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Autore: Ellens    13/11/2010    12 recensioni
- Evans, le bugie non le sai dire- ridacchiò.
- Non mettere in risalto i miei difetti, Potter, potrei buttarmi a terra e iniziare a piangere-
- Sarebbe una giornata memorabile-
- Non credi che lo sia già? Un'altra opportunità simile quando ti ricapita?-
- Evans, la modestia dove l'hai lasciata?- disse lui, adocchiando il locale.
- Al castello, con la tua, stanno facendo amicizia-
- Perchè non seguiamo il loro esempio?- chiese a bruciapelo, mentre finalmente entrava ai Tre Manici di Scopa e si sedeva ad una sedia.
Ero sul punto di rispondere che noi non avremmo mai potuto farlo, perchè, come già ribadito, eravamo nati per odiarci, ma le parole mi morirono in bocca: la verità era che quella era una grande sciocchezza.
- Perchè è troppo difficile?- tentai, infine.
- Potremmo provarci-
- Ma non sarebbe divertente, Potter-
- Non lo sarebbe, hai ragione- convenne lui, ordinando due burrobirre.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I, Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lo odiavo

Il fatto che tu mi piaccia

è un dettaglio

Capitolo 1

 

{Mi chiamo Lily Evans.

Mi chiamo Lily Evans e ho un problema

Uno grosso e petulante.

Il suo nome è James Potter, e vi assicuro, gente, è la piaga del mondo.

 

 

 

 

 

 

Lo odiavo.

Cristo, non potevo reggerlo.

Seriamente, era la persona più pedante, insopportabile, gonfiata, prepotente e presuntuosa che avessi mai conosciuto.

E non uscitevene fuori con la storia che "ci disprezza compra" o "gli opposti si attraggono" perchè no, non è vero.

Non è assolutamente vero, è una grandissima baggianata.

Io disprezzavo, vero, ma non avevo voglia di comprarmelo.

Andiamo, gente, se vado al mercato e dico "'Sti carciofi sono orribili" mica vuol dire che sotto sotto me li voglio comprare.

Sono orribili e basta.

E lui, santo cielo, era davvero orribile.

Erano sette anni che continuava a chiedermi di uscire. Al quinto giunsi alla conclusione che non comprendeva la frase " Potter, sei una piaga, sparisci".

Perchè era una piaga, ve lo assicuro.

Credetemi.

Che poi cosa voleva da me?

Non avevo intenzione di passare neanche un istante in sua compagnia, perchè continuava a perseguitarmi?

- Sarà tardo- mi risposi da sola.

- Chi?- Mary mi fissò, curiosa.

Mary era la mia migliore amica, era la sorella che avevo cercato in quegli anni, era la mia anima gemella diversa.

Mary era cioccolato.

No, non era dolce, ma aveva i capelli color cioccolato, che le davano tutta un'aria cioccolatosa.

Era magra, ma non troppo; per me era perfetta.

Aveva un sorriso che si apriva tutto, mostrandoti ogni singolo dente.

Era la preferita dei dentisti solo per questo.

Mary era mezza babbana, e viveva in un paese poco lontano dal mio.

Mary era la mia ombra, oggettivamente.

Lei era l'unica persona di cui mi fidassi in quel momento.

L'unico grande, gigantesco difetto di Mary, era la sua opinione: lei era certa che io e Potter fossimo fatti per stare insieme.

Ma vi assicuro, lo ha detto solo una volta, quando era ubriaca.

- Potter-

- Ma va. Quel ragazzo è sin troppo intelligente-

- Ma mi pigli per scema? Lo hai visto? E' deficiente. Si ostina a perseguitarmi come se lui fosse una cozza e io il suo scoglio preferito-

- Perchè gli piaci-

- No, perchè è scemo. E' tardo-

- Sareste una coppia perfetta-

Okay, eravamo a due.

- Hai bevuto?-

- No, sono sobria, questa volta-

Okay, sì, Mary era una simpatizzante delle feste.

Alcoliche.

Comunque sia.

- Passami quella maglietta- le dissi, indicandone una color prugna, sopra un ammasso di vestiti appallottolati.

Io ero diversamente ordinata, ecco tutto.

- Uuu, quella sexy per il vostro incontro!-

- Ma sei scema? Che incontro!?-

Lei guardò l'orologio, al polso.

- Be', tra precisamente 25 ore vi rivedrete-

- Grazie a Dio questo è l'ultimo-

- Io scommetto di no-

- Taci-

- 10 falci-

La guardai con sfida - Ci sto!-

- Amo fare affari con te, Lily -

- Soprattutto se vinco io-

- Soprattutto se credi di vincere, e poi perdi-

- Taci-

 

 

 

 

Il treno davanti a noi fischiò, come ogni anno.

Ero emozionata, cavolo.

Non ero mai stata tanto emozionata, effettivamente. Forse lo ero perchè sarei stata Caposcuola.

O forse perchè era il mio ultimo anno.

- Sei emozionata?- mi lesse nel pensiero Mary, alle mie spalle.

- Oh, sì-

- Per Potter!-

Perchè?

Perchè mi ero scelta un'amica deficiente?

Perchè?

- Mary, la prossima volta che spari una cagata simile giuro che ti Schianto-

- Schianto? Che schianto? Io sono uno schianto-

Oh no.

Black.

L'altra mia piaga.

Piaga al quadrato, considerando che Mary ne era segretamente invaghita.

Forse al cubo, contando che lei mi costringeva a farci amicizia ( " Bisogna allargare le nostre amicizie, Lily - Con Black?- - Ovviamente- - Mary, ma ti piace?- -Non dire scemenze-")

- Non tu Black. Ti schianto, voce del verbo schiantare, prima coniugazione...-

- Sì, sì, Evans, hai ragione- si girò tutto interessato verso Mary - Come va, McDonald?-

- Tutto apposto- sorrise lei.

No, cavolo, no!

Era arrossita! Era arrossita! Cattivo segno.

- Sì, Black, resteremmo molo volentieri qui a snocciolarci le nostre rispettive vite, se solo tu non fossi tu. Ma tu sei tu, di conseguenza, io me ne andrei. Vieni, Mary, o perdiamo il treno-

- Ehi, Evans, saresti anche simpatica, se ti levassi lo strato di acidità che ti ricopre-

- Ehi Black, saresti anche digeribile, se solo fossi stato al posto giusto, mentre distribuivano i cervelli. Peccato che stavi facendo il cazzone con Potter, e ora vi ritrovate con pallottole di cacca al posto di una vaga materia grigia-

- Sempre simpatica, come dicevo-

- Sai, Black? I tuoi neuroni hanno la forma di spermatozoi, è per questo che ti chiamano testa di cazzo-

Mi girai e lasciai lui e Mary in asso.

Se voleva lei mi avrebbe seguita, altrimenti poteva benissimo restare lì a cianciare con quel coso.

Pff.

 

* * *

 

Okay, va bene, dovevo sedermi.

Erano ormai due ore che camminavo per i corridoi, sentivo un assoluto bisogno di poggiare il sedere da qualche parte.

- Lily!-

Mi voltai. Remus Lupin.

Ah, lui era l'unico vagamente intelligente in quella banda.

Ma già solo il fatto di frequentare Potter e Black ed essere il loro migliore amico gli toglieva valanghe di punti.

- Remus-

- Come stai?-

- Oh, bene, grazie. Tu? Come è andata l'estate?-

- Come al solito, siamo andati da James -

Decine punti evaporarono.

- Ah. Io sono andata da Mary-

- Bene! Hai sentito la novità?-

- No, quale?- chiesi cordiale; volevo assolutamente svignarmela al più presto, o avrei rischiato di imbattermi nei suoi amichetti.

- James è diventato Caposcuola-

Ora, gente, bisogna analizzare per bene la mia reazione.

 In primis sgranai gli occhi, ovviamente.

La saliva mi andò di traverso, aprii la bocca a O perfetta, il terrore balenò sulla mia faccia, afferrai il polso di Remus e, infine, urlai - COSA?-

Sì, effettivamente ci rimasi alquanto maluccio.

- James. Ca-caposciola-

Lo leggevo nei suoi occhi: aveva paura.

Boccheggiai un secondino.

Potter.

Caposcuola.

Ma se quello non era mai stato manco allievo?!

La disperazione mi invase; avevo due possibilità: uccidere me stessa, saltando dal treno, o uccidere lui.

Ridacchiai qualche minuto sulla seconda possibilità.

Allettante.

 

- Lily- Mary mi raggiunse tutta divertita.

- Lo sai, vero?-

- Ne parla tutto il treno-

- Credi che sia stata cattiva? No, intendo, credi che abbia fatto qualche peccato grave? Perchè Gesù mi vuole punire?-

- Lily, ci son ragazze che darebbero l'anima per essere al tuo posto-

- Ma io faccio cambio anche gratis!-

Mary mi osservò, compiaciuta.

- Vieni, cara- disse infine- sediamoci e parliamone-

 

* * *

 

 

Ci misi tutto l'impegno del mondo ad evitare accuratamente Potter durante la serata.

Quando infine mi ritrovai sbattuta in Sala Grande, la speranza mi aveva abbandonato del tutto.

- Evans-

Eccolo.

Cristo, perchè a me? Perchè?

- Potter- dissi, girandomi.

- Caposcuola, eh?-

- Disgrazie della vita-

- Sempre ottimista-

- Non quando ci sei tu nei paraggi-

- Evans- disse lui, tutto divertito - Se... Se siamo Caposcuola entrambi, dovremo incontrarci in ore extrascolastiche-

Lo squadrai, perplessa.

Ma era scemo?

- Potter, noi non ci incontreremo in ore extrascolastiche. Mi basta e avanza la tragica consapevolezza che tu esisti. Per comunicare esistono i gufi-

- Ma ormai siamo colleghi-

- Potter, non resterò a stretto contatto con te neanche se da ciò dipendesse la mia promozione-

- Evans, la scuola non è tutto-

- Potter, tu non sei tutto-

- Tu nemmeno-

- Mi fa piacere sentirtelo dire. Ora, visto che io non sono tutto...- gli guardai alle spalle, scorgendo Black e Minus che giocavano alla lotta.

In sala grande.

Quasi ventenni.

Non c'era via d'uscita, per malattie simili -... Vai a giocare coi tuoi amichetti. Manca il deficiente che ride- Detto ciò gli detti le spalle e marciai verso il tavolo del preside.

Dovevamo parlare.

Cosa facevano i suoi neuroni mentre spedivano la lettera dei Caposcuola a Potter?

Ballavano la conga?

- Signorina Evans-la McGranitt mi precedette.

- Professoressa, devo parlarle- lei o Silente erano uguale, in tale tragedia.

- Evans, so già cosa mi dirà- mi guardò apprensiva - Deve resistere, mia cara. Resistere a denti stretti- cercò di sorridere- Comprendo la sua disperazione-

Mi strinse le spalle, poi si allontanò.

Era impazzita anche lei.

Bene. Bene.

 

 

Salve, gente.

Alloraaaaa, avevo voglia di iniziare questa long fic da taaanto tempo, ed eccola qua.

Spero che l'inizio v'interessi :D

Una nuova Lily James.

Straaaaano.

Non voglio fare una cosa troppo pesante. Cioè, oddio non voglio fare una storia demenziale, ma nemmeno farne una troppo seria, una via di mezzo

Erano ragazzi, dopotutto, anche nel periodo della guerra, non sempre ragionavano come adulti.

Spero vi piaccia davvero ;D

Un bacio a tutti

Caramella <3

   
 
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