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Autore: Ageno    26/11/2010    5 recensioni
Una one-shot sull'incontro di Alice e Jasper. Destinata a continuare? Dipende dall'indice di gradimento ;) Ageno.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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All'inizio.

 

Ancora non la capiva. Era comparsa dal nulla, dal vuoto che lo circondava. E non poteva fare altro che seguirla. Era bella, incredibilmente bella, ma non sapeva chi era, e cosa voleva. Stavano correndo in un bosco seccato dall'afa, e lei era così aggraziata da rimanere ammaliati. Alice. Jasper sentiva i suoi sentimenti, ma non li capiva. Sembrava cambiare costantemente idea, così come direzione. Decise di fermarsi, in modo da costringerla a fare lo stesso. Ottenne l'effetto desiderato, e disse brusco:

-Dove stiamo andando?

Lei, illuminando ogni cosa intorno, gli sorrise amorevole.

-Non qui, non ora- e riprese a correre.

Jasper avrebbe voluto arrabbiarsi, ma non era nelle sue capacità provare un tale sentimento verso quel folletto danzante, più veloce di lui.

Osservandola, anche se al buio, poteva vedere grazie ai suoi occhi da predatore sotto al vestito di cotone semitrasparente l'accenno dei suoi glutei sodi, il profilo della biancheria e una cicatrice bianca, profonda, proprio sul fianco, e un altra sulla coscia.

Come quelle di cui lui era ricoperto.

Quella vampira lo intrigava sempre di più.

Era ormai mattina quando si fermarono, anche per forza, in un ostello sperduto.

La camera era molto piccola, ed era una. Avrebbero passato tutto il giorno nella stessa stanza, da soli. Jasper si chiese se sarebbe stato capace di non metterle le mani addosso.

Arrivati nella stanza, Alice si sedette sull'alto letto, lisciandosi le pieghe della gonna.

Jasper intanto la ammirava, e osservava il suo modo di comportarsi. Non pareva avere intenzioni ostili, in fondo non sarebbe nemmeno riuscita a farle un graffio con quel corpicino esile e fragile che si ritrovava.

Il suo corpo.

Jasper resistette all'impulso di esplorarla con lo sguardo, ma moriva dalla voglia.

Alice, Alice, Alice, Alice, Alice, Alice.

Cercava di evitare il suo sguardo, e se avesse potuto sarebbe certamente arrossita.

All'improvviso sprofondò con il volto nelle mani, come sconfitta.

Jasper la osservava,incerto sul da farsi. Stava forse male?

Pochi infiniti attimi dopo, parlò con la sua voce musicale.

-Io so di te. E so che vuoi cambiare. Posso aiutarti, ho la soluzione.

-Chi sei?- chiese secco.

-Non lo so. So cosa sarò, cosa saremo, ma non posso sapere chi sono.

-Spiegati- non una richiesta, un ordine.

-Mi sono svegliata vampira, in un manicomio, sola. E posso vedere il futuro. Ti ho visto, ho visto la soluzione a questa vita d'inferno.

Un sorriso sarcastico si dipinse sul volto del vampiro biondo.

-I Volturi?

-No. Vampiri "vegetariani", un clan a Denali. Loro ci aiuteranno, però devo sapere se lo vuoi anche tu.

L'avrebbe seguita in capo al mondo.

-Non puoi prevederlo?- disse strafottente.

-Le mie visioni sono molto soggettive a quanto pare. Cambiano a seconda delle decisioni delle persone.

Jasper la fissò alcuni minuti. Vegetariani?

-In che senso vegetariani?

-Mangiano animali.

Jasper proruppe in una risata cristallina, beffarda.

-Non è possibile. Noi siamo vampiri, mangiamo umani-

Alice lo guardò con uno sguardo fra l'amorevole e l'impietosito. Ma Jasper non poteva saperlo, nessuno lo aveva mai guardato così. Non sapeva cosa fossero pietà e affetto.

-Capisco che ciò possa distruggere tutto ciò che hai vissuto finora, ma è così Jasper. Devi credermi.

-Perché dovrei?- disse il vampiro biondo con sbuffando.

Era tutto così improvviso da rasentare il ridicolo. E se quella piccola Alice fosse stata una nemica?

Una vampira di Maria, creata per ucciderlo. Maria. Meglio allontanare il pensiero.

Alice intanto lo fissava leggermente delusa. Si aspettava sarebbe stato facile.

-Perché... perché... Jasper devi credermi, te ne prego. Io l'ho provato! Ho provato il sangue animale.

-Davvero?- chiese Jasper dubbioso.

-Si. Ora, ti prego, devi prendere una decisione. Devi dirmi se vuoi venire con me.

Il ragazzo la guardò a lungo, corrucciato. Non sapeva cosa fare, non sapeva cosa voleva. Ma provando avrebbe potuto passare altro tempo con lei. Sapere chi fosse veramente. In fondo sapeva sempre difendersi.

-Oh, Jasper, che meraviglia. Ti prometto che ti aiuterò io, sarà tutto più semplice dato che vedo il futuro- disse divertita, e felice, la vampira.

Jasper rimase interdetto. Non aveva ancora detto nulla. Avrebbe dovuto farci l'abitudine.

 

 

 

 

 

Fatemi sapere cosa ne pensate, perchè se diventerà una storia vera e propria o rimarrà una one-shot verrà deciso dall'indice di gradimento. Quindi, commenti please.

Ageno.

 

  
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