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Autore: manubibi    11/11/2010    10 recensioni
[Sequel di "Me And My Shadow"] Come up to meet you, tell you I'm sorry, you don't know how lovely you are. Questions of science, science and progress do not speak as loud as my heart. Oh tell me you love me, come back and haunt me, oh and I rush to the start. Nobody said it was easy, it's such a shame for us to part. Nobody said it was easy, no one ever said it would be this hard. Riprende dal penultimo capitolo, ovvero dal primo e "vero" finale della fic.
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Da ascoltare durante la lettura: http://www.youtube.com/watch?v=QlUG5VuCzC0




Era notte, che scivolava fuori dalla finestra esattamente come l'ombra che è. Arrotolato su un fianco fra le coperte, pensava.

Gli mancava. Erano passati due anni dalla sua scomparsa e nonostante l'avesse accettata, la notte era sempre difficile, lontano dalle distrazioni. Non aveva ancora dimenticato l'abitudine ad averlo accanto, lui che si addormentava sempre per primo, a guardarlo dormire accarezzandogli la testa prima di addormentarsi a sua volta. Sospirò e si disse che doveva smettere di pensare ogni sera, di accarezzare il materasso e l'altro cuscino, sentendosi ogni volta confuso e perso. Si disse che era ridicolo, patetico, che doveva dimenticare, per il proprio bene; si disse che avrebbe dovuto prendere i sonniferi appoggiati a pochi centimetri dalla sua testa, a pochi centimetri, per un sonno immediato. Ma una parte di sé non lo voleva fare, amava ricordare anche se significava farsi prendere dalla nostalgia, anche se quel formicolio alla gola lo metteva enormemente a disagio.

Improvvisamente, ebbe la sensazione assurda di star cadere dal letto; si aggrappò al materasso ed ansimò brevemente, chiedendosi cosa fossero questi scherzi del subconscio. Spalancò anche gli occhi quando si accorse di un peso estraneo sul materasso, proprio accanto a sé. Stava sognando, sicuramente.

-Sai che sei adorabile?- chiese quasi in un sussurro eppure in modo surrealmente reale una voce. La sua voce, lui.

Non osò parlare. Era sveglio? O no? Il cuore d'un tratto batteva forte, furiosamente, come il tamburo di una parata.

-Lo so che sei sveglio...biscottino- insistette ridacchiando quella voce così familiare.

Deglutì ed iniziò a tremare impercettibilmente, pur rimanendo immobile. 

Silenzio, così tanto silenzio che faceva male.

Non voleva muoversi né parlare né illudersi, aveva troppa paura di girarsi e trovare il nulla. Non sapeva nemmeno cosa stava provando, forse terrore, forse sorpresa, forse gioia.

-Mi dispiace- aggiunse poi, con un tono basso e triste.

I morti non possono provare sentimenti. Perché è morto, ti stai immaginando tutto, è morto.

-So quanto hai sofferto e so quanto ti senti solo- continuò poi, dolcemente. -Vorrei solo poter fare qualcosa.

Aveva la gola bloccata ed il cuore correva, così quando parlò al nulla lo fece con una voce incrinata che gli si addiceva poco ma che era così sua da rendere false tutte le maschere che aveva indossato fin da piccolo.

-Stringimi.

Passarono dei lunghissimi secondi in cui si chiese se era più stupido per aver parlato alla sua testa o per aver creduto di rivolgersi a qualcuno.

Ma il peso accanto a sé si spostò lievemente; sentì il rumore del materasso infossarsi appena ed il proprio corpo muoversi un pò. Poi un tocco al fianco lo fece trasalire, trattenere il fiato.

Questa mano è reale, pensò. Gli veniva da urlare.

Invece il contatto non si fermò. La mano si spostò sul suo ventre che si irrigidì istintivamente ed un braccio cingergli delicatamente il fianco.

Deglutì: non sapeva se per la paura o per chissà cos'altro.

Poi sentì un alito caldo contro la propria nuca che lo fece rabbrividire. Ormai aveva capito chi fosse. Avvertì la consistenza del suo corpo dietro il proprio mentre si adattava a lui.

-Mi dispiace- mormorò ancora. La voce era vera, ne era certo.

-Tu...Tu sei morto.

Non rispose, si limitò a lasciargli un bacio sul collo. 

Rimase dov'era, deglutendo a vuoto, poi decise di girarsi. Lo fece ad occhi chiusi e quando si decise ad aprirli lo fece col terrore nel cuore. 

Era tutto assurdo. Era lì. Coi suoi occhi azzurri che invece in quel momento erano verdi. Col suo sorriso calmo e rassicurante. Lo guardava da vicino, osservandolo pacificamente e con espressione felice. Era nudo e bellissimo.

Rimase a guardarlo per dei minuti, forse, poi balbettò.

-Tu...Non, non è possibile...

Sorrise e gli accarezzò la guancia.

-Infatti.

-Sto...sognando?

Scosse la testa. 

-Non proprio.

Deglutì di nuovo, tremando.

-Allora cosa...cosa sei? Sto impazzendo.

Sorrise di nuovo, enigmatico, per lasciare un bacio lieve sulle sue labbra.

-Ti amo- rispose invece. 

-Cosa sei?!- insistette, sempre più spaventato.

Assunse un'aria triste. -Ha importanza?

Si coprì il viso.

-Sono confuso, e...

-Shhh- lo interruppe, abbracciandolo di nuovo e baciandogli l'orecchio. -Volevo tornare, solo una volta, solo per farti compagnia, solo una notte. Anche se nella tua testa. Ma sono io.

Si morse il labbro, ancora incredulo del realismo di quel contatto, come lo stesse stringendo di nuovo per davvero.

-Allora non sei reale.

-Per te sono reale, no? 

Sospirò e rimase in silenzio, stringendolo a sua volta. Poteva sentire il suo sorriso sulla guancia.

-Bravo. Adesso dormi.

-No- rispose, impallidendo e tornando a guardarlo. -No, non voglio svegliarmi.

Lo guardò immensamente triste e lo baciò. Questa volta in modo intenso, passionale, toccando il suo corpo. 

Gemette appena sulle sue labbra, sentendo che il cuore ormai sarebbe potuto andare in frantumi.

-Vuoi restare..."sveglio"?- chiese, virgolettando l'aria con un dito. 

Annuì impercettibilmente, tornando ad abbracciarlo.

-Mi manchi- mormorò, rabbrividendo ancora.

Silenzio.

-Mi manchi anche tu.

Al sentire quelle parole, si sentì investire di rabbia.

-Avevi detto che a te non sarebbe importato. E io stavo cercando di dimenticarti, perché sei tornato, anche se...sto solo sognando? Perché hai deciso di perseguitarmi?- domandò in tono pungente.

Rimase di nuovo in silenzio.

-Non sei...contento?- chiese in tono malinconico. -Se vuoi me ne vado.

Improvvisamente lo strinse a sé con urgenza.

-No, no. 

Sorrise.

-Lo sapevo.

Lo fissò serio, al contrario. E non fece altro che stringerlo e basta, intimandogli con lo sguardo di non parlare più.

Le sue mani però non volevano stare ferme. Lo esploravano, come non l'avessero mai fatto prima. Lo toccava percorrendo il suo corpo, incredulo. Jude...Si limitava a seguirne il percorso con gli occhi e con i movimenti. Sospirava e gli sfiorava la pelle del viso con le labbra, in modo quasi impercettibile. E continuava a vagare per il suo corpo, mentre i loro respiri si intrecciavano diventando l'unico rumore nella stanza che sembrava impregnarsi di troppe sensazioni, troppa incredulità e di troppi pensieri.

-Ti amo anch'io.

Sorrise e rimase in silenzio, tenendolo stretto.

Rimasero così, per tutta la notte, fissandosi e parlando raramente, solo per parlare di cose futili. Giocavano con le loro dita, scherzosamente, cercando un contatto fisico - se poi fosse reale era una domanda da non porsi nemmeno - e fingendo di bisticciare.

Non volevo andarmene davvero senza averti detto addio, a modo mio.

Si addormentò lentamente, tenendo gli occhi fissi nei suoi finché non bruciarono insopportabilmente.

Quando la mattina si svegliò, col mal di testa, si guardò intorno e di lui non c'era traccia. Sentì di nuovo il vuoto piombare di nuovo più pesante di prima.

-J...Jude?- chiese piano, sperando forse che potesse riapparire.

Ma notò qualcosa sul materasso accanto a sé. Ebbe un tuffo al cuore nel vederlo.

Un pendente a forma di pesce.



[CHE GRANDISSIMA CAZZATA ç______ç un'idea che avevo in testa da un paio d'anni buttata al cesso così, che bruttoooo!! >.< però gente, ho sonno, mal di testa, ieri sono rimasta a ruolare fino alle 5...insomma, capitemi, non ero nelle condizioni psicofisiche per dormire. *piange* Invece ho amato tanto quello che avete pubblicato voi in questi giorni! Grandissime! :DDD Vi amo. No, comunque direi che con Me And My Shadow ho finito. La serie di one-shots non credo la scriverò o almeno non a breve. Non ho più lo stimolo, sapete .-. però devo ringraziarvi per averla seguita ed apprezzata così tanto...cavolo, non me l'aspettavo! Grazie!!!


Ilaria1993: Siiiii, dolcissimiiiiiiiiiii!!! *_______________* 

_Bina90_: non era esattamente angst, questa...era più fluff che altro XD ultimamente non riesco a farne a meno O_O aiuto! Comunque mi fa piacere che ti sia piaciuta anche l'alternative take ^^

laurarom89: Grazie mille! ;D

Haarp_C: In realtà Lucy è il mio ricordo delle infermiere che mi hanno seguito in ospedale, dolcissime e comprensive, mi coccolavano un sacco <3 Siiii, ultimamente il fluff è il mio pane quotidiano, non so perché ma amo tutto ciò <3 l'RPG invece è un miscuglio fifty-fifty di angst e fluff con un pò di p0rn che male non ci sta mai XD No? :D Grazieeeeee!! Ti adoro anch'io! :DDDD

barbydowney: SPOSAMI. LOL scherzo, Ila! XD Sì, è stata un'esperienza di vita, alla fine...ma figurati! Grazie, comunque! *sniff*

BlackCobra: Immaginavo che il Vero Finale sarebbe piaciuto di più un pò a tutte :) era il finale che avevo pensato per primo, l'altro l'ho buttato giù un pò improvvisato...wow, allora ti è proprio piaciuto! Grazie anche a te! x)

SeptemberRain: Abbracciami pure! *lack of love here* Grazie della stima! *O* Effettivamente considero quel capitolo anche più esaustivo per quanto riguarda la crescita del personaggio, però... xD Sì sì, ora sto benissimo ;D grazie!! <3

Ladywho: Cavolo. Ecco un'altra che ho traumatizzato .______. Mi spiace, non volevo... ammetto che non ho mai perso qualcuno di davvero importante, ho solo cercato di immaginarmi come può essere. Mi spiace di averti fatto tornare in mente brutti ricordi :'((( Però grazie dei complimenti, li gradisco tantissimo. <3]

   
 
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