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Autore: Temari    12/12/2010    4 recensioni
- "Sasuke stava crescendo bene [...] Il vocabolario a disposizione del bambino era ovviamente molto ristretto... la sua parola preferita era 'Ahihi'... o, in un linguaggio adulto, 'Aniki'." -
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Salve a tutti :D

Questa piccola storia l'ho scritta (originariamente in inglese) per un meme di Live Journal dal titolo 'Scream Meme', indetto a ottobre.
Di solito non scrivo spesso su Sasuke perchè non lo sopporto, ma la possibilità di dipingerlo come un bambino petulante e viziato era troppo allettante per non approfittarne... e poi adoro Itachi.

Note: per chi non lo sapesse 'otouto' significa 'fratellino', 'aniki' significa 'fratellone'; originariamente c'era anche 'Shiroi Kiba', ovvero 'Zanna Bianca', e 'Sandaime' ma per la versione italiana ho deciso di ridurre i termini in giapponese perchè non suonano bene come in inglese all'interno della fic.

Disclaimer: non mi appartiene nulla se non ciò che ho scritto.

Ja ne,
Temari




A Demanding Otouto
 


Uchiha Itachi era, come ci si poteva poteva aspettare, il perfetto esempio di come doveva essere un rappresentante della famiglia Uchiha: stoico, esternamente insensibile, riservato, forte, intelligente (era facilmente il più intelligente fra tutti i ragazzini della sua età, anche di più degli altri bambini Uchiha) e, in special modo, silenzioso. Un vero Uchiha non parlava mai, a meno che non ci fosse costretto. Era l'orgoglio e la gioia di suo padre, Fugaku, il Capo Clan - motivo in più per cui Itachi doveva essere perfetto in tutti i campi.

Tutto era andato per il meglio fino al suo quinto anno di vita—aveva iniziato l'Accademia presto (due anni prima degli altri bambini) e già era il migliore della classe. Tutti lo rispettavano, lo guardavano con ammirazione... persino gli adulti potevano vedere l'immenso potenziale che si nascondeva all'interno del corpo del giovane Uchiha. Poi, la madre di Itachi gli aveva detto che avrebbe avuto un otouto e, a dispetto di una vena di dubbio a riguardo, era contento della notizia che sarebbe arrivata un'altra persona nella loro famiglia.

-x-

Sasuke stava crescendo bene, anche se a tredici mesi doveva ancora imparare a camminare come si deve, aveva iniziato con semplici parole piuttosto presto. Il vocabolario a disposizione del bambino era ovviamente molto ristretto... andando da 'Su' a 'Ma-ma' a 'Ame' - non pareva provare grande affetto per la parola 'Papà' - ma la sua parola preferita era 'Ahihi'... o, in un linguaggio adulto, 'Aniki'. Il piccolo Uchiha era a dir poco innamorato di suo fratello maggiore, lo seguiva dapperttutto in casa sulle sue gambette e, quando stare in piedi diventava troppo faticoso, ricorreva alle quattro zampe, allungando le mani verso Itachi perchè quest'ultimo lo prendesse in braccio. Itachi lo assecondava ogni volta che poteva, giocando con il piccolo ogni pomeriggio dopo l'Accademia e dopo l'allenamento a cui lo sottoponeva suo padre.

"Ahihi! Ahihi!! 'Oca 'on me!!!!" Sasuke era entrato di soppiatto in camera di suo fratello e aveva iniziato ad urlare.

"Non posso otouto, sto studiando." rispose Itachi, un piccolo sorriso sulle labbra.

Sasuke aveva messo il broncio, fissando il pavimento, e suo fratello si era girato tornando a prestare attenzione ai suoi compiti. Poi, "Ahihi!! 'Oca 'on me!!!"

"Sono occupato adesso, Sasuke, magari più tardi va bene?" cercò di ragionare il suddetto aniki—ma un bambino così piccolo non si poteva pretendere che capisse l'importanza dei compiti.

"NO! 'OCA 'ON ME 'ESSOOOOO!!!!" a quel grido, le orecchie di Itachi si mossero come in un tic di fastidio per la voce acuta; con un sospiro, Itachi cedette... avrebbe potuto studiare mentre suo fratello faceva il pisolino.

-x-
 
 
A quattro anni e mezzo, Sasuke aveva iniziato a mostrare il suo talento come membro di una delle famiglie ninja più rinomate di Konoha—certo, era nulla in confronto a suo fratello ma nessuno si aspettava che un tale genio si sarebbe ritrovato anche nel secondo figlio. Itachi, ninja raffinato e perfetto all'età di nove anni, si era già diplomato dall'Accademia ed era sulla buona strada per passare senza problemi l'esame di jounin che si doveva tenere entro l'anno. Il primo figlio del Capo Clan Uchiha, Fugaku, era facilmente il guerriero migliore che il villaggio aveva visto nell'ultima decade (certo, c'era anche quell'altro ragazzino, Hatake Kakashi ma, figlio della Zanna Bianca o no, non era un Uchiha) e come tale era anche molto richiesto.

"ANIKI!!" Itachi era riuscito a frenare il tic del suo sopracciglio e si era votato in tempo per vedere suo fratello minore fermarsi in scivolata.

"Si, Sasuke, cosa c'è?"

"Aniki! Aniki! Guarda qua!! Com'è??" per un bambino così asociale, il fatto che Sasuke avesse una voce così alta era piuttosto contro producente: il suo fan club poteva trovarlo facilmente.

"Otouto..." iniziò, attento ad avere la completa attenzione del fratello, "adesso non è il momento di farmi vedere il tuo disegno, capisci?" concluse, con quanta pazienza e tatto di cui disponesse—che non erano molti, ma era comunque più di quello che ritenesse necessario riservare a chiunque altro. Ne era seguito silenzio per qualche istante, poi le parole erano state recepite appieno dal cervello di Sasuke e gli occhi del bambino si erano riempiti di lacrime.

"BWAAAHHH!!! Anikiiii sei cattivo!! Non mi vuoi più bene!!!" il pianto continuava senza tregua, con Itachi che non sapeva come fermarlo.

"Sasuke!... Sasuke!" il giovane futuro-jounin si stava irritando a mano a mano che i secondi passavano—il suo fratellino aveva evidentemente interpretato le sue parole nel modo sbagliato: avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, ma quello davvero non era il momento adatto per prestare attenzione a suo fratello minore. Sordo a qualsiasi parola rassicurante, Sasuke continuava a gridare il suo dolore.

"Itachi-kun..." giunse una voce alle spalle dell'Uchiha, che voltandosi lanciò un'occhiata di scuse al Terzo Hokage, "non preoccuparti, puoi darmi il rapporto più tardi, vai pure con tuo fratello." disse sorridendo benevolmente.

Itachi si inchinò profondamente. "Mi dispiace, Hokage-sama, Sasuke può essere sorprendentemente dittatoriale..." —e irritante, ma tenne quell'ultima parte per sè.

Prendendo per mano il suo otouto, entrambi uscirono dall'ufficio.

   
 
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