna mi piaceva, sembrava forte.
–Già…! Inizio a fare
considerazioni stupide quando sono sconvolta…Mi devi
perdonare!- dissi io.
-Non
c’è nulla da perdonare. E’ normale avere
il cervello ridotto in pappa in queste
situazioni…- mormorò spegnendo la sigaretta, che
non era nemmeno consumata a
metà.
-Forse.
Credo sia come quella volta che mia madre mi disse che papà
era morto….-
-Senti!
Io non sono una psicanalista, ma a certe cose ci arrivano anche gli
stupidi!
Stai, per caso, paragonando il tuo bel fidanzatino vivo e vegeto che
deve solo
partire per qualche annetto , al tuo paparino che è
bell’è morto, e che non
potrai rivedere mai più?!- si girò verso di me e
mi guardò con rimprovero –Va
bene essere sconvolti…ma ci sono cose che non si possono
dire nemmeno se si è
in un punto di morte! …C’è un concetto
che forse non ti è chiaro…: lui E’ QUI!
Ti
sta aspettando, ti vuole vedere, parlare! Perché sprechi il
tempo prima della
sua partenza stando chiusa in questa sottospecie di sgabuzzino?!- la
sua voce
sfiorava l’urlo e mi il suo sguardo sembrava dire
“perché non lo capisci?! E’
ovvio!!!”.
-Hai
ragione…- mormorai abbassando gli occhi –Ma non ce
la faccio, è più forte di
me. Appena lo guarderò mi ricorderò che deve
lasciarmi e allora fuggirò di
nuovo.-
Lei
mi fissò per qualche istante, poi con un sospiro
fissò lo sguardo sul soffitto
–Ah, ho capito che tipo sei…Una di quelle donne
che scappano a gambe levate
davanti ai propri problemi…per dirla con una parola,
vigliacca.-
Non
potei far altro se non abbassare lo sguardo fissando il pavimento e
vergognandomi di come mi stavo comportando.
-Facciamo
così…- proruppe a un certo punto lei
–ti darò un’ultima chance per rispondere
correttamente a una mia domanda poi deciderò cosa fare di
te…-
Alzai
lo sguardo fissandola, anche lei, abbassata la testa mi fissava negli
occhi
–Cosa faresti invece se lui partisse senza che tu gli avessi
parlato?- il suo
sguardo finita la domanda, si fece più acuto ed intenso.
Ricordava quello di un
aquila.
Cosa
avrei fatto? Se lui fosse partito senza che io gli avessi potuto
parlare? Non
poteva succedere…Non poteva andarsene senza che io gli
avessi detto tutto
quello che provavo per lui! Dovevo dirgli che, nonostante mi facesse
male, lo
avrei aspettato anche per 50 anni! Dovevo dirgli che non potevo stare
senza di
lui…che lo amavo e che avevo bisogno di lui!
Nel
momento in cui capii questo mi alzai di corsa e uscii come un fulmine
dirigendomi verso la sua stanza.
Nonostante
la velocità con cui uscii, sentii comunque
il sussurro di Alexis.
-Risposta
esatta.-
Sorrisi
mentre correvo per i corridoi seguendo le indicazione che trovavo
scritte o
chiedendo alla prima persona che vedevo.
Quando
finalmente giunsi al piano giusto, svoltando
l’angolo andai a sbattere contro un
medico provocando la mia e la sua caduta.
-Oh
cielo! Mi scusi! Tutto bene?- domandai subito alzando lo sguardo verso
l’uomo
di fronte a me.
-Sì
sì, tutto bene. Mi scusi lei, ero distratto. Lei sta bene?-
l’uomo di fronte a
me aveva un’espressione più costernata e
dispiaciuta della mia, come se fosse
stato lui a venirmi addosso.
-Oh
certamente! Mi spiace per l’accaduto. Stavo correndo in un
posto dove è
proibito farlo e questo è il risultato.- sorrisi a disagio
alzandomi.
-Non
si preoccupi. Dove sta andando?- mi
chiese gentile alzandosi a sua volta.
Lo
guardai attentamente, non sembrava un medico dal modo in cui si
comportava…Ma
aveva il camice e pure la targhetta col nome, “Dott. Andrew
White”. –Oh ehm…la
stanza 23.- risposi abbassando lo sguardo quando vidi che si era
accorto che lo
stavo fissando.
-Allora
stiamo andando dalla stessa parte. Guardi è da
quest’ altra parte ….- sorrise
indicando il lato opposto rispetto a dove mi stavo dirigendo .
–Se vuole
possiamo andarci insieme. So per esperienza che qui dentro è
facile perdersi.-
sorrise nuovamente.
-Ah
grazie mille.- accettai volentieri l’aiuto anche
perché ero convinta che da
sola mi sarei persa di nuovo.
Quell’uomo
era strano. Anche mentre ci dirigevamo verso la stanza di Zach,
continuava
costantemente a sorridere, mi dava proprio l’impressione di
un ingenuotto. Poi
con quei capelli biondi, quei grandi occhi verdi e
l’espressione serena in
volto mi ricordava proprio un bambino che ha appena ordinato la sua
torta
preferita. Soddisfatto e compiaciuto.
-E’
la parente di un paziente?- domandò innocentemente svoltando
ad un angolo.
-No
no…sono ehm….- cos’ ero? Potevo dire di
essere la fidanzata? Ma in teoria non
eravamo fidanzati… in pratica c’eravamo dati solo
pochi baci…e anche se per me
avevano significato, sapevo che per Zach era una cosa quotidiana
baciarsi con
le donne…però Daniel mi aveva detto che da quando
mi aveva vista quella sera al
parco non era più andato con nessuna…bel dilemma.
-No,
sono la fidanzata e la segretaria. Ovvero l’uomo ricoverato
è sia il mio
fidanzato che il mio capo.- sorrisi imbarazzata. Alla fine avevo
seguito il mio
istinto, speravo che fosse la stessa cosa anche per il presidente.
-Capisco.-
sorrise nuovamente – il suo nome è Zach Cooper?-
Lo
fissai stranita, com’è che ci conoscevano tutti?
La capoinfermiera non era
molto confidenziale alla fine…- Esatto- mormorai con un
sorriso tirato.
-Oh
se si sta domandando come lo conosco è perché io
e Dave lavoriamo insieme da molti
anni e quando abbiamo bisogno di aiuto ci consultiamo tra di noi.-
arrossì
leggermente – Mi perdoni per la mia sfacciataggine!- il
rossore che prima era
leggero adesso si vedeva distintamente. Ma quest’uomo era
veramente un
dottore??
-Oh
ma si figuri! Sinceramente non è la prima persona che
incontro che conosce già
la mia storia…- sorrisi ripensando a quella strana donna che
avevo incontrato poco
prima –è grazie all’infermiera che ho
incontrato poco tempo fa , che adesso ho
capito quello che devo fare.- sorrisi nuovamente per incoraggiarlo e
incoraggiare me stessa. Eravamo praticamente arrivati.
-Sì.
In questo ospedale ci sono numerose infermiere… ma solo
poche di loro sanno
fare bene il loro lavoro e allo stesso tempo sapere esattamente
ciò di cui una
persona o un paziente ha bisogno in quel momento.- guardando il suo
viso pensai
che aveva una persona ben precisa in mente e che forse coincideva con
quella a
cui pensavo io. –Proprio così.- mormorai prima di
entrare nella stanza 23.
La
prima cosa su cui diressi il mio sguardo, appena entrata fu lui. Zach
stava
dormendo probabilmente era per l’effetto dei calmanti che gli
avevano dato.
Il
dottore che mi aveva accompagnata fin lì, Andrew White, era
scomparso. Eravamo
soli.
Mi
sedetti accanto a lui e gli presi una mano. Era fredda a contatto con
la mia,
per questo la strinsi forte cercando di riscaldarla.
Quando
vidi che la sua mano divenne tiepida la lasciai, presi un maglione
dallo zaino
che c’era ai piedi del letto, probabilmente lo avevo portato
Daniel, e glielo
infilai delicatamente. Ero soddisfatta
di me stessa. Non avevo idea del motivo. Ero semplicemente felice per
aver dato
al presidente un po’ di calore.
Tornai
alla mia “postazione” sulla sedia affianco al suo
letto. Indecisa sul da farsi,
non volevo svegliarlo, sembrava così sereno mentre dormiva,
però dall’altra
parte non volevo che partisse senza esserci detti una parola.
Soprattutto senza
essere riuscita a dirgli quella due parole che desideravo tanto dirgli.
Fu
in quel momento che
mi venne un idea. Se
al momento non potevo dirglielo, glielo avrei scritto. In fondo le
parole
scritte durano sempre di più e danno più
significato alla frase, più impatto,
scritte bianco su nero come un contratto a tempo indeterminato!
Presi
il mio block notes, che portavo sempre con me e che utilizzavo
soprattutto per
gli incarichi che mi affidava il presidente . E cominciai a scrivere.
Era
un contratto, proprio come avevo prestabilito. Un contratto a tempo
indeterminato tra me e lui.
Un
vincolo personale ma legalmente valido, che ci legava insieme. Alla
fine del
foglio scrissi la mia firma e le parole che tanto desideravo dirgli
“Ti amo.”.
Infine
piegai il foglio in due e lo misi nella tasca del suo maglione, che, mi
sarei
assicurata, partiva con lui.
Gli presi di nuovo la mano e appoggiai con la testa sul lettino…Prima della sue partenza, quella fu la prima volta che dormimmo insieme.
FINE CAPITOLO 15
***Rifugio
Autrice***
Giooorno!^^ Sono felice
che
abbiate letto anche questo capitolo di Secretary in Love spero vi sia
piaciuto^^ Per quanto riguarda la storia del contratto credo che ne
farò una
one-shot a parte, sapete uno dei missing moment xD
Spero che i due novi personaggi vi siano
piaciuti sulla loro storia si baserà
la
mia prossima fan fiction.Ah e scusatemi il ritardo. I professori ci
stanno letteralmente
bombardando di interrogazioni e
prove….ç.ç
Che depressione! A parte
questo
vi auguro una buona giornata^^
Bene ora passiamo ai
ringraziamenti:
Ada(ada90 the best): Ciao Ada^^!! Eh eh eh non ti dico niente…! *canticchia* chissà se Deborah andrà con lui….chissà! xD E’ quasi impressionante che tu sia sempre la prima a recensire O.o sul serio! Mi congratulo con te! Hai vinto il premio come recensitrice più veloce di tutta EFP xD Scherzi a parte *coff coff*sono felice che il capitolo scorso ti sia piaciuto e spero che anche questo non sia da meno! ^^ Ti aspetto nel prossimo capitolo miss velocità xD Baci Irene
Tea (CherryBomb_): Ciao Tea!! !Ma tesorinaaaa la tua presentazione è fantastica!! Nella recensione che mi hai scritto dovevi darle più importanza! Sei un’artista! E , leggendolo ho scoperto di avere molto cose in comune con te^^ Soprattutto riguardante la parte caratteriale^^ E così fai il liceo linguistico^^Spero ti stia andando tutto bene… io faccio il classico e stiamo venendo bombardati da verifiche e interrogazione di ogni genere…! XS Poi in fisica e chimica ho già preso i miei primi 4 e 5 xD Odio le materie scientifiche xD Adesso meglio che ti parlo un po del capitolo se no sembra che chattiamo su MSN XD Alloooora per ora non si sa ancora se Deborah parte o meno con lui. Ma almeno ha fatto il passo avanti di confessarsi e questo è già un progresso xD Poi vedremo se farla andare o meno XD Spero che i nuovi personaggi ti siano piaciuti, il prossimo protagonista della mia prossima storia avrà il nome consigliato da te…^^ anche in questo capitolo lo hai visto per un po’…un carattere un po’ strano per un medico eh? Anche se per me è adorabile xD <3<3 Allora aspetterò di leggere la tua recensione nel prossimo capitolo! Fammi sapere come va da quelle parti^^ P.s. Io amo i cani! Quando ho letto che ne avevi uno mi sono innamorata <3 xD A presto ;)) Baci Irene
Sunny_Clare:Ciaooo!! Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e spero che anche questo non sia da meno <3 xD Non ti preoccupare non ti odio….è che la storia deve avere degli attimi di suspance no? Se no sai che brodo! Non sono ancora sicura se Zach morirà o meno ma per ora propendo per il no xD Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo! Aspetto un tuo commento xD Baci Irene
Lucy&Vale (Xsemprenoi & pirilla88):Ciaooo Lucy^^ !!Ciaooo Vale^^!! Spero vi stia andando tutto bene...con la scuola & Co. ^^ Per me è una continua tortura che mi toglie tempo in cui potrei scrivere xD Odio studiare xD Passando al capitolo…*ehm ehm* spero che vi sia piaciuto e che i nuovi personaggi vi siano simpatici, a me ispirano molto xD Non si sa ancora se Deborah pertirà con Zach o meno e per ora non ve lo dico…così avrete una bella sorpresa xD Mentre vi scrivevo la risposta mi è venuta una curiosità…ma voi siete sorelle? O solo amiche? Forse me lo avrete già detto ma non ricordo…la mia memoria fa schifo xD Allora vi aspetto nel prossimo capitolo^^ Baci baci Irene
Iris00chan: Sono contentissima che ti sia piaciuto!!! Ho avuto qualche dubbio sul carattere da dare al compagno di Alexis poi ho pensato di farne un opposto a quello di Zach ovvero un po’ ingenuotto e timido…è una novità ma volevo provare. Mentre per Alexis ho scelto un carattere forte e deciso. Molto simpatico a mio parere xD Spero sia piaciuto anche a te. Per adesso non si sa ancora se D. andrà con Z. Sono indecisa anche io xD E cosa ne pensi dell’idea del contratto? Ti piace? Io non ne sono sicura >.< Rispondimi in questo capitolo e fammi sapere tutto! Non vedo l’ora che sia il 19 novembre <3<3<3 Ti aspetto! Baci baciiii
Shadow_ Soul: Così mi fai arrossireeee *arrosisce* sono veramente felice che ti sia piaciuta *-* E spero che anche questo capitolo non sia da meno xD Ho introdotto dei nuovi personaggi che molto probabilmente saranno i protagonisti della mia prossima ficcy. Zach sarà obbligato ad accettare xD Diciamo che non gli lascieranno altra scelta xDDDD E nel prossimo capitolo saprai anche se Deborah andrà con lui o meno…per ora non lo so nemmeno io xD Fammi sapere cosa ne pensi >.< E se c’è qualcosa che manca o non è chiara dimmelo così modico *agguanta gomma * xD Ci vediamo nel prossimo! Baci Irene
Anna(Sanalin):Ciao Anna^^ Come va? Io bene grazie^^ Sei sempre molto gentile. Chissà che accadrà a ZacH…non è ancora stato deciso se deborah va con lui…è inutile che preghi spergiuri e supplichi! Non te lo dicooo xD Cmq spero che questo capitolo ti sia piaciuto e spero lo stesso dei due novi personaggi! Fammi sapere che ne pensi! Baci Irene