"Scappa via con me."

Mi guardavi con quegli occhi così lucidi e la tua voce.. la tua voce era così flebile, così carica di speranze a stento represse e paure visibilmente nascoste.

"Scappa via con me."

Cos'era successo stavolta, Aléxandros? Avevi di nuovo assaporato lo sguardo e le parole cariche di disprezzo di tuo padre, o era stata tua madre a piantarti un pugnale alle spalle?

"Ti prego."

Ti guardo, ma non riesco a dire nulla. Non riesco neanche a muovermi. I miei occhi incatenati ai tuoi.

"Ti prego, Phai. Voglio andare via per sempre."

E ora, nonostante tu sia il figlio del re Filippo, nonostante tu sia sempre stato orgoglioso e fiero e forte, ora mi sembri soltanto troppo fragile. Sembra che tu possa, in qualche modo, romperti da un momento all'altro proprio di fronte ai miei occhi.
E questo, questo mi fa male.

"Uh.. forse tu.. tu non vuoi?"

Bisbigli, con quella voce rotta dal pianto, dalle lacrime che, anche se vorresti, non riesci più a trattenere.

"E' così, Phai? Non vuoi venire via con me, vero?"

Insisti, dato che non hai ottenuto risposta, cercando di darti un tono più sicuro e di impedire alla voce di tremare. Ma è tutto inutile, non mi dai neanche il tempo di dire qualcosa, qualunque cosa, che la tua voce si fa sentire di nuovo.

"Io.. scusa. Scusa, Phai. Hai ragione, non puoi lasciare tutto quello che hai qui per un futuro incerto con.. me. Ora.. ora vado, uh. Scusa ancora, io.. è stato egoistico da parte mia chiedertelo, lo so. Scusa."

Non scusarti. Non con me. Lo so quanto ti sono costate queste parole, quanto ti è costato mettere il tuo feroce orgoglio da parte.
Lo vedo nei tuoi occhi tristi, che mi parlano in un modo che, anche se a volte vorrei, non posso ignorare.

"Stà zitto."

Sibilo, è il mio turno di parlare, ora. M'avvicino, bloccandosi un braccio per impedirti di andare via. Ti abbraccio da dietro, premo il mio petto contro la tua schiena per farti sentire tutto il mio calore, per farti sentire che io ci sono. Sono qui per te.

"Non c'è niente che non farei per te, lo sai. Dove vuoi andare?"

Farei davvero di tutto per te, sai?
Farei di tutto pur di smettere di vederti soffrire.
Farei di tutto per farti sentire al sicuro.
Io non potrei mai farti del male, perchè la tua gioia è la mia gioia, il tuo dolore è il mio dolore.
Il tuo cuore è il mio cuore.

"Non.. non lo so, Phai. Ovunque sia abbastanza lotnano da qui."

Chiudo gli occhi, appoggiando la guancia destra sulla tua spalla. La struscio contro la stoffa, quasi impercettibilmente e rafforzo automaticamente la stretta. Quasi avessi paura che tu decida di scappare o cambiassi idea proprio ora che il mio cuore stà iniziando a battere più veloce, pulsando prepotentemente contro la sua schiena.

"Sicuro di non voler rimanere a casa?"

Bisbiglio, lasciandomi poi sfuggire un sospiro. Fuggire via con te.. è tutto quello che ho sempre voluto e sognato. Ma tu, tu sei pronto advvero a rinunciare al tuo regno per me? Ai tuoi sogni e alle aspettative di tua madre? Mi costringo a star fermo, in silenzio, in attesa di una tua qualunque risposta. E intanto potrei morire, in questo silenzio, nell'attesa che ora mi sembra davvero eterna.

"Tu sei la mia unica casa, Phai."

E a me questo basta.
Il tuo cuore corre veloce come il mio, ora lo so, riesco a sentirlo.
E, inevitabilmente, sorrido.

NdA: Beh, in realtà questa one-shot non era affatto in programma:è venuta fuori all'improvviso, come l'altra, senza un preciso perchè, senza che avessi neanche intenzione di scriverla.
E.. si, lo so, m'è uscita un po' smielata, ma non ho potuto farci niente xD
E' ambientata prima della morte di Filippo, quindi mi spiace, ma alla fine la fuga è chiaramente saltata(povero Phai ç.ç) u.u