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Autore: Perfidia    25/11/2010    3 recensioni
Riccioli biondi e un musino da furfante, rendevano evidente al mondo chi fosse la piccola Sylvie... - un nuovo inizio per una vecchia storia, che giocherò a storpiare e ricombinare, in modo da migliorarla rispetto al passato. Spero possa essere una gradevole lettura. Fatemi sapere.. A presto Perfidia.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
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 Anythings for Love

Cap. 1.  " La leggenda di Harry Potter"

C'era una volta, non molto tempo fa a dire il vero, un ragazzo con un grandissimo compito, quello di salvare l'umanità da una grandissima minaccia.
Il tutto a causa di una profezia.

  • Che profezia mamma?- Chiese impaziente una bimbetta di appena quattro anni, con un       musetto da furfante e biondi riccioli che facevano da cornice a profondi occhi verdi.
  • La profezia di un insegnante di HOGWARTS... La professoressa Cooman
  • ohhh...- esclamò la bimbetta adorante,  la sua mamma sapeva sempre tutto.

 
La profezia diceva che quel bambino si sarebbe scontrato con il più crudele mago di tutti i tempi.

  • Chi era mamma?

Voldemort era il suo nome. Secondo la profezia solo uno dei due si sarebbe salvato.

  • Come si chiamava il bambino mamma? – chiese curiosa la piccola Sylvie.
  • Harry amore mio.
  • Harry… come lo zio Harry?
  • Si Sylvie, proprio come lo zio Harry. Posso andare avanti?
  • Si..

Questo Bambino aveva rischiato di essere ucciso dal mago cattivo.. Per questo il preside di Hogwarts, Albus Silente lo consegnò ad una famiglia babbana, dove crebbe fino ai suoi 11 anni. Giorno in cui gli giunse una lettera dalla scuola tramite gufo. Nella lettera c’era l’invito ad entrare a far parte della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

  • Ohhh…

Puoi ben immaginare la sorpresa di Harry, che non conosceva affatto la magia. Venne prelevato dalla casa da Hagrid il guardiano della scuola, il quale lo guidò a Diagon Halley per prepararsi al meglio ad affrontare il suo primo anno scolastico. Prima di portarlo al binario 9 e ¾ il guardiano regalò al fanciullo una bianchissima civetta delle nevi di nome Edvige.  Fu proprio a quel binario che Harry conobbe, quello che sarebbe diventato il suo migliore amico. Suo malgrado sul treno conobbe anche qualcuno che sarebbe diventato suo nemico.

  • Uh… e chi era mamma?

Proprio in quel momento, un uomo alto e biondo entro nella stanza.

  • Che succede qui? M’è sembrato di sentire una vocina che a quest’ora dovrebbe dormire…
  • Papàààà!- urlò la bambina, saltando fuori dalle coperte, con i suoi riccioli biondi ciondolanti e tuffandosi fra le braccia dell’uomo; che l’accolse sollevandola da terra e facendola volteggiare in aria. Una ..due… tre volte.
  • Ancora papà… ancora…
  • E va bene furfantella. – aggiunse poi rassegnato. - tanto vinci sempre tu!

La donna stesa sul letto sorrideva di cuore a quella scena. Dopo tutto il male subito, la vita aveva preso davvero una bella piega.

  • Dai ora piccola furfante, andiamo a letto! – lei ubbidì e si intrufolò sotto le coperte.
  • La mamma mi raccontava una storia. Tu la conosci papà?
  • Si amore, papà la conosce… siamo arrivati al binario 9 e ¾ papà, quello in cui Harry conobbe i suoi amici e i suoi nemici. – disse la donna ammiccando.

Draco storse il naso.

  • Sorvoliamo sui nemici.
  • Ma papà?!- protestò.- diventarono tutti amici poi?
  • Si furfantella! Diventarono tutti amici. – Hermione baciò la sua creatura e si diresse fuori dalla stanza. Raccontare la loro vita alla sua bambina sottoforma di fiaba, era un idea che le balenava in testa da tempo. Dopo la guerra, finiti gli studi, aveva iniziato una carriera di scrittrice per bambini, e Luna Lovegood, divenuta nel frattempo la moglie di Ron, era la sua illustratrice. Fu mentre scendeva le scale, che realizzò di avere nostalgia dei vecchi tempi, così corse in cucina a scrivere due righe per invitare i suoi amici a cena il giorno successivo.

 
“ Domani sera alle 19.00 tutti a cena al Malfoy Manor, nessun rifiuto sarà accettato senza ripercussioni”.  
                                                                                                                                    La vostra Herm!

 
Spedì le lettere via gufo  , mangiò un biscotto al cioccolato e salì al piano di sopra.
Arrivò alla porta della stanza di Sylvie, sbirciò dentro. Draco dormiva beato con la piccola accoccolata come un uccellino sotto l’ala della mamma. Sorrise, stava osservando lo spettacolo più bello e dolce del mondo. Rimase ancora qualche istante, poi entrò anche lei e si stese sul letto, all’altro fianco della bambina.  Sollevò piano le coperte, ma a quel rumore il maritò si svegliò, guardò Hermione e si baciarono. Poi si riaddormentò, lasciando Hermione intenta ad osservare il cielo stellato della cameretta. E fu così che contando le stelle, prese sonno anche lei.

 

   
 
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