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Autore: robertina    10/12/2010    3 recensioni
C'era una "O", e di certo la prima parola che le venne in mente fu "orgasmo", perchè lei era la Lussuria e non conosceva altro.
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parole.




Aveva vissuto una vita per ogni suo amante.

E di certo conosceva fin troppo bene il dolce piacere che si poteva ricavare dall'essere circondata da due braccia forti.
Passando da letto a letto, da bocca a bocca, aveva assaporato a lungo il bruciante desiderio della passione carnale, ormai enormemente appagato dopo il centesimo e uno uomo.
Ma ora, alla soglia delle sua millesima vita e del suo millesimo amante, la carne non l'eccitava più.
Era vuota ed incompleta, nonostante i suoi anni si sentiva come una vergine priva delle più basilari eperienze di vita.
La Lussuria sospirò, affondando le lunga dita sottili nei soffici capelli dell'uomo che il quel momento le baciava il seno tondo e sodo.
Così bella, ma così vuota che per poco non si sentiva implodere su se stessa.
Era dannata, forse? Il suo incessabile desiderio l'aveva finalmente dannata come meritava di esserlo?
Nonostante il vuoto piacere dell'amplesso, così pateticamente simile a tutti quelli che l'avevano preceduto, la Lussuria pensava.
Pensava a qualcosa che non fosse il semplice e puro desiderio carnale, quello stesso desiderio la rendeva così simile ad una gatta in calore.
Si impegna nel ricordare una parola che, era sicura, aveva già udito da qualche parte, in qualche dove.
Ma era come voler ricordare un sogno perduto, era proprio lì nella sua memoria, inafferabile.
Riusciva chiaramente a vedere le parole che le si liquifacevano fra le dita, cadendo sul lenzuolo in un insieme scomposto di vocali e consonanti.
C'era una "A" in quella parola. Una "A" piccola e tondeggiante. Che fosse lla "A" di "amplesso"?
C'era una "M" che seguiva la lettere precedente. Indicava forse la "morte"? Era questo il suo problema? Stava forse morendo di inerzia?
C'era una "O", e di certo la prima parola che le venne in mente fu "orgasmo" perchè lei era la Lussuria, e non conosceva altro.
C'era una "R" che fu per lei come uno graffio sul ventre, e subito la parola "rimorso" rimbombò simile al più struggente delle eco.
C'era una "E" in fine, a chiudere la coda di parole e, anche se si impegnò a fondo, non riusci a collegarla a nessun altra parola che non fosse "eresia".
I gemiti di puro piacere del suo intrattenitore aumentvano, ma lei non ci faceva certo caso, troppo presa ad afferrare il senso di quello strano insieme di segni.
Era così semplice, ovvio.
Ma non per lei.
Perchè lei era la Lussuria e oltre l'istinto animale che la spingeva a saziare la fame, di qualsiasi tipo di fame si trattasse, non avrebbe dovuto pensare a nient'altro.
Non aveva mai udito, nè letto, nè le avevano mai detto cosa significasse la parola AMORE.
Com'era possibile?
Lei, colta, raffinata, dannatamente bella, cadeva in una così frivola ignoranza?
Inaccettabile.
E finalmente, dopo un po', l'orgasmo giunse anche per lei.
Scontato, ovvio.
Il suo intrattenitore le crollo di fianco, ansimante. Poi parlò, disse qualcosa di strano e che lei, in realtà, aveva già udito molte volte, ma come sempre
non ci prestò attenzione.
-...amo-
E come sempre troppo imegnata nel ricordare il significato della parola AMORE, non riuscì ad avvertirne la presenza.
E si alzò arrabbiata e insoddisfatta, come sempre. Nella più disperata ricerca di qualcosa.
Ma lei era la Lussuria, il più passionale tra i peccati, e conosceva solo parole come "orgasmo" e "rimorso".
Di certo non avevano mai sentito il bisogno di spiegarle cosa fosse l'amore.
   
 
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