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Autore: Rebecca Lestrange Buki    11/11/2010    2 recensioni
Una piccola ff a pochi capitoli.
Soul x Maka
Cosa è successo?? perchè Maka scappa??
[SPOILER]..si diresse verso l’uscita di Death City, se ne sarebbe andata e non sarebbe più tornata..[SPOILER]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NINSHIN SHITA

MI SONO AUTOIMPOSTA DI METTERE IL MINOR NUMERO DI DISCORSI DIRETTI POSSIBILE, QUINDI FARA’ ABBASTANZA SCHIFO
 (Lettori: contenta tu..)

Death City, sala d’aspetto di uno studio medico, Tsubaki e Maka stanno tranquillamente e allegramente chiacchierando dei loro ragazzi (Black*Star e Soul <3 ndAutrice), ma qualcosa nello sguardo della shokunin preoccupa la buki, lei non chiede nulla: se c’è qualcosa che le vuole dire glielo dice.
Tsubaki entra nello studio e lascia la biondina sola, con la sua (di Maka ndAutrice) (non c’è bisogno ke lo dici mica sono scemi ndCervello Autrice) bustina bianca accuratamente sigillata, neanche fosse stata Kid, ben stretta fra le mani.
Tocca a Maka, ora, semplice visita di controllo? “La camelia” non ebbe quasi il tempo di pensare a questa idea, la meister più forte della scuola, l’artigiana che aveva sconfitto il kishin, uscì di corsa e piangendo da quel piccolo studio, lasciando dietro di se una scia di tristezza  legata a colui che le aveva detto una cosa tanto sconvolgente da farla scappare. Il medico.
Tsubaki gli chiese notizie ma questo le chiuse la porta in faccia.. “Segreto professionale” aveva detto.
Intanto Maka era riuscita ad arrivare a casa, con le lacrime agli occhi stava preparando le sue cose..
L’ultima cosa che mise nella borsa fu una foto di Soul che le sorrideva (anzi ghignava)..
Dopo aver preso la borsa uscì correndo dall’abitazione e si diresse verso l’uscita di Death City, se ne sarebbe andata e non sarebbe più tornata.
 
Soul intanto era tornato a casa e cercava, inutilmente, di contattare Maka ma il telefono della ragazza era irraggiungibile; la fame cominciava a dilagare così decise di mangiare qualcosa anche se sapeva che ciò faceva imbestialire la sua shokunin perché lasciava briciole ovunque, entrato in cucina notò subito un
post-it attaccato al frigorifero, diceva semplicemente “ADDIO, ti amo. Maka”: un grido di disperazione riecheggiò per tutta la città.
 
Maka correva, non sapeva dove stava andando ma l’importante era allontanarsi da tutti ma soprattutto da Lui. Dopo molto tempo, un periodo infinito, Maka si fermò nel boschetto fuori la città (ma non c’era il deserto? ndAutrice) e si sedette sotto un albero, lì, sfinita, si addormentò.
 
Soul intanto era con Tsubaki e Black*Star (Kid e le sorelle erano in missione) e cercava la sua master con la disperazione negli occhi, ogni volta che la lama demoniaca incrociava lo sguardo del ragazzo dagli occhi rossi si sentiva contagiata dalla tristezza.
Dopo ore di ricerca a Black*Star venne un’idea (non è così baka dopotutto.. u.u ndAutrice) - Perché non andiamo a controllare fuori la città?-, a Tsubaki s’illuminarono gli occhi e insieme all’assassino trascinò un depresso Soul verso le porte della città.
 
Maka stava dormendo ma i suoi sogni erano agitati.. Vedeva Soul, disperato, che andava alla sua ricerca con la tristezza sul volto. Sentiva chiamare il suo nome in lontananza, si sentì sollevare poi, più nulla.
 
Maka aprì gli occhi, vedeva tutto sfocato, non capiva dov’era; si alzò di scatto ma era debole e si dovette sdraiare nuovamente sul letto, osservò la stanza: pareti gialle, disordine, un pianoforte e una chitarra; spostò lo sguardo, sulla soglia della porta c’era Soul che la osservava con preoccupazione, amore e una faccia ferita: sapeva perché, lei l’aveva abbandonato.
- Soul..- cercò di dire ma lui scuotendo la testa si voltò, con la poca forza che aveva in corpo Maka si alzò e lo raggiunse, gli prese un polso quasi a cercare di fermarlo; - Cosa vuole fare?- pensò la buki dagli occhi rossi sentendo la debole mano della master sul suo polso, - Soul!- ripetè Maka - Ti prego fermati- - Vai a sdraiarti Maka, sei debole- ma lei non lasciò la presa e trovando un po’ di coraggio lo guardò negli occhi.
Gli occhi color rubino si posarono su di lei facendola rabbrividire e vergognare - Perché sei scappata da me? - le chiese Soul mesto, Maka non potè fare a meno di abbassare lo sguardo - Non stavo scappando da te,scusa non te lo posso dire Soul, non posso. Rovinerei tutto, lasciami fuggire di qui e lasciarti vivere la tua vita. Non voglio obbligarti a stare con me.- - Ma perché? Cosa ti fa pensare che io non voglia più stare con te?- - Se io te lo dico tu fuggirai, fuggirai- ripetè tra se - Dimmelo allora tanto se te ne vai ti perdo comunque..- -Soul..- - ..io sono..-..- Tu sei?- disse la falce cercando di farla parlare - Soul io sono incinta.-

 
 

 
 
 

   
 
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