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Autore: Erisachan    16/11/2010    4 recensioni
Kurt Cobain/ Courtney Love
Ti odio così tanto che ho paura non riuscirò mai a smettere di amarti.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Someone To Fall Back on



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A knight in armor
With a sword in hand,
Or a kamikaze fighter;
Dont count on me
To storm the barricades
And take a stand,
Or hold my ground;
Youll never see
Any scars or wounds -
I dont walk on coals,
I wont walk on water:
I am no prince,
I am no saint,
I am not anyones wildest dream,
But I will stand behind
And be someone to fall back on.

Some comedy -
Youre bruised and beaten down
And Im the one
Whos looking for a favor.
Still, honestly,
You dont believe me
But the things I have
Are the things you need.
You look at me
Like I dont make sense,
Like a waste of time,
Like it serves no purpose -
I am no prince,
I am no saint,
And if thats what you believe you need,
Youre wrong - you dont need much,
You need someone to fall back on...

Someone To Fall Back On - Aly Michalka

Dicono che quando stai morendo, un attimo prima della fine la vita ti scorra davanti agli occhi.
Mi domando perché nonostante io sia qui, seduta sul cesso nel bagno di casa nostra - dove Dave si è preoccupato di rinchiudermi, come se non fossi abbastanza forte per affrontare la realtà dei fatti - e tu sia steso nella serra con il fucile ancora fumante tra le mani ormai immobili, siano i miei gli occhi davanti ai quali la nostra vita si sta diradando come in un film in bianco e nero dalla qualità scadente, esattamente come erano le nostre vite quando ci siamo conosciuti....

Te lo ricordi Kurt cosa ti ho gridato la prima volta che ti ho visto?

Indossavo un vestito rosso a pois, i capelli arruffati e negli occhi l'aria più strafottente che potessi assumere dopo cinque giri, tu stavi per salire sul palco mentre il juke box suonava canzoni che ero troppo ubriaca per ascoltare davvero, volevo provocarti.
Un nanetto come quello che cazzo ci va a fare sul palco?
E poi ammettiamolo, un pò Dave Pirner me lo ricordavi per davvero.

"Ehi! You look like Dave Pirner you know?" (1)

Che ti saresti incazzato ci speravo, alla fine ero fatta così, adoravo far incazzare la gente. Ci ho praticamente basato la mia fottuta carriera sul far girare i coglioni agli altri! Ma quando sei venuto da me ed hai afferrato il mio braccio facendo cadere la birra che avevo appena iniziato, beh....ammettilo, quelle botte te le sei meritate!

Cazzo che primo incontro il nostro, eh Kurt? Due perfetti coglioni che si prendono a botte su un pavimento sporco di birra e chissà quale altra schifezza.
Però ci ho pensato spesso sai, a quella prima volta, se fosse stata diversa anche solo di una parola credo che non mi sarei innamorata così di te, dopotutto, come ho ammesso qualche tempo dopo: eri il mio nanerottolo incazzato.

A volte credo che sia stato il destino a metterci le mani di mezzo tra noi due.
Andiamo, io non sono mai stata il tipo da correre dietro agli uomini, il contrario semmai! Eppure, sebbene fossi stata così brava da non farmi più vedere né sentire con te per un bel pò - l'ho detto, non sono il tipo che insegue - sono stata io la prima a sollevare la cornetta e chiamare Dave. Credo che anche se non avessi trovato Bill(2) a scoparsi quella troia nel nostro letto alla fine l'avrei mandato comunque affanculo e ti sarei venuta a cercare, sai? Ricordo ancora come quella telefonata fosse suonata ridicola a me per prima, cazzo! Chiami un amico dopo un casino di tempo che non lo senti e la prima cosa che gli dici è che hai una cazzo di cotta per il cantante della sua band! Neanche fossi stata una cazzo di liceale!
Appena mi sono sentita rispondere che non stavi più insieme a quella Tobi non ci ho pensato due volte, sono uscita, ti ho preso quattro stronzate che sapevo avresti amato, le ho messe in una scatola a forma di cuore, le ho cosparse di profumo e te le ho spedite a casa!
Chissà che hai pensato quando il postino te l'ha consegnata tra le mani, scommetto che ti sei chiesto chi fosse la pazza che ti mandava regali.

L'ho vista sai? Mentre Dave mi portava in casa, la nostra scatola era aperta sul tavolo della cucina, non hai mai lasciato che il profumo di quattro anni fa se ne andasse,vero Kurt?

Ho una confessione da farti, per comprarti quelle quattro stronzate, ho girato come una deficiente per sei ore. Mi spiace averti sempre fatto credere di averti capito perfettamente alla prima occhiata, in raltà credo di avere scoperto che persona sei lentamente, solo, ero già innamorata, quindi mi sono detta che quello che avrei scoperto non avrebbe cambiato le cose.

E non le ha mai cambiate Kurt, come il profumo di quella scatola, hai saputo tenere stretta anche me.

C'è da dire però che il nostro corteggiamento non era dei più usuali, perfino la seconda volta siamo finiti a fare a botte, lo so, tu dirai che la colpa, come al solito, era mia, ma che ci potevo fare se ogni volta che ti vedevo mi facevi venire voglia di litigare?

Ho amato follemente quel periodo, sai?

So che è un terribile cliqué parlare bene di te in questo momento, così come è terribile da parte mia sapere della tua morte e starmene seduta sul cesso a rivangare il passato senza versare una lacrima, eppure io la ricordo esattamente così la nostra storia. Non penso che sia la storia d'amore che tutti vorrebbero sentire, ma era sicuramente quella che io volevo vivere, e Kurt, della nostra storia si può dire tutto, ma non che non ce la siamo vissuta.
Perfino quando io ero uscita dal giro della droga e tu fingevi solo di averlo fatto, anche quando io ci sono ricaduta e tu hai semplicemente continuato, certo mi incazzavo, non riuscivo ad accettare che quello in cui ci eravamo buttati fosse un cazzo di tunnel senza fine, o forse ero solo spaventata dal fatto che prima o poi, la fine di quel tunnel, l'avremmo trovata e non ci sarebbe stato più un cazzo da fare per salvare le cose.

Ti ricordi quando abbiamo scoperto che ero incinta?

Ce ne stavamo in piedi a fissare una linguetta di carta sulla quale avevo appena pisciato e non facevamo un fiato, Dio! Sono stati i 3 minuti più lunghi della mia vita! Ricordo di aver pensato: "Cazzo! E adesso come la mettiamo?" ancora prima di aver notato la righetta rosa che appariva di soppiatto tra le nostre mani.
Tu l'hai visto prima di me quel rosa, quando mi hai strappato il test dalle mani mi sono detta che dovevi essere incazzato, che dopotutto non era programmato e le nostre carriere avevano appena iniziato a funzionare davvero.
Invece mi hai preso per un braccio, mi hai portato in camera da letto e hai detto "Muoviti vestiti! Andiamo dal dottore! Voglio vederlo!" e intanto ti eri già tolto i pantaloni sporchi e te ne eri infilato un paio puliti.
Sai, credo che tu lo debba a quel giorno se ti ho perdonato di aver dato a Frances un secondo nome come Bean...(3)

Avevo mille dubbi a quel tempo, sapevo che non saremmo mai stati dei genitori modello, che probabilmente avremmo combinato un casino dietro l'altro, però ogni volta che ti guardavo sapevo anche un' altra cosa: che la nostra bambina sarebbe stata amata, che avremmo combinato casini ma che saremo riusciti ad imparare, un passo alla volta, a crescere insieme a lei.

Solo, la nostra storia non era una favola, io forse, me ne sono resa conto solo un pò prima di te, solo un attimo, un soffio di vento che è bastato a farmi decidere che dovevo fare qualcosa, che tu, che noi avremmo dovuto cambiare le cose, ormai non era più tempo per essere quelli che eravamo, i protagonisti del nostro sceneggiato dalla qualità scadente. Per questo mi ci sono messa d'impegno per uscirne, per questo ti ho chiesto di fare altrettanto e ti ho chiesto di entrare in clinica una volta ancora, di provarci di nuovo, per noi.

L'ho sentito sai il messaggio che mi hai lasciato in segreteria? Solo, l'ho ignorato, non gli ho dato importanza, era già successo mille altre volte, e sempre io venivo da te, cercavo di resistere, di essere dura, ferma nelle mie decisioni. Ma invece ti portavo via con me ogni cazzo di volta, ieri però mi sono detta che no, non avrei ceduto, mi sono detta che lo facevo per il tuo bene, per quello di Frances. L'unica volta che non ho risposto ad una tua richiesta d'aiuto, tu hai deciso che sarebbe stata l'ultima.

"E' che a volte mi manchi così tanto che credo di non farcela"

Se ti dicessi che ti odio Kurt, cosa risponderesti? Dave ha appena bussato alla porta e mi ha lasciato tra le mani un foglio bianco sporco della tua calligafria. Un foglio che ha chiamato lettera di addio ma che a me sembra solo un mucchio di merda buttata giù per pararsi il culo, e tu non sei mai stato uno così, quindi Kurt, perché cazzo ho questa lettera tra le mani e sto pensando che ti odio?

To Boddah pronounced

Speaking from the tongue of an experienced simpleton who obviously would rather be an emasculated, infantile complainee. This note should be pretty easy to understand. All the warnings from the punk rock 101 courses over the years. Since my first introduction to the, shall we say, ethics involved with independence and the embracement of your community has proven to be very true. I haven't felt the excitement of listening to as well as creating music along with reading and writing for too many years now. I feel guilty beyond words about these things. For example when we're backstage and the lights go out and the manic roar of the crowd begins it doesn't affect the way in which it did for Freddy Mercury who seemed to love and relish in the love and adoration from the crowd. Which is something I totally admire and envy. The fact is I can't fool you. Any one of you. It simply isn't fair to you or me. The worst crime I can think of would be to rip people off by faking it and pretending as if I'm having 100 % fun. Sometimes I feel as if I should have a punch in time clock before I walk out on stage. I've tried everything within my power to appreciate it, and I do. God, believe me I do but it's not enough.

I appreciate the fact that I and we have affected and entertained a lot of people. I must be one of one of those narcissists who only appreciate things when they're gone. I'm too sensitive. I need to be slightly numb in order to regain the enthusiasm I once had as a child. On our last three tours I've had a much better appreciation for all the people I've known personally and as fans of our music, but I still can't get over the frustration, the guilt and empathy I have for everyone. There's good in all of us and I think I simply love people too much. So much that it makes me feel too fucking sad. The sad little, sensitive, unappreciative, pieces Jesus man! Why don't you just enjoy it? I don't know. I have a goddess of a wife who sweats ambition and empathy and a daughter who reminds me too much of what I used to be.

Full of love and joy kissing every person she meets because everyone is good and will do her no harm. And that terrifies me to the point to where I can barely function. I can't stand the thought of Frances becoming the miserable self-destructive, death rocker that I've become. I have it good, very good, and I'm grateful, but since the age of seven I've become hateful towards all humans in general. Only because it seems so easy for people to get along, and have empathy. Empathy! Only because I love and feel for people too much I guess. Thank you all from the pit of my burning nauseous stomach for your letters and concern during the past years. I'm too much of an erratic, moody baby! I don't have the passion anymore and so remember, its better to burn out than to fade away. peace, love, empathy.

Kurt Cobain

Frances and Courtney, I'll be at your alter. Please keep going Courtney For Frances For her life which will be so much happier without me. I Love you. I love you!
Kurt (4)

Vai avanti Courtney? Frances starà meglio senza di me? Cazzo Kurt, sul serio, ma chi cazzo ti credi di essere?! Fai presto a parlare tu! Ti sei sparato con un cazzo di fucile e lasci qui me a ripulire la merda dal pavimento!

"Dave! Dave cazzo apri questa fottuta porta! Dave!"

E' colpa tua sai Kurt?

"Courtney? Che hai da urlare?"

"Finalmente cazzo! Voglio andare a prendere a calci nel culo quella merda di mio marito!"

Scanso Dave da davanti la porta e mi faccio strada attraverso la cucina artigliando la porta che da sul giardino.

"Courtney! Dove cazzo vai?!"

"Voglio prenderlo a calci quel coglione! Come cazzo si permette?! Chi cazzo si crede di essere?! Si spara un fottuto colpo in testa e lascia una lettera senza senso con due righe del cazzo per me e Frances?!"

"Courtney..."

"No! Courtney il cazzo Dave! A quello di me non glien'è mai fottuto un cazzo di niente! Se n'è lavato le mani lui! Di me, di Frances, della droga, se n'è lavato le mani! Si è liberato di tutto e dice a me, cazzo a me di andare avanti?! Vaffanculo! Non sono mai arrivata neanche alla porta del cesso senza di lui! Dove cazzo dovrei andare ora?!"

Piangere ora, mentre Dave cerca di abbracciarmi e io sono solo incazzata, è ridicolo.
Sono così arrabbiata con te, Kurt, che vorrei solo picchiarti, prenderti a calci, darti così tanti pugni da farti aprire gli occhi per poterti mandare affanculo, te, quel fucile e quella lettera del cazzo che ancora stringo tra le mani....

Ti odio così tanto. Al punto da graffiare la camicia del nostro migliore amico che di male non ha fatto un cazzo. Al punto da stringere così forte i denti da far sanguinare le gengive.

Ti odio così tanto che ho paura non riuscirò mai a smettere di amarti.

Andare avanti...spero che almeno ti prenderai la briga di guardarmi Kurt, perché lo sai, di combinare casini non ho certo smesso...


Note:

(1) Sembri Dave Pirner lo sai?

(2) Billy Corgan era l'uomo con cui stava Courtney al tempo in cui conobbe Kurt

(3) La figlia di Courtney Love e Kurt Cobain si chiama Frances Bean Cobain. Bean significa fagiolo, il secondo nome le è stato dato dal padre che durante la prima ecografia ha esclamato "Sembra un fagiolo!"

(4) Traduzione della lettera:

A Boddah

Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po' vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l'etica dell'indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell'ascoltare musica e nemmeno nel crearla nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l'ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo. Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po' stordito per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fans della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l'empatia che ho per tutti. C'è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile...! Perché non ti diverti e basta? Non lo so! Ho una moglie divina che trasuda ambizione e empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia, bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l'idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall'età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.

Pace, Amore, Empatia.

Kurt Cobain

Frances e Courtney, io sarò al vostro altare. Ti prego Courtney continua così, per Frances. Per la sua vita, che sarà molto più felice senza di me. Vi amo. Vi amo!

Kurt

Note Generali dell'autrice: Questa fic ci ha messo un secolo per essere pubblicata ed ancora di più per essere digerita, ma eccola qui, pronta per il linciaggio pubblico, dopotutto…prima o poi andava fatto no?
   
 
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