La giudiciaH di tutto questo ambaradam sarà la caaara Meissa, che deve ancora perfino avere in mano le due Flash (stiamo messi bene, sì). E io vi farò sapere quanto prima che ho vinto, ma consideratelo scontato.
Buona lettura.
Voleva solo provare
Lily Evans è una ragazza graziosa come poche – il suo sorriso le dona due fossette proprio al centro delle guance rosate. Sirius Black la guarda mordicchiare la penna d'oca – quella d'aquila l'ha persa il giorno prima – e volgere uno sguardo di sfida alla propria pergamena inesorabilmente destinata a finire tra la carta straccia.
Sirius nota appena che James Potter si è alzato, ma poi lo osserva dirigersi baldanzoso verso Lily e bisbigliarle qualcosa all'orecchio, e subito abbassare il capo per evitare lo schiaffo – è il primo che non va a segno dall'inizio dell'anno, pensa Sirius alzando gli occhi al cielo, e probabilmente James lo sottolineerà a Remus Lupin non appena ce ne sarà l'occasione.
Quando James ritorna ha il ghigno ancora tiepido sulle labbra, poi sprofonda nella poltrona rossa accanto al fuoco e scruta le fiamme. Sirius decide di provarci, per una volta. Cammina fino al tavolo dove sta studiando Lily – lei lo ignora, come sempre, se non si vuol vedere lo sbuffo impercettibile fra i denti stretti – poi lui le sussurra piano qualcosa.
Lei socchiude la bocca e gli lancia un'occhiata di sbieco, ma non è disprezzo né rabbia. Assomiglia molto allo stupore lontano di quando si assapora una gioia acerba.
Sirius cattura i particolari della sua espressione e attende un secondo. Ride, alla fine.
«Scherzavo, Evans.»
Se ne va verso le scale a chiocciola del Dormitorio maschile, battendo le dita sulla tasca dei pantaloni – si sente la forma di una grossa piuma, lì dentro – e si ripete che è stato giusto e bello.
Voleva solo vedere cosa si provava a dire a Lily Evans che l'ama.