Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Tati Saetre    14/11/2010    13 recensioni
L’ho sognato, un’altra volta. Ho sognato il giorno del mio matrimonio, ho sognato Edward. Sono più di due mesi che Jacob ha chiesto la mia mano, ed io ho acconsentito. Da quel giorno, non faccio altro che rivivere il mio matrimonio. Ogni santa notte
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Bells, tu, non hai firmato le carte del divorzio

Bells, tu, non hai firmato le carte del divorzio.”

Dopo quelle parole, Jake emana un sospiro di sollievo.

Poi, parla. “Sei sempre la solita sbadata! Beh, allora non c’è nessun problema. Firma quelle carte, e la cerimonia andrà avanti!” Poi, guarda il pastore.

Sorride, anche lui sollevato. Forse pensava che fosse qualcosa di più grave.

“Certo.” Sussurro, prendendo la penna che Angela mi porge.

La mano trema, e mi convinco che è causato dall’agitazione per il matrimonio.

Renée che è seduta, si sporge dalla sedia per vedere meglio.

Cosa diamine c’è da vedere? Pensano che non firmi quelle carte? Devo farlo per forza.

Poi, lo sguardo si posa sulla mia amica, che tiene il foglio immobile.

La guardo, e nei suoi occhi posso leggere dispiacere, mischiato a un po’ di commozione.

Dispiacere, per due motivi: non tornerò con Edward, ma farò soffrire Jacob. Il suo migliore amico, vivrà nella menzogna.

Commozione, perché due dei suoi più cari amici, stanno per sposarsi.

Ma io, il coraggio non ce l’ho. Isabella Swan ha coraggio soltanto per salvare Edward Cullen, per picchiare Jessica Stanley.

Ma non quello per far vivere Jacob felicemente, insieme ad una donna che lo ami davvero.

“Voltati”, dico ad Angela. Si gira, e mi porge la sua schiena, e su di questa metto il foglio, per poter firmare.

Impugno la penna, sicura di quello che sto per fare. Ci sono duecento persone davanti a me, e non posso rovinare tutto in questo modo.

Devo farlo.

Faccio una B un po’ storta, dovuta al tremolio. Poi, mi fermo.

Alla destra del foglio, guardo la firma di Edward.

Edward Cullen.

Quella calligrafia così precisa, che non si addice per niente all’Edward che ho visto in questa settimana. Quello barbuto, che non si tagliava i capelli da chissà quanto tempo.

Quello che non sorrideva più come una volta.

Sbatto gli occhi per un istante, chiudo la penna e mi volto verso Jacob.

Lui sorride, e non sembra per niente teso.

“Hai fatto?” Domanda tranquillamente, come se per me mettere quella firma sia facile.

Una lacrima solca il mio viso.

Jake mi fissa stranito, e un po’ preoccupato.

Deglutisco, pensando a quello che devo dire. Poi, le parole escono da sole.

Jake, io non posso farlo.” Abbasso la testa. Vigliacca.

L’hai sempre preso in giro, dall’inizio fino alla fine.

UnOh’ di disappunto proviene dalla maggior parte degli invitati.

Mia madre si alza, venendomi incontro.

“Isabella, possiamo parlare?” Con lo sguardo ancora fisso su Jacob annuisco, aggrappandomi al braccio di mia madre, che mi trascina dentro la casa bianca.

 

“Cosa diamine passa per la tua testa?” Domanda, appena siamo dentro, lontane da orecchie indiscrete.

Non lo so nemmeno io.

Jacob per me è ha sempre rappresentato tutto.

Amicizia, lealtà, fedeltà, ma non la cosa più importante.

L’amore, non c’è mai stato. E me ne sto rendendo conto solo ora.

Meglio tardi che mai, direbbe Alice, se fosse qui.

Ma lei non c’è, qui, non c’è nessuno della mia vera famiglia.

“Allora?” Dice, sicuramente perché non è riuscita ad interpretare il mio silenzio.

“Io… io non ce la faccio. Io amo Edward. Voglio tornare a Forks, da Edward… da Charlie… dalla mia vera famiglia!” Ecco, ora le ho detto tutto.

Mi fissa contrariata, alzandosi sulla punta dei piedi.

Sta per alzare la voce, la conosco troppo bene.

“Io cosa sono? Io e Phil, cosa siamo per te? E la famiglia Black? Jacob? Isabella, io sono tua madre!”

“Tu sei mia madre, ma non hai mai fatto nulla per esserlo! Tu, te ne sei andata quando ero piccola, lasciandomi con Charlie. E lui, mi ha cresciuta. Non si è sposato mai con nessuno, è andato avanti da solo, tra il lavoro e sua figlia. Poi, ha avuto la fortuna di conoscere i Cullen! Esme sì, che è stata una madre per me! E tu dov’eri, Renèe? A giocare a football, con il tuo Phil? Mi hai lasciata sola, per stare in mezzo ai soldi e alla ricchezza!

Da quando sono tornata a Phoenix, non ho mai detto nulla di tutto ciò a Renèe. Nemmeno il motivo per cui ero tornata.

Era tutto troppo difficile, tre anni fa. E tenermi dentro tutto, ha fatto in modo che scoppiassi, alla fine.

“Ci dovevi pensare proprio ora? Ora che stai per sposarti con Jacob? Con uno degli scapoli più ricchi e belli di Phoenix?”

Ora, sono rossa dalla rabbia.

“E’ sempre stato questo il tuo pensiero, vero mamma? Vedere accasata tua figlia, con un uomo bello e ricco. Peccato che io non abbia mai desiderato questo. Per te, vedere la tua unica figlia sposata con un uomo qualsiasi, nel bel mezzo della campagna è stato un colpo duro, vero? Ha sempre contato la tua felicità, e mai la mia. Non ti sei mai preoccupata per me. Nemmeno ora, che non voglio più sposare Jacob. Non mi consoli, non mi chiedi perché, non fai altro che pensare a te stessa! Lo sai cosa ti dico? Che anche io per una volta voglio pensare a me stessa, e a tornarmene a Forks, da papà. Da Edward, e da tutta la mia famiglia.” Prendo un respiro profondo, e poi finisco di parlare. “Jacob, non c’entra niente. Lui è sempre stato perfetto. C’è sempre stato, quando nessuno mi era accanto. Ma lui è come un fratello per me. Non posso fare a meno di volergli bene, ma quello che provo per lui non è amore! Ed ora, se non hai niente da dire, se non riesci a preoccuparti per tua figlia, ma solo per la tua salvaguardia, esci, per favore!

Come se non avesse sentito nulla di tutto quello che ho detto, mi volta le spalle ed esce dall’immenso salone di casa sua.

Io, scoppio in un pianto liberatorio.

 

“Lo ami proprio tanto, quell’Edward.” Alzo lo sguardo, e l’uomo che ho lasciato all’altare mi fissa un po’ spaventato.

Certo, non devo essere un bello spettacolo.

L’acconciatura è calata, il trucco si è sciolto e le scarpe sono da qualche parte nella stanza.

Ed io, sono seduta sul divano, con le mani fra la testa. Almeno lo ero, prima che entrasse Jacob.

Faccio un cenno della testa, senza riuscire ad emettere alcun suono.

Vedendo il mio silenzio, Jake continua. “Ho capito da quando sei partita che c’era qualcosa sotto. Però non avevo pensato a nulla di concreto. All’inizio ce l’avevo a morte con Angela, per averti fatta tornare a Forks. Sapevo che non ce ne era bisogno. Che lei è uno dei migliori avvocati, e che poteva far firmare quelle carte a Edward senza problemi. Poi, le tue telefonate sono diventate davvero poche. Ti sentivo di rado, ed ogni volta era come se mi volessi attaccare il telefono in faccia.

Sbuffo contrariata. Certo, perché io sono un emerita cretina, che credeva che Jacob non avesse capito nulla di tutto quello che era successo.

“Poi, quando mi hai detto che Edward ti ha baciata, mi è salito il sangue al cervello. Bella, non ci ho visto più dalla rabbia. Volevo prendere il primo volo, e venire a Forks. Lo stavo per fare, quando sono andato da Angela per chiederle l’indirizzo dei Cullen e ti tuo padre. Ma lei, mi ha obbligato a rimanere qui, dicendo che non potevo lasciare il lavoro di punto in bianco, e che tu sei molto intelligente, e saresti tornata immediatamente. Ci ho creduto. Ho creduto ad Angela. E tu sei tornata.”

Si passa una mano nei capelli neri, afflitto.

Sto male, a vederlo così. Jacob non merita tutto questo. Jacob deve essere felice, sono io, che devo patire le pene dell’inferno.

“Ma non sei la stessa di prima, e l’ho capito appena hai varcato l’arcato bianco. Il tuo sguardo era assente, era come se vedessi un’altra persona, e non me. Poi, quando è arrivata Angela con quelle carte, il mondo mi è crollato addosso. Sapevo che non saresti riuscita a pronunciare quel No, ma sapevo anche che non avresti firmato quelle carte.

La voce di Jacob è incolore, ed ora fissa un punto dinnanzi a se.

Altre lacrime hanno iniziato a solcare sul mio viso.

Ora, devo essere davvero terribile.

Dopo qualche secondo, si alza in piedi, e si mette davanti a me.

“Tutti gli invitati sono fuori. Tua madre gli ha detto che non ti sentivi bene. Dice Jake, respirando pesantemente. “Bella, io non voglio costringerti a fare nulla contro la tua volontà, ma devi prendere una decisione. E non hai molto tempo.” Con queste ultime parole posa un bacio sulla mia fronte, e mi lascia sola.

Qualche minuto dopo mi alzo anch’io, cerco di sistemarmi l’acconciatura e indosso di nuovo le scarpe.

Ora, sono convinta di quello che sto per fare.

 

Cammino a passo lento, varcando con studiata lentezza l’arcato.

Mi sembra di rivivere un dejà – vu.

Le gambe sono molli, e le braccia mi pesano come non mai.

Suono il campanello una volta sola. Posso restare sotto la pioggia, c’è tempo.

Ce ne sarà molto, di tempo.

Per ammazzare l’attesa, conto. Sessantasette secondi dopo, la porta si apre, rivelando un Edward stanco, con le occhiaie sotto e un plaid sulle spalle.

Mi fissa, e sbatte per qualche istante gli occhi.

Io, sono ancora in abito da sposa, sotto la pioggia e coperta dalla nebbia.

Una visione inquietante.

Ma le braccia ora fanno male, per colpa delle due valigie che sto tenendo in mano.

Senza proferire parola, Edward scuote la testa.

“Bella?” Sussurra, a pochi centimetri di distanza.

Ora, anche lui ha varcato la porta, e l’acqua inizia a scorrere sul suo corpo, iniziando a bagnarli i capelli.

Deglutisco a fatica, e in un istante sono senza parole, né voce.

Alzo le spalle, come se la cosa fosse ovvia.

Come se io fossi lì apposta, proprio per lui.

Ma io sono lì per lui, continuo a ripetermi, fissando i suoi occhi spalancati.

Si avvicina ancora un po’, posando una mano dietro la mia nuca, ed attirandomi verso di sé, in un bacio che mi lascia senza fiato.

 

Fine. 

 

 

CAPITOLO:

 

Insomma, anche questa è finita.

Ogni volta che porto a termine un lavoro, è come se qualcosa si sgretolasse dentro. Okay, non prendetemi per scema, e spero che tutti gli autori che stanno leggendo capiscano quello che provo.

Per alcuni di voi questo non sarà il finale giusto, ma in questo capitolo non potevo parlare di Edward e Bella.

Dovevo descrivere le emozioni di Bella, tutta la repulsione che provava verso Renèe.

Poi, tutti i sentimenti del povero Jacob.

Ed infine, eccovi Edward e Bella. Per chi conosce a memoria quel film, per la fine ho preso spunto da: The Notebook. Un film straordinario, tratto dal romanzo di Nicholas Sparks. Per chi non l’ha né visto né letto, lo faccia.

 

RINGRAZIAMENTI:

 

Ringrazio tutti, dal primo all’ultimo. Voi non potete nemmeno immaginare quanto i vostri commenti siano stati d’aiuto, nel corso di questa mini ff. E spero di ritrovarvi tutti nelle altre che pubblicherò.

Ringrazio le 14 persone che hanno messo Non mi lasciare tra le preferite.

Le 2 tra le ricordate.

Le 45 tra le storie seguite, e tutti quelli che hanno recensito, dal primo capitolo all’ultimo.

Grazie, grazie e grazie.

 

RECENSIONI:

 

Enchanted.Dram: Grazie mille! Sono sempre felicissima di sentire le nuove fan. Allora, dimmi cosa pensi delle altre storie, e soprattutto di questo finale!

 

bellamasen: Nemmeno io riesco a pensare a Edward e Bella separati, infatti ecco che alla fine sono insieme J Come hai già detto, la storia è cambiata sotto molti aspetti, ma ci saranno degli extra. Non so quando saranno pubblicati, quindi non prometto nulla :P

 

crazyromy93: Ecco l’happy ending :D Lui ha firmato le carte, ma lei è la solita sbadata °-°. Va , l’importante e che siano riusciti a sistemare tutto!

 

_Miss_: Come avevi scritto, Bella non ha firmato le carte J Grazie mille per la ‘mente geniale!’

 

eiza1755: Niente crampi alle mani, niente Edward che grida un ‘fermi tutti’. Bella si è fatta soltanto un po’ di coraggio (quello che le serviva ù_u), e se ne è andata. Ho visto che sei molto curiosa, quindi ti posso dare soltanto un piccolo indizio per il regalo di Natale: i Cullen non sono vampiri buoni, anzi.

 

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Tati Saetre