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Autore: Sweetheart    20/11/2010    2 recensioni
"Fra quei ricordi c‘eri anche tu, sorridente accanto a una me che quasi stentavo a riconoscere. In un appunto, su un post-it a forma di cuoricino, i nostri nomi e la nostra data. E il tempo può essere tiranno, molto, ma i nostri anni passati così bene non ce li potrà mai strappare dalla mente."
A voi la scelta: come volete che finisca? Suggeritemelo con le vostre numerosissime recensioni. BUONA LETTURA!!!!!!!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore mio,
forse quando ti arriverà questa mia lettera rimarrai attonito, incredulo, o più semplicemente non ti ricorderai di me, e la tua nuova donna comincerà a farsi strani sospetti e tu penserai “Porca miseria, chi è questa? Non ho già abbastanza da fare?”. O più probabilmente avrai cambiato indirizzo, e le mie parole non ti arriveranno mai. E forse sarà un bene.
Di fronte a questi pericoli, però, si batte un filo di speranza, sottile ma acceso, che da quando mi ha presa non mi lascia dormire. Per un attimo, mettiamo da parte lo spazio che ci ha separati per tutti questi anni, il motivo per cui ci siamo lasciati (tu lo ricordi? Io no) e le nostre vite di sicuro un po’ più frenetiche.
Io, in questi sei anni, ho girato mezza Europa. Poco dopo noi due, una volta raggiunti i vent’anni, ho pensato bene di darmela a gambe da questa città che non potevo più vedere… E intanto pensavo a te. Studiavo e pensavo a te. Lavoravo e pensavo a te. Facevo l’amore con un altro e pensavo a te. Dopo questa tiritera durata per un paio d’anni, ti ho messo nel dimenticatoio… Perdonami, non per colpa mia! È il Tempo che fa tutto da solo, ti porta così tante novità… Chi l’avrebbe mai detto che poi sarei tornata a vivere qui, nella mia vecchia casa, a fare le cose che un tempo non sopportavo più… Tornata a lavorare al banco della solita tabaccheria, a fare colazione col pane a pezzetti nel latte davanti al mio vecchio tubo catodico… tornata a uscire con le amiche di sempre, a vivere tra i miei vecchi pupazzi, a dormire sul letto che sappiamo noi, a rileggere i diari di tanto tempo fa… è proprio quello del duemiladue mi ha riaperto il cuore a te. In disco impazzava Gabry Ponte, ai piedi avevamo le Silver che calpestavano senza timore i nostri jeans sdruciti… Non come adesso! I miei fratelli portano degli orribili mocassini verdi e dei pantaloni a sigaretta che li fanno così finocchi che non ti dico!
Fra quei ricordi c‘eri anche tu, sorridente accanto a una me che quasi stentavo a riconoscere. In un appunto, su un post-it a forma di cuoricino, i nostri nomi e la nostra data. E il tempo può essere tiranno, molto, ma i nostri anni passati così bene non ce li potrà mai strappare dalla mente. La nostra scatola, oddio, dove l’avevo messa? Giusto, l’aveva “matrioscata” con una di scarpe per evitare che qualcuno potesse trovarla… Eccola. Ci sono tante di quelle lettere che strabocca. Sotto, il nostro pegno d’amore. Il ciondolino con il cuore a metà, “forever”.

L’altra metà ce l’hai tu. Forse l’avrai buttata, regalata, dimenticata, sostituita con una più adatta a te. Ma se l’avrai conservata, sola, e osservata ogni tanto, forse quel “forever” varrà ancora. Possiamo provare… Lo scrivevi anche tu, nell’ultima tua lettera….

“Come se questa volta fosse l’ultima,
Tradiamo il Tempo Infame,
e immortale sarà l’amore di questo istante,
passato in due sul ciglio della notte.”


La tua Stellina.
  
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