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Autore: Aqua    02/12/2010    0 recensioni
Cosa significa trovarsi?
Trovarsi significa non perdersi mai.
Pezzo tratto da una role con uno dei miei personaggi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Where were you?

 
La morte porta con sé il dolce sapore della sconfitta.
Combattere per non darle soddisfazione, questo è il nostro scopo.
Ricordi il giorno in cui hai scoperto il significato del verbo “morire”? probabilmente una persona si affaccia alla vita e conosce la morte, è immediato, normale.
Siamo polvere, ed ad essa torneremo un giorno, con la stessa facilità con la quale respiriamo o il nostro cuore pulsa tenendoci in vita.
Nina non si sarebbe arresa, né in quel momento né mai, nonostante non vi fosse una ragione valida per non farlo, nonostante annegasse in una solitudine che , come il mare s’infrange fragorosamente sulla riva trasporta con sé delusione e monotonia.
Fissò la donna davanti a sé, come se vedesse un essere umano simile a lei per la prima volta, incuriosita dal suo comportamento anomalo.
Persa e spaventata in una landa desolata, fuori sole, dentro tempesta.
Assomigliava ad una classica tempesta in mare aperto, quando le navi ondeggiano e sperano che il mare si plachi.
Non conosce pacatezza il mare, non conosce la staticità, nei momenti di maggior calma continua ad alzarsi e abbassarsi seguendo la marea.
«Ok, grazie» la sua voce uscì calda, confortante, non sapeva nemmeno perché lo stava facendo, fissare quell’infermiera le faceva nascere un sorriso spontaneo, uno di quelli che aveva sempre e solo riservato per i suoi fratelli, perché non aveva nessun altro al mondo a cui donare amore.
 
C'è un silenzio del cielo prima del temporale, delle foreste prima che si levi il vento, del mare calmo della sera, di quelli che si amano, della nostra anima, poi c'è un silenzio che chiede soltanto di essere ascoltato. (R. Battaglia, "Un cuore pulito")
 
Un cuore in silenzio che aspetta qualcuno capace di ascoltarlo.
Nelle foglie d’autunno che si muovono ondeggiando accompagnate dal vento freddo, nelle onde di un mare in burrasca, nella sabbia calda, c’è ancora un silenzio magico.
Alla fine tutti si rialzano da soli, senza parlare, e lei fissava gli occhi di Scarlett senza aprir bocca, lasciando fluire da un semplice sguardo intenso un flusso d’infiniti pensieri che s’intrecciavano nella stanza per poi tornare nella sua mente.
Aspettò un po’ prima di continuare ad interloquire con lei, «O forse amava i fogli di carta bianchi, senza nemmeno una scritta sopra, la neve e i calzini interamente bianchi.. » rise sistemandosi con la schiena sul cuscino «Io sono Nina, piacere mio.. » rispose a sua volta presentandosi alla ragazza.
C’era qualcosa in lei che faceva trasparire una tensione inspiegabile, o almeno che Nina non era ancora in grado di spiegarsi.
La domanda tanto attesa arrivò, nell’istante esatto in cui i ricordi della ragazza iniziavano ad aprirsi una voragine nella sua mente.
«Stavo preparando una torta per mio fratello e mia sorella, ero felice, sai?
Senza una vera motivazione, ero felice così.. perché facevo qualcosa di divertente..» una maschera in trapassabile dipinta in volto «Ho sentito un tonfo provenire dalla cucina, così ho preso la bacchetta e sono andata a controllare che fosse tutto a posto, ma non c’era nessuno e nulla era fuori posto. » respirò profondamente cercando di lasciar svanire la nebbia che offuscava la sua mente prima di ricominciare a parlare «Non ricordo con esattezza cosa sia successo, è spuntata una figura incappucciata che ha incominciato a lanciarmi incantesimi a raffica, ho attaccato per un po’.. e non so più cos’è successo in quei secondi, ho sentito un incantesimo colpirmi in pieno petto, ricordo la sensazione del mio corpo che sbatte con violenza contro il tavolo di legno, ricordo esattamente il rumore delle ossa che si spezzano. » gli occhi vuoti tornarono a riempirsi, «Non so perché l’abbia fatto, né m’interessa saperlo, sono sempre stata alla larga dalla gente, e preferisco restarvi ancora un po’. Sarà un comportamento egoistico, ma spesso si vive meglio. » chi era in quel momento la donna che parlava?
Forse ferma e spaventata parlava di qualcosa che nemmeno conosceva lei di sé stessa?
Dov’era l’amore che rende la vita migliore in quel momento?
Sparito. Offuscato. Mai esistito probabilmente.
«Conosci la felicità, Scarlett? » esisteva davvero l’ambita felicità di cui tutti amavano parlare continuamente, spesso senza sapere a cosa si stessero riferendo davvero?
Le persone perdevano tempo a cercarla, ovunque, inseguendola in cose e in persone, consci del fatto di non poterla trovare in quel modo.
Forse essa viene da sé, come il sole durante il temporale.
«Ho scelto di fare questo lavoro perché volevo garantire alle persone una giustizia che né giudici né magistrati sono in grado di garantire all’uomo, ho deciso di fare questo lavoro perché mio padre mi fece capire quanto fosse importante fare qualcosa per qualcuno, forse l’unica cosa giusta che fece nella sua vita.»
Alzò il volto pallido, solcato da profonde occhiaie «Perché hai scelto di fare l’infermiera? Perché hai scelto di salvare vite ventiquattrore su ventiquattro? Lottare contro qualcosa che è davvero troppo forte per noi? »
Dov’era stata quella donna per tutto quel tempo?
Due persone sole che perse nel loro silenzio si guardano, si parlano, o stanno semplicemente in silenzio, perché in quel silenzio profondo entrambe sono capaci di dire più cose di una persona che perde delle ore per parlare di mille argomenti, senza dire mai davvero qualcosa di concreto.
Due persone che condividono qualcosa senza nemmeno saperlo, che sia un presente o un futuro questo non ha davvero importanza, si possono cercare delle risposte quando le domande ancora non sono state fatte.
Cosa significa trovarsi?
Trovarsi significa non perdersi mai.
Torneremo così,polvere alla polvere.
  
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