Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Midao    06/12/2010    11 recensioni
Immaginate che Sana si sia trasferita prima della fine della sesta elementare, prima di scoprire la verità sulla famiglia di Akito, prima di riuscire a cambiarlo. Ed immaginate la stessa Sana che ritorna a Tokyo per frequentare il secondo superiore, ed incontra Fuka con il suo ragazzo, quello conosciuto da tutti come un demonio: Akito Hayama.
Fanfic a quattro mani!
"Davanti ai suoi occhi, ora, si trovava la versione ingrandita di quel bambino con cui lei aveva litigato tante di quelle volte da perdere il conto, e che ora era diventato un ragazzo che sì, non si poteva dire che non fosse bello, ma aveva uno sguardo che sembrava passarti attraverso senza nemmeno vederti, totalmente privo di emozioni."
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Capitolo 5-
 

Quella notte, per Sana Kurata non fu affatto facile riuscire ad addormentarsi.

Mi disturba tutto quanto! E anche tu! Non ostacolarmi mai più!”

Per ben due volte nella sua vita si era ritrovata davanti un Akito Hayama furioso che le gridava queste parole, com'era possibile che riuscisse a ricordarlo ancora così chiaramente? Perché ogni ricordo legato a quel dannato ragazzo le era rimasto così impresso nella memoria?
Rivolta con la sguardo al soffitto le tornavano alla mente le immagini di quella giornata dove lei, silenziosa come non lo era mai stata, aveva promesso a se stessa che avrebbe scoperto cosa rendeva così quel ragazzo fin dai tempi delle elementari.
Si era comportata come se nulla fosse, aveva sgridato Fuka, dicendole che doveva badare a quel suo ragazzo così irrequieto e fastidioso, poi aveva cercato di convincere se stessa e gli altri che in realtà di lui non le importava assolutamente nulla -Faccia quello che voglia- aveva detto -basta che non mi dia più fastidio!-
La sveglia indicava la mezzanotte, e Sana sbuffò sonoramente al pensiero che quella mattina avrebbe dovuto svegliarsi molto presto per raggiungere lo studio televisivo, dove avrebbe girato un nuovo cortometraggio.
Si girò ancora una volta nel letto, prima di cadere addormentata.

Quel lunedì mattina, Rei dovette urlare più del solito per fare in modo che Sana scendesse dal suo letto; sarebbe stato disposto -sebbene lei lo metta in dubbio- a tirarle un secchio pieno d'acqua in faccia, se fosse stato necessario.
-Dai Rei, solo cinque minuti, giuro che poi mi alzo!-
-Sana, per favore, è il primo giorno di riprese, non possiamo fare tardi!
-Come sei melodrammatico, l'incontro è alle otto!-
-Infatti sono le sette e e mezza!-
-Cosa?! Ma Rei, avresti dovuto svegliarmi prima, faremo tar...!-
Dopo essersi vestita il più velocemente possibile era corsa in macchina addentando una merendina e mandandola giù velocemente con il suo cappuccino.
-E' il primo giorno di riprese, non possiamo arrivare in ritardo!-
-Questo mi sembra di averlo già sentito...-
Con grande sorpresa del manager, riuscirono a arrivare con soli dieci minuti di ritardo. Fortunatamente per Rei, che già si stava scusando in tutti i modi possibili, il regista era un uomo giovane e abbastanza comprensivo, sebbene avesse fatto capire che non avrebbe gradito che la cosa si fosse ripetuta nuovamente, con un sorriso degno di una star di Hollywood.
-Allora signorina Kurata, ti hanno già spiegato di cosa parlerà lo sceneggiato?- il regista le aveva consegnato il copione mentre truccatrice e parrucchiera si mettevano all'opera.
-Certo- l'attrice sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori, mentre ringraziava mentalmente Rei di averglielo spiegato durante il tragitto -Yukina è una ragazza al suo primo anno di scuola superiore, una giovane teppista a capo di una delle bande più temute di Tokyo. Verrà riportata sulla buona strada da Josh, studente americano in scambio culturale con la sua scuola-
-Benissimo, fra poco incontrerai il tuo co-protagonista- detto questo se ne andò, chiudendosi silenziosamente la porta alle spalle.

Quando fu pronta, Sana fu accompagnata sul set, dove l'attendeva Naozumi Kamura nella parte di Josh. Sebbene il ragazzo fosse giapponese, aveva i tratti molto occidentali, e dei capelli neri che gli incorniciavano gli splendidi occhi azzurri. Quegli stessi occhi si posarono su Sana, che stava entrando nella parte di Yukina.
Dovendo interpretare una teppista, le era stata messa una parrucca biondo platino, dalla frangetta e le punte fucsia; la divisa scolastica che indossava era personalizzata da bracciali, borchie, stivali ed una giacca di una taglia più grande con lo stemma della sua banda, nella quale nascondeva sempre un coltello. Il trucco nero che le incorniciava gli occhi, poi, la rendeva la una visione incantevole agli occhi di un Naozumi che no, non avrebbe avuto problemi ad interpretare l'innamorato Josh.

-Ragazzi, siete stati fenomenali, fantastiche riprese. Ora vi aspetta una piccola intervista e dopo potrete andare a casa, ci vediamo domani.- Con queste parole il regista lasciò la sala, mentre Rei si congratulava felice con Sana per l'ottimo lavoro svolto.
-Sei stata magnifica nella parte della teppista, non ho mai visto nulla di più bello e realistico- l'uomo quasi si commosse pronunciando queste parole.
La verità era che Sana non aveva affatto avuto difficoltà nell'interpretare una perennemente furiosa Yukina semplicemente perché le bastava pensare ad Akito per fare in modo che le salisse improvvisamente la rabbia, e per tutto il tempo delle riprese non aveva quasi fatto altro che pensare a come avrebbe potuto scoprire cosa attanagliava quel ragazzo che, lei ne era sicura, era diventato così per un motivo ben preciso.
Purtroppo, quando la giovane attrice si metteva un'idea in testa, questa diventava la sua maggiore priorità.
-Signorina Kurata, vorrei complimentarti con lei, non ho mai visto un'attrice recitare tanto bene, è bravissima- Kamura le si era avvicinato con un incantevole sorriso sul volto, e la ragazza era leggermente arrossita nel sentirsi dare del lei, e aveva ricambiato a sua volta il complimento, in quanto non poteva negare che anche lui avesse lavorato nel migliore dei modi.
-Ci vediamo domani pomeriggio sul set, allora.-
-A domani, è stato un vero piacere conoscerti.-

La mattina dopo Sana si svegliò nel pieno delle sue forze, quel giorno a scuola l'aspettava un compito di inglese e lei non si sarebbe mai data per vinta prima di arrivare davanti al cancello della scuola, dove iniziò una terribile lamentela che la povera Fuka era costretta a subirsi.
-Fuka, Fuka, come faccio, non so nulla, non ho avuto il tempo di studiare, ieri c'erano le riprese, e l'intervista e...-
-Sana, sai di questo compito già da una settimana, avresti dovuto prepararti!-
-Ma io sono una donna impegnata, dovrebbe saperlo la professoressa! Dai, ti prego, aiutami in qualche modo, ti pr...Tsuyoshi!- improvvisamente aveva alzato gli occhi e si era ritrovata davanti il ragazzo che le mostrava un grande sorriso.
-Oh Tsuyoshi, devo assolutamente parlarti!-
-Sana, dobbiamo entrare, abbiamo il compito in prima ora e devi ripassare!- Fuka tentava, forse inutilmente, di smuovere l'amica e di portarla all'interno della classe.
-Ma io devo parlare con lui, è una cosa importante, mi do per malata, ti prego...- Sana si era disperatamente aggrappata alla maglietta del povero Tsuyoshi, trovatosi improvvisamente coinvolto nel battibecco delle due amiche senza assolutamente voce in capitolo.
A quel punto Fuka era riuscita a trascinare via una Sana totalmente disperata, che davanti alla porta della classe si era ripresa senza un motivo logico ed aveva affrontato il compito con tutto l'ottimismo possibile. Purtroppo, però, questo non bastava ad arrivare alla sufficienza, dalla quale infatti rimase alquanto lontana.

Durante la ricreazione, magicamente ripresa dal trauma del compito, aveva lasciato che Fuka andasse alla ricerca di quello che lei chiamava ragazzo.
Intanto Sana aveva invece trascinato Tsuyoshi con sé per sottoporlo ad un interrogatorio.
-Tsu carissimo! Tu eri il migliore amico di Hayama, vero?-
-Beh, sì...più o meno- il ragazzo non aveva idea di cosa aspettarsi da quell'attrice dal carattere tanto bizzarro.
-E lui ti diceva sempre tutto, quando eravate piccoli, no?-
- Non...non è mai stato un tipo molto loquace, in realtà. Ma perché, cosa vorresti sapere?-
A quel punto la nostra formidabile attrice si era avvicinata ancora di più alla vittima di turno, sfoderando uno sguardo da cucciolo abbandonato misto a un certo fascino.
-Sai, mi chiedevo se sapessi...- le sue doti recitative le tornavano utili giorno dopo giorno -mi stavo preoccupando per lui e, non so, mi domandavo se tu sapessi qualcosa di più sulla sua vita...-
Davanti allo splendido volto di Sana, Tsuyoshi non avrebbe mai potuto mentire, e diventando completamente rosso aveva balbettato qualcosa come risposta.
-No-non so molto di lui, in realtà ecco...ha una sorella, lei non vive più qui...il padre è sempre f-fuori per lavoro lui...vive solo...-
-La madre?-
-E' m-morta per partorirlo-
Sana si era improvvisamente bloccata davanti a questa rivelazione, che non si sarebbe mai aspettata, e già la sua mente viaggiava verso altri orizzonti, immaginando un Akito piccolo e solo vivere con il rimorso di aver fatto morire la madre.
-Ma lui non mi ha mai detto queste cose io...ho incontrato il padre e lui beh...mi ha chiesto cosa sapessi dirgli di suo figlio, non si sentono mai...-
-Oh Tsuyoshi grazie mille, mi sei stato di enorme aiuto!-
E mentre Sana abbracciava il ragazzo per ringraziarlo, lo sguardo di Aya dalla finestra si riempiva di una gelosia che non riusciva a spiegare.

Chiusa nella sua stanza, dopo aver più o meno finito i suoi compiti, Sana si era dedicata all'arduo compito di comprendere la mente di quel ragazzo che ormai la perseguitava fin da quando era piccola.
Non capiva perché le stesse tanto a cuore, perché pensasse così spesso a lui e volesse trovare il modo per farlo tornare a sorridere, ma quando Sana Kurata si mette in testa qualcosa, si può star certi che tenterà in ogni modo di raggiungere i suoi obiettivi.
Quel ragazzo così strafottente ed antipatico era già diventato un costante disturbo per lei, sebbene lo avesse rincontrato da così poco, e per la sua amica Fuka, che sicuramente meritava qualcuno che fosse molto più in grado di prendersi cura di lei.
Sdraiata sul suo letto, lo immaginava come un povero bambino traumatizzato dalla sua infanzia difficile, come spesso aveva visto all'interno di diversi film, e non si allontanava nemmeno molto dalla realtà.

Il giorno dopo, a scuola, Sana cercò di osservare più attentamente il povero ed ignaro Akito, tenendosi sempre pronta ad intervenire se lui avesse tentato in qualsiasi modo di rendere a qualcun altro la vita impossibile.
Avrebbero forse potuto denunciarla per stalking, vista l'aria sospetta con la quale si aggirava per i corridoi della scuola guardandosi intorno circospetta, e come si affacciasse rapida ad ogni finestra per poi ritornare a camminare con finta nonchalance.
Le sue amiche la guardavano allibite e poi sconsolate; in poco tempo si erano abituate alle sue numerose stranezze, e avevano quasi rinunciato nel tentare di capirla.
Quindi, con decisamente poca discrezione, la ragazza continuava il suo pedinamento, non sapendo nemmeno perché lo stesse facendo.
Diceva di voler scoprire qualcosa e analizzare i suoi comportamenti, nemmeno avesse studiato psicologia, ma si sentiva molto ferrata sull'argomento solo perché aveva letto alcune informazioni sparse su internet, la metà delle quali nemmeno lontanamente corrispondeva a verità.
-Allora Sana, secondo te che cosa può significare il fatto che abbia preso una bevanda gassata invece che della semplice acqua? Secondo me, può indicare uno spirito che sarebbe pronto a esplodere in qualsiasi mom...L'abbiamo perso! Dov'è finito? E' sparito dalla nostra visuale, dobbiamo subito intercettarlo e...-
-Mi stai forse seguendo?- con passo felpato Akito si era avvicinato alle sue spalle, e la guardava dall'alto in basso con un ghigno divertito ed una lattina in mano.
Spiazzata, la povera Sana cercava le parole da dire per smentire l'affermazione del ragazzo, ma era molto più facile quando le battute erano scritte su un copione, e non dovevi far altro che impararle a memoria.
-Seguirti? Perché mai dovrei fare una cosa del genere? Il sole vederti mi da la nausea.- si era velocemente ripresa dallo choc, ed era pronta ad interpretare la sua parte.
-Davvero? Non mi era sembrato, visto che è tutto il giorno che mi sento il tuo sguardo addosso-
Non tanto le parole che disse, quanto l'aria maliziosa e strafottente con cui lo fece, accesero ancora più vivo il fastidio di Sana nei suoi confronti.
-Sai, infondo non mi dispiace così tanto il fatto che tu mi guardi così, i tuoi occhi sono vagamente eccitanti...-
La mano di Akito si era posata dietro la sua schiena, e scendeva ad accarezzarla formando piccoli cerchi con il dito e avvicinando sempre di più i loro corpi. Aveva notato la pelle d'oca che si era formata sulle braccia della ragazza, e le sue labbra semichiuse che sembravano solo aspettare un bacio.
Si avvicinò con una lentezza esasperante, continuando a massaggiarle la schiena, fino a quando i loro nasi non si toccarono, e Sana, lentamente, chiuse gli occhi, mentre sul volto di Akito si dipingeva un divertito sorriso di vittoria.
Purtroppo un sonoro schiaffo sulla guancia lo costrinse ad allontanarsi, e poté vedere davanti al lui il volto di una Sana tremendamente arrabbiata.
-Questa volta non la passerai liscia.- il suo parlare in modo pacato rendeva la situazione ancora più inquietante -Sei il ragazzo di Fuka, non puoi fargli questo. Non ti accorgi di quanto lei sia innamorata di te, vero?-
A quel punto si avvicinò lentamente, con quella sua camminata dolce e sinuosa, finché non si trovò a meno di un passo da lui.
-Mi fai schifo.- e con una velocità che non si sarebbe mai aspettato, Sana prese la sua lattina e gliela rovesciò in testa, mentre lui, ancora allibito, rimaneva immobile tentando di capire cosa fosse successo.

 

*******

Sì, ci ho messo quasi due mesi ad aggiornare e dovrei essere uccisa per questo, anche perché sebbene sia passato tutto questo tempo mi sono comunque dovuta costringere a scrivere ed è venuta fuori una mezza schifezza. Il problema è che l'ispirazione era proprio sparita, niente da mesi, ma adesso sembra essere un minimo tornata, quindi spero di fare un po' meglio dal prossimo capitolo. 
Per le recensioni, adesso che c'è la possibilità di rispondere subito sarà fatto da questo capitolo, almeno sarà più facile ringraziarvi.
Spero proprio che continuerete a seguire la storia anche se ci ho messo una vita ad aggiornare.

Midao.

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Midao