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Autore: Caillean    04/12/2010    2 recensioni
Salazar Slytherin si appoggiò al tronco di un grosso abete, cercando di portare ordine nei propri ricordi. Aveva di nuovo superato il limite...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Senza ritorno

 

Alzare gli occhi al cielo notturno, sperando di vederlo solcare dalla sua Piuma, ripercorrere ossessivamente la loro ultima discussione. Queste erano divenute le sue ore di marcia.
Salazar Slytherin si appoggiò al tronco di un grosso abete, cercando di portare ordine nei propri ricordi. Aveva di nuovo superato il limite, i contatti con la mente del Basilisco lo lasciavano ogni volta più svuotato, rendendo sempre più difficile mantenere la lucidità, isolare nella mente le sensazioni del mostro e le proprie.
Dopo quell'ultimo giorno a Hogwarts, la scuola che in quattro avevano fondato e che lui stava ora abbandonando per sempre, Salazar sentiva che le conseguenze di quel legame si facevano sempre più pericolose.
I brividi, le immagini orribili che il Basilisco gli aveva trasmesso, i volti delle tre persone che per anni erano state la sua unica famiglia e che non avrebbe rivisto... Mai più.
Più di tutti, temeva che sarebbe stato il ricordo di quegli occhi castani a portarlo molto presto alla pazzia. Il suo sguardo ferito da ciò che Salazar aveva fatto, quell'addio pronunciato tra lacrime di rabbia e dolore.
Helga...
Era stata la persona che per prima era riuscita a toccargli il cuore; proprio per questo sapeva che la sua partenza avrebbe colpito lei più di Godric e Rowena.
Avrebbe voluto poterle dire che in lui c'era ancora qualcosa del Salazar che aveva conosciuto, del mago che aveva condiviso con loro quel grande sogno e vi aveva dato vita. Ma non era più così.
Gli istinti del Basilisco stavano cambiando ogni suo pensiero, ogni sua reazione. profondamente, in modo inesorabile.
Senza ritorno.
Quando con grande fatica riusciva a conquistare ancora brevi momenti di lucidità, ripeteva a se stesso che gli attimi trascorsi con lei gli sarebbero appartenuti per sempre. Ma non poteva essere certo nemmeno di questo.
Quando aveva compreso quanto il Basilisco fosse ormai irrimediabilmente legato a lui, aveva cominciato a progettare la partenza.
Senza guardarsi indietro.
In questo modo Helga lo avrebbe odiato, giorno dopo giorno avrebbe trovato più facile consegnarsi alla rabbia verso di lui, lasciare che essa la avvolgesse. Vi sarebbe riuscita soltanto se si fosse convinta che Salazar era morto, cosa non lontana dalla realtà.
Incantesimo dopo incantesimo, giorno dopo giorno, l'odio e l'ansia di vendetta erano sfuggiti al suo controllo...fino al maledetto istante in cui quella formula aveva aperto la Camera dei Segreti.
La sua vendetta sarebbe rimasta chiusa per secoli in quella Camera; ma alla fine avrebbe colpito. La brama di sangue avrebbe contaminato un suo discendente, proprio come il Basilisco aveva decretato.
Contro i deboli.
Contro le persone prive di potere, che avevano distrutto il suo passato...Contro le menti più meschine, che non avevano compreso il loro grande sogno.
Questo era stato l'odio di cui il mostro si era nutrito. Una collera che aveva reso Salazar cieco e sordo, anche quando era stata lei a fargli capire che tutto si paga.
Salazar era tornato da loro, ma lei sapeva guardare lontano e aveva visto il giorno in cui la follia avrebbe chiesto il conto.
Non aveva accettato che fosse proprio Helga a porlo dinnanzi alle conseguenze delle sue azioni, di ciò a cui lui aveva creduto di poter rimediare.
Tutto sarebbe stato più semplice, se fosse stato qualcuno che odiava a esigere il fio. Avrebbe potuto sopportarlo o meglio, avrebbe fatto di tutto per tacerlo.
Ora, in quella foresta dove il suo corpo vagava, una preda che sta semplicemente fuggendo al cacciatore sempre più vicino, rimandando soltanto di poco la propria morte, ora Salazar capiva di non poter ignorare il suo destino. Perché la verità aveva la voce di chi lo aveva amato e lo amava ancora.
Senza ritorno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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