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Autore: Pulce_    10/11/2010    2 recensioni
Cresci Elena, dimenticalo. Continuo a ripetermelo, ma non scorderò mai le tue battute che mi hanno tirato su il morale, non dimenticherò il tuo profumo, i tuoi sorrisi, non posso dimenticarmi di te. E penso che sono una stupida,che mi prenderà per una disperata se lo chiamo alle 22.30 di sera. Penserà che sono innamorata.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AllaRicercaDellaFelicità
 
 
P
erchè non mi chiami? Perché non mi fai sentire che a me ci tieni?
Mi basta poco, un attimo passato con te, una tua telefonata, un messaggio o una battuta.
Tu sai trasformare una giornata buia, rallegrandomi con la tua voce. Ma perché non chiami?
Perché non fai un passo avanti, dandomi un segno?
Sai quanto mi costa chiamarti?
Hai un’idea di tutto il coraggio che mi ci vuole per prendere il telefono e comporre il tuo numero?
No, non puoi saperlo.
Non sai quante volte le mie amiche mi ripetono di farlo, e quante futili scuse invento.
Sai quanta paura ho?
Temo che tutto potrebbe cambiare tra di noi, che tu non sia più il mio migliore amico, che non mi ricambi. Sento che ti stai piano piano trasformando in un estraneo.
Non ci sentiamo più come prima, frequentiamo de scuole diverse.

Cresci Elena, dimenticalo.

 
Continuo a ripetermelo, ma non scorderò mai le tue battute che mi hanno tirato su il morale, non dimenticherò il tuo profumo, i tuoi sorrisi, non posso dimenticarmi di te. E penso che sono una stupida,che mi prenderà per una disperata se lo chiamo alle 22.30 di sera.
Penserà che sono innamorata.
Che c’è di male?
Niente.
A parte la vergogna, so che le poche volte che ci incontreremo non mi parlerai più come prima, mi tratterai in modo diverso, non sarò più la tua migliore amica.
Diventerò una ragazza come le altre.
E non voglio.
Ne hai avute tante di ragazze, ma so che loro sono una cosa e io faccio parte di un'altra categoria.
Che sarò sempre speciale per te.
Ti chiedo solo questo, non dimenticarmi.
Sai, la sera penso che l’indomani, quando ti chiamerò, ti dirò tutto:
Ti racconterò che mi piaci dalla quinta elementare, che adoro quando in prima media mi accompagnavi fino a casa, anche se tu abitavi da tutt’altra parte.
Ti racconterò che adoro tutto di te, i tuoi capelli spettinati, il tuo carattere, la tua personalità.
Ti racconterò che solo sentendo la tua voce il cuore mi fa un salto nel petto.
Ti racconterò che mi piace da matti quando mi abbracci, sentire il calore del tuo corpo sul mio.
Ti racconterò che solo vedendoti con un'altra sento un senso di vuoto allo stomaco.
Ti racconterò che sei tu il ragazzo che occupa i miei pensieri.
Ti racconterò tutto, un giorno.
Ma il mattino dopo mi alzo, guardando il telefono e penso che sono solo una stupida.
Sei troppo importante, non voglio rovinare tutto.
23.20.
Lo chiamo o no?
È facile, basta premere il tasto “chiama”

Così farei la figura della stupida.

Ma è altrettanto facile spegnere il telefono.

Così lo perderei per sempre.


 
 
 
 
 
 
“Chiama.”
 
 
 
 
E
 
 
ccomi nuovamente, questa storia è nata all’improvviso ieri sera. Quando non sapevo se telefonare e dire al mio migliore amico che mi piaceva o se invece non dire nulla.Volete sapere com’è finita?
L’ho chiamato, questo sì.
Se volete faccio un altro “minicapitolo” e vi racconto.
Oppure lascio semplicemente perdere che è meglio.
Ho addirittura pianto scrivendo questo breve pezzo di storia, ma si può?
Che scema.
Vabbè, non mi metto a scrivere anche le note finali che altrimenti esplodo.
Un bacio 
 
 
   
 
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