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Autore: telesette    12/12/2010    2 recensioni
Un misterioso pistolero assetato di sangue, un villaggio stile vecchio west sul territorio di Marte, un'ombra dolorosa nel passato e una sfida che attende finalmente un esito... Che cosa succederà a Kid ?
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mai e Cyd irruppero come disperati nell'ufficio di Izaac. Sembrava quasi che avessero visto un fantasma.

- Signor Izaac - gridò Cyd. - Presto, venga... E' un'emergenza!

Izaac lasciò cadere di scatto i fogli che teneva in mano e guardò preoccupato i due ragazzi.

- Che succede, ragazzi ? Spiegatevi meglio!

- Un modulo di salvataggio, proprio davanti alla nostra base, hanno appena lanciato una richiesta di soccorso... 

Senza perdere tempo, Izaac si alzò di scatto con un'espressione preoccupata.

- Avvisa subito Kid e gli altri, dì a Boy di prepararsi al decollo!

In men che non si dica, i quattro Cosmo-Ranger si ritrovarono a bordo della loro speciale vettura. Appena fuori dell'orbita di Jota-9, un veicolo di forma ovale con i segni inconfondibili di un violento attacco stava allontanandosi dal loro satellite. Kid e Omachi uscirono dal "Bry-Star" a bordo dei loro speciali veicoli per avvicinarsi al modulo e accertarsi che ci fossero dei sopravvissuti. Attraverso il vetro, videro un individuo indubbiamente ferito in stato di semi-incoscienza. Subito si scambiarono un'occhiata d'intesa e agganciarono i cavi di traino per rimorchiare la capsula alla base. Poco dopo infatti, si ritrovarono nell'hangar per tirare fuori il ferito e portarlo subito in infermerìa.

- A... Aiutatemi, v... vi prego!

- Adesso si calmi - lo tranquillizzò Omachi. - E' al sicuro ora, non si preoccupi, cerchi di non agitarsi!

- No, non... Non capite - fece l'uomo debolmente, con le palpebre tremanti e il sangue che gli colava da un grosso taglio lungo la fronte. - Emergenza... su Marte, loro... è stato un massacro, hanno...

Omachi afferrò saldamente l'uomo nel tentativo di non farlo cadere.

- Dammi una mano, Boy - protestò.

- Agli ordini, signorina - rispose il ragazzo ironicamente, prendendo il ferito per un braccio.

L'uomo era sul punto di svenire ma, prima di perdere i sensi, riuscì ugualmente a mormorare qualcosa sottovoce...

- Red... Red "Murdered" Hawk !!!

- Cosa ?!?

Nel sentire quel nome, Kid impallidì improvvisamente. Lo stesso Izaac si accorse dell'espressione di sgomento sul volto del compagno.

- Qualcosa non va, Kid... Ti senti bene ?

- Io... No, niente!

Purtroppo l'uomo scivolò in un sonno profondo e non fu assolutamente in grado di riprendersi prima di qualche giorno. Durante questo tempo, Kid passava continuamente davanti all'infermerìa nella speranza che costui si risvegliasse e fosse in grado di raccontare qualcosa in più su quanto era accaduto. Il ferito era tenuto sotto osservazione da Mai e da Cyd, ciononostante ci volle quasi una settimana prima che riaprisse gli occhi.

- Dove... Dove mi trovo ?

- Stia tranquillo, è al sicuro ora - sorrise Mai. - Siamo sul satellite Jota-9...

- Allora è questa la famosa base dei Cosmo-Rangers di Jota-9 ?!?

- Sì, ma...

Prima che Mai potesse aggiungere qualcos'altro, l'uomo le afferrò debolmente il polso con movimenti febbrìli.

- Per favore, chiunque tu sia, io devo assolutamente parlare con Jotaro Kid... E' importante: c'è in ballo la vita di... molte persone, io...

Un'improvvisa fitta di dolore al petto interruppe violentemente le parole dell'uomo, tuttavìa Mai capì che era il caso di informare subito Izaac.

- Cyd, vai a chiamare il signor Izaac e Kid, presto!

Poco dopo sia Izaac che Kid si ritrovarono accanto all'uomo che respirava faticosamente.

- Come si sente, ora ? - domandò Izaac.

- Abbastanza bene, la ringrazio...

- Se la sente di raccontarci cosa le è accaduto e come ha fatto ad arrivare fino al nostro Quartier Generale ? Forse potremmo aiutarla...

- Io... devo riferire un messaggio a uno dei Ranger di Jota-9 - rispose l'uomo con un filo di voce. - So solo che il suo nome è Jotaro Kid...

- Sono io - rispose Kid, trattenendo a stento la propria agitazione.

- Grazie al cielo - mormorò l'uomo, socchiudendo gli occhi. - E' una cosa orribile, io sono vivo per miracolo, non so neanche come ho fatto ad arrivare qui...

***

Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre, dopo Mercurio, Venere e la Terra. Viene inoltre chiamato "Pianeta Rosso", a causa del suo colore caratteristico dovuto alle grandi quantità di ossido di ferro che lo ricoprono. Il pianeta, pur presentando un'atmosfera molto rarefatta e temperature medie superficiàli piuttosto basse ( tra - 140°C e 20°C ), è, tra i pianeti del sistema solare, quello più simile alla Terra... Oltre ai numerosi satelliti artificiali che vi ruotano intorno, costantemente sorvegliati dalla Famiglia dei Vichinghi di Marte, vi sono stati costruiti alcuni centri abitati, meno importanti come luoghi di scambi commerciali ma sufficientemente popolati. Dakota Star è il nome di un piccolo centro abitato, qui la comunità ha ricreato uno stile di vita piuttosto semplice, simile per certi versi al vecchio west, ciononostante la vita scorre abbastanza serena.

- Buongiorno, sceriffo O'Correll!

- Buongiorno, Martha!

- Come va, sceriffo ?

- Vai piano Bryan, sennò ti faccio la multa...

Un giorno come tanti altri, senza problemi di sorta, eppure qualcosa di lì a poco sarebbe successo... Improvvisamente la calotta spaziale, che serviva a non disperdere l'ossigeno direttamente nell'atmosfera rarefatta del pianeta, fu attaccata da una raffica di raggi disintegranti che aprirono una breccia considerevole. Subito si armarono squadre di soccorso per riparare il danno, tuttavìa la falla non era accidentale e il responsabile entrò appunto in città con intenzioni tutt'altro che amichevoli.

- Cosa diavolo...

Lo sceriffo O'Correll non riuscì nemmeno a terminare la frase che un raggio luminoso partì dalla pistola che il misterioso individuo stringeva in mano, uccidendolo all'istante.

- Sceriffo !!!

Prima che la gente si rendesse conto del pericolo, lo spietato pistolero si accinse a indirizzàre i suoi colpi contro chiunque si trovasse in quel momento per strada: uomini, donne, bambini... Nessuno venne risparmiato dalla sua furia omicìda.

- Correte bambini, scappate... Presto!

- Uaaah... Aaahhh!

- Mamma... Mamma...

- Burt, ti prego... salva i bambini!

La povera donna che giaceva ferita sulla strada, con il sangue che le colava all'angolo della bocca, stava supplicando con lo sguardo l'uomo che aveva davanti di mettere al riparo i suoi figli che si trovavano all'altro lato della strada tremanti di paura.

- Ti... prego...

Riuscì appena a mormorare quelle parole, con gli occhi pieni di lacrime, prima di stramazzàre e rimanere immobile senza vita. Burt si morse il labbro per la rabbia e l'orrore, tuttavia decise coraggiosamente di attraversare di corsa la strada, nonostante l'inferno dei colpi che piovevano in ogni direzione, e di salvare quei bambini. Come iniziò la sua folle corsa, il pistolero si avvide di lui e cominciò a sparare immancabilmente nella sua direzione. Burt inciampò e cadde a terra, mentre i raggi letali fischiarono sopra la sua schiena, subito però si rialzò e continuò a correre. In quel mentre però un colpo lo ferì alla caviglia e lui cadde in ginocchio a ridosso dei pali che sostenevano la tettoia dell'edificio di fronte, qui vi erano i due bambini, stretti uno all'altro, che tremavano come foglie.

- No...Non abbiate paura, bambini - sussurrò Burt. - Tranquilli, adesso zio Burt vi porterà al sicuro...

- Al tuo posto, non ci conterei troppo!

Burt alzò la testa di scatto, spalancando gli occhi. Davanti a lui vi era un uomo alto, col viso seminascosto da un cappello nero a tesa larga, avvolto in un pesante mantello rosso.

- Chi... Chi sei tu, maledetto ?!?

Per tutta risposta, l'uomo sparò un colpo ferendo Burt di striscio alla tempia.

- Stai parlando col grande Red Hawk in persona - fece il pistolero con un'orribile smorfia. - Vedi di non dimenticare questo nome, VERME...

Burt tremò. Era convinto che sarebbe morto di lì a poco invece, man mano che gli istanti passavano, si rese conto fin troppo del dolore e delle ferite.

- Voglio darti la possibilità di vivere - esclamò Red Hawk, rinfoderando l'arma e afferrando Burt per la collottola. - Voglio che tu faccia una cosa per me: devi portare un messaggio a una persona...

- Co... Cosa ?

- Hai capito perfettamente - sbottò Red Hawk con rabbia. - Tu adesso monterai a bordo di uno di quei veicoli e andrai a cercare la base dei Cosmo-Rangers di Jota-9!

- Pe... Perché dovrei farlo ? - replicò Burt ottusamente.

- Perché, se hai a cuore la vita di questi bambini - proseguì il pistolero, estraendo ancora la propria arma e puntandola minacciosamente contro la testa dei bambini tremanti. - E quelle di coloro che sono ancora vivi, ti conviene fare ciò che ti ho detto... Altrimenti porterò a termine l'opera qui e continuerò a distruggere villaggi, fino a Dodge Light e Moon City, se necessario!

Burt chinò il capo con rassegnazione.

- Va bene - rispose.

- Perfetto - sorrise Red Hawk, con soddisfazione. - Una volta che avrai raggiunto Jota-9, cercherai un uomo che si fa chiamare Jotaro Kid... Non appena lo avrai trovato, gli riferirai questo messaggio da parte mia: digli che Red "Murdered" Hawk vuole portare a termine quella nostra famosa sfida! Digli che, se non si presenterà questa volta, Marte diventerà sul serio un Pianeta Rosso... ROSSO DI SANGUE !!!

***

Sia Kid che Izaac sembravano scioccàti dal racconto dell'uomo.

- Purtroppo - proseguì Burt. - La navicella su cui sono partito è stata attaccata dalla Famiglia dei Vichinghi di Marte, sono riuscito a salvarmi per un pelo a bordo del modulo di salvataggio e sono riuscito a portarmi nella Zona Jota...  

- Capisco - annuì Izaac. - Adesso però deve cercare di riprendersi e...

- Non c'è tempo - ribatté l'uomo rabbiosamente. - Non capite, la vita di coloro che sono rimasti a Dakota Star, così come degli altri villaggi su Marte, è nelle mani di quel pazzo! Vi prego, vi scongiuro, dovete... Ah!

Purtroppo il corpo di Burt era ancora duramente provato, e l'eccessivo sforzo di parlare non migliorò certo la situazione. Mai gli attaccò subito la maschera dell'ossigeno per permettergli di respirare con più facilità, ma era chiaro che aveva ancora bisogno di riposare. Kid non disse neanche una parola, Izaac lo osservò uscire in silenzio dall'infermeria e non poté fare a meno di chiedersi che tipo di storia ci fosse tra lui e quel misterioso assassino.

( continua )

 

Nota dell'Autore:

Eccomi qui, prima di tutto SALUTI: la mia PRIMA "Bryger-Fic" XD speriamo non sia venuta troppo male... Dedico innanzitutto questa storia ad Angela ( alias Noor Daimon ), sperando che trovi il tempo sia di commentarmi che di rispondere alla mia richiesta rimasta LETTERA MORTA... ^__^ Nel caso di mancato arrivo, non c'è problema, lo ripeto qui - le Descrizioni-Video sugli episodi di BRYGER presenti su YouTube sul canale di DADOFRIENDANIME necessiterebbero di un'ulteriore "controllàta" da un esperto della serie ( per essere sicuro di NON AVER FATTO PASTICCI COME AL SOLITO XD )... L'idea del mio canale è quella di avvicinare coloro che NON conoscono bene né le serie né i personaggi, fornendo su ogni episodio una nota introduttìva sufficientemente dettagliàta - Ciao Angela, grazie ancora per le recensioni che hai lasciato sulla mia fic CRAVING - LA STORIA DI ROCK LEE e arrivederci al prossimo capitolo!

DADO

   
 
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