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Autore: littleAUSTEN    24/11/2010    4 recensioni
Non ho mai immaginato la mia morte... per fortuna. Io sono un tipo che si spaventa facilmente.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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SCUSA MA TI CHIAMO DOLORE OVVERO QUANT’È DIFFICILE STARE CON UN VAMPIRO TRE METRI SOTTO TERRA (racconto spudoratamente ispirato a Twilight di S. Meyer). Non ho mai immaginato la mia morte... per fortuna. Io sono un tipo che si spaventa facilmente. Non mi spavento vedendo la mia ombra solo perché ormai ho imparato a conoscerla. Molte volte la mia immagine allo specchio mi coglie ancora di sorpresa, però. Poi ho un equilibrio precario. Diciamo pure che sono sempre per terra. “Parecchio imbranata” è un eufemismo, se rivolto a me. Per esempio, questa mattina, appena sveglia, ho rischiato di uccidermi tentano di infilarmi le pantofole. Ehi non ridete! So che state ridendo, e ve ne pentirete amaramente!... ...Il mio ragazzo, Eddy, dice che è proprio la mia orribile sfiga a rendermi attraente, ecco! Calma, calma... nell’ansia del momento mi sono procurata un brutto taglio sulla mano: ho avuto uno scontro semi-mortale con il mio orsetto di peluche. Non li sottovalutate. Sanno diventare letali. Comunque non mi sono ancora presentata: mi chiamo Bea Swat, vivo a Morks, e ho un ragazzo, Edwin Cummen. Tanto per darvi un’idea di lui, beh, vi posso dire che è un vampiro. Fermi fermi fermi! Tornate immediatamente dal vostro giro nel Mondo dei Sogni ad Occhi Aperti e dei Castelli in Aria! Toglietevi dalla testa qualunque stereotipo vampiresco alla Lestat de Lioncourt, Vlad Dracula o qualsiasi altro vampiro popoli la vostra mente malata! Eddy è... Eddy. Non ha segni particolari, incredibili sentimenti o strani poteri. È solo Eddy: il pallido, brufoloso, immortale Eddy. Non è da tanto che è un vampiro. Sentendo lui, dal ’68. Una brutta avventura in un campeggio hippie. Ci siamo conosciuti quando mi sono trasferita a Morks da Los Angeles. Sono stata obbligata al trasferimento da una cosa che mi è successa nella città degli angeli, una cosa non tanto simpatica. Praticamente ho scambiato dei cani randagi per dei lupi mannari, e ho cercato di creare un dialogo serio con loro. Mi sono quasi uccisa scappando. Mi sa che quelle bestie mi stanno ancora cercando. Però vi assicuro che erano jack russell molto più grandi del normale! Anche voi avreste pensato male! Erano grossi quasi quanto un dalmata, ve lo giuro! Mi sono trasferita, ancora(è la terza città che cambio in due anni...se non mi ammazzerò io incidentalmente mi faranno fuori i miei), e ho incontrato Eddy. Lui è un vampiro vero, questa volta ho controllato, prima di arrivare a conclusioni affrettate. Tengo ancora il calco dei suoi denti da qualche parte... eh sì, è proprio un vampiro! Canini affilati, pallore cadaverico... se avesse qualche brufolo in meno sembrerebbe anche affascinante, ma in fondo non si può pretender tutto dall’immortalità. L’ho conosciuto all’ospedale di Morks. Io ero lì perché mi ero ustionata con il forno a microonde, lui perché stava rubando delle sacche di sangue AB negativo, il suo preferito. Si è confuso(gli ospedali gli mettono ansia, poverino...) e ha cercato di staccarmi la sacca della flebo(nell’agitazione di essermi ustionata sono inciampata, ho rotto una finestra e sono precipitata da tipo 60 cm.. ero a piano terra...) scambiandola per sangue. Da quel momento in poi ci siamo visti sempre più spesso. Mi accompagnava a scuola e mi riportava a casa. A piedi. A quanto pare ha paura di guidare e della velocità e poi, soprattutto, non ha mai superato l’esame di guida. Sono quarant’anni che ha diciotto anni e ancora non ha il coraggio di andare a scuola guida! È quasi più scemo di me, a volte... Comunque poi siamo andati anche a visitare una cittadina poco lontano da Morks, Port Daemon (guidavo io,ovviamente). Ha attaccato briga con dei teppisti per dimostrarmi che lui mi avrebbe protetto sempre e comunque. Ho quasi perso un braccio tentando di fuggire prima di lui. Però è anche un grande romantico, o meglio, cerca di esserlo. Una volta ha pure tentato di entrare in camera mia una sera per vedermi dormire, passando dalla finestra. Ha tentato... poi però si è arreso. Mi ha chiamato per chiedermi dove fosse la scala per poi pregarmi di fingermi sorpresa, una volta che fosse salito. Io però gli voglio bene lo stesso. Anche se siamo due disastri ambulanti noi... ...”Bea! Ehi Bea! Ci sei, piccola? Ecco, mi servirebbe la scala, sai...“. Uff... Ecco che ci risiamo. Prima o poi imparerà ad entrare dalla porta come fanno tutti... FINE(?)
  
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