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Autore: 00Alice Cullen00    12/12/2010    3 recensioni
Infrangi  le regole...
Trova la libertà...
Vivi la tua vita...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Adolescenza

 

“Dai mamma!” supplicai.

“No, scordatelo, non ci vai” mi rispose lei.

“Ma dai, non facciamo mica nulla di male! Andiamo solo al cinema, e magari dopo andiamo a cena!” chiesi ancora non dandomi per vinta.

“No Nessie, se è no, è no! Non voglio che tu ci vada!” mi rispose mia madre.

Non mi sembrava giusto, io avevo tutti i diritti di uscire con il mio ragazzo ufficiale! Avevo 18 anni, nonostante tutto, e quindi era un mio diritto!

“Ma dai, vado solo al cinema con Jack! Non mi pare un reato! Non vado ad una festa dove ci sono gli alcolici o altro!” cercai ancora di dire, sapendo ormai la risposta.

“Piantala di supplicarmi! -disse lei- Ne abbiamo già parlato, non voglio che tu lo frequenti! Il mondo è pieno di ragazzi e vampiri! Dimenticatelo!”

“Ma lui.. è anche il tuo migliore amico!” esclamai!

“Era tesoro, era il mio migliore amico” rispose malinconica.

In quel momento scoppiai di rabbia.

“Non è giusto! Non ha fatto niente di male! Io lo amo e tu e papà dovete smetterla di avercela con lui. Smettetela perché non ha fatto niente!” gridai sbattendo la porta di camera mia.

Dovevano piantarla di odiarlo. Per me non era neanche pericoloso, se anche si fosse arrabbiato e si fosse trasformato non mi avrebbe fatto nulla. Non avrei fatto la fine di Emily. Io ero di pietra fuori.

Ma io lo sapevo perché ce l'avevano con lui, avevo sentito i miei genitori parlare una sera.

Dicevano che mi aveva strappata dal loro amore troppo presto. Dicevano che era pericoloso per me, che non volevano che lo frequentassi.

Ma come potevano temere per me se ero in compagnia della persona che mi aveva amata dal primo secondo in cui respiravo? Da quando mi aveva vista.

Ricordo ancora la scintilla che scoccò appena i nostri occhi si incontrarono, sebbene io fossi appena nata era un qualcosa che ci aveva legati insieme, legati in eterno.

E noi due lo avevamo capito da subito. Dal primo istante.

Ma come potevamo spiegare quella passione ai miei genitori? Loro non avevano mai provato quello che provavamo noi.

Mio padre e mia madre si amava, certo, forse anche più di me e Jack, ma noi eravamo legati, non potevamo vivere separati.

Ma perché diavolo doveva essere tutto così complicato? Non era assolutamente giusto!

“Beeep Beeeeeep” il mio cellulare iniziò a squillare rumorosamente sul letto, era Jacob che mi chiamava.

“Ciao amore mio, allora ci sei per stasera?” chiese radioso.

“Emm... ciao, beh, diciamo che c'è stata una emm... complicazione” dissi io.

“I tuoi” disse senza nessun tono interrogativo, sapeva che era così senza chiedere altre spiegazioni.

“Infatti” risposi io “Ma tu va pure, non ti preoccupare!” dissi.

Sapevo che ci teneva ad andare a vedere quel film. Era l'ultimo giorno in cui veniva proiettato nelle sale.

Era un film d'avventura, infatti il titolo era “The Adventure”. Era una pellicola sullo stile di Indiana Jones, era sempre meglio dei film dell'orrore (che odiavo), già io ero un orrore! Ma non mi importava molto del film, mi importava solo di passare del tempo con il mio lupacchiotto.

“No guarda non mi va. Lo guardo poi sul computer quando ho voglia. Devo andare piccola. Ciao” disse, e riattaccò.

“Ciao” dissi al nulla e posai il cellulare sul letto.

Cavolo, i miei dovevano sempre rovinare tutto.

Le loro cose le tenevano belle, perfette, tutti i loro rapporti erano fantastici, e dei miei chissenefrega!

Mi sembravano così tanto egoisti...

“Ti odio” dissi a mia madre che stava origliando da dietro la porta.

Ed era vero. Io, Reneesme Cullen odiavo a tutti gli effetti i miei genitori.

“Anche io ti voglio bene tesoro” rispose lei sarcastica.

Aaaaaa che nervi quando mia madre rispondeva con quel tono così beffardo.

Mi veniva voglia di buttare giù il muro a calci.

Diedi solo un calcetto al letto.

Volevo distruggerlo il letto, altro che un calcetto!

Ne diedi un altro, un altro e un altro ancora.

“Vuoi distruggere il letto?” chiese mio padre prendendomi per i fianchi in modo da farmi star ferma.

Doveva essere entrato silenziosamente dalla finestra semi-aperta.

“Sì, voglio distruggerlo. Problemi?” chiesi acida.

“Ma che caratterino!” rispose lui “Dov'è finito il tuo sorriso?” chiese.

“E' scomparso insieme al sole” dissi io.

E tanto per cambiare fuori era nuvoloso e stava per mettersi a piovere.

“Oh, capisco.” disse lui “Zia Alice ha detto che domani ci sarà il sole, quindi non dovrò aspettare molto prima di vederti contenta.” E terminò la frase molto delicatamente.

-E' inutile girare attorno alla faccenda- pensai -Fammi uscire- pensai ancora.

“Ti prego” sussurrai.

“No, non puoi, non chiedermi quello che non posso fare” rispose pacato.

“Ho 17 anni, ho tutti i diritti di uscire!” risposi.

“No tesoro, non uscirai con lui.” mi disse lui.

Non aveva intenzione di accontentarmi questa volta.

“Papà... ti pregooooo” chiesi con gli occhi lucidi.

“Non intendo ripetermi amore, il mondo è pieno di ragazzi migliori” mi rispose ancora.

“Migliori??????” chiesi ormai in collera. “Migliori di uno che mi ama da quando mi ha vista? Da quando sono nata? Migliori di un ragazzo che rinneghi la sua stessa natura per stare con me? Che sia una persona senza idee strane in testa? Che mi ami ancora nonostante voi ci rendiate la vita impossibile?” chiesi fuori di me.

“Migliori, Diversi” mi rispose.

“Tu sei stato con la mamma che era umana! Per te ha rischiato di morire un sacco di volte! Jacob l'ha salvata, lui. Tu non c'eri. Lui solo l'ha fatto. Ma sembra che voi non ve lo ricordiate” insinuai.

Era tutto assolutamente vero. E cercai di fare forza sul punto debole di papà.

Ovvero quando se ne era andato, e Jack aveva consolato la mamma.

“Mi dispiace” disse solo.

Non sapevo più cosa fare o dire.

Poggiai la mia mano sulla sua guancia gelida e gli feci vedere quando Jack aveva salvato la mamma dall'acqua, di quando aveva riso con lei, di quando la aveva riscaldata e rassicurata. Quando tutti avevano combattuto contro quegli strani vampiri italiani per lei e per me.

“Non attacca. No punto e basta.” disse lui, sforzandosi di mantenere un tono noncurante.

Allora cambiai improvvisamente le mie immagini, e gli feci vedere un'immagine in cui lo facevo a pezzi e bruciavo i resti.

Era un modo semplice per dire 'ti odio davvero tanto, ti ammazzerei'.

“Bella scenetta” disse in modo ironico, e se ne andò con quel sorriso sghembo stampato in faccia.

Aaaaaaaaaaa di nuovo, che nervi!!

Non sopportavo quando i miei si facevano vedere così noncuranti e beffardi.

Mi dava sui nervi, e re-iniziai la mia occupazione di prendere a calci il letto.

Non volevano proprio capire, si rifiutavano di farlo!

Solo zia Alice avrebbe potuto capire. Lei capiva sempre tutto.

Guardai l'ora, le 7.30. Il film sarebbe iniziato tra un'ora.

Uffa, non era giusto!!!!!!

“Noi andiamo a casa dei nonni, vieni?” chiese mia madre bussandomi alla porta.

“Non viene” rispose papà.

“No grazie, sono troppo occupata e distruggere il letto. Poi me ne andrò a dormire su una coperta.” risposi fredda.

“Va bene... Ciao tesoro” disse mia madre, e così se ne andarono.

In quel momento mi venne un'idea geniale.

Presi una coperta, la arrotolai per bene e la misi sotto le lenzuola.

Avevo intenzioni di uscire di nascosto.

Mi cambiai velocemente e mi truccai un po', volevo essere presentabile!

Sciolsi i capelli e li scossi. Mi diedi un'occhiata allo specchio. Sì, così poteva andare bene.

Aprii la finestra e scesi con un balzo.

Poi iniziai a correre veloce sotto le pioggia, diretta a casa di Jacob.

Arrivai ed entrai in camera sua passando per la finestra.

“Oi” esclamò lui sorpreso.

“Allora, hai ancora voglia di andare al cinema?” chiesi raggiante.

“Sì, ma.. come hai fatto a uscire? I tuoi ti hanno lasciata venire?” chiese felice, nonostante sapesse che c'era qualcosa di sbagliato nelle nostre azioni.

“Beh, diciamo che ho trovato una... via alternativa.” risposi “Svelto, ti spiego lungo il viaggio” continuai e gli lanciai le chiavi della macchina.

La sua risposta fu un sorriso smagliante, che per me era una piena approvazione...

 

Buonasera stelline mie!!!!!! Come state????

Io ho la febbre… :(

Uff… e domani mi salto 1 verifica che non so quando recupererò…

Comunque…. Sono tornataaa ;)))

Lo so che non scrivo tanto spesso, ma è che con lo studio scrivo tutte le storie su carta, e non ricopio mai nulla sul computer….

Beh, spero che questa ff… anzi questo inizio di ff vi piaccia….

Un bacio grande grande a tutti!!

 

Ps. Vi lascio il link di questo video che ho fatto io… se vi va guardatelo… al fondo c’è anche una mia fotografia… (orribile!!)….

http://www.youtube.com/watch?v=F81Xy4ZD0aM

 

 

00AliceCullen00

  
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