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Autore: Minnow19    10/11/2010    2 recensioni
Dana è un'allegra e spensierata sedicenne inglese, e un'accanita fan dei Jonas. Il giorno del loro concerto a Londra li va a vedere da sotto il palco e alla fine, in un modo o nell'altro, riesce ad imbucarsi nel loro camerino. E si trova davanti a loro. Ovviamente non mancheranno colpi di scena e tante tante avventure, in una storia un po' diversa dalle solite, in cui Dana troverà anche l'amore. Ma nel mondo dello spettacolo è difficile portare avanti una relazione, e c'è sempre chi è pronto a mettervi i bastoni tra le ruote.
Sperando che vi piaccia..
Ju
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera.. ecco a voi la mia prima long.. spero vi piaccia.. la scrivo da mesi e finalmente l'ho finita quindi ho deciso di cominciare a pubblicarla..
ci tengo a dirvi che la protagonista si chiama Dana, ma non c'entra nulla con la protagonista di CR2.. vi giuro che quando ho iniziato a scrivere non sapevo nemmeno come si sarebbe chiamato il personaggio di Chloe in CR2..

Beh, spero davvero che vi piaccia, anche se il primo capitolo è un po' cortino.. ho scritto più di 100 pagine di word quindi la storia è abbastanza lunga.. recensite, mi raccomando, mi piace sapere cosa ne pensate.. accetto sia i commenti positivi che le critiche, perchè mi aiutano molto :):) se riesco vi posto anche il capitolo due, il prima possibile:):)

Beh.. iniziamo.. grazie a tutti i lettori, e in particolare, a tutti quelli che hanno recensito le mie One-Shot..

Peace, Love, Jonas

Lady Jonas

 

A Glimpse of Heaven

 

NUOVO INIZIO

Appena scesi dalla macchina, cacciai un urlo..

il gran giorno era arrivato. Finalmente avrei visto i miei idoli. Ero arrivata a Londra proprio per loro. SOLO per loro. I miei amori. I Jonas Brothers. Ero totalmente, pazzamente, incredibilmente pazza di loro.
Il concerto sarebbe iniziato tra qualche oretta, ma io non volevo perdermi niente, e proprio per questo avevo previsto l’atterraggio con 7 ore di anticipo. Non si sa mai. E avevo fatto bene, infatti per sbaglio dispersero le mie valigie, e quindi dovetti aspettare tre ore buone seduta per terra tutti i miei bagagli.
Quando finalmente vidi una hostess che mi si avvicinava, e vidi che aveva in mano tutte le mie valigie, le corsi incontro. Subito presi il lungo tubo nero che teneva in mano e lo aprii. Tirai fuori il rotolo e controllai che il mio bellissimo cartellone per il concerto non si fosse rovinato. Era solo quella la mia preoccupazione.
Poi presi i miei bagagli e mi diressi verso il bagno delle signore. Entrai nel bagno per i disabili, perché era molto più grande, e mi cambiai in un baleno. Indossai i leggins neri, lucidi, la mini di jeans, la maglietta della fondazione di Nick, Change for the Children, e  ai piedi, le mitiche Superga con la bandiera americane, le stesse di Joe.. infine su una guancia disegnai il simbolo dei Jonas, e fui pronta. Sistemai tutto e feci per aprire la porta quando squillò il cellulare..

When you look me in the eyes, and tell me that you love me”.. oooo… çççç

“Pronto?” “Dana! Ma ti sembra ora di accendere il cellulare? È da due ore che ti cerco..!!”
“Stai tranquilla mamma! Sono appena atterrata! Ora vado a cercare Jules, che mi deve accompagnare al concerto.. Ci sentiamo dopoo! Bye!” e riagganciai.
Corsi fuori dall’aeroporto e cercai con lo sguardo Jules, la mia migliore amica. Finalmente la vidi, con suo padre. Erano venuti a prendermi con la limo quel giorno. Beh, lo sapete. Era un giorno speciale. Appena salii urlai di getto, contentissima di vederla! Ovviamente ordinammo all’autista di correre velocemente, perché volevamo arrivare in anticipo. Infatti in un quarto d’ora arrivammo a destinazione. Demmo i nostri biglietti ad un tizio della security, che ci fece entrare, probabilmente perché Ashton, il padre di Jules, l’aveva convinto. Beh, era comodo avere come amica la figlia del migliore stilista d’Inghilterra, no? Purtroppo non ci fecero assistere all prove, perché non potevamo disturbare, perciò chiusero tutte le porte che permettevano di entrare nella sala dove c’era il palco.
Nel frattempo noi curiosammo in giro, e guardammo con attenzione ogni singolo gadget che offriva lo stand ufficiale dei Jonas. Passarono così due ore. Fuori era pieno di ragazzine urlanti. Nessuno poteva ancora entrare, poiché i Jonas avevano deciso di non fare entrare nessuno fino all’ultimo, e non volevano che ci fosse troppa confusione prima dello show. Ci si avvicinò un colosso, che doveva sicuramente far parte della security, e ci disse educatamente che i Jonas avevano finito di provare e che erano nei camerini, quindi noi due potevamo entrare. La prima sensazione fu stupore. Il palco era immenso. Vidi subito la batteria di Nick. Io e Jules ci sistemammo nel parterre, e scegliemmo il posto migliore. Iniziarono a entrare le fan, e dopo un po’, sentimmo tutti i microfoni accendersi.
Le luci si spensero. La musica pervase la stanza. I Jonas vennero fuori da sotto il pavimento. Fu magico. Bellissimo. Cantarono tutte le mie canzoni preferite. Non ce ne fu una migliore di un’altra. Poi, quando Nick cantò A LITTLE BIT LONGER piansi. Piansi con lui. Piansi perché il suo dolore era eco del mio. Perché, nessuno lo sapeva, ma ero segretamente innamorata di lui. O almeno, pensavo esserlo. Non lo conoscevo nemmeno, ma mi bastava sentire la sua voce perché mi venissero i brividi. Mi bastava vedere il suo sorriso, perché il mio cervello andava in tilt. Era un sogno. Impossibile certo. Ma pur sempre un sogno. Le lacrime rigavano calde il mio volto. Sgorgavano fuori dai miei occhi senza sosta. Mi piaceva. Troppo. Appena finì di suonare, urlai con tutta la mia voce “I LOVE YOU NICK”.. Chissà se mi aveva sentito! Il concerto continuò, e me lo gustai fino all’ultima canzone.
Poi la sala si svuotò, e tutte le fan uscirono. Jules dovette andare al bagno e io decisi di aspettarla sotto il palco. Non volevo andarmene ancora.
Le guardie andarono tutte sotto il palco e rimasi sola. Fino a quando non sentii una dolce risata. L’avrei riconosciuta ovunque. NICK. Qualcuno aveva dimenticato di chiudere la porta che c’era sotto il palco. E loro erano ancora lì sotto. Non ci pensai due volte ed entrai in quel curioso backstage. Davanti a me vi era un corridoio deserto. Lo percorsi di corsa, e mi trovai ad un bivio. Girai a destra e per poco una bodyguard non mi scoprì. Tornai indietro e presi la strada di sinistra.
Aprii una porta a caso per nascondermi, senza badare alla scritta luminosa che diceva NICK, JOE, KEVIN!!
Solo dopo aver varcato la soglia capii dove mi trovavo.

   
 
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