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Autore: _ L a l a    28/11/2010    6 recensioni
e sai che il cielo non è rimasto fuori da casa perchè il suo ricordo è ancora riflesso nell'azzurro dei tuoi occhi
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Pevensie, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le ciel

Sdraiato sull’erba respiri l’aria fresca.

Chiudi gli occhi, sorridendo beato, mentre ti sembra quasi di tornare indietro nel tempo: lì è tutto così tranquillo, così in pace, così simile ai tuoi ricordi.

- una farfalla! – strilla Lucy, poco lontano, e tu apri gli occhi scrutando il cielo.

Lo trovi incredibilmente azzurro, nonostante le nuvole bianche mosse dal vento.

“Azzurro come i tuoi occhi”, direbbe tua madre.

- Lucy, sta attenta! – senti Edmund che richiama la minore, e l’unica risposta che ottiene è solo una risata cristallina.

- ma dai! Che vuoi che succeda, Ed? – lo canzona lei, e riesci a immaginarti l’espressione divertita di tua sorella come quella seccata di Edmund, anche se sei ancora sdraiato e con gli occhi rivolti verso quel cielo azzurro che riflette il tuo buon umore.

Edmund borbotta qualcosa d’indefinito, e sorridi mentre ti tiri su a sedere per guardarli.

Lucy si guarda attorno, alla ricerca della farfalla, e la trova posata su una margherita.

Il suo sorriso si amplia.

- hai visto, Ed? – sospira, inginocchiandosi per guardarla meglio – non è stupenda? –

Edmund annuisce frettolosamente, e tu riesci quasi a vederlo mentre alza gli occhi al cielo.

- non toccarla, mi raccomando – le dice poi, e Lucy annuisce a sua volta, continuando a fissare estasiata le piccole ali colorate dell’insetto.

La farfalla spicca improvvisamente il volo, e Lucy si sbilancia all’indietro, cadendo sui piedi di Edmund, che sbuffa esasperato.

- inseguiamola! – è l’urlo di battaglia della ragazzina, che Edmund è costretto a eseguire, nella vana speranza che Lucy si stanchi della farfalla e decida di fare qualcosa di più calmo, come contare i petali dei fiori o farne coroncine.

Ti lancia uno sguardo supplicante, cui tu rispondi con un semplice sorriso, prima di sdraiarti di nuovo.

Inizi a guardare le nuvole con rinnovato interesse, giocando a dedurne le forme, quando una farfalla passa nel tuo campo visivo e tu ti metti a sedere per seguirla con lo sguardo.

Infine, Lucy ti si lancia addosso, finalmente stufa del piccolo insetto.

- Peter, hai visto che bella farfalla? –

Annuisci, mentre Edmund si siede con uno sospiro esasperato di fianco a te.

- aveva le ali blu, bellissime! Come il cielo! – poi ti guarda attentamente, prima di concludere con un sorriso felice – come i tuoi occhi, Peter! –

Sorridi, per nulla imbarazzato dal complimento, visto che Lucy è solita farne a tutti.

Edmund, che al contrario della sorellina non è fatto per le sdolcinatezze, fa un verso seccato prima di lasciarsi cadere a terra.

- qualcosa non va, Eddie?- è il commento innocente di Lucy, che ben sa quanto il fratello odi quel nomignolo che la zia gli ha affibbiato.

Si sistema meglio sulle tue gambe, lisciandosi la gonna verde, prima di voltarsi a guardare Edmund.

- non chiamarmi Eddie! – protesta lui, pronunciando l’ultima parola come se avesse un sapore sgradevole.

- come vuoi, Eddie – è la risposta, accompagnata da un sorriso furbo.

- Lucy! Smettila subito! – le intima il moro, lanciandole un’occhiata inteneritrice.

Lucy ride, e per farsi perdonare gli porge una margherita che lui prende con uno sbuffo.

Poi, la piccola di casa Pevensie, torna a rivolgere la sua attenzione su di te.

- Peter, facciamo una ghirlanda di fiori? –

- solo una, Lucy? – domandi tu, e vedi di sfuggita Edmund che si batte una mano sulla fronte. Ma vedi anche il suo sorriso, quindi non dici niente e attendi la risposta di Lucy.

- hai, ragione. Facciamone tre: una per te, una per me e una per Edmund –

Il cielo che sta nei tuoi occhi si rabbuia per un lungo istante, quando pensi che, qualche tempo prima, Lucy avrebbe aggiunto anche quella per Susan.

Ma sai benissimo, eccome se lo sai, che Susan non accetterebbe più una ghirlanda di fiori, nemmeno in nome di Narnia. Che potrebbe mai farsene, infondo?

- ah! E una per la mamma! – esclama Lucy a quel punto, distogliendolo dai suoi pensieri.

- io non voglio una ghirlanda di fiori – borbotta Edmund, mettendosi supino. – è da femmine –

Noti con divertimento che Edmund dev’essere entrato in una fase di rifiuto delle ragazze, soprattutto da quando Susan ha iniziato a parlare di vestiti, trucchi e feste varie.

Lucy storce il naso.

- neanche se te la regalo io? -  domanda implorante, e Edmund è costretto a cedere, come sempre d’altronde, di fronte al famigerato sguardo da “cucciolo abbandonato in un angolo e in cerca d’affetto”, forse non coniato da Lucy Pevensie, ma sicuramente interpretato alla perfezione dalla stessa.

- va bene – sussurra impercettibilmente, ma Lucy ha l’udito di un pipistrello quando vuole, e l’ha sentito benissimo.

Infatti esulta, e parte alla ricerca dei fiori più belli.

Ti viene da ridere, ma ti trattieni notando una velata minaccia nello sguardo di tuo fratello.

- dov’è Susan?- chiedi, giusto per cambiare argomento.

- in casa – Edmund fa un cenno dietro di sé, indicando la casa a due piani e con il tetto rosso poco distante da loro. – starà parlando con la zia di.. chessò, feste e vestiti all’ultima moda. –

Annuisci, guardando Lucy che raccoglie entusiasta tutti i fiori che riesce a trovare.

Non riesci a fare a meno di pensare che, appena qualche anno prima, Susan avrebbe aiutato Lucy a raccoglierli, o si sarebbe seduta di fianco a voi con un libro in mano.

Poi Lucy torna da voi, le braccia piene di fiori che lascia cadere ai suoi piedi, e decidi che ormai è inutile pensarci e che quindi è meglio che ti concentri sul presente.

- hai praticamente svuotato il prato – noti sorridendo divertito, e le guancie di Lucy prendono un po’ di colore quando sorride.

- pensa a quante api stai uccidendo: senza fio.. – interviene Edmund.

- Edmund! –lo richiami prima che finisca la frase, mentre Lucy fissa quasi spaventata tutti i fiori che ha raccolto. Edmund fa una risata soffocata.

- ma è vero – tenta di giustificarsi, anche questo non lo salva da uno scappellotto scherzoso.

Poi guardi la tua sorellina e le sorridi rassicurante:

- non dargli retta, Lu. I fiori ricrescono.-

Lucy  cerca comunque una rassicurazione nello sguardo di Edmund.

- stavo scherzando, Lu – la tranquillizza e lei sorride, iniziando a dividere i fiori per colore.

- alla mamma la facciamo con i fiori gialli – decreta poi e comincia a intrecciare tra loro i gambi.

Ogni tanto la aiuti a sistemare qualche fiore fuori posto, e in dieci minuti Lucy tiene in mano una splendida coroncina di fiori gialli.

Poi prende in mano quelli azzurri e blu, e inizia ad intrecciarli.

- questa per chi è, Lu? – domandi e lei alza lo sguardo su di te, sorridendo.

- per te, Peter. –

Quando completa la sua opera te la pone sui capelli biondi con aria solenne.

Poi si volta verso Edmund.

- di che colore la vuoi, Eddie? Bianca o rossa? –

- bianca, e non chiamarmi Eddie -

Lucy ride, riprendendo il suo lavoro.

Tu guardi i fiori rimasti: alcuni sono viola, altri rossi.

Li prendi, e inizi a intrecciarli imitando Lucy, mentre Edmund reclina il capo a guardare le nuvole.

Lucy finisce prima di te, e s’allunga per mettere la corona bianca sul capo di Edmund che la asseconda rassegnato.

O, almeno, è quello che lui vuole far credere: sia tu che Lucy sapete che, in realtà, è felice di quel regalo, solo che il suo carattere schivo e silenzioso non gli permette di mostrarlo.

Hai ormai imparato a decifrare questo suo comportamento anche se, nonostante l’impegno che ci metti, Lucy lo capisce meglio di te.

Forse perché hanno un legame speciale, loro due, come quello che avevate tu e Susan. E non ti senti escluso, ma speri solo che almeno il loro duri, che non faccia la stessa fine del tuo.

Quando finisci la tua ghirlanda la guardi, e la porgi a Edmund, che ti guarda perplesso.  

Gli fai un cenno, indicando Lucy che vi osserva in attesa, e annuisce.

Prende la corona e, con un sorriso, la pone delicatamente sulla testa della sorellina.

Un sorriso vero, uno di quelli che raramente fa, non i soliti sorrisi a metà che propina al resto del mondo.

E anche Lucy sorride, e lo abbraccia di slancio, facendolo cadere a terra.

A quel punto scoppi a ridere, mentre Edmund borbotta imbarazzato ricambiando la stretta di Lucy, che sembra non volersi staccare più.

- ragazzi! Venite, è ora della merenda! – vi chiama vostra madre dalla porta di casa e tu ti alzi subito, incamminandoti.

Edmund è subito dietro di te, con Lucy che gli trotterella dietro, stringendo la corona di fiori gialli.

- guarda mamma! – esclama poi, correndole incontro – ti abbiamo fatto una ghirlanda di fiori! –

Helen Pevensie sorride alla figlia minore, prendendo la corona dalle sue mani.

- è bellissima, Lucy, grazie. –

Lucy ride, e entra in casa, dirigendosi verso la cucina, dove Susan e la zia stanno già versando l’aranciata nei bicchieri e la nonna tira fuori i biscotti dalla credenza, mentre il nonno e il papà parlano di battute di caccia.

Poi, Helen sorride divertita a Edmund non appena nota la corona bianca, e lui s’imbroncia, superandola spedito.

Prima di entrare alzi un’ultima volta lo sguardo verso il cielo, e sorridi.

- allora, Peter? – ti chiede, vedendo che sei ancora lì, imbambolato.

- arrivo subito, mamma – le dici, entrando.

E sai che il cielo non è rimasto fuori da casa, perché il suo ricordo è ancora riflesso nell’azzurro dei tuoi occhi.

~  ~  ~  ~  ~  ~

Si, so che non dovrei perdermi a scrivere altro quando ho tre raccolte e una long da continuare.

(per la cronaca, il capitolo di With Jill è pronto, per la P di Polly ci sto pensando su, This is Halloween è finalmente giunta ad una svolta – alèè! - e Noi quattro e Narnia è quasi – dico quasi cioè non del tutto- pronto)

No, all’inizio non doveva essere così questa shot: me l’ero immaginata completamente diversa ma è tutta colpa del mio lato-Lucy che ha preso il sopravvento.  

Si, ho scritto usando il punto di vista di Peter, e no non sono impazzita – credo -.

Si, so che può non sembrare una shot su Peter perché Edmund e Lucy sono più che presenti, ma sentite è la prima volta che scrivo su di lui di mia spontanea volontà.

No, non mi convince come storia e nemmeno come IC dei personaggi. In più mi sono presa qualche licenza poetica, contando che Lucy si comporta come una bambina quando dovrebbe ormai essere una ragazzina. Beh, concedetemela per favore: io adoro il lato tenero di Lucy e riesco a esprimerlo solo così *w*

Si, gradirei molto ricevere un parere, anche negativo.

Au Revòir <3

_ L a l a

P.S . per chi non lo sapesse, « le Ciel » è francese, e vuol dire « il cielo ». So che ci sono effettivamente pochi riferimenti al cielo, ma mi piaceva come titolo

   
 
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