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Autore: LordMaris    28/11/2005    1 recensioni
Questa è una breve e sguaiata poesiola nata dopo una grande manifestazione. Da leggere con la testa in una piazza, con i canti nelle orecchie, con i propri diritti nel cuore.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Danzano

Danzano

orsi sui cubi,

avvenenza per

chi ha gli

occhi travolti

sprigionano.

Piangono

morti nelle tombe,

calde e biliose

sotto la terra,

piangono per una guerra che non finisce.

Siamo ancora

criminali, o

animali da

macello,

c’è da scegliere:

mors tua,

vita mea.

Ciò che è

giusto è

impossibile

da attuare,

se pensi

alla convenienza,

vivi, getta

la lenza nell’avqua

pesca la tua anima,

uccidi la tua coscienza.

Togliendole aria,

mettendola in

un secchio di

acqua salta,

sempre più

simile al sangue,

a galleggiare

con qualche

altro ignaro

pesce.

Scuotono folle,

i ragazzi di

protesta:

combattete,

combattete,

combattete.

Grida più forte,

sfonda le mura,

fai tremare la

terra, scendete

a squadrare i

signori della guerra,

fermate le violenze

urlando,

urlando

il vostro dissenso

alle torture

ed al dolore.

Puzza di carne

bruciata,

aleggia nell’aria,

non basta a

ricordarvi

ch’è ora di

smettere di

ammazzare,

l’uomo è una

bestia;

l’intelletto è

spazzato via

da un forte

vento: aria

del nord,

non scirocco,

ma fredda

tramontana

d’ignoranza.

  
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