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Autore: STACY    07/12/2010    0 recensioni
5 esorcisti e una missione in un castello apparentemente innocuo
ma loro sono in 5 cosa mai potrebbe capitare?
...
- Non penso che troveremo realmente qualcosa, forse il castello è vuoto e non ci sarà assolutamente niente da vedere, figurati qualcosa da trovare, anzi... – aggiunse l’albino guardando il gruppo – forse la cosa più interessante che troveremo qui siamo proprio noi, in fondo siamo un gruppo di 5 esorcisti mandati dal vaticano in un castello abbandonato no? –
...
YAOI TYKI/ALLEN con accenni di altri pairing
COMMENTINO?
Genere: Commedia, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Allen Walker, Lenalee Lee, Rabi/Lavi, Tyki Mikk, Yu Kanda
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Allen si trovò bloccato sul pavimento tenuto giù dalle mani del portoghese che lo aveva afferrato al volo. Tentò di alzarsi e fare il punto della situazione ma scoprì che Tyki non aveva nessuna intenzione di muoversi.
Dentro di lui sentiva il sangue scorrere bollente come mai aveva avvertito prima d’ora.
La perdita di Kanda, caduto per salvarlo (stiamo parlando di Kanda!),  i suoi amici scomparsi, l’essere bloccato a terra da un noah …. Tutte queste emozioni nella sua mente risultavano vivide e la rabbia e la frustrazione premevano per poter uscire .
Nonostante l’istinto fosse quello di tirare un calcio all’altro ragazzo per scrollarselo di dosso si trattenne dal farlo e indirizzò tutto il veleno nelle sue parole.

  • Cosa cazzo credi di fare  -
Se si fosse sentito in un momento di calma sarebbe rimasto stupito di quanto la sua voce potesse essere
fredda e aggressiva.
Tyki invece rimase completamente tranquillo, anzi sembrò quasi divertito da quel tono strafottente.
- Hai tirato fuori le unghie piccolo esorcista?  Ah, ah, ah fossi in te non lo farei! –

Forse aveva captato le intenzioni di Allen di scagliargli un pugno  perché aggiunse  - se tu ora mi colpisci precipitiamo entrambi, e anche se restassimo sulla scala un combattimento la distruggerebbe… -
Come a voler confermare le sue parole un’altra forte scossa fece tremare di nuovo il tutto.
L’istinto di sopravvivenza di Allen gli suggerì di non fare movimenti troppo bruschi.
Sbuffò seccato fissando duramente Tyki negli occhi.
L’essere rimasto da solo in una situazione non più sotto controllo, per non dire completamente fuori dalla sua portata, con tutti i suoi amici che nella migliore delle ipotesi erano stati catturati e adesso giacevano svenuti da qualche parte, aveva fatto svanire tutta la sua benevolenza nei confronti del portoghese.
Nonostante fosse molto più basso e più magrolino dell’altro, nonostante in quel momento fosse bloccato per terra dalle braccia possenti dell’altro e fosse in netto svantaggio lo guardò dritto negli occhi con un’pressione di pura sfida, non aveva la benché minima traccia di paura o sottomissione.
Vide Tyki ghignare e passarsi inconsciamente (forse) la lingua sulle labbra.
No, forse quest’ultimo gesto se l’era sognato.
- Allora piccolo esorcista, …anzi no, com’era quel nomignolo?... giusto! Moyashi…-
Allen sentì la rabbia invaderlo nuovamente… solo Kanda poteva chiamarlo in quel modo…
-allora piccolo e indifeso moyashi…-
-Azzardati ancora a chiamarmi così e il fatto che la scala possa crollare sarà l’ultimo dei tuoi problemi perche ti avrò ammazzato prima… - disse con tono terribilmente cordiale.
 Tyki ridacchiò.
-Non mi pare che tu sia in una posizione tale da dettare condizioni Allen, sentiamo cosa mi vorresti fare? –
L’albino rabbrividì un po’. Il noah aveva pronunciato il suo nome in una maniera così profonda e … e… sensuale… … ?
Si rese improvvisamente conto dello sguardo leggermente sgranato che aveva dipinto in volto e del modo in cui lo stava fissando…
Lui che... cazzo da quando era mezzo nudo?
Finalmente comprese il motivo di quello sguardo tanto strano.
La consapevolezza che il noah guardasse il suo corpo con quello sguardo lo invase con  uno strano senso di imbarazzo ed eccitazione.
Sentì un nuovo senso di sicurezza pervaderlo, una cosa a cui non aveva mai fatto caso ma che avvertì insistente, insieme all’inspiegabile rinascita dello spirito del giocatore di azzardo.
Mai in un momento come quello gli era sembrato così poco opportuno…
Eppure se rischiava, forse...
Un'idea gli attraversò la mente. Ispirato dallo sguardo famelico dell’altro disse puntando i suoi occhi.
- Cosa vorrei fare io? Al massimo la domanda giusta è cosa vorresti fare tu a me…-

Si pentì quasi subito di aver pronunciato quelle parole prima ancora di aver realizzato cosa esattamente aveva detto.
Tyki sgranò gli occhi.
Allah si rese conto di aver fatto un enorme errore di valutazione.
Aveva davvero provocato Tiky?
Ma come gli era venuto in mente?
La sorpresa di Tyki durò pochissimo, per essere sostituita da un'espressione predatrice. Allen si stava addentrando in sentieri ignoti e oscuri che neanche immaginava.
Il moro gli si addossò ancora di più facendo combaciare i petti e (sperò di averlo sognato) facendo strusciare leggermente i bacini. Prese la consapevolezza di ogni centimetro del suo corpo,a cominciare dal fatto che era in boxer a causa della loro permanenza nella vasca, e di ogni reazione dai brividi di freddo a quelli di imbarazzo, fin alla sensazione dell’altro corpo sul suo… possibile che il corpo umano avesse così tante terminazioni nervose?
Il noah gli si avvicinò all’orecchio sussurrando:
- Oh, piccolo esorcista non immagini neanche cosa ti voglio fare…
Allen fremette nel sentire il fiato caldo nell'orecchio e cominciò a maledirsi da solo per quella uscita poco felice.
Era stato veramente uno stupido a provocare il noah del piacere.
Perché non era rimasto semplicemente zitto?
Senti la sua parte razionale aumentare pericolosamente il livello di allarme mentre,quasi con la stessa intensità, la sua parte curiosa ed emotiva lo invitavano a voler vedere fino a che punto si sarebbe spinto quel chiacchierone …
Questo profondo nonché fulmineo dissidio interiore si tradusse esternamente con un grugnito infastidito.
Tiky ridacchiò alla reazione da scolaretta dell’altro ragazzo ignorando una ennesima forte scossa della stanza, tanto loro erano piuttosto stabili in quella posizione.
Anche Alen se si fosse sentito dall’esterno avrebbe riso di se stesso o quanto meno scosso la testa imbarazzato.
Si stava rendendo ridicolo…
Tiky soffiò nel suo orecchio costringendolo a chiudere gli occhi in un gesto istintivo.
Non era solo una questione di orgoglio ma quasi di controllo…
Subito dopo passò lo lingua provocandogli un brivido profondo.
…lui non poteva perdere il controllo con un noah, non con Tiky…
Tyki con uno sguardo saccente e compiaciuto di fronte al suo corpo quasi inerme posò le labbra sulle sue fino a mordicchiargli il labbro inferiore ….
E lì Allen si riprese, quasi avvolto dal desiderio maniacale di far ritornare la situazione nelle sue mani,  dimentico della sua parte razionale e di tutti i problemi che c’erano in quel momento, completamente offuscato dalla consapevolezza che il suo corpo era attratto da quello dell’altro e con una buona componente masochistica, di slancio baciò il bel portoghese .
Non chiuse gli occhi ma li fisso determinati in quelli assolutamente sorpresi dell’altro mentre con la ligua andava a leccare le labbra carnose dell’altro.
Una piccola fiamma di soddisfazione gli si accese nel petto, alla fine era riuscino a stupire il noah più imprevedibile di sempre e aveva mandato all’aria i suoi piani, qualunque essi fossero.
Se pensava che quello fosse un gioco il più grande aveva sbagliato di grosso a poter credere di avere carta bianca fino alla fine della partita. Si gioca sempre in due e lui non era il tipo di avversario che dava partita vinta dopo la prima mano sfortunata.
Quasi non si sorprese quando Tyki aprì la bocca e le loro lingue si incrociarono, anzi la sensazione sembrava ancora più inebriante, c’era una specie di lotta per la supremazia in quel gesto intimo e umido.
E la bocca di Tyki era calda, non poteva non trovare quella sensazione gradevole visto che i brividi gli stavano salendo lungo tutta la schiena.
Anche il corpo del più grande era caldo, forse bollente. O era il suo ad emanare calore per compensare il freddo del vetro su cui era poggiata la sua schiena?
Un’altra scossa li fece sobbalzare, come se qualcuno avesse preso la stanza dove si trovarono e l’avesse agitata, un po’ come si fa con i monumenti nelle bocce per cadere la neve.
Sentirono il vuoto d’aria allo stomaco, lo spostamento fece avvertire di nuovo il gelo ad Allen che si ancorò all’unica fonte di calore che aveva. Portò le mani sulla schiena calda di Tyki da sotto la camicia scoprendo che la sua pelle stranamente consistente era morbida e dava una sensazione piacevole oltre che calda.
Sorrise alla sensazione di sollievo che gli arrivo quasi subito quando abbracciò il corpo dell’altro e socchiuse gli occhi intravedendo solo di sfuggita il sorrisetto del portoghese quando quello fece la stessa cosa andando con una mano ad accarezzare il fianco.
Quasi con un ghigno vittorioso Allen potè notare che Tyki avevaa disposizione solo una mano mentre con l’altra doveva obbligatoriamente reggersi per non rovinare completamente sul corpo del più piccolo.
Graffiò soddisfatto la schiena dell’altro con le unghie cercando di non fargli male con il suo braccio anomalo completamente dimentico dell’intera situazione in cui si trovavano e lasciando tacere per qualche momento il suo senso del dovere nei confronti degli amici scomparsi…
Tyki non aveva nessuna intenzione di cedere il suo ruolo da predominante così facilmente e con la mano libera senza indugiare troppo scese ad accarezzare la stoffa dei boxer e stringere il membro dell’albino.
Allen sgranò gli occhi che teneva socchiusi, riaprendoli completamente ingenui e inesperti ma che lasciavano trasparire una curiosità e un’aria di sfida tale che Tyki non seppe resistere.
Comiciò a strofinare da sopra la stoffa semza passare ad una fase intermedia, subitocon movimenti frenetici. Si sentì appagato quando Allen sicuramente senza volerlo cominciò a gemere in maniera soffocata.
Le scosse ormai erano diventate un ronzio di sottofondo.
Non si accorse che attorno a loro tutta la scala di vetro si era incrinata.
Quando infilò un dito gelido all’interno dei boxer dell’altro Allen aprì la bocca non riucendo a trattenersi e facendo un suono più rumoroso e appagante dei precedenti, mordendosi le labbra e guardandolo arrabbiato subito dopo.
Tyki era felice e eccitato, quel ragazzo non si limitava ad abbandonarsi passivamente ma lottava e interagiva splendidamente con lui.
Invitato dal suo sguardo combattivo tolse la mano dai boxer e la infilò sotto di lui per saggiare le rotondità del sedere e strizzarlo.
Non aveva previsto però che contemporaneamente le mani del più piccolo erano andate sui suoi pantaloni, entrambe a cercare il suo rigonfiamento stringendolo e facendogli mancare il fiato e per un momento le forze.
Allen per nulla spaventato aprì la bocca per dire qualcosa quando udirono delle voci fin troppo chiare.


- Tutti insieme e tutti nello stesso punto…ADESSO! –


 
Una scossa più potente delle altre fece tremare tutto incessantemente.
Udirono chiaramente il crik della scala che si rompeva e sentirono la sensazione di vuoto sotto di solo.
Precipitavano.
Allen udì il corpo dell’altro staccarsi dal suo.
Chiuse gli occhi.
 
 
 
 
 
 
 








 
 
 
 
La sensazione di precipitare durò meno del previsto, o almeno meno di quanto si era aspettato visto l’immenso buio che si espandeva sotto di loro.
Battè dolorosamente la schiena per terra aprendo gli occhi di scatto.
Sentì qualcosa posarsi sopra di lui quasi subito. Il suo soprabito da esorcista.
Vide solo dopo le facce degli altri esorcisti, Lenalee che gli si gettava addosso, Lavi che lo salutava allegramente mentre Miranda piagnucolava contenta in un angolo insieme alla faccia scontrosa di Kanda.
Stavano tutti bene.
E non grazie a lui.
Lui che li aveva dimenticati anche solo per poco.
E Tyki nonc’era.
Abbasso il capo e sorrise cordialmente, dicendo di essere contento che stavano tutti bene e tutti sani e salvi. Era capace di farlo e non era il caso di fare altro.
 














 
 
 
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- Bhe alla fine la giornata non è stata del tutto priva di frutti, abbiamo recuperato l’innocence, mio fratello sarà contento. – fece Lenalee mostrando il libro racchiuso nella sfera che erano riusciti a rompere.
- Questo coso faceva cadere tutti in una grande illusione e l’unico modo per uscirne era cadere o addormentarsi. Alla fine nessuno ricordava niente per questo non c’erano stati avvertimenti, ma noi siamo già compatibili e forse per questo non abbiamo perso la meria. – fece Lavi in tono pratico.

Gli altri annuirono silenziosamente ricordando di non accettare mai più missioni vacanza.
Lavi guardò di sottecchi Allen.
Voleva chiedergli cosa era successo con Tyki quando erano rimasti soli ma la presenza di Kanda circondato di aura omicida, che moriva dalla voglia di fare la stessa domanda ma si rifiutava per troppo orgoglio, non prometteva nulla di buono.
-peccato- mormòrò tra se e se  - sarebbe stata una storia interessante.
 
 

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Altrove Tyki ebbe lo stesso atterraggio brusco di Allen.
Si rialzò quasi subito trattenendo una imorecazione.
Sarebbe bastato ancora così poco tempo e avrebbe potuto …
Mai come in quel momento il suo odio verso gli altri esorcisti aumentò.
Solo quando finì di sistemarsi i vestiti si accorse della presenza della piccola Road.


-Ciao Road – fece fingendo un tono casuale.
-Ciao Road? È tutto quello che sai dire? Sono tornata qui e il castello era sparito. C’era il grubbo di pagliacci che tentava di distruggere una boccia e tu e il mio Allen non c’eravate e…. – fece avvicinandosi e annusandolo – tu hai addosso il suo odore.

Tyki scosse le spalle in sengno di noncuranza e prese a camminare.
Road per nulla soddisfatta della non risposta continuò a seguirlo e a tormentarlo.

-Tykiiii! Parla o sarà peggio per te! Dove eravate? Cosa hai cotretto a fare il mio Allen? –
-Ti sbagli – fece serafico il noah – non ero io a costringere Allen Walker …-

 
 
   
 
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