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Autore: Kitty_Thomas    11/12/2010    2 recensioni
Edward e Bella sono amici da sempre.. ma qualcosa cambia, il loro sentimento cambia.. e Edward? come prenderà questo cambiamento? sono tutti umani e di conseguenza Edward non è l'Edward che noi conosciamo.. che succederà?scopritelo leggendo questa storia ;) ps- è la mia prima fan-fiction scatenate gli insulti xD
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Uno squillo acuto interruppe il mio sonno. Solo dopo pochi istanti capii che era il suono del mio cellulare.
Mi stiracchiai confusa, era ancora notte.. la stanza era buia, solo la luce del display del cellulare mi indicava dove mettere le mani. Presi il telefono e vidi apparire sul display il suo nome “Edward”.. mi spaventai perché era strano che mi chiamasse a quell’ora di notte. Lui era il mio migliore amico da sempre, il mio braccio destro. Lui c’era sempre stato x me, in ogni situazione sgradevole mi aveva dato il suo conforto, con lui passavo intere giornate sempre a scherzare, a divertirci.. sempre contro tutti, uniti come nessuno.
Risposi automaticamente con un tono preoccupato –Edward!! cosa c’è? È successo qualcosa?
-ahhah!! Una risata fragrante provenne dall’altra parte del telefono.. –Bella!! Sei al solita fifona.. –e tu il solito scemo! Cosa c’è? Sono le 2 di notte!!! _ dissi con tono volutamente infuriato.
-ho un piano-rispose lui tranquillo- esci senza farti sentire, sarò li da te fra poco..
-Ed ma cosa…..
Non mi fece finire la frase e sentii il suono del telefono staccato. A questo punto ero davvero infuriata, non solo mi aveva svegliata nel bel mezzo della notte, ridendomi in faccia dopo la mia normale preoccupazione ma mi aveva anche staccato il telefono in faccia proprio mentre parlavo.
Tuttavia sapevo che era una testa dura, che se si metteva in testa una cosa nessuno poteva levargliela.. mi alzai, presi i vestiti poggiati poche ore prima sulla sedia della mia scrivania e mi diressi in bagno per cambiarmi. Sapevo che Edward sarebbe arrivato fra poco. Appena ebbi finito, andai in camera per prendere il cellulare che avevo distrattamente lasciato sul letto. Ma sul letto invece del mio cellulare c’era Edward.
Restai senza fiato, era il mio migliore amico da sempre, ero consapevole della sua bellezza ma quella sera rimasi ugualmente colpita. Aveva aperto la finestra e la luce fioca della luna illuminava il suo corpo sdraiato sul mio letto. Se ne stava lì sembrava dormisse perché il suo volto non si vedeva. Una risata attirò la mia attenzione, proveniva da Edward. non stava dormendo, si divertiva per qualcosa che ancora mi sfuggiva.
- Buona notte amore mio, vita ti amooooooooo jessy, buona notte a te mio tesoro ti amo anche io!! Hahahahahaahah. Bella!!!! Ma se la odi, come mai la notte vi scambiate questi messaggini “amorosi”? ahahhaahha
- Edward!! _urlai_ ridammi immediatamente il mio telefono, impiccione che non sei altro!!
- Ahhah dimmi un po’ hai intenzione di far sapere alla città che sono in camera tua così potrà allegramente spettegolare o abbassi la voce??
Ero imbarazzata, non so bene perché, forse perché sapevo che aveva ragione ma resta il fatto che non doveva permettersi di guardare il mio telefono.
Andai per prendere il cellulare ma lui ridendo come un matto lo alzò e mi impedì di farlo, goffa com’ero poi persi l’equilibrio e gli caddi addosso. Lui mi strinse a se e io rimasi immobile. Mi sentivo davvero strana, il cuore mi batteva all’impazzata e il mio respiro divenne irregolare. Ma cosa mi succedeva? Insomma era Edward il mio migliore amico! Nessun altro! Allora perché sembrava che il mio cuore stesse uscendo dal petto?
Edward mollò la presa, mi girò su un fianco e si posò delicatamente su di me. Subito dopo iniziò a farmi il solletico e io ridevo come una matta.. avevo già dimenticato che ero arrabbiata con lui. All’improvviso si fermò e mi guardò in modo strano. Scese dal letto. Il suo volto era serio. Lo guardai con sospetto. Lui ricambiò lo sguardo e scoppiò a ridere. –hahah sei sempre la solita Bella!! dai muoviti o faremo tardi!
-ok_ risposi distratta_ a proposito, dove andiamo???
- voglio farti vedere una cosa però ti devi sbrigare!!! rispose lui mentre mi porgeva le mani x aiutarmi ad alzare.
Scendemmo le scale velocemente x non farci beccare da mio padre. Uscimmo di casa camminando con passo felpato. Montammo sulla sua volvo e sfrecciammo via. In macchina io gli chiedevo continuamente dove eravamo diretti e lui mi continuava a rispondere –è una sorpresa!! Fra poco lo vedrai..
Io amavo le sorprese, e lui lo sapeva bene. Ciò non ostante non volevo dargli soddisfazione perciò misi il broncio. La sua risposta fu una risata che mi fece innervosire di più.
Arrivammo vicino una scogliera. Dopo aver parcheggiato scese svelto dalla macchina, aprì il mio sportello e mi fece scendere, da perfetto gentil uomo. Andammo sulla spiaggia e ci sedemmo su uno scoglio. Era buio pesto, c’era solo la luce della luna che rifletteva sul mare. Se non c’era lui a guidarmi sono certa che sarei caduta miseramente.
-bene e ora? dissi con falso tono di disapprovazione.
-adesso guarda il mare.
Obbedii e ciò che vidi era uno spettacolo stupendo. Un branco di delfini guizzava fuori dall’acqua facendo acrobazie in aria e rituffandosi in acqua.
Erano meravigliosi. – bhe?? Che ne dici?mi disse lui facendomi il suo sorriso sghembo.
-dico che è bellissimo e che questa volta hai superato te stesso!! Ma come ti è venuto in mente?
-ti ricordi la sera che scappai di casa, dopo la litigata con mia madre? Per calmarmi venni qua. E vidi questo spettacolo. Pensai subito a te e mi ripromisi che ti ci avrei portato prima o poi.
- e allora perché non mi ci ha portato prima _ mi uscì spontaneamente dalla bocca.
-bhè perché non te lo meritavi!
-cosa????
-sei stata sgarbata con me ultimamente, mi hai trattato male _ disse con tono dispiaciuto.
mi rattristai anche io. –scusami non me ne sono accorta. In che modo sono stata sgarbata?
- non so sembrava che volessi liberarti di me. Adesso che hai stretto amicizia con Jessica..
Pronunciò quel nome quasi con disprezzo.
-sciocco, ma lo sai benissimo che il mio vero amico, il mio unico amico sei tu.. ahha sei un gelosone!
Dissi sorridendo e stampandogli un bacio sulla guancia.
-si sono geloso, ma è perché ci tengo a te!_ mi strinse a se e mi baciò i capelli.
Ecco, ci risiamo. Il mio cuore ricominciò e battere come un tamburo.
Poi fui distratta da un pensiero..
“io ci tengo a te” le sue parole mi risuonarono della mente.
Cosa intendeva? Perché mi abbracciò in quel modo? Nel modo in cui non si abbraccia un amica.. perché mi baciò i capelli? Mille domande che fecero accele
rare di più il mio battito cardiaco.

  
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