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Autore: _Giuls17_    25/11/2010    6 recensioni
Allora, vi parlo di Harry Potter e i doni della morte, per chi l'ha visto, cosa sarebbe successo se Ron non fosse più tornato? lasciando quindi soli Harry e Hermione? ma non si basa su loro la mia storia, ma su una persona probabilmente inaspettata per voi, che vi sconvolgerà del tutto....leggete
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Allo stesso ritmo del mio cuore.
 
-Draco…- dissi in un sussurro impercettibile. Tranne che a lui.
-Hermione.- mi rispose. La sua voce mi arrivò calda attorno al collo, il suo respiro era pesante, il suo cuore batteva forte. Ma andava allo stesso ritmo del mio cuore.
Quando lo percepì in un attimo di tempo piccolissimo, i ricordi si inoltrarono nella mia mente…

*

-Draco prendi le bacchette!-  urlò Bellatrix.
Guardai Draco, era un po’ incerto sul da farsi, non sapeva se prenderle o meno, ma la voce di Bellatrix non ammetteva un no come risposta e lui prese le bacchette. E si avvicinò a me che ero ancora tra le grinfie di Bellatrix, e lei aveva proprio l’intenzione di uccidermi. Ma qualcosa mi fece allontanare questo pensiero dalla mente e fu lo sguardo di Malfoy.
Non mi toglieva gli occhi di dosso e la sua mano libera m’indicava le bacchette, mie e di Harry. In quel momento non capii forse per colpa della tortura che avevo subito, ma qualcosa stava per andare diversamente da come era stato previsto.

-Chiamate il Signore Oscurò.- urlò Narcissa. Lucius stava per farlo ma Draco sconvolse l’intera vicenda, in un modo inaspettato.
-No, papà, non stavolta.- urlò -Stupeficium!-  e puntò la mia bacchetta contro suo padre.
–Mi dispiace.- sussurrò, forse solo io lo potei sentire. E fu veramente un colpo di scena.
-Prendi Harry!- lanciò la bacchetta a Harry e con la mia urlò:
 -Expulso.- alla guardia che stava tenendo Harry, lui si divincolò e prese la bacchetta ed entrambi la puntarono contro Bellatrix.

-Draco tu stai scherzando, vero?- disse indietreggiando, e mi strinse ancora di più nella sua morsa glaciale.
-Non fare un passo.- disse Harry poi si girò di scatto e disarmò Narcissa che stava per intervenire su Draco.
-Dacci Hermione, Bellatrix ora. O morirai.- disse Draco serio in viso come non mai.
Restai a bocca aperta per la sua trasformazione, metaforicamente perché in quel momento la lama del coltello stava ancora sulla mia gola.
-Non ne saresti capace! Sei un debole Draco, come tuo padre.- disse mentre si esibiva in una delle sue risate.
-Ci scommetteresti la tua vita??.- disse quasi eccitato all’idea di ucciderla. E nei suoi occhi apparve una luce nuova, la luce di chi avrebbe fatto di tutto per salvarmi e anche questo nuovo aspetto di Draco mi lasciò ancor più meravigliata, avrebbe rischiato la sua vita per me? Ma chi avevo conosciuto in tutti quegli anni, mi chiesi, chi era veramente Draco Malfoy?
-No.- disse lei e mi lasciò andare, il mio corpo si fece troppo pensate e non riuscì a reggermi in piedi, sarei caduta, ma le braccia di Draco furono lì prima che succedesse. Mi prese e si avvicinò a Harry e gli disse –Andiamo via da qui.- Harry per la prima volta fu d’accordo con lui, lo afferrò per un braccio e ci Smaterializzammo via.

Lontano da quella casa e la nostra partenza fu accompagnata dall’urlo di disperazione di Bellatrix.  
Dopo il buio della Smaterializzazione arrivammo in un bosco. Non sapevo che bosco fosse ma era lontano da quella pazza ed era quella la cosa importante, per me.
Harry lasciò andare via quasi subito il braccio di Draco, lui invece non mi fece cadere a terra ma mi appoggiò delicatamente su un tronco di un albero, che molto probabilmente era caduto a causa del tempo. Guardai Harry per capire perché si stava comportando in quel modo con lui dopo tutto quello che aveva fatto e poi gli vidi fare un gesto non da lui, non da Harry Potter, prese la sua bacchetta e la puntò contro Draco.
-Ora puoi anche smettere.- disse.
-Smettere di fare cosa?- rispose lui, non si allontanò da me, stava controllando l’incisione sul mio braccio e stava pensando a un modo per farla guarire.
-Lo sai benissimo.- continuò imperterrito –Perché ci hai aiutato?- gli urlò.
-Perché volevo farlo.- gli disse guardandolo negli occhi e alzandosi. Non estrasse la bacchetta ma si avvicinò semplicemente a Harry.
-Sei un bugiardo, tu non provi sentimenti, sei come tuo padre, una schifosa serpe.- gli disse abbassando di poco la bacchetta.
-Mi dispiace, ma è proprio qua che ti sbagli.- disse abbassando la testa leggermente e voltandosi verso di me per poi tornare a guardare Harry.
-Ho fatto quello che ho fatto proprio perché sono diverso da mio padre, io i sentimenti ce li ho! Se non li avessi a quest’ora sareste morti.- disse.
-Come facciamo a crederti?- chiese Harry.

-Non c’è un modo Harry.- disse guardandolo –Sappi solo che l’unica cosa che mi ha spinto a salvare anche te, è stata lei.- disse indicandomi –Perché sapevo che se ti avessi lasciato morire, non salvandoti, lei ci sarebbe stata male e non volevo che succedesse, quindi pensa che almeno un minimo ti puoi fidare.- disse allontanandosi da noi e dirigendosi verso alcuni alberi.
Lo guardai esterrefatta, non potevo credere a nessuna di quelle parole, perché pensavo che fossero solo delle allucinazioni, cosa che non era vera perché le aveva sentite anche Harry e anche lui come me aveva la faccia scioccata, quindi questo voleva dire una sola cosa: per Draco ero importante.
-Hermione, hai sentito anche tu?- disse Harry avvicinandosi.
-Penso proprio di si, Harry e non riesco a crederci, ha detto veramente quelle cose?- chiesi allarmata.
-Mi sa proprio di si.-
Dopo qualche minuto di silenzio presi la mia borsa, che grazie al cielo era ancora con me e estrassi la tenda da campeggio, io ed Harry entrammo per sistemarci, ma lui no. Di Draco non avemmo notizie per circa un’ora.
Ed io in quell’arco di tempo pensai agli anni che avevo trascorso a Hogwarts, e notai che di quegli anni ne faceva parte anche Draco. Le discussioni con lui, i litigi, gli insulti, avevano celato il vero Draco per troppo tempo ed ora che era venuto fuori, sembrava una persona totalmente nuova.
-Harry, io vado a cercare Draco, è via da troppo tempo.- dissi alzandomi.
-No Hermione, meglio di no e se ti perdi?-
-Non lo farò, tranquillo.- dissi sorridendogli e uscì dalla tenda.

-Lumus.- la mia bacchetta s’illuminò cosi potetti vedere i dintorni ma di lui non vi era alcuna traccia, non mi arresi, cominciai a camminare addentrandomi nel bosco, avevo paura ma dovevo trovarlo, dovevo sapere la verità.
Dopo alcuni minuti di camminata lo vidi venire verso di me, probabilmente stava tornando alla tenda. –Cosa ci fai qui?- mi chiese in modo sorpreso, non aveva previsto che lo venissi a cercare.
-Cercavo te.- dissi abbassando un po’ la bacchetta, non riuscivo a vederlo bene, -Che cosa hai fatto per tutto questo tempo?- chiesi.
-Beh.- disse guardando le mani –Dovevo cercare delle erbe.-
-Per fare cosa?.- chiesi.
-Per guarire il tuo braccio.- disse indicandomelo con la testa. In un primo momento non percepì bene le sue parole, perché il mio cervello pensava ad altro. Stavo fremendo, perché inconsapevolmente mi aveva confermato la mia teoria, a lui importava qualcosa di me.
E il mio cuore a quella scoperta concreta cominciò a battere fortissimo, ero contenta per la prima volta dopo tanto.
-Posso curartelo?- mi chiese con gentilezza.
-Certo.- gli risposi, passai la bacchetta nell’altra mano e gli diedi il braccio. Lui lo prese con delicatezza, e lo sfiorò gentilmente, poi mi sollevò la manica e lesse piano la scritta:
 -Mezzosangue…- prese le erbe e ne mise una sull’incisione e mi guardò, i nostri occhi si fissarono allungo e in cuor mio volevo che non finisse mai, ma poi mi disse –E’ una cosa orribile che Bellatrix ti abbia scritto quella cosa.-
-Si lo so.- risposi, massaggiò piano le erbe e ne aggiunse altre –Scusa Draco, ma se non mi sbaglio anche tu eri dell’idea che i mezzosangue erano la feccia della società.- dissi abbassando lo sguardo.
-Non posso negarlo di averlo detto, ma ero troppo condizionato da mio padre, per riuscire a pensare con la ma testa. Lui diceva una cosa e io dovevo accettarla, che fosse stata giusta o meno, non era importante per lui e questo –disse indicando il braccio- era una di quelle.-
-Ma dove sei stato per tutto questo tempo?- chiesi avvicinandomi a lui.
-Dietro le quinte della tua vita, Hermione.- mi disse dolcemente e il cuore cedette, batteva troppo forte, non potevo contenerlo ma soprattutto non volevo, volevo che Draco lo sentisse, ma come? Mi chiesi disperata.
-Sei incredibile, sai, sei cambiato da un giorno all’altro e spero che tu sappia che aiutando me e Harry, sei diventato automaticamente loro nemico.- dissi abbassando il braccio, lo guardai prima e notai che la ferita era passata, -Ma come..?- dissi.

-Erbe guaritrici, crescono solo in certi posti e guariscono tutto, e comunque so quello che ho fatto.-
-Sai che potresti morire?- continuai.
-Lo so benissimo Hermione.- mi rispose calmo.
-Sai che sarai ricercato da tutti, avrai molti nemici.-
-Non m’importa nulla di tutto ciò, Hermione!
Mi importa che tu sia viva e che non sia un’altra vittima di Bellatrix, mi importa di vederti ancora sorride, perché io vivo dei tuoi sorrisi e ne ho bisogno! Anche se so che non saranno mai per me, ne ho bisogno per continuare a vivere.- mi disse prendendomi le mani.
-E tu che ne sai che non potrebbero essere per te, un giorno?- gli dissi in tono di sfida.
-Perché non potresti mai amare un uomo come me.- disse abbassando lo sguardo dal mio.
-Qua ti sbagli Draco, già ora sto sorridendo ed è merito tuo.- dissi regalandogli uno dei miei sorrisi migliori.
-Questo non cambia ciò che sono, ecco perché dico che non mi potresti mai amare, perché ho scelto una strada diversa dalla tua, perché ho scelto il male invece della luce…-
-Ora cosa scegli?- chi chiesi stringendogli ancora più forte le mani, lui mi guardò.
-Perché ora ho una scelta?-
-Si può sempre scegliere e penso che tu, salvandomi oggi hai scelto la luce ed hai abbandonato le tenebre.-
-Lo credi veramente?- mi chiese speranzoso e avvicinandosi a me.
Eravamo molto vicini.
-Si, Draco.- gli risposi. Lui mi sorrise e anche io capì che non avrei più potuto fare a meno dei suoi sorrisi.

*

Ci guardammo ancora negli occhi per un tempo che parve l’infinito, ed ecco che i ricordi mi abbandonarono, riportandomi alla realtà cioè al suo cuore.
Che pulsava forte come il mio e alla stessa frequenza, una cosa inimmaginabile, mi dissi ma reale.
-Hermione, ho deciso che non voglio più fare a meno di te, mai più.- mi disse.
-Ed io te, voglio stare con te Draco.- dissi a mia volta.
La sua mano si staccò dalla mia e mi accarezzò i capelli, dolcemente e io chiusi gli occhi, ero troppo presa da quella dolce carezza, poi li riaprì e posai le mie mani dietro il suo collo. Lui allora posò la sua mano ormai libera sulla mia schiena, con enorme delicatezza.
Mi trattava come se fossi di vetro. Il suo respiro sul mio collo era una bellissima sensazione. Poi come niente le sue labbra calde si unirono alle mie e quello fu il momento più felice, della mia vita da quando avevo lasciato il matrimonio a casa Weasley.
E mentre ci baciavamo i nostri cuori andavano in sintonia, avevano lo stesso ritmo e capì che lo avrebbero avuto per tutta la vita, tralasciando le avversità che avremmo dovuto affrontare in seguito, non si sarebbero mai separati e noi, io e Draco, non l’avremmo mai permesso.
Perché sapevo, che il suo cuore ormai, per continuare a vivere aveva bisogno del ritmo del mio cuore.



Mi riservo nel comunicare che ho apportato delle leggere modifiche alla storia, rendola un pò più scorrevole ma senza modificare il contenuto.
 
   
 
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