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Autore: Lara Rye    07/12/2010    3 recensioni
[Severus Piton – Lily Evans – Sirius Black]
Lily alzò il viso, vedendo il suo amico venirle incontro: il volto, i capelli e l’espressione facevano di lui pura tristezza, malinconia e un velo d’odio. A volte Severus la spaventava perché sapeva che per quanto potessero essere così vicini, incredibilmente amici e l’uno riversato nel cuore dell’altro, era certa che in lui c’era qualcosa di feroce: non necessariamente cattivo o malvagio, ma qualcosa di intenso, pronto a scoppiare da un momento all’altro, pronto a diventare magia potente, sopra ogni limite, proprio quella di cui lei aveva tanta paura.
[...] Qualche secondo dopo da un tronco vicino a dove c’erano precedentemente Severus e Lily, spuntò un ragazzo con dei lunghi ricci, un petto scolpito ed uno sguardo particolare, affascinante e deciso.
Si appoggiò all’albero, guardando i rossi capelli di Lily caderle sulla schiena, ondeggianti e i suoi piccoli passi, vicinissimi a quelli di Piton.
“Sirius! Dov’eri finito?”
Sirius si alzò, cercando di far apparire la sua solita arroganza sul viso, celando così la tristezza dovuta al suo doloroso martellare del petto.

Una storia ambientata durante il quarto anno di Sev, Lily e Sirius, ovvero prima del litigio tra Sev e Lily.
Lily e Severus hanno un rapporto particolare, bellissimo però difficile e complicato. E se in quel rapporto comparisse qualcuno?
Un nuovo vero amico per Lily? ..Uno di cui non temesse la malvagità?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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RossiNera "

Rossi i tuoi capelli, verdi i tuoi occhi, nera l’anima mia.

[Severus Piton – Lily Evans – Sirius Black]

Capitolo Due. 

..Se tu fuggissi , la terra diverebbe ingrata, gli animali nemici fra loro,
il sole stesso malefico, e il mondo pianto, terrore e distruzione universale.
Adesso che l'anima mia risplende di un tuo raggio, io non dimentico le mie sventure;
io rido delle minaccie della fortuna, e rinunzio alle lusinghe dell'avvenire..
[Ugo Foscolo - Ultime lettere di Jacopo Ortis]






La neve aveva incominciato a scendere candidamente, leggera, come se si posasse sull'erba chiedendole il permesso e promettendole che non l'avrebbe disturbata troppo, che presto se ne sarebbe andata. Lily Evans era accovacciata sulla poltrona adagiata accanto al camino, mentre il corpo era avvolto da una calda coperta di lana e i piedi erano scalzi, adagiati verso il fuoco, pronti ad assorbirne il leggero calore.
Tra le mani aveva un grande e vecchio libro, appartenente a sua madre, di uno scrittore babbano del Settecento il quale la incuriosiva molto. Lily sfogliava quelle pagine lentamente, con la paura di sciuparle e rovinarle, come se fossero una reliquia importantissima che lei doveva proteggere ad ogni costo. Fin da piccola la madre la prendeva tra le braccia, accanto al camino acceso ed iniziava a leggerle pagine su pagine: lei non si addormentava, perchè quei racconti entravano a far parte di lei e l'ammaliavano. Lily, infondo, aveva sempre voluto essere la protagonista di uno di quei racconti, vivere mille avventure ma soprattutto aveva sempre desiderato essere innamorata, sentire quel profondo amore crescerle all'intero, quello di cui parlavano i suoi meravigliosi libri di narrativa.
Le ore erano passate velocemente dal pomeriggio piacevole passato con Sev. Anche se non l'avrebbe mai ammesso davanti a lui, Lily non vedeva l'ora che arrivassero le vacanze natalizie perchè quello era sempre stato un momento loro, uno che passavano sempre insieme, chiusi in quel parco e in qualche piccola libreria in cui Severus era costretto ad andare a causa di Lily che lo portava obbligatoriamente. Si sedevano su un piccolo divano e Lily incominciava a leggere, per ore, senza quasi mai stancarsi. Lily leggeva per Severus, per portarlo nel suo modo ed ammaliarlo, regalandogli qualcosa a cui lei teneva molto: in quelle ore di lettura regalava a Severus una briciola della sua anima, una per volta, senza avere fretta.
"Evans. Come mai ancora sveglia?" Era l'una passata e Lily non se n'era neanche accorta, troppo immersa in quelle parole difficile ma splendide.
Sirius Black si presentò davanti a lei in un pigiama terribile, color biancastro morto, anche se il suo innaturale fascino splendeva comunque. Per quanto Lily lo trovasse un idiota, come il suo caro amico Potter, non poteva nascondere che in quel ragazzo c'era qualcosa di diverso, di speciale: il viso, proprio per il suo essere tipicamente scarnito, gli donava un aria più matura, come se quei sedici anni fossero troppo pochi, come se non fossero la sua reale età e la bellezza, quella che traspariva dalla sua accentuata magrezza e dai lunghi e ricci capelli, si mostrava notevolmente, incantando tutto quello che lui aveva accanto.
"Black." disse Lily, con un tono particolarmente distaccato. "Stavo leggendo. Non avevo sonno." Sirius si avvicinò a lei, osservandole i lunghi capelli rosso fuoco legati in malo modo e gli occhiali neri squadrati appoggiati sul piccolo naso, pronti ad evidenziare lo splendore di quegli occhi.
"Posso farti compagnia? Magari ti disturbo.." Chiese Sirius, indicando la poltrona adagiata accanto a quella di Lily. Lily l'osservo pienamente: ogni più minimo particolare del suo corpo sembrava legato ad una triste malinconia della sua anima. Aveva gli occhi mezzi chiusi, evidentemente non per il sonno, ma per qualcosa rinchiuso all'interno di lui che lo faceva soffrire molto. Sirius Black non era una di quelle persone particolarmente apprezzati dalla piccola Evans, ma in quei suoi pochi anni aveva capito, soprattutto a causa del rapporto con Severus, che non bisognava mai lasciare una persona triste, sola perchè quando le lacrime sono evitabili, le si può scambiare con un sorriso.
"Certo."
"Che leggi, Lil?"
Il ragazzo aveva preso confidenza in pochissimi secondi. Possibile che da un secondo all'altro si fosse mostrata la sua sfrontatezza? Il suo egocentrismo stralunato?
Lily sbuffò leggermente, desiderando ritornare al ragazzo bello e gentile, educato, non a quello tanto simile al suo amico, ovvero la persona più idiota che avesse conosciuto in tutta la sua vita. "è un passo tratto dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis, uno scrittore italiano del 1700."
"700? Deve essere difficile!"
Qualche ciuffo mosso cadde davanti agli occhi di Sirius, dandogli un aria misteriosa, celata. "Beh, immagino che per chi non abbia un intelligenza almeno leggermente sviluppata, lo sia." disse Lily, con un tono quasi da maestra, da saputella. Sirius indietreggiò, mostrano il suo sguardo stupito, come se fosse offeso. "Ti stai riferendo a qualcuno in particolare, Evans?"
Lily si spostò un ciuffo rosso dietro all'orecchio, imbarazzata. Quel tono pungente non le apparteneva minimamente, eppure non aveva potuto trattenere la sua provocazione, anche se ovviamente non avrebbe mai pensato che Black si sarebbe offeso per una battuta del genere. Doveva scusarsi, voleva.
Si guardarono per un secondo, prima che Lily capì che Sirius stava facendo il suo stesso gioco ovvero la stava prendendo in giro. Dopo un leggero sguardo, scoppiarono tutte e due a ridere, formando quasi una risata continua, unita, leggera e serena.
Lily, per qualche minuto, si appoggiò sulla spalla di Sirius, lasciandosi completamente andare, probabilmente a causa della stanchezza, senza accorgersene.
Subito dopo si ritirò su, imbarazzata dal suo gesto involontario. Sirius la guardò, sorridendole e piacevolmente colpito. "Vuoi andare a letto, Lily?"
"In verità no."
"Allora appoggiati, non preoccuparti. Puoi riposare così, se ti è comodo." Il sorriso di Sirius era aperto, caldo, quasi come un abbraccio, come se volesse avvolgerla dentro le sue braccia e sentirla, per l'unica volta nella sua vita, tutta sua.
***



Finalmente eccomi qua ad aggiornare.
In letteratura ho cominciato Foscolo e dire che me ne sono innamorata è poco: riportarlo, citarlo mi fa sentire tanto piccolo. Lui si che è uno scrittore. Questo capitolo, anche se più corto e leggero, mi piace particolarmente perchè mette in evidenza quello su cui voglio puntare tra Sirius e Lili.
Spero che vi sia piaciuto almeno un pò. Spero di ricevere i vostri pareri.

   
 
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