-Nick autore:
Gigettina
-Titolo: A perfect day to faint. [Un giorno perfetto
per svenire]
-Personaggi: Lilian Luna Potter, Scorpius Malfoy, Lily/Scorpius, Harry Potter, Draco
Malfoy, Albus Severus Potter.
-Frase scelta: E poi Lily porse lo sguardo in quello argentato di
lui, che ricambiò e poi, beh...
-Genere: Comico, Commedia.
-Rating: Verde.
-Avvertimenti: One shot.
-Introduzione: Per Lily è arrivato un giorno importante: il giorno del suo matrimonio.
Con chi si sposerà? Andrà davvero tutto bene?
-NdA: Ho pensato molto al tipo di storia da
presentare al concorso. Alla fine mi è venuto un flash. Perché non provare a
scrivere del matrimonio della piccola principessina di casa Potter? Mi sono
divertita a scrivere questa storia, e spero che strappi un sorriso a chi la
leggerà.
A perfect day to
faint.
Lilian Luna Potter si reputava una donna fortunata: aveva un lavoro che
le piaceva, degli amici che si sarebbero fatti in quattro per lei e uno schianto
di marito. No, non era esatto: uno schianto di futuro marito, al momento noto come
fidanzato.
Si erano conosciuti a scuola ed erano subito entrati l’uno nell’orbita
dell’altro. Il detto “gli opposti si
attraggono” per loro valeva fino ad un certo punto, perché Lily e il suo
caro quasi-marito per molti versi
erano uguali. Stessa testardaggine, prima di tutto, che spesso e volentieri era
causa di affettuosi battibecchi tra i due, instancabile fonte di divertimento
per chi stava loro vicino.
La pazienza era un’altra cosa che li univa, o forse sarebbe meglio dire
che quello era un punto in comune perché totalmente assente in entrambi. Se
volevano una cosa, doveva essere tutto e subito: lo sapevano bene i loro
parenti, che avevano sudato sette camicie per spiegare ai due futuri sposini che
fare un matrimonio il giorno dopo aver sfoggiato l’anello di fidanzamento era
troppo affrettato. «Cosa lo chiamano fidanzamento a fare, altrimenti?» Era stato
il commento di Harry Potter che, in segreto, sperava ancora inconsciamente in
una rottura tra i due.
La terza e ultima cosa che li legava era.. No, non l’amore. Quella era
una risposta troppo scontata. «Se due persone stanno insieme, è ovvio che si
amano!» Aveva spiegato candidamente Ginevra Weasley al marito e al primogenito
quando questi le avevano chiesto cosa Lily trovasse nel suo fidanzato. Quindi,
l’ultima cosa che li accomunava erano dei geni, ovvero un bambino. Per essere
più corretti, come Lily aveva specificato al quarto mese di gravidanza, «Sono
due splendidi gemelli! Un maschio e una femmina! Sarete nonni!» Quello fu un
momento esilarante, ripreso prontamente da Albus Severus Potter che aveva
scattato una serie di fotografie dei futuri nonni svenuti. Ecco, alla lista di cose comuni
si poteva aggiungere la comune reazione alle notizie importanti, ereditata dai
padri. Tali fotografie erano state sviluppate e figuravano in bella mostra sul
mobile antico della casa di Lily.
Harry Potter in persona entrò in quel momento nella stanza in cui Lily si
stava preparando. Vide la figlia vestita in bianco, intenta a sistemarsi il
velo. Sì, perché quel giorno Lilian Luna Potter si doveva sposare. Quel giorno,
il suo fidanzato e quasi marito si
sarebbe trasformato in suo marito a tutti gli effetti.
«Lascia, faccio io.» Esclamò il bambino sopravvissuto alla figlia. Si
ritrovò a pensare a come fosse passato il tempo: sembrava solo ieri che Ginny
gli aveva annunciato di essere nuovamente incinta facendolo svenire. A
ripensarci, avrebbe dovuto lavorare sugli svenimenti, non poteva continuare
così.
«Grazie papà.» Sorrise Lily. «Come procede li fuori? Nessuna rissa?»
«No, tranquilla. Voglio che oggi tutto sia perfetto. E poi ti avevo
promesso che mi sarei trattenuto dal parlargli, giusto per essere più sicuro.»
Disse Harry fiero di se stesso.
«Dovrete risolvere questa faccenda, voi due. Non è male se lo conosci
bene.»
«Lils, luce dei miei occhi, preferirei essere cieco piuttosto che conoscerlo
bene..»
«Oh, non preoccuparti, non ho nessuna intenzione di spingermi oltre i
doveri civili, sfregiato.» Con queste parole, Draco Malfoy fece il suo ingresso
nella stanza, seguito come al solito da Albus, incaricato del mantenimento di
rapporti civili tra i due ex compagni di scuola. Esatto, Lily Potter si stava
per sposare con Scorpius Malfoy. Niente
popò di meno che.
«Cosa ci fai qui furetto? Non dovresti essere da tuo figlio? O sei venuto
a dirci che il matrimonio è annullato?» Soffiò
Harry.
«Il matrimonio ci sarà, quattrocchi. Mi spiace deluderti.» Ghignò il
biondo, rivolgendosi poi alla sposa. «Lilian, sei stupenda. Non ti ho mai visto
così in forma!»
«E io non ho mai visto nessuno mentire così bene, Draco.» Rispose la
rossa. «Il vestito è macchiato, i gemelli calciano, io ho i piedi gonfi e come
se non bastasse, sembro una mongolfiera pronta a spiccare il volo.» Già, il lato
negativo dell’aspettare otto mesi per celebrare il matrimonio era risultato
essere il pancione rotondo della povera Lily.
«Non vorrei interrompere questo amabile quadretto, ma è ora. Dobbiamo
andare.» Esclamò d’un tratto Albus facendo scattare il panico. Sconsolato, cercò
di calmare i tre presenti pensando nel frattempo come fosse possibile per lui
essere realmente un Potter.
La cerimonia, fino a quel momento, era proceduta senza intoppi.
Tralasciando i versi del cappellino
di Luna Lovegood e le battutine piccanti di Hugo Weasley, il prete era riuscito
ad arrivare alla parte finale della funzione. Il fatidico scambio delle promesse
e degli anelli. Seguito ovviamente dal bacio, perché che matrimonio è senza un
bacio?
«.. Io, Scorpius Hyperion Malfoy prometto di amarti e battibeccare con te
finché morte non ci separi. Inoltre prometto solennemente di impegnarmi per non
diventare mai smielato e raccapricciante come molte altre coppie prima di noi..»
Qualcuno rise, altri scossero la testa. «Lo voglio.» Scorpius infilò l’anello al
dito di una raggiante Lily, che se avesse potuto avrebbe pianto. Ma solo perché quella era un’occasione
speciale.
«..Io Lilian Luna Potter prometto di amarti e rubarti il lenzuolo tutte
le mattine per coprirmi, perché la mia temperatura è più bassa della tua.
Inoltre prometto di non cucinare per non avvelenarti, finché morte non ci
separi.» A quelle parole Scorpius tirò un sospiro di sollievo: era risaputo che
Lily fosse una frana ai fornelli, avendo evidentemente mancato il gene “Molly
Weasley”. Sicuramente si sarebbero sfamati a take-away per il resto dei loro
giorni, approfittando ogni tanto dell’ospitalità delle loro famiglie. «Lo
voglio.» Disse infilando l’anello al dito del
biondo.
Finalmente il momento tanto atteso: il bacio. Nella sala scese il
silenzio, l’unico rumore era quello delle macchine fotografiche incantate che
continuavano a scattare fotografie alla coppia e ai presenti. Scorpius si chinò
verso la sua sposa, sorridendo.
E poi Lily porse lo sguardo in quello argentato di
lui, che ricambiò e poi, beh...
«Mi si sono rotte le acque.» Sussurrò Lily a pochi millimetri dalle
labbra del neo sposo, il quale, ovviamente,
svenne.