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Autore: Clementine K    10/12/2010    1 recensioni
Il 24 maggio 1940, una Mercedes nera governativa si fermò in Koeningstrasse al numero 23 ed Hitler entrò nel mio negozio. "Giusto una spuntatina" disse indicandosi i capelli "e non tagli troppo in cima".
Una storia dedicata ai fanatici di Hitler e dei parrucchieri.
Genere: Demenziale, Satirico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Der Barbier


 
Come dissi al processo di Norimberga per discolparmi dalle accuse di collaborazionismo, non avevo idea che Hitler fosse nazista.
Il 24 maggio 1940, una Mercedes nera governativa si fermò in Koeningstrasse al numero 23 ed Hitler entrò nel mio negozio. "Giusto una spuntatina" disse indicandosi i capelli "e non tagli troppo in cima". Gli dissi che doveva aspettare poichè c’era von Ribbentrop già pronto sulla sedia per la sua rasatura. Quando Ribbentrop rifiutò di cedere il posto, sostenendo che avrebbe fatto vergognare l’intero Ministero degli Esteri facendosi scavalcare in questo modo, Hitler fece una rapida telefonata, von Ribbentrop fu trasferito all’ Afrika Korps e Hitler ebbe il suo taglio di capelli. Questo genere di rivalità capitava di continuo. Una volta Goering fece trattenere Heyderich con false accuse alla stazione di polizia giusto il tempo di accaparrarsi il posto sul treno vicino al finestrino…quel vacuo ottimista di Goering! Era un dissoluto. Pretendeva di farsi tagliare i capelli seduto sul cavalluccio: "Mi dispiace, ma il cavalluccio l’ho già prenotato io, Herr Feldmaresciallo" si rinfacciavano a vicenda con stizza.
Un giorno Hitler si voltò verso di me e con aria grave mi disse, fissandomi negli occhi: "Che ne direbbe se mi facessi crescere le basette?". L’ilarità generale venne contenuta solo quando Goering fece notare con falsa non chalance (ma in realtà godendo molto della malizia delle sue parole) che si sussurava che Churchill pensasse anch’egli di farsi crescere le basette. "Le basette sono il genere di cose che associerei a Churchill" disse.
Hitler perse ogni tipo di autocontrollo: scatenò l’intero corpo dei Servizi Segreti alla ricerca di conferme di queste voci; Himmler, ritenuto responsabile, era sempre più teso e sempre meno riusciva a controllare la sua agitazione al punto che a cena si rivolgeva a Hitler chiamandolo "Tappo": da allora il Fuhrer ebbe il sospetto che le notizie avrebbero potuto non essere delle migliori. "Pare proprio che Curchill voglia farsi crescere le basette, ben folte e lunghe" annunciò Guderian. Hitler ebbe un tracollo nervoso: ecco che Churchill si sarebbe presentato al mondo con più carattere, un volto davvero superlativo, mentre lui sarebbe stato il solito mediocre, o tutt’al più "accettabile". Non poteva permetterlo: si adirò contro tutto lo Stato Maggiore e gli alti reparti delle SS, spianò sul tavolo tra gli antipasti una carta gerografica indicando in che modo suggeriva di bloccare all’Inghilterra tutti i rifornimenti di salviettine calde nei punti strategici lungo la Manica, per evitare che si posassero sui grassi volti inglesi e quindi superando l’ostacolo Churchill. D’altra parte, invece, Goering proponeva di impegnare tutte le risorse tedesche su una basetta sola: se la nazione ariana avesse concentrato gli sforzi su un solo fronte c’era una forte possibilità di superare in tempo lo statista inglese e presentare un leader dalla personalità moderna. Ma Hitler si rifiutò e disse che se Churchill poteva farsi crescere due basette, anche lui avrebbe fatto lo stesso.
Alla fine della guerra la situazione peggiorò: i capelli del Fuhrer erano diventati secchi e ingovernabili, e mentre Speer tentava di rivendere all’America la lozione Vitalis di Hitler, tradendo i patti di fedeltà, Doenitz si presentò anch’egli alla nazione con un baffo, sostenendo che la Germania avesse bisogno di due baffi piuttosto che uno. Ma Hitler continuava a blaterare di una fantastica vittoria finale, in cui il suo baffo avrebbe prevalso sulle nuove basette di Churchill: arrivò persino a sostenere che dopo la guerra, sfruttando il potenziale dei nuovi potenti rasoi elettrici, ultime nascite della tecnologia tedesca, avrebbe potuto permettersi non solo una pettinatura a modo, ma addirittura "acconciata".
Naturalmente solo i più oltranzionisti gli credettero e, quando la Germania perse il suo Baffo, il Mondo rivolse gli occhi all’incipiente principio di calvizie di Doenitz, assistendo esterrefatta al tramonto della Nazi-Coiffeur.
  
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