08/12/2010
5 recensioniFandom: Katekyo Hitman Reborn
Personaggi: Lussuria, Ryohei Sasagawa; LussuriaRyohei
Avvertimenti: One shot, Shonen ai, What if…?
Genere: Fluff, Commedia
Rating: Giallo
Prompt: Inverno, Vischio
Note: Sì, la prima LussuriaRyohei del fandom italiano è MIA. E ora inchinatevi alla mia grandiosità ù.ù *parte risata megalomane*
No, a parte scherzi… Questa cosa è colpa di uchi, solo colpa sua çAç Non guardatemi male, no çAç
Avventure di Natale
Ryohei non capiva esattamente cosa Lussuria volesse da lui. E lo guardava senza capire, mentre quello cinguettava senza interruzione con un tono decisamente acuto.
In realtà il Natale era una festività che apprezzava parecchio, con tutta quella neve bianca era un piacere combattere a palle di neve – come quella volta con Sawada e gli altri amici, davanti alla Scuola. Sì, a Ryohei piacevano molto sia il Natale sia la neve. Li trovava un ottimo modo per allenare i muscoli delle braccia e del petto.
Quando Sawada l’aveva gentilmente invitato a quel pranzo lui aveva accettato proprio in virtù di un suo possibile dopo, a rotolarsi come cuccioli festanti nella coltre bianca e rincorrendosi come forsennati. Non si era neanche stupito del fatto che i Varia fossero presenti, considerandola più che una riunione di famiglia un vero e proprio ritrovo tra compagni di palestra.
Che non fosse ancora iniziata la competizione proprio non se lo spiegava.
Ma la cosa che ancor meno si spiegava era il motivo per cui quel Varia lo aveva preso da parte e lo aveva portato proprio lì, specialmente senza aver l’intenzione di parlargli di un nuovo tipo di addestramento super-efficace per pettorali e addominali – almeno, non apparentemente.
Se doveva passare del tempo in maniera inutile, almeno lo facesse cercando di convincere Tsuna a unirsi al suo club. O al massimo si sarebbe unito al coro festante e indefinito che occupava le gole di ognuno dei presenti: aveva visto la testa a polpo alzarsi di scatto e minacciare con un dito quello strambo esserino biondo che rideva in maniera buffa e teneva in mano dei temperini – sicuramente lui l’avrebbe fatto meglio e con più entusiasmo.
E invece, per quale oscura ragione, Lussuria lo teneva lì, precisamente lì, e continuava a parlargli gesticolando come un ossesso e lanciando strilletti acuti. Magari in Italia questo genere di comportamento aveva un significato particolare, magari voleva essere un rituale per ottenere una salute perfetta e una carriera da boxer incredibile, ma lì in Giappone urlare nelle orecchie dei propri interlocutori non era esattamente educato. Ma Ryohei, lungi dal anche solo tentare di fermare la marea indefinita di parole che lo stava investendo, ancora si sforzava di capire la ragione di tutto quello.
Alla fine il ragazzo aveva guardato l’uomo in viso e quello si era fermato, estasiato – almeno secondo un’analisi attenta dell’ennesimo urletto che aveva mandato in quel preciso istante. Aveva quindi urlato senza rendersene conto, pieno di impeto e di vitalità incontrollabili. Lui non era tipo da tollerare troppo le attese lunghe e inutili.
-Insomma, signor Varia, che cosa vuoi da me?-
Lussuria si era zittito, rimanendo di sale a quella domanda. Poi aveva messo un broncio infantile, piegando il tono della voce alla lamentela senza senso.
-Oh, Ryohei, ma allora non hai sentito una sola parola di quello che ho detto!-
L’altro fece una faccia stupita, senza neanche tentare di nascondere che no, non l’aveva minimamente ascoltato. Lussuria trattenne un sospiro e invece sorrise paziente al ragazzo, ripetendosi ancora una volta con abbondanza di particolari inutili.
-Non lo sai, mio giovane amico, che è segno di buon auspicio abbracciarsi sotto il vischio di Natale?-
Ryohei alzò la testa, accorgendosi solo a quel punto di ritrovarsi esattamente sotto lo stipite di una porta sulla cui enclave era stato appeso un bel mazzetto di vischio verde e rosso – probabilmente qualcuno lo voleva sfruttare nel medesimo modo in cui lo voleva sfruttare Lussuria, non c’era altra spiegazione.
Sorridendo per la prima volta all’altro, alzò entrambi i pugni ed esclamò con un volume davvero eccessivo della voce.
-Serve anche per la box?-
L’altro restò decisamente interdetto – ma riuscì a dissimulare e a recuperare davvero in fretta.
-Sì, specialmente per quella!-
E fu felice di vedersi praticamente addosso il giovane Sasagawa, stretto tra le sue forti braccia come mai era stato davvero. Fu così felice della cosa che non riuscì a trattenere proprio una certa malizia nell’avvicinare la bocca al suo orecchio e nel sussurragli piano qualcosa che pareva tanto innocente e indecente al tempo stesso.
-Con un bacio funziona meglio, sai?-
Sasagawa si scostò un attimo dall’uomo, guardandolo ancora una volta dubbioso e incerto.
-Sei sicuro?-
Lussuria sorrise, innocente, annuendo con la testa.
-Sicuro sicuro!-
Un solo attimo di esitazione negli occhi del ragazzo, poi il fuoco della determinazione e basta.
Ryohei lo baciò, sulla guancia, sorridendogli pieno di entusiasmo e pura felicità.
E prima di osare davvero troppo Lussuria decise che – per quel momento – era già abbastanza così, senza dover per forza forzare le cose e farle correre troppo velocemente.
Vischio o non vischio, la volta seguente avrebbe ottenuto qualcosa di più.