Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: BenHuznestova    06/12/2010    3 recensioni
1. " S- T- A- R.( ... what? )" - Introduction.
2. " I'm on the top... " - /" First game... let's have some fun! "
Genere: Erotico, Introspettivo, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
" I'm on the top
There's no luck
Never turned around to stop
Make my move
Make you move
Make you wanna hear me talk
See me walk
See me fuck
See me suck a lollipop
( Mmm… ) Wanna get messy...? " *


First game... let's have some fun!


Oh, e fu davvero qualcosa di dannatamente divertente l'episodio che fra breve andrò a narrarvi... ma lasciatemi dire, anche alquanto penoso.

Mh, come spiegarmi... direi qualcosa di nuovo se parlassi della quotidiana amorosa tragedia umana, dei pericolosi giochi di potere di amanti orgogliosi e viziati?

... no, vedo che non mi seguite... ma d'altronde cosa potevo mai aspettarmi?
Evidentemente non avete mai avuto l'insano piacere d'irretirvi in codeste trame e di tirarne a capriccio i rosati fili... ve la farò più semplice, dunque.
Immaginate due schieramenti, eguali in risorse e potenza, identici in valore ed orgoglio.
Anzi... immaginate una scacchiera.

... mpf.

Scusate... più in là comprenderete il motivo di questa mia ilarità... o meglio, spero che siate almeno così acuti da coglierlo.

Dicevo, prendete gli schieramenti di questa scacchiera, soppesatene le due parti, osservate la partita delinearsi sui passi falsi e sulle distrazioni dell'una o dell'altra, ammiratene le mirabolanti strategie.
E, un istante prima del tracollo, cambiate ambientazione, rovesciate il tutto in... che so io, in un sontuoso letto d'amanti.
Stuzzicante nevvero?
... no? Che i miei passatempi siano davvero di così cattivo gusto? Eppure l'illustre sottoscritto si deliziò di prender parte a codeste ottuse manovre, a un gioco così infantile da risultare diabolico.
E mi delizierò ancor di più nel rendervene partecipi.
Tanto meglio se ne resterete scandalizzati.

on se voit à la fin...

Lollipop Luxury.

________________


Ricordo che era un pomeriggio di metà aprile, un caldo e un'afa semplicemente detestabili, degni dell'ancor più esecrabile clima giapponese... dio, la tentazione di strapparmi gli abiti di dosso pur di non sentirli così schifosamente appiccicati al mio corpo!
... so pure che a qualcuno non sarebbe dispiaciuto, ma il comune senso della decenza mi impediva di denudarmi nel bel mezzo di un'affollata strada di Tokio... decenza comune ad altri, s'intende.
Per mio diletto, non ero l'unico a cui quel caldo impossibile dava alla testa, se di testa si poteva parlare quando ci si riferiva ai miei pazienti.
Generalmente non ero solito elargire le mie meravigliose prestazioni a domicilio... ma, cristo, quella voce alla cornetta, così meravigliosamente impastata e roca, quella nota isterica ed incrinata mi avevano eccitato a tal punto dal farmi uscire dal mio comodo rifugio fin sotto l'odioso sole giapponese.
Se c'è una cosa con cui adoro giocare, sono i casi umani.
E lì ce n'era uno che mi implorava di distruggerlo e stravolgerlo.


Dunque, chi ero io per deluderlo? Non per niente è appositamente per gente come voi che ho improvvisato questo piacevole passatempo.
Non è colpa mia se mi sono scoperto più abile del previsto.
Ad ogni modo, pur con tutta la buona volontà del mio sconfinato e nobile animo, il tizio alla reception del fottuto lussuosissimo hotel stava mettendo a dura prova tutti i miei buoni propositi...
<< Mi duole informarla >> ecco, glielo leggo in faccia l'amletico dubbio! " Signore? Signorina? Entrambi? "... fottiti aborto d'uomo, fottiti e affoga nello schifo di una tale abominevole unione! << ... che Herr Iurghens ha lasciato i suoi alloggi molto presto stamani e che non è ancora rientrato. >>
Mh, come sei impeccabile. Ti aprirei la gola con un fottuto tagliacarte per la tua impeccabilità.

... e voi non fate quelle facce sorprese. Non avete capito un bel niente.
Tsk!

Pur con tutti i miei neuroni inneggianti al massacro, mi limitai a sorridere amabilmente, il mento poggiato sul palmo.
<< A-ah. Mi dica qualcosa che non so. >>
Si passò una mano sulla fronte, visibilmente provato. La mia pazienza intanto stava andando a farsi benedire. Quand'ecco l'aiuto provvidenziale:
<< Mi scusi. E' l'ospite di Herr Iurghens? >>
... evidentemente anche lassù qualcuno mi amava.
<< Palesemente si. >> proferii in un sospiro.
<< Prego, allora. Voglia seguirmi. >> SI! Si che ti seguo, esimio genio!
Preceduto da questa sorta di ambasciatore divino, mi avviai decisamente più tranquillo all'ascensore, ma non prima di aver lanciato un disinibito occhiolino al suo scandalizzato collega.
Come dire... hai perso un bel giro di giostra, amico.


Il secondo tizio si rivelò ben più affabile e alla mano di quello alla reception.
Forse fu proprio in virtù di questo che preferii lasciarlo ansante e sudato nella cabina dell'ascensore e dirigermi da solo nella direzione indicatami.

" Suite Cornelian " , un intero piano prenotato... complimenti, mio caro Ralph. Ma sai, dicono che i soldi non facciano la felicità, dopotutto.
Altrimenti io non sarei qui. E tu non saresti, bhe, altrove, a lasciarmi campo libero col tuo ninnolo più prezioso.

Abbandonata in un portaombrelli la salvietta che avevo usato per pulirmi le mani, mi diressi a passo sicuro verso l'elegante porta laccata. Con altrettanta sicurezza ne abbassai l'elaborata maniglia e ne sospinsi in avanti l'uscio, rivelando ai miei occhi una grande stanza immersa in una cupa penombra. Grazie a qualche flebile raggio di sole sfuggito all'abbraccio delle opprimenti tende scure, riuscii comunque a riconoscere un immenso letto a baldacchino in ferro battuto, più altri pesanti e costosi mobili tipici di una camera da letto.
Nell'aria, un forte odore di sesso misto a scotch di buona qualità.

... voilà, les aristocrats maudits!

In un angolo più in ombra accanto alla grande finestra oscurata, stava il profilo ebbro e scarmigliato del mio cliente, scompostamente seduto di fronte ad una devastata scacchiera.
<< Hallo, sir. >>
Lo scatto della porta sembrò distoglierlo dai suoi pensieri ancor più che il mio lezioso saluto; le palpebre si schiusero sulla mia figura in ombra, pesanti come i foschi drappi alle sue spalle... ma al contrario, dietro di esse non riuscii a scorgere alcuna traccia di un ipotetico sole.
Vi fu un attimo di smarrimento, la mano scivolò nervosa sul suo viso. Rialzò lo sguardo, lo assottigliò. Infine sorrise, spietatamente estraneo.
<< You're in late, queen bitch. >>
Le mie labbra si distesero nel buio, un sorriso più simile al bagliore fatale di una stilettata.
<< Mpf, nientemeno che una regina... >> mi avvicinai di qualche passo per osservare la scacchiera: una battaglia abbandonata a metà ma comunque di chiaro svantaggio per l'esercito britannico... lì per lì non la trovai per nulla interessante.
Sul letto le lenzuola erano aggrovigliate e sparse, il coprimaterasso stropicciato. Un cuscino giaceva sventrato a terra, la morbida imbottitura di piuma d'oca vomitata sul pavimento come budella d'animale.
Infine, lo zigomo sinistro di Mc Gregor era gonfio.
Ci guardammo ancora. Ci odiammo istantaneamente.

" La porta è chiusa. Non puoi scappare. " dissero i suoi occhi.
" La porta è chiusa. E tu sei dentro con me. " rispose il mio sorriso.


Sin dal primo istante in cui iniziai a spogliarmi per lui, mi fu subito chiara la profonda frustrazione di quel teinomane da strapazzo. Un egocentrico, superbo, arrogante figlio di papà viziato fino al midollo, avvezzo fin dalla più tenera età a veder soddisfatto ogni suo capriccio.
Come doveva esser stato dunque avvilente mettersi a quattro zampe per il suo amato tedesco!
Non riuscivo a non pensare a quella esilarante scena, neanche mentre le sue mani palpavano prepotentemente le mie natiche ed il mio orifizio si strusciava contro il suo sesso ancora coperto dagli slip... uhm, probabilmente anche le non proprio abbondantissime dimensioni di quest'ultimo dovevano essere state determinanti nella sua passività a letto...
Proruppi in una risatina divertita e poi in un versetto compiaciuto quando il soggetto delle mie caricaturali fantasie avventò le fauci sul mio collo facendomi inarcare la schiena: tanta irruenza da una simile puttanella mi divertiva, ma probabilmente non ero esattamente la persona più adatta per formulare un tale giudizio.
<< Cos'è, Herr Iurghens non ti ha mai concesso l'iniziativa, silly lizard? >>
... ma come avrete capito, c'è solo un modo per chiudermi la bocca.
Lo avvertii sbuffare contro il mio collo per poi afferrare e stringere l'orlo dei boxer ( quel dì paradossalmente indossati ) ; mi scostai e mi sollevai leggermente permettendogli di strapparmeli di dosso; ora aveva il viso contro i miei addominali ancora coperti dalla maglietta, qualsiasi individuo avrebbe già tirato giù la cerniera con i denti, si sarebbe avventato sui miei capezzoli e avrebbe banchettato sul mio ventre... ma non quello sciocco scozzese che tutto d'un tratto voleva improvvisarsi uomo, troppo stanco per farsi ancora aprire il culo. Eppure già immaginavo quale graziosa pecorella potesse essere tra le mani del suo amato crucco!
<< Mh, mi sa che ci ho azzeccato. >> nessuna risposta, con una mano mi artigliava una coscia, con l'altra cercava di far spazio al suo pene tra la stoffa degli slip.
<< Vuoi fottere, no? >> lo stuzzicai << Solo per una volta, vorresti sapere cosa si prova ad avere l'intero controllo della situazione, prendere qualcuno per i fianchi e sentirlo stringersi caldo ed umido attorno a te >> mi scoccò nient'altro che un'occhiata invasata mentre si prodigava per liberare il suo pene dall'ingombro. Lo abbracciai tenendomi sollevato, tutte quelle perdite di tempo mi stavano annoiando << dev'essere spossante per uno spocchioso del tuo calibro chinare capo e schiena a qualcun'altro. E da quel che ho capito, Ralph non ha la minima intenzione di cederti le redini. >>
Il suo pene sgusciò fuori dagli slip appena in tempo per confermare la mia tesi ed offrirmi lo spunto per una nuova acuta osservazione.
<< ... e adesso capisco anche il perché. >>

Una frazione di secondo dopo mi ritrovai ad annaspare sulla moquette vinaccia, lo scozzese sopra.
Mai qualcuno che apprezzi un pò di sincerità.


... ma avevo già detto che ci odiammo a prima vista?
Bene, lo sottolineerò ancora. Perché fino a quel momento non mi era mai capitata una cosa del genere... una cosa così vergognosamente infantile e priva di senso come finire a fare a pugni sul pavimento di una suite, intendo. Cioè, mi era capitato di mischiarci del sesso, ovvio, ma lì si parlava di una vera e propria scazzottata da taverna! Ed il punto era che neanche il dolore del mio labbro pestato riusciva a farmi desistere dalla voglia di prenderlo a testate. Ero furioso, dopo cinque minuti di quell'insensata lotta, capovolgere la situazione e metterlo a quattro zampe era diventato il mio imperativo assoluto... tanto più che quel bastardo continuava ad incassare e picchiare senza proferir parola, quasi si fosse bevuto anche la lingua assieme allo scotch!
<< Vi ho capiti, sai?! >> ripresi dandogli una manata in faccia << Due superbi che non desiderano altro che sancire la loro supremazia perfino a letto, entrambi persuasi che il semplice fatto di poter fottere dia automaticamente potere e controllo sull'altro! >> per un istante sembrò quasi comprendermi oltre il velo ebbro ed infuriato nei suoi occhi. Ma ciò non gli impedì comunque di bloccarmi i polsi ai lati della testa. Digrignai i denti.
<< Mi fate incazzare, maledizione! >>
Nel giro di un secondo avevo ribaltato la situazione. Avvicinai il mio volto al suo, impedendogli di guardare altro che non fossero le mie pupille impazzite.
<< Mi spiace deludervi ma non funziona così! Se mi hai chiamato con questa speranza, bhe, una volta tanto dovrai svegliarti e ricrederti, mio caro Mc Gregor >> i nostri sguardi si fusero, la sua arroganza scalfiva appena il bagliore derisorio ed esaltato dei miei occhi << non esiste che mi lasci fottere da te. >> sogghignai.


Sicuramente feci scattare qualcosa in lui.
E quel qualcosa mi fece rovinare nuovamente a terra, stavolta facendomi sbattere la testa contro qualcosa di duro.

... oh, evitate i doppi sensi, non ne siete capaci.

Con l'ultimo barlume di lucidità, pregai che almeno non si trattasse di una delle imbarazzanti zampe di leone del tavolino....... lo so, non fu un pensiero molto intelligente, ma che volete farci?


Il buio, l'incoscienza... non credo durarono a lungo. Ma quando riaprii gli occhi, questi mi restituirono l'immagine del pesante baldacchino.
Eravamo entrambi sul letto; Andrew si era spogliato e mi aveva voltato il viso.
Mi sollevai a sedere dolorante e inevitabilmente l'occhio mi cadde sulla scacchiera di fianco a me... stranamente questa volta la trovai molto più interessante.
La quasi totalità dei pezzi era stata rovesciata o era caduta in terra, gli unici ad essere ancora in piedi erano un re nero, un alfiere e un cavallo bianchi e una regina rossa: notai che anche quella rovesciata era dipinta allo stesso modo, probabilmente entrambe avevano il colore dei loro schieramenti stampato da qualche parte, ma dalla mia posizione non era possibile scorgere quel piccolo dettaglio... se ne stava semplicemente ritta al centro del campo, aliena ma in un certo senso compiaciuta di quel massacro.
La micidiale casualità di quella disposizione mi sconvolgeva.
Istintivamente, sorrisi quasi complice a quella lucida figura e allungai una mano verso l'alfiere bianco: me lo portai alle labbra e lo baciai teneramente, voltandomi contemporaneamente verso Andrew.
Mi guardava, gli occhi cerchiati come dopo un pianto eppure ancora tremendamente altezzosi. Si inumidì le labbra e aprì le gambe.
<< Un invito? >> ghignai appressandomi a lui.
<< Fuck you. >> sibilò, ma subito arrossì rendendosi conto della scarsa tempestività di quel consiglio.
Mi sistemai lascivamente tra le sue gambe e mi chinai su di lui. L'alfiere passò dalle mie labbra alle sue, la sua lingua ne lambì rassegnata e vogliosa i contorni per poi distaccarsene in una sottile scia di saliva. Le sue gambe si divaricarono ulteriormente.
Sogghignai.
<< Firmiamo la resa, sir. >>


Nel breve tragitto in ascensore ebbi decisamente molte cose su cui riflettere.
Primo: era passato davvero troppo tempo dall'ultima volta in cui avevo posseduto qualcuno... la cosa non mi stupì più di tanto, ma giudicai che da allora in avanti avrei anche potuto variare, di tanto in tanto.

Secondo: purtroppo non ero più portato per le risse da osteria ed il solo pensiero del mio labbro attualmente livido mi faceva impazzire.

Terzo: l'omosessualità di Andrew, fin troppo comprensibile. La sua passività, anche. Perfino nella più remota delle ipotesi lo scozzese non sarebbe mai riuscito ad andare con una donna: troppo capriccioso, troppo ottuso, una donna avrebbe calpestato la sua superbia ancor meglio che un uomo.
Creature geniali e perverse.

Quarto: dovevo ammettere che era stato infinitamente appagante vederlo soccombere nonostante tutti i suoi belligeranti propositi.

Quinto: ad ogni modo,non sapevo ancora spiegarmi la smania che mi era presa con lui su quella moquette. Credevo di essere oramai molto più che mellifluo e accomodante... eppure quel teinomane complessato era riuscito a scatenare in me una rabbia devastante, dettata soprattutto dal fatto che la mia passività e arrendevolezza fossero ritenute come assolutamente scontate.

Stavo quasi per chiedermi se in me non stesse per caso avvenendo un qualche strano mutamento, un rifiuto a ciò che ero diventato, quando lo scampanellio dell'ascensore mi distolse provvidenzialmente dai miei pensieri.
Le porte si aprirono.
I miei occhi si spalancarono.
Quelli di Ralph invece si rabbuiarono per un attimo per poi incendiarsi alla vista del mio labbro livido e del segno di denti umani sul mio collo diafano.
Sorrisi, e attraverso quel sorriso confermai a me stesso che nulla dell'infame bastardo qual ero era cambiato.
Sfiorai con l'indice quella peccaminosa ferita e me lo portai scelleratamente alla bocca, mordicchiandolo. Vidi qualcosa incrinarsi in fondo a quelle calde iridi color corniola e non potei che ritenermene soddisfatto quando sfilai accanto al profilo immobile del loro proprietario.
Ovviamente ammiccando nuovamente all'indirizzo del solito receptionist.

Un candido alfiere tramutatosi in cavallo ed un re sgomento davanti allo sporco trionfo di una regina scarlatta.

Quale schifosa megera.


Quel tardo pomeriggio dovette intervenire persino la polizia per sedare la lite scoppiata in quella graziosissima suite: la telefonata di Daitenji mi interruppe proprio sul più bello, ma la sua notiziola sbiascicata alla cornetta ebbe il potere straordinario di farmi dimenticare quel coito interrotto.
Proruppi in una risata tutt'altro che elegante agganciando la cornetta, lasciando l'amante di turno giustamente perplesso.

Com'era ovvio, Iurghens non me la fece passare liscia.

Come mi aspettavo, vennero a prelevarmi sotto gli occhi esasperati - o divertiti? - dei miei compagni.

Certamente ci sarebbero state delle conseguenze, una squalifica per esempio... se non avessi tempestivamente provveduto a far capitolare Daitenji nell'intimità del suo ufficio.


... no, la dignità non è un particolare contemplato in questo aneddoto e non lo sarà neanche per gli episodi futuri, temo... ma poi dov'era questa stessa dignità in quella suite d'albergo? Dove i nobili sentimenti e l'amore casto e sincero?
" Celati. " mi direte, piccoli ingenui.
" Certo. " vi risponderò, amabile. Celati, mischiati alla libido, al sangue, allo sperma.
Davvero avete ancora così tanta voglia di cercarli?
In ogni caso, che lo desideriate o meno, vi trascinerò in questo incantevole lerciume, ne rimesterò il fondo assieme a voi.
E chissà.
Allora forse mi mostrerete l'amore, la purezza, la passione sincera.
E riderò. Oh, se riderò!
Poiché una tale limpidezza non può esistere tra le vostre mani sozze... ed un mio solo licenzioso sorriso può macchiarla per sempre.
Un paradosso in questa storia.
E presto, vi narrerò di come una sordida puttana riuscì nel farla capitombolare.

Toujours à vos désirs.

Lollipop Luxury.


… I’ m on the top.



… à la prochaine.


__________________

* " Sono in cima
Non c'è fortuna
Mai girare intorno per fermarsi
Faccio la mia mossa
Ti faccio muovere
Ascoltami mentre ti parlo
Guardami camminare
Guardami scopare
Guardami succhiare un lecca lecca
( Mmm... ) Vogliamo il disordine...? "

- Lollipop Luxury - Jefree Star.

Angolo recensioni.
( ... e sottintendo che dovreste solo che sentirvi onorati di una mia risposta! L. L. )

Iria- ... avrei potuto riconoscere la proprietaria di questa prima recensione anche se non fosse stata firmata, considerata la volgarità... come avrai potuto notare, la cara autrice ha voluto ancora una volta distinguersi per puntualità... è talmente depressa che non se la sente neanche di addurre scuse poco plausibili, per nostra fortuna. Orbene... le porcate arriveranno, mia cara psicolabile affamata di sesso...
... speravi dettassi alla tua degna compagna descrizioni perverse e dettagliate già al primo capitolo?! Tzé, se posso farti dispetto in qualche modo, ne sono più che lieto! ... ma il prossimo capitolo si prospetta curioso, come ho già accennato. Tanti cari saluti dalla stupida autrice ( dove andremo a finire... ). L. L.
Aphrodite- ... il Cappellaio. Bene. Benissimo. Lieto che il mio gioco l'abbia incuriosita, sua eccellenza... sì, me la rido bellamente, poiché questo non ne è che un assaggio, anche abbastanza banale per quel che mi riguarda, e so che l'indegna autrice la pensa esattamente come me... ho avuto il piacere di notare che in molti le promettete minacce e persecuzioni... la cosa non può che allietarmi. A rivederla. L. L.
Padme86-
... ti prego, non la lusingare. Davvero. Vederla saltellare entro il mio stesso spazio vitale è estremamente fastidioso. Ad ogni modo, sostengo più che mai le tue minacce verso di lei. Anche una macumba non sarebbe male. Continua a seguirci (sigh.... perché questa collaborazione, poi... ) . L. L.

Ilakey_chan-
La pazza è lietissima di risentirla... e tutto ciò che rallegra la pazza non può che deprimermi. Ad ogni modo, spera che seguirai la storia e si scusa per questo modesto capitolo... tsk! Nulla è modesto quando si parla dell'illustre sottoscritto! A presto.
P. S. ... la canzone fa impazzire anche noi, neanche a dirlo ( questa è sempre l'autrice idiota che ci tiene a precisare... ) ! L. L.

Mitsuki Loveless-
Speriamo di averti incuriosita ancora di più, allora... perdona il ritardo di questo aggiornamento! L. L.

LondonRiver16-
Spero per la tua bolletta che tu abbia più saggiamente spento il computer piuttosto che aspettare l'irresponsabile autrice... temo che sia irrimediabile, ormai... si inchina umilmente da brava plebea qual è e si augura di avere un tuo parere su questo capitolo. A presto. L. L.
Saruwatari_Asuka-
Sì, ipocriti conformisti, hai detto bene... e non smetterò mai di additarvi come tali.
...oh, ovviamente anch'io faccio la mia parte in questo teatrino! Spero che la curiosità non sia svanita... anche se, come hai visto, la puntualità non è una delle doti della nostra autrice. A presto... speriamo.
P. S. Linguaggio sublime? Ti ringrazio, mia cara. L. L.

Ringraziamo inoltre Benny92, Naru_Sasu_Fan, PichShrooms_BOOM e Siberian Wolf... fateci sapere se questo capitolo è stato di vostro gradimento!


Ed ora che il nostro caro protagonista ha dato sfoggio di sé anche in quest'angolo, è compito mio salutarvi definitivamente e darvi appuntamento al prossimo capitolo. Grazie ancora, un bacio.

Ben.. *

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: BenHuznestova