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Autore: oOBlackRavenOo    01/12/2010    6 recensioni
[A causa di un cambiamento drastico nello stile di scrittura e di mancanza d'ispirazione, la storia non potrà essere ripresa fino al momento in cui non deciderò cosa farci. Mi dispiace per il disagio. oOBlackRavenOo]
E se nell'ultima puntata della terza serie Chuck non avesse tradito Blair e tutto si fosse risolto?
Ma se in seguito fosse successo qualcosa di grave che abbia portato all'allontanamento della coppia?
Un innaspettato ritorno e una decisiva svolta potrebbe portare alla soluzione di tutto in 24 ore. Chi lo sa....xoxo gossip girl
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Si guardarono un po’ negli occhi, ma nessuno dei due al momento aveva voglia di parlare, godendosi quell’attimo di silenzio “c

 

 

Si guardarono un po’ negli occhi, ma nessuno dei due al momento aveva voglia di parlare, godendosi quell’attimo di silenzio “calmo” voluto…nonostante la situazione. Ma almeno gran parte del nervoso era passato ad entrambi.

Chuck controllò l’orologio Swatch che aveva al polso e osservo l’ora che si era fatta.

 

04:59:57…58…59…erano le 05:00 del mattino.

 

 

31 Dicembre, ore 05:07 a.m. Bar dell’Empire.

 

-Versamelo un altro Fred- gli disse Serena mostrando il bicchiere vuoto in mano. Nate la guardò perplesso avvicinandosi alla sua ragazza. -Non ti sembra di esagerare- chiese alquanto preoccupato.

-Non penso…è acqua tonica con limone- chiarì lei, cominciando poi a ridere alla vista della faccia completamente stupita di N. alla notizia…per quel che poteva vedere con le candele che avevano accesso sul bancone e un po’ dappertutto nell’hotel.

Incamerando la notizia che Serena non stava bevendo alcolici…fatto alquanto strano…riprese un po’ di contegno.

-Piantala di ridere- la rimbeccò lui fintamente offeso.

-Dovresti vederti- continuò lei, tra una risata e l’altra.

-Che succede?- chiese Dan avvicinandosi.

-Di a tua sorella di smetterla di ridere di me- gli disse Nate, sperando in un appoggio maschile, prima di girarsi verso il bancone. -Fred!!! Almeno te piantala- inveì contro il barman che se la stava ridendo anche lui sotto i baffi. “Allucinante” pensò sconsolato, mettendosi a sedere su uno sgabello.

-L’impresa è dura…- valutò Dan, osservando i due. -…credo che dovrai rassegnarti ad aspettare che l’ilarità cessi-

-Fantastico- concluse N. allagando le braccia. -A me un Whisky con ghiaccio- disse a Fred che ormai si era calmato.

-Povero Fred, ma come fai a sopportarli questi tre, contando Bass- chiese Dan, mettendosi nello sgabello di fianco ad Archibald.

-Con un po’ di pazienza…ed un bicchierino ogni tanto- scherzò lui, mentre versava il Whisky nel bicchiere, aggiungendoci del ghiaccio.

-Terapia eccellente…comincio subito. Mi da un Gin?-

-Certo- e prese la bottiglia dietro di se.

-Siete perfidi voi due- piagnucolò Serena, mettendo il broncio.

-Non perfidi…realisti- puntualizzò Dan sorridendo sornione.

-Sorvoliamo…cosa manca ancora da fare su quella lista Serena?- chiese accennando al blocco di appunti che aveva appoggiato accanto al suo bicchiere.

-Direi non molto…le candele sono state piazzate, in modo da consentire un minimo di visuale ai clienti ed al personale, le camere sono state controllate e nessuno ha avuto problemi, per fortuna. Poi…- riguardò l’elenco che si era scritta prima alla Reception. -…non credo che ci sia altro che noi possiamo fare, dato che il resto è stato gia spuntato o stanno controllando ora-

-Quindi dobbiamo aspettare-

-Direi di si-

Così tutti e tre rilassandosi tornarono al loro bicchiere, per poi girarsi alla esclamazione:

-Siamo nei guai!-

Jenny aveva fatto di corsa le scale ed ora si trovava col fiatone dietro di loro.

-Che è successo?- chiese D.

-Papà ha chiamato ed è infuriato perché non sa dove siamo e il mio Sidekick è morto prima che glielo potessi dire e il tuo…- indicando il fratello -…è morto nel Taxi, ricordi?!-

-Ci penso io- affermò Serena prendendo il suo e componendo il numero di casa Humphrey. Suonò un poco prima che potesse rispondere qualcuno al telefono.

-Pronto? Mamma sono io, Serena…ecco…non ti agitare! Sono qui con noi…come dove? All’Empire…Mamma ascolta…ma, certo che stanno bene. Si, rimarranno da me, tranquilla…ok…ciao- chiuse la telefonata.

-Arrabbiata?-

-Lei no, ma vostro padre di sottofondo direi…alquanto alterato-

-Grandioso…il bis grazie- espresse Dan alzando il bicchiere. -Quando albeggia?- chiese poi a Nate.

-Tra un paio d’ore o poco più- rispose.

-Approfitterò della vostra compagnia ancora per un po’-

-Il solito codardo- commentò Jenny nell’orecchio di Serena facendola ridere sotto i baffi.

-Che avete da bisbigliare voi due?- chiese Humphrey sospettoso.

-Niente, niente. Pensa al tuo bicchiere- lo rimbeccò la sorella.

-Voi come pensate che stia andando dentro quell’ascensore?- chiese Nate a bruciapelo.

-L’unica cosa che spero è che quando si apriranno quelle porte non ci sia una scena stile Shining con fiumi di sangue che escono dall’ascensore-

-Ma anche no- si lamentò Serena, per poi ridere tutti all’idea che si erano fatta in testa, grazie a Dan.

 

 

31 Dicembre, ore 05:32 a.m. Ascensore dell’Empire.

 

Gli occhi si erano fatti pesanti e la stanchezza aveva dato il via ad un principio di mal di testa, considerando anche che il riscaldamento non era in funzione per via del blackout da circa un quarto d’ora e il freddo cominciava a farsi sentire, soprattutto perché il naso era stato il primo a congelarsi…aumentando il mal di testa, ora non più appena accennato.

Ripensò al breve dialogo che aveva avuto con Serena al telefono poco prima. Naturalmente le aveva chiesto se aveva parlato con Chuck, e lei aveva risposto con un “ancora no”, omettendo lo schiaffo che c’era stato e per il quale sentiva ancora un lieve formicolio alle mani.

Si lasciò scivolare giù lungo la parete, mettendosi a sedere e ricominciò a pensare a quale formula usare per iniziare l’agognato discorso.

Nella sua testa vennero fuori mille espressioni diverse per cominciare e nessuna di queste andava bene e ciò la faceva rodere interiormente.

Cosa dirgli? Come fare?

-Cosa hai fatto in questi due anni?- si sentì chiedere a bruciapelo, fatto che la fece sobbalzare, prima di osservare che anche lui si era messo giù a sedere. Per fortuna che l’ascensore era abbastanza grande per stare entrambi seduti “quasi” comodamente; non potendo evitare però il fatto che le gambe si sfiorassero tra di loro provocando ad entrambi dei leggeri brividi al contatto, che prontamente scambiarono con il freddo…anche se nessuno dei due era convinto di tale teoria.

-Pensavo che lo avessi letto su Gossip Girl- affermò lei con un leggero sorriso che intendeva tutto tranne che essere allegro.

-Si…ho letto qualcosa- mentì, perché in realtà aveva seguito con fervore passo passo quello che scriveva su di Blair, grazie alle sue spie europee. “La CIA ha senz’altro meno contatti” pensò con un velo di ammirazione, dimenticandosi per un poco il sentimento omicida nei riguardi del suo PC.

-Ho lavorato…tutto qui. Mi sono dedicata anima e corpo a gestire la Casa di Moda di mia madre a Parigi, senza mai avere il tempo di pensare ad altro- “…perché non volevo pensare” aggiunse poi nella sua mente.

C. la guardò con attenzione…qualunque cosa gli volesse dire, non ci riusciva. Ma saper estorcere le cose era una delle tante “qualità” di Chuck Bass e sapeva bene che prendendo un discorso alla larga, prima o poi si incappa in ciò che vuoi…volente o nolente.

-Ho saputo che hai avuto delle sto…-

-Stronzate!!!!- lo interruppe lei con voce decisa, prima di abbassare lo sguardo sulle pieghe dell’abito. -Sono solo dicerie. Gli unici uomini che incontravo erano avvocati, commercialisti o modelli da ingaggiare, oltre ai “collaboratori” che incontravo tutti i giorni- spiegò tornando a guardarlo, sperando di non averlo alterato.

Chuck infatti la stava guardando molto seriamente, ma non sembrava arrabbiato, casomai era indispettito dal fatto che loro avevano avuto dei contatti con lei in due anni e lui neanche uno.

Questo era un fatto che C. si costrinse ad ingoiare a malincuore. “Respira Chuck o qui un altro schiaffo non te lo toglie nessuno” ripete mentalmente come una preghiera.

-Non sei mai uscita con nessuno?- chiese comunque, fingendo indifferenza alla frase precedente…tra un respiro e l’altro.

Lei rimase un attimo in silenzio, come a pensarci. Cosa che lo irrigidì un pochino, ma poi gli rispose:

-No, anche perché non ne avevo voglia!- esclamò come se fosse una cosa assolutamente ovvia. -Quelli che mi facevano la corte erano terribilmente noiosi, ed io non avevo nessuna intenzione di perdere il mio tempo con damerini che non sanno parlare altro che di loro stessi o di quanto siano facoltosi…persone che non capivano assolutamente cosa fosse l’ironia o il sarcasmo-

-Però…gente così deve essere deprimente solo ad osservarla- commentò lui, con malcelato disgusto. Senza dubbio avevano ancora una cosa in comune…gli stessi gusti in quanto a compagnie da frequentare.

-Già…ed alcuni neanche ci arrivavano a capire che non li volevo intorno e naturalmente non desideravo le loro attenzioni- rispose lei, prima che lui continuasse con le domande. “La cosa sa tanto di interrogatorio” pensò lei, riflettendo.

-Mentre con quelli a lavoro?-

-La maggior parte o erano sposati o fidanzati o erano gay e quest’ultimi erano senz’altro i miei preferiti, anche perché con loro fare battute era facile, ma con gli altri no. Sapendo che Gossip Girl, in un qualche modo mi teneva d’occhio- sospirò infine, pensando ai momenti in cui al telefono con Serena si lamentava dei post della blogger.

-A te ha dedicato un intero argomento del suo blog- “…da quando sei partita”.

-Anche a te se è per questo, ma con me si è divertita a seguirmi come con Carter dopo la partenza-

-Ricordo a mala pena- mentì nuovamente Chuck, ricordando i fatti che erano successi al seguito del ritorno di Carter al fatidico Ballo delle Debuttanti. E più recentemente quella sera stessa, cosa che lo fece nuovamente ribollire.

Restarono in silenzio.

-Stasera…- cominciò Blair, attirando tutta l’attenzione di C. su di se. -…quello che è successo a “quel” bar…- prese un bel respiro. -…è stato un equivoco- concluse guardandolo negli occhi, facendo uno sforzo disumano per non abbassarli.

Lui rimase in silenzio, aspettando che andasse avanti. Dopo una manciata di secondi interminabili lei continuò:

-Il fatto che Carter fosse lì è stato casuale e chiunque abbia scattato la foto…beh, ha frainteso la faccenda-

-Perché “allora” quando ci siamo trovati di fronte faccia a faccia “tu” non hai proferito nulla al riguardo-

-Io…non ce l’ho fatta- rispose lei colpevole. Non le piaceva la piega che aveva preso il discorso, ma sapeva che in ogni caso lo avrebbero affrontato. Il problema era ora cercare la forza di non tirarsi indietro ancora una volta.

-Blair guardami- disse lui, tirandole il mento su, in modo che i suoi occhi tornassero a guardarlo. -Sapevi che ero furioso, ma non hai detto niente al riguardo. Perché?- chiese.

Silenzio.

-Perché?!- le chiese esasperato a voce alta.

-Non lo so!-

La sua risposta fu quasi urlata, ma lo stress che c’erano in quelle tre parole si tagliava con il coltello, dando il via ad un pianto silenzioso.

“Ancora una volta sei riuscito a farla piangere. Bravo!!! Complimenti Bass!! Ti meriti la medaglia d’oro all’Idiozia” pensò tra se. “…mantieni il distacco Chuck. Devi mantenere le distanze” poi la vide…mentre cercava disperatamente di asciugarsi le lacrime dagli occhi con il fazzoletto che aveva nella borsetta.

“Oh, al Diavolo!” esclamò mentalmente, mentre in pochi secondi si metteva in ginocchio e afferrandole un braccio la tirava contro il suo petto abbracciandola come da anni non faceva…come solo durante la notte sognava, svegliandosi sempre agitato e con la sensazione di averla ancora fra le braccia, ma con la delusione di vedere il letto sempre vuoto accanto a se e non avere neanche il conforto di vederla dormire, di stare a guardarla di nascosto come faceva prima per ore, senza annoiarsi, studiando ogni suo piccolo particolare, ogni sua piccola espressione del viso mentre dormiva serena o come a volte capitava, quando aveva degli incubi.

Ma quelli sembravano essere diventati ormai vaghi ricordi e tutto ciò che gli rimaneva era chiudere gli occhi e concentrarsi fino a che con la memoria tattile delle sue mani non la risentiva fra le braccia, mentre immergeva le dita fra i suoi capelli.

Inspirò a fondo con il naso, sentendo i polmoni riempirsi del suo profumo, che adorava più di qualunque altra fragranza che avesse mai sentito al mondo. Aprì gli occhi e la vide, mentre da un primo momento di rigidità dovuto alla sorpresa si rilassava e si stringeva a lui continuando in un silenzioso pianto, seguito da qualche singhiozzo.

Ancora faticava a credere che fosse realmente lì con lui, in quell’ascensore, isolati dal mondo e abbracciati…soprattutto quello. La strinse un po’ di più a se, avendo la paura che fosse davvero un sogno e che come tutti gli altri si volatilizzasse dalle sue braccia diventando nebbia fitta e inconsistente, senza sapore ne niente.

Rimasero così in silenzio.

Forse…al momento era tutto ciò di cui avevano bisogno.

 

Lo schermo dello Swatch si illuminò, erano le 06:00 del mattino dell’ultimo dell’anno.

 

 

 

Ringraziamenti:

 

Grazie a tutti coloro che con pazienza e dedizione seguono la mia fanfiction. Spero di non aver deluso nessuno con questo capitolo.

Comunque devo fare un piccolo comunicato a tutti coloro che leggono la storia:

Io uso un “Font” particolare…l’AURIOL ed ho notato in altri computer che non hanno questo font il casino che c’è aprendo una delle pagine della mia storia. Caratteri di varie grandezze ed altro…e per questo mi scuso con voi.

Purtroppo non ricordo come sono entrata in possesso di questo font. So solo che guardando su internet lo si trova a pagamento…quindi non ho idea di come farvelo reperire.

Perdonatemi.

Spero che continuerete a leggere nonostante il casino.

Per le recensioni ringrazio:

 

Korinne: Sorellina, hai ragione. Uno spintone con un “dai, diglielo, diglielo, diglielo” ci sta bene. Ogni tanto glielo dico anche io davanti al monitor, ricordandomi solo dopo che se non scrivo non ci arriverà mai. Comunque stai tranquilla, ben presto riprendere la grinta della Blair Waldorf che tutti noi conosciamo…ha solo bisogno di sfogarsi un pochinino. Per “orgoglio” è vero sono perfetti…e per Gossip Girl, chissà, sarà uscita da un libro di Asimov, ahah. Continua a seguirmi, comunque ci sono sempre io a ricordartelo per telefono, eheh. Bax

MyPassion: Oh, non puoi capire quanto sia felice che ti sia piaciuta la mia storia, spero di aver soddisfatto le tue aspettative questa volta. Tranquilla, non sei l’unica che si è fatta certe idee su di loro in ascensore…è normale. Ho fatto del mio meglio per non ammalarmi stavolta e forse ci sono riuscita, evvai!!! In ogni caso, visto il clima…meglio avvolgerci una sciarpa intorno al collo. Continua a seguirmi e per favore…recensciscimi, che la tua recensione mi ha messo davvero di buon umore. Grazie. Bax

ele_06: sono felice che tu addirittura “ami” questa storia…io la odio, perché mi sto scervellando per mettere in ordine la valanga di idee che mi sono venute in testa da far accadere…aiuto. Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Mi impegnerò per farli uscire da lì dentro al prossimo. Alla prossima recensione, spero. Bax

__gIuLiNa__: devo ammettere che ho provato ad immaginarti mentre facevi i quintupli salti mortali davanti al pc…ma tutte le volte finivi contro il soffitto e l’atterraggio non era dei migliori…ahah…lo so…le camomille non le devo bere io, ma iniettarmele per endovena. Lasciando stare la mia mente deviata…sono commossa che tu mi abbia definito un “genio”. Spero che non abbia deluso le tue aspettative con questo capitolo, ho fatto del mio meglio. La cara GG è nera per via del computer e si vendicherà presto, come sa fare solo lei. Spero che questo capitolo raggiunga i risultati sperati nella tua gamma di giudizio. Non farmi aspettare molto, please. Bax

 

Ringrazio tutti coloro che seguono la storia e mi scuso con tutti coloro che hanno ricevuto la mia e-mail al precedente cap…mi schiaffeggio da sola per avervi dato solo un poco oggetto di disturbo.

Chiedo perdono in ginocchio e spero che questo capitolo piaccia come spero siano piaciuti anche i precedenti.

Gossip Girl ritornerà nel prossimo capitolo, quindi potrete godere ancora dei suoi tremendi commenti sui nostri preferiti. Come dice sempre…you know you love me.

 

XOXO oOBlackRavenOo

  
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