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Autore: Rasty_    09/11/2010    3 recensioni
Sara, è una ragazza di appena 20 anni, felicemente fidanzata e con un buon lavoro... tutto ciò fino all'arrivo del nuovo e sexy direttore... Fatemi sapere com'è ^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rasty3






LA CENA CON IL BOSS ( parte seconda )



CHIEDO UMILMENTE SCUSA PER
IL MIO IMPERDONABILE RITARDO,
SPERO ALMENO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA...
BUNA LETTURA
BACI Rasty



Feci dietro front e ritornai sulla mia scrivania.
La giornata lavorativa continuo veloce, tra commissioni da eseguire e partite a spider sul computer.



Arrivai a casa alle 7.15, mi feci una doccia in fretta e ritornai in ufficio, puntuale come un orologio svizzero.

Bussai e entrai
- bene, si accomodi - mi invitò ( o ordinò? ) il "boss", io mi adagiai sulla sedia di fronte a lui
- ora potrei cortesemente sapere il perché di questo incontro inter lavorativo? - Chiesi, sempre educata e cortese
- si, dato che lei non riesce a gestire bene il mio orario, le mie commissioni e il resto, dobbiamo scegliere una nuova segretaria.. naturalmente non sarà una sua sostituta, sarà solo una ragazza che la aiuterà... - disse serio, non potei fare a meno di farmi uscire un risolino, una nuova schiavetta insomma? Pensò il me maligno
- molto bene, mi servirebbe proprio una... ehm... aiutante - dissi formale.
Iniziammo a fare una selezione e, tra le tante uscì fuori una ragazza che era molto ben istruita, con esperienza nel campo eccetera eccetera
- mi scusi, potrei sapere perché mancano le foto? - Chiesi curiosa
- perché preferisco che decidiamo in modo oggettivo - mi spiegò, come se a me interessasse una ragazza carina
- mi perdoni la mia insistenza... perché dovrei scegliere una segretaria che rispecchi il mio prototipo di bellezza femminile? -
- Oh, infatti è più per me che per lei... - disse un attimo spensierato, come se stesse rimembrando i vecchi tempi - ... ma comunque non le deve interessare... ha scelto? -
- si, certo, questa, mi sembra abbastanza adatta - dissi esponendo il foglio al direttore
- bene - disse osservando. La scelsi talmente professionale che doveva veramente essere una cessa assurda. Mi congratulai con me stessa.
- Ha fame? - Mi chiese
- come mi scusi? - Chiesi spaesata
- ha voglia di mangiare? - Mi ripetè
- mi perdona ma... è un invito..? - Domandai beffarda, evitando di dire appuntamento
- Se lo vuole definire così - rispose indifferente
- bene, allora accetto -.
Uscimmo insieme dall'ufficio, c'era una certa aria di tensione, non sapevo come rivolgermi, non potevo certo dire capo, mi parli di lei ma nemmeno allora Erik, parlami di te..
- mi dica, dove mi vuole portare? - Chiesi, cercando di non varcare la soglia che lui aveva imposto il primo giorno con me
- mi puoi dare anche del tu, ormai siamo fuori dall'ufficio Sara - rispose.
Sorpresa mi girai verso a guardarlo in faccia, lui mi sorrise cazzo che sorriso!
- ehm.. va bene Erik, dove mi vuoi portare? - Domandai ancora
- non mi sembri un tipa da ristoranti costosi e raffinati, ma neanche una ragazza da Mc Donald, quindi opterei per un ristorante cinese qui all'angolo della strada - indovino? Cartomante? Mago di Oz?
- mh... ci sai fare con i gusti, comunque sono più tipa di Mc Donald di quanto credi - affermai soddisfatta, anche se aveva ragione lui, preferivo in assoluto un buon ristorante cinese - allora.. cosa ti ha portato qui? - Chiesi cauta
- bè, la morte di mio padre - rispose lasciando trasparire una nota di malinconia
- m-mi dispiace -
- oh.. non ti devi dispiacere non è colpa tua - cerco di confortarmi
- mi dispiace comunque... so che in questi giorni non ho dato del mio meglio per dimostrarti la mia bravura in questo campo, ma... - mi interruppe
- lo so, che lei è un'eccellente segretaria, mio padre mi ha spesso parlato di lei e di quanto le era affezionato... - disse con aria malinconica... un lampo nella mia mente mi riportò nel passato, quando c'era ancora il signor Roger

...- Sara, vieni nel mio ufficio dobbiamo parlare -
- mi dica - lo raggiunsi
- non darmi del " lei ", lo sai che lo odio, sei come una figlia per me... - cosa stava dicendo??
- mi scusi non.. capisco - dissi inarcando un sopracciglio spaesata, sapevo che odiava che gli dessi del lei, ma negli orari di lavoro, dovevo essere corretta e formale come mi aveva sempre, pazientemente insegnato
- ormai sono vecchio, Sara, tra un pò arriverà la mia ora e, a quel punto sarà mio figlio a prendere il mio posto, devi avere molta pazienza con lui, è un capoccione... - disse accennando un sorriso -...stronzo, arrogante e... credo tu abbia capito, comunque, sii sempre formale, gli ho già riferito della tua presenza e della tua bravura in questo campo e gli ho già detto che la tua permanenza deve essere costante.. ma non abbassare la guardia, è tosto... - terminò...

- oh... io non.. lo sapevo - dissi tormentandomi le mani
- come potevi? Non abbiamo nemmeno lo stesso cognome - era in difficoltà, IO l'avevo messo in difficoltà.
L'aria si era fatta pesante, piena di tensione da parte mie di angoscia da parte sua, quindi cercai di cambiare discorso
- e... la tua famiglia? - Mi spostai sua parte sentimentale
- bè, mia madre è rimasta nel suo paese, non ho fratelli e sono appena uscito da una storia di tre anni... - bene, sempre meglio pensai - .. ma ora parlami di te - mi chiese e io non tentennai nemmeno un secondo, qualsiasi cosa pur di cambiar discorso
- mh... sono felicemente fidanzata, mia madre e mio padre non sono di qua, mi sono trasferita qua solo per il mio ragazzo Niccolò e, sono riuscita a trovare lavoro... -

La serata continuò serenamente, tra risate, racconti e battutine.

Mi riaccompagnò per fino a casa, dove concludemmo la nostra serata
- mi sono divertita, davvero - gli disse sorridendo lievemente
- anche io sono stato bene, grazie - rispose soddisfatto
- grazie a te.. allora ci vediamo domani in ufficio? - Chiesi come una deficiente.. la risposta era ovvia
- se non ti ammali di improvviso credo di si -
- a- allora buona notte - lui si avvicinò, mi cinse la vita e mi lascio un baciò.. sulla fronte, la mia mente lo ringrazio non so quante volte
- a domani.. Sara - e se ne andò lasciando sospesa sulle punte dei miei piedi.

Rientrai a casa e Niccolò stava davanti la televisione, si alzò di scatto e mi venne incontro
- dove sei stata? - Mi chiese, arrogante
- al lavoro - prima bugia di un serie infinita che si verrà a creare.

La mattina dopo mi alzai presto e mi preparai in fretta.

Entrai e, mi diressi immediatamente nell'ufficio di Erik, ma ebbi una spiacevole sorpresa.
Una ragazza con un metro di gamba, bionda, snella, tacchi alti, minigonna camicia scollata mi aveva preceduta
- buon giorno signor De Angelis - entrai
- buon giorno, le presento la sua nuova collega Margherita - disse il direttore cingendogli la vita... cazzo!


Ringrazio tutti coloro che continuano a seguirmi: i 4 che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti, sassybaby che ha messo la mia storia tra le ricordate e i 12 che hanno inserito la mia storia tra le ricordate.

Tamy79:  Grazie mille per la tua recensione e ti chiedo scusa per il mio ritardo.. spero di essermi fatta un po' perdonare.
Spero di sentirti alla prossima, baci Rasty^^.
 
   
 
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