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Autore: Lizzie_Siddal    13/12/2010    9 recensioni
“Nella vita di tutti i giorni ti comporti più da Elena o da Katherine?”
Rispondere a quella domanda ricorrente, a Nina viene più difficile.
Il motivo?
Le sembra quasi che premere l'interruttore off di entrambi i suoi personaggi sia diventato impossibile.
[Ian Somerhalder/Nina Dobrev + Katherine/Elena; CRACK!]
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri, Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Character is destiny'
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Titolo: No dream is ever just a dream
Fandom: RPF/The Vampire Diaries
Personaggi/Pairing(s): Nina Dobrev/Ian Somerhalder; Katherine Pierce/Elena Gilbert; hints di Katherine/Nina; citati Candice Accola (Caroline); Sara Canning (Jenna), Paul Wesley (Stefan); Meghan Auld (ex ragazza di Ian), Julie Plec e Kevin Williamson (produttori di TVD)
Genere: Commedia, Parodia, Comico
Rating: giallo
Avvertimenti: one shot; crossover; alto tasso di follia fangirlica; scemenze; linguaggio un po' colorito; fotta imbarazzante (colpa di Katherine); femslash; CRACK (e non quello che mi son fumata, giuro!); lieve OOC di Elena e Katherine, giustificato però :P
Credits:
1. il titolo e la frase finale riprendono una citazione dal film “Eyes wide shut”: nessun sogno è mai solamente un sogno.
Sono stata banale, I know.
2.“Love, hate. Such a fine line”,
cit. di Katherine dall'episodio 2x04 (Memory Lane)
Challenge/Prompt: scritta per l'adorabile Specchio!Challenge di unknown_fandom.
Note iniziali: ho messo un paio di paroline in bulgaro, lingua madre di Nina e della stessa Katerina Petrova-Katherine Pierce.
1.“ebi se” = “vaffanculo” (scusate, non mi sarei sentita in pace con me stessa se non l'avessi inserito XD)
2. “momiche”= bambina/ragazzina
3.“dobre”
= “bene”/”buono”. Da qui il gioco di parole col cognome di Nina.
Grazie, Clizia, per la consulenza linguistica \o/ Anzi, blagodaria :D


Dedicata, in rigoroso ordine alfabetico, a AlexielFay, LadyAika, Leti e Shari_Aruna.




No dream is ever just a dream


Da quando Nina Dobrev ha iniziato a recitare in The Vampire Diaries, la domanda che più frequentemente le rivolgono è: “Nella vita di tutti i giorni ti comporti più da Elena o da Katherine?”

Al di là della banalità dei giornalisti – ci sono milioni di domande più originali di quella - , a Nina sembra sempre un qualcosa del tipo: ti senti più santarellina tonta e noiosa o stronza sgualdrina mangia-uomini?

Perciò la sua risposta è sempre: “una via di mezzo tra le due” condita da un sorriso gentile e diplomatico.

Ed è la verità.

Non è una tipa sdolcinata e fidanzato-dipendente come Elena, grazie al cielo, ma nemmeno si mette a saltare addosso a tutti gli uomini attraenti che le passano davanti come farebbe Katherine.

Cosa, quest'ultima, che sicuramente la metterebbe nei casini, considerando il florilegio di bonazzi nel cast di The Vampire Diaries. Da parte sua, può dirsi fortunata, comunque: ha all'attivo almeno una bella dozzina di scene romantiche e piuttosto “fisiche” con tanti bei figlioli, tenendo conto sia di Elena che – in particolare - di Katherine.

Nonostante questo però, dopo qualche mese dall'inizio delle riprese, Nina si è trovata in particolare difficoltà nel comportarsi come suo solito, nella vita reale, e rispondere a quella domanda ricorrente le viene più difficile.

Il motivo? Le sembra quasi che premere l'interruttore off di entrambi i suoi personaggi sia diventato impossibile.

Ci sono momenti in cui si sente malinconica, sognatrice, smielata da morire – le manca solo di mettersi a scrivere un diario segreto come Elena, dio! - e altri in cui... Bè, per quanto sia imbarazzante da ammettere, le parte un treno di ormoni galoppanti da farle temere di essere diventata una sottospecie di ninfomane in astinenza, pienamente in modalità Katherine.

Ecco, più che Elena, è Katherine il problema. Elena è piuttosto facile da spegnere, – basta un party un po' alcolico assieme a Candice e Sara, per esempio, o una scorpacciata di burro d'arachidi davanti a un film splatter, anche.

Ma Katherine è letteralmente un casino.

Nina a volte si spaventa, e l'ipotesi di soffrire di un qualche principio di schizofrenia si fa di giorno in giorno più forte nei suoi pensieri. Non si spiegano in altro modo i momenti in cui sente una voce bassa, similissima alla propria quando interpreta Katherine, sussurrarle all'orecchio le meraviglie degli addominali scolpiti di Paul, o di quanto Ian sia assolutamente scopabile ora che lui e Meghan si sono lasciati.

Solo per fare un paio di esempi.

I più casti.

E se a frenare le voglie improvvise per Paul c'è il fatto che lui è fidanzatissimo e innamorato – e Nina non ci proverebbe mai con uno già impegnato - , dall'altra c'è Ian, la fiamma che innesca la miccia-Katherine.

Con le sue battute, i bacetti sulle guance, gli abbracci, le toccatine furtive e gli sguardi ammiccanti degni di Damon – che rivolge a Nina già da molto prima di aver chiuso ufficialmente con Meghan – contribuisce solo a complicare le cose.

Ma la cosa peggiore è che Nina gli dà corda.

Sarà che lui la fa sorridere in modo assurdo e gigantesco senza nemmeno sforzarsi troppo, che riesce a non farla sbadigliare perfino quando le parla di politica e dei disastri ambientali che ammorbano il pianeta, o che non le fa sentire mai la differenza dei dieci anni d'età che li separano.

E poi, prima di tutto, Ian è un amico.

Più intimo di quanto richiederebbe il rapporto tra due colleghi, e meno altro di quel che desidererebbe Nina, che d'altra parte ha capito: oh è palese che Katherine viene fuori nel suo massimo splendore perverso solo quando c'è Ian di mezzo.

E se sul set, l'attrazione per lui può solamente giovare alla recitazione, fuori è tutta un'altra storia.

Nina, quando è in pubblico con il collega – di fronte a telecamere, paparazzi e fans – deve fare uno sforzo in più per trattenersi, non cercare continuamente il contatto fisico e non rispondere troppo spesso alle carezze casuali di Ian - l'indiscrezione adorabile fatta persona.

Eppure la ragazza non osa sperare in qualcosa di più: Ian è così...Ian.

Ne è certa, non può davvero interessargli come qualcosa di più di un'amica, e comunque fare il passo successivo sarebbe un errore: una cotta per un collega è quanto di migliore possa esserci per rovinare una meravigliosa intesa lavorativa e rischiare che anche gli sforzi di tutto il team vengano compromessi.

Non a caso la regola d'oro più odiata – e ignorata - tra gli attori è “vietato intrattenere relazioni con i propri partner sul set, fuori dal set”.

A volte, quando i pensieri vertono più minacciosamente verso Ian, a malincuore Nina chiede l'aiuto di Elena: si crea l'immagine mentale dell'innocente orfanella diciassettenne, innamorata di Stefan e che considera Damon solo un amico, e chiama a sé una certa timidezza impastata di dolcezza innocente.

In questo modo, Ian è più facile da dimenticare.

Ma il metodo non regge molto a lungo: Katherine sopprime facilmente il proprio doppelganger, suggerendo a Nina che basterebbe solo un po' di pepe e determinazione in più per avere Ian ai suoi piedi.

E intrattenere una relazione segreta sarebbe così eccitante, dopotutto...

Nina ama e odia Katherine, per quelle verità scomode, che le ronzano in testa più spesso del dovuto.

Un vero e proprio delirio, ed è vero quello che, un giorno, la ragazza si lascia sfuggire in un'intervista: per colpa del duplice ruolo che interpreta, perde un sacco di ore di sonno.

Non riesce a dormire.

Ian, Ian, Ian.

Le foto insieme a Ian.

I tweet stupidi e dolcissimi con Ian.

La marea di possibilità non sfruttate con Ian.

La vacanza in Australia in cui non è successo niente con Ian.

Per distrarsi, Nina passa le notti al telefono con sua madre o suo fratello dall'altra parte del globo, oppure al computer, navigando in internet.

Ci sono decine e decine di siti dedicati a lei e Ian, ovviamente.

Fotografie... mh, quella era davvero sexy e interessante...

No.

Sono Damon e Katherine, Nina, ricordi? I personaggi che interpretate.

E quei fotomontaggi?

Io e Ian nudi e...Ok, meglio chiudere.

E quando Nina finalmente crolla a letto, è colta un sonno leggero che viene poi presto spezzato dalla sveglia: un'altra giornata sul set deve cominciare.

 

Questa routine va avanti per un po', fino a quando la follia raggiunge l'apice, e un giorno Nina si desta per colpa di un respiro lieve e fresco sulla pelle di una guancia.

Cosa..?

Non si è portata a letto nessuno, di questo ne è più che certa.

Apre gli occhi, si gira sul materasso, certa che si tratti di uno spiffero, e invece per poco non le viene un colpo.

Di fronte a lei, stesa comodamente su un fianco, c'è la sua esatta copia.

Buongiorno, bambina” la saluta tranquilla Katherine, col suo sorriso malandrino.

Nina spalanca la bocca, assolutamente allucinata, e si stropiccia gli occhi: deve essere un sogno. No, un incubo!

A-assurdo!” balbetta, spaventata nel rendersi conto che l'immagine della vampira non sparisce, e anzi, diventa sempre più reale a ogni secondo che passa.

La risata roca e sensuale con cui Katherine le risponde poi, è assolutamente vera.

Cioè, tutto è vero, in lei.

I capelli castani, lunghi e ondulati sulle spalle magre, gli occhi scuri e vivaci, il sorriso bianco, la carnagione olivastra, la mano dalle dita lunghe e affusolate su cui poggia il mento.

I suoi capelli. Le sue spalle. I suoi occhi... Tutto – di Nina.

Ma non è solo questo. E' come Katherine respira e occupa lo spazio su quel letto, la sua postura elegante e l'espressione maliziosa – le stesse che Nina porta addosso quando recita – a sconvolgere più di tutto l'attrice.

E' una sensazione da brivido, perchè Nina può vedere ogni particolare della propria interpretazione senza esserci dentro.

Non è affatto come fingere davanti a uno specchio, guardare una puntata di The Vampire Diaries o che altro.

E' proprio come vedere un'altra persona.

Una che le somiglia in tutto, una gemella identica a lei, che non è lei – non lo è, maledizione – eppure che sente appartenerle, come un pezzo di sè.

Ora Nina capisce veramente cosa debba provare Elena.

Assurdo. Assurdo. Assurdo.

L'unica assurda qui sei tu, mia cara” esclama Katherine, passandosi una mano tra i capelli scuri e sollevandosi sul materasso in un movimento rapido e fluido. Si rassetta il vestitino nero e sexy che indossa e si guarda allo specchio, con l'espressione quasi incuriosita di chi si stia cercando addosso anche un minimo difetto senza trovarlo.

Sono proprio perfetta” la sente infatti bisbigliare Nina, la quale, dal canto suo continua a pensare di essere completamente impazzita.

C-cosa...c-come...perchè?!” riesce ad esalare alla fine.

Spera vivamente che non si tratti di un delirio allucinatorio, ma solo di un brutto sogno da cui non riesce a svegliarsi.

Sì, pensa Nina, bisogna essere ottimisti, e quindi propendere per quell'ipotesi.

Sei davvero uguale a quella mocciosa di una Gilbert” la canzona Katherine, sottolineando il tutto con un finto sbadiglio.

E in quel momento, come se qualcuno avesse puntato le luci di scena sulla sedia in un angolo della stanza, Nina si accorge che è comparsa un'altra copia di se stessa.

Una copia diversa, l'opposto di Katherine.

Elena.

Felpa, jeans e all star, capelli piastrati e aria timidina e insicura, come se pure lei non sapesse bene cosa ci faccia, nella camera di Nina.

Questo deve essere un sogno” scandisce l'attrice ad alta voce, e la risposta delle sue due inquietanti sosia è automatica ed opposta.

Katherine scoppia a ridere per la seconda volta, mentre Elena si alza, innervosita, e incrocia le braccia al petto.

Mi dispiace, Nina” esordisce, in tono sinceramente mortificato.

E' stata un'idea di Katherine, io gliel'ho detto che non era il caso di disturbare la tua privac-...”

Ma viene interrotta da Katherine che, a velocità sovrannaturale, le è comparsa davanti, stringendole la gola con una mano e schiantando la ragazza contro il muro.

Sgualdrinella ipocrita” cantilena la vampira in tono minaccioso “anche tu eri d'accordo, ora non tirarti indietro facendo la santarellina”

Ok, ok...” soffoca Elena, non appena Katherine la libera con noncuranza e torna a rivolgersi a Nina.

Comunque, quello che io e la mia scialba doppelganger siamo venute a dirti è: vedi di darti una mossa con quel tronco di pino di Ian Somerhalder, o prenderemo noi le redini della situazione”

Nina si lascia sfuggire un lamento esasperato.

Ancora questa storia! Perfino dormendo non può stare tranquilla.

Ma tanto, appunto, è solo un sogno.

Basterà ignorarlo e attendere di svegliarsi.

Katherine la fulmina con gli occhi, poi si avvicina all'orecchio di Elena e le mormora qualcosa. La ragazza annuisce, un po' incerta.

Pensa che sia un sogno, hai sentito, Elena?” chiede Katherine con un ghigno, come avesse letto un paio di pensieri di Nina.

E probabilmente, trattandosi di una proiezione del suo inconscio, è proprio così.

Quindi quello che stiamo per fare non sarà un problema” riprende con innocenza.

Senza che l'attrice possa rendersene minimamente conto, Katherine la raggiunge sul letto e le mani che le stringono i polsi dietro la schiena in una morsa.

Ahia! Ma che diavolo ti prende...? Lasciami!”

Sbrigati, Elena” ordina alla sua copia umana, la quale attraversa la stanza a passo nervoso e prende il cellulare di Nina, iniziando a comporre in fretta un numero.

Un numero che per qualche motivo l'attrice è sicura di conoscere non appena Katherine le preme una mano sulla bocca e Elena inizia a parlare.

Sta telefonando a Ian!

Mhmfh!”

C-ciao Ian... ti ho svegliato?” mormora infatti Elena dolcemente.

Nina prova a liberarsi dalla presa di Katherine, a urlare, ma non può nulla contro la forza d'acciaio di quelle braccia – che sono identiche alle sue, santo cielo! - tutto quello che riesce fare è mugolare.

Sì, non riuscivo a dormire e, bé, ho pensato di chiamarti...”

Elena continua a parlare con Ian al telefono, e allora Nina decide di calmarsi, primo perchè vuole davvero sentire cosa si dicono – curiosità maledetta - , secondo perchè Katherine le ha appena poggiato il mento su una spalla sussurrandole di fare silenzio, o squarcerò la tua bella giugulare in meno di un secondo.

Una minaccia da un personaggio che... non esiste!

Non esiste perchè sono io!

Nina non sa se essere più incazzata, indignata, incredula o spaventata, e per quanto ancora non ci possa credere, l'idea di sfidare la pazienza di una vampira sanguinaria non le sembra una scelta molto saggia, nemmeno nei sogni.

...no, no, figurati. Ma certo, anche per me è così”

Elena continua a chiacchierare, ora con più confidenza, ma quando Katherine le scocca un'occhiata impaziente, come a dire “taglia corto”, la ragazza viene al dunque.

Domani, dopo le riprese. Sei libero?”

Nina trattiene il fiato - quel poco che le è rimasto e che Katherine le concede.

No, è solo che avrei bisogno di parlarti. Sì. No, no. Okay. Ma che carino... grazie! Sì, okay. D'accordo, sogni d'oro anche a te!”

Cielo, Elena è veramente di una zuccherosità imbarazzante.

A domani!”

E chiude la chiamata.

Katherine sbuffa e lascia libera Nina, che finalmente può riprendere a respirare regolarmente.

Ce l'hai fatta, eh? Non la finivi più di blaterare idiozie” sbotta la vampira, avvicinandosi a Elena e tirandole – più o meno giocosamente - una ciocca di capelli.

Mica potevo chiederglielo subito, no? Dovevo girarci un po' attorno, o sarei sembrata troppo sfacciata...” spiega Elena, irritata.

Tsk. Dillo che ti piace fare la svenevole con Ian...” ritorce Katherine con uno strano sorrisetto, prima di cingerle i fianchi e spingerla sul letto.

Vuoi farmi ingelosire” sussurra, accarezzandole il viso, gesto a cui Elena, per qualche motivo, non si ritrae.

E ora Nina è troppo sconvolta dal fatto che è appena iniziato uno dei momenti lesbo-chic di Katherine per preoccuparsi di cosa diavolo significhi la telefonata di Elena – quella farsa assurda con Ian.

Sì, ora ne è certa, tutto quello non è reale. Ma che razza di sogno assurdo e pervertito sta facendo?!

Deglutisce rumorosamente: vabbè che a Katherine piace provarci con ogni essere respirante di bell'aspetto, ma Elena?

E lei si lascia sbaciucchiare! Con un certo trasporto e tanta allegria, per giunta!

Nina pensava che niente potesse sconvolgerla più di quel che è successo poco prima, ma deve ammettere che questo è a dir poco disturbante e surreale.

Due ragazze che sono identiche nell'aspetto a lei, e quindi è come vedere se stessa strofinarsi contro se stessa e...

Un calore improvviso le si diffonde sulla faccia.

Tutto questo è semplicemente folle.

Vuoi unirti a noi, Nina?”

La provoca Katherine, maliziosa.

La raggiunge con uno scatto e le pizzica una guancia con le dita.

Per qualche motivo credo che tu sia proprio una bella ragazza!”

Nina chiude gli occhi, svegliandosi di colpo, ed è come avere una amnesia.

Non ricorda altro se non la sgradevole sensazione di aver fatto – o immaginato - qualcosa di imbarazzante.

Ci penserà domani, decide, mentre, per una volta, stranamente, sprofonda in un sonno riposato e senza sogni.

 

 

La mattina dopo Nina si sente particolarmente piena di energie, entusiasta di cominciare una nuova giornata sul set. Il lavoro procede alla grande, le scene con Ian poi, filano che è una meraviglia, senza che alla ragazza girino in testa pensieri preoccupanti su di lui – e sui propri desideri per lui.

Va tutto schifosamente bene, insomma, almeno fino a quando, terminate le riprese, Ian le si avvicina circospetto e le chiede di raggiungerla nell'hotel dove alloggia tra un paio d'ore.

Ma stai... insomma, fai attenzione. E' pieno di paparazzi” si raccomanda Ian, insolitamente imbarazzato.

Nina sbatte le palpebre un paio di volte, disorientata.

Io e te abbiamo... un appuntamento?” scandisce, abbassando la voce, mentre sprazzi di ricordi iniziano a farsi strada nella sua mente.

Una sensazione bruttissima.

Orrenda, ripensandoci.

Katherine.

Elena.

La telefonata.

No, era solo un sogno, di cui, per altro, non ricorda neppure tutti i dettagli, figuriamoci.

Nina, se è uno scherzo non è divertente!” risponde Ian, concitato, gesticolando animatamente come Damon quando Elena gli fa perdere la pazienza.

Mi hai chiamato alle tre di notte, tipo, per chiedermi di uscire e ora ritiri tutto?!” sgrana gli occhi, con una di quelle espressioni Damonesche che tanto lo rendono amato tra il pubblico e Nina si sente mancare.

Deja-vu. Terribile deja-vu.

Quella tra loro sembra la scena in cui Damon parla ad Elena del bacio che in realtà ha scambiato con Katherine.

A-aspetta, Ian... Vuoi dire che io ho d-davvero...?”

Impossibile.

Quella telefonata l'ha fatta un parto della sua immaginazione e...

Katherine ed Elena, una di fianco all'altra, la stanno fissando da dietro le spalle di Ian.

Nina, ti senti bene?” chiede lui, preoccupato. “Sei pallid...oh, cazzo!”

Senza riuscire a impedirselo, Nina sviene tra le braccia del collega.

 

Tutto bene. Va tutto bene, davvero, è stato solo un calo di zuccheri. Sono stanca”

Nina non ha idea di quante volte l'abbia ripetuto –a Julie e Kevin, a Paul, a tutti quanti.

No, non ho bisogno del medico. Devo solo andare a casa e riposare” ha ribadito a un preoccupatissimo Ian.

Chiamami non appena stai meglio, ok?” le ha mormorato lui, prima di salutarla.

Ok”

Ok. Chissà quando starò meglio, si chiede Nina, tornando a casa e buttandosi sul letto, sconsolata.

Un ciclo di sedute da uno psichiatra al momento le sembra la priorità più assoluta, comunque.

Nina?”

Alzati, momiche

Oh, no. Ecco che ricominciano.

Con assoluta assenza di sorpresa, Nina nota di essere ancora una volta circondata da due ragazze identiche a lei nell'aspetto: l'unica cosa che differenzia tutte e tre, praticamente, è solo il vestiario e l'acconciatura.

Sto impazzendo” geme Nina, sentendosi addosso una gran voglia di piangere.

Perché non ve ne andate?”

Perché dobbiamo aiutarti. Lo facciamo per il tuo bene, credimi!” spiega la dolce Elena, con un sorriso comprensivo.

Lo facciamo perchè se continui così esploderai, credimi!” le fa eco, a modo suo, Katherine, roteando gli occhi.

E soprattutto te lo farai sfuggire. Vogliamo parlare della cazzata di poco fa?” continua, acida.

Fosse stato premeditato, tipo fare finta di perdere i sensi solo per strusciarti addosso a lui, avrei potuto capire. Ma svenire davvero è stata una mossa patetica”

Pienamente degna di te, Elena” conclude con una smorfia disgustata e un gesto impaziente.

Sentite, è stata colpa vostra!” sbraita Nina, su tutte le furie, puntando l'indice contro entrambe.

Non dovevate comparire in quel modo... No, non dovevate comparire e basta!”esala, mettendosi le mani nei capelli.

Te l'avevo detto che avrebbe reagito così” sospira Elena all'indirizzo di Katherine, che fa spallucce.

Ci ringrazierà, prima o dopo”

Guardate che io sono qui! Vi sento!”

La vampira sembra esasperata.

A quanto pare ci senti, ma non ci ascolti con attenzione

Ebi se, Katerina!sbotta Nina, d'istinto.

Mandarmi a fare in culo nella mia – nostralingua madre non è molto furbo da parte tua, sai?” annuncia Katherine in un ringhio basso, sfoderando i canini.

Ok, ragazze, ora basta” si intromette Elena alzandosi in piedi e prendendo Nina per mano.

Diamoci da fare e vediamo di risolvere questa situazione senza litigare, va bene?”

Katherine sembra calmarsi, anche se i suoi occhi dicono chiaramente quanto vorrebbe fregarsene della diplomazia e azzannare il collo di Nina.

No, no, aspetta, ma cosa...?” domanda quest'ultima, la testa che le gira.

Dobbiamo prepararti per l'appuntamento” annuncia Elena, paziente.

La giornata non è ancora finita e tu e Ian dovete vedervi”

Arrivata a quel punto, Nina non ha la forza di controbattere. Si arrende e basta.

Non aveva mai capito cosa volesse dire davvero essere vittima dei propri personaggi, ma ora il concetto le è più che chiaro.

Mocciosa, che ne dici di questo?” chiede d'un tratto Katherine, improvvisamente più allegra, tirando fuori dall'armadio di Nina una minigonna inguinale e una camicetta nera che, se indossate, lascerebbero poco all'immaginazione.

Troppo esagerata” scuote la testa Elena.

Sì, ma nemmeno può vestirsi da suora come faresti tu!” rimbecca l'altra.

E se fossi io, a decidere?” alza la voce Nina, per sovrastare le loro – tre voci identiche che parlano, per dio, non deve pensarci.

Andrò a questo diavolo di appuntamento con Ian, a patto che poi voi due ve ne stiate buone e mi lasciate in pace per sempre”

Ma poi da quando parlare e negoziare con due copie di se stessa le sembra così naturale e semplice?

Meglio non farsi certe domande.

Inizia a capire, la nostra Nina, dobreapprova Katherine, accarezzandosi il mento, mentre Elena si illumina a propria volta.

Non crede di aver capito niente, Nina, se non il fatto di essere impazzita, ma non le importa: le basta essere giunta a un compromesso con quelle due allucinazioni così realistiche, e sentire che, assecondandole, potrà recuperare la propria sanità mentale.

In fretta e furia si arma di determinazione e inizia a cercare qualcosa di adatto da indossare.

Elena e Katherine si scambiano un'occhiata di intesa, soddisfatte, accoccolate l'una contro l'altra sul letto.

Voi due, comunque, pensavo che vi odiaste” osserva distrattamente Nina, con una punta di curiosità.

Odio, amore... Sono separati da una linea sottile” ribatte Elena citando Katherine, che ridacchia, giocherellando coi suoi capelli.

E sinceramente, siamo entrambe stufe marce dell'eterno triangolo coi fratelli Salvatore”

...Contente voi”

 

 

Quasi tre ore dopo, Nina sta entrando nella stanza d'albergo di Ian. Ha insistito per interi minuti, al telefono, per convincerlo a non rimandare l'appuntamento, e alla fine c'è riuscita.

Ehi, ciao! Allora, come va?” chiede Ian, guardandola come se si aspettasse di vederla svenire di nuovo da un momento all'altro.

Prima mi son preso un colpo”

Sapessi io...

Tutto ok, mi dispiace di averti spaventato, ma comunque, smettiamola di parlarne. Non è successo nulla, no?” minimizza Nina, con un gesto della mano, mentre lui la fa accomodare.

Sii sicura di te, ammicca un po', fai la sexy” è il consiglio di Katherine nella testa, non appena Nina si siede sul divano di pelle, accanto al collega.

Ma non spaventarlo troppo, vacci piano coi complimenti, e aspetta che sia lui a fare la prima mossa!” si raccomanda Elena.

E' come avere i classici angelo e diavolo a sussurrarle all'orecchio.

Tranquille” le rassicura Nina, a voce alta, proprio mentre Ian le chiede se le va qualcosa da bere.

Ehm, puoi ripetere?”

Ah, no no, scusa, parlavo da sola!” svicola rapida Nina con un sorrisone idiota.

Benissimo, prima figura di merda conclusa!

E' da un po' che sei strana” commenta Ian, grattandosi il mento, a disagio.

Anche ieri notte, quando mi hai chiamato...”

A proposito di questo...” lo interrompe Nina, deglutendo rumorosamente e dimenticando i consigli delle sue due copie.

Non ti azzardare a dire che stavi scherzando!” minaccia Katherine.

Non tirarti indietro proprio ora, Nina!” la prega Elena.

Ma lei non ha intenzione di farlo, vuole solo fare di testa sua, con decisione.

Basta messaggini idioti, frasi ambigue, fughe, dubbi, incertezze.

Arrivare al punto e basta.

Katherine ed Elena hanno ragione: non può trattenersi più. Non è salubre, non è giusto, e gli occhi di Ian sono così ansiosi di ricevere una risposta vera, che non potrebbe mai deluderlo con una bugia o una mezza verità.

Il fatto è non so più se quello che recito è la realtà o invece il contrario” butta fuori Nina, tutto d'un fiato. Non osa ancora alzare gli occhi su Ian – chissà mai che lui non le stia già rivolgendo lo sguardo compassionevole che riserverebbe a una povera pazza.

I miei personaggi mi possiedono, o forse io possiedo troppo loro, non lo so, e so che non ha alcun senso detta così”

Fa una breve pausa solo per respirare e perchè, maledizione, è difficile farlo quando il cuore dà i numeri la cassa toracica sembra sul punto di esplodere. Solleva lo sguardo su Ian e dalla sua faccia capisce che non deve averci capito poi molto, perciò cerca di trovare un filo e riprendere più chiaramente – anche se non sa quanto potrà servire.

Tu sei tu, non Damon. E io sono io, non Katherine o Elena. Più o meno”

Ian apre la bocca un paio di volte, palesemente confuso, senza però fiatare per fortuna, così Nina può continuare con quel treno di rivelazioni caotiche facendo meno fatica.

Quello che voglio dire è” sospira alla fine “è che ci ho provato, in nome di quella diavolo di regola d'oro che Julie e Kevin citano sempre, ci ho provato con tutte le mie forze. Ma non posso farne a meno, perchè...”

Chiude gli occhi prima di dire l'ultima parte, conscia delle conseguenze di ciò che seguirà.

Perché sto letteralmente impazzendo e se non lo faccio ora non avrò il coraggio di farlo mai più”

In quell'istante, nell'esatto istante in cui pronuncia quelle parole, Katherine ed Elena scompaiono nel buio dell'inconscio e dell'irrealtà a cui appartengono, ritornando innocue, e allora c'è solo Nina, Nina perfettamente sicura e terrorizzata da ciò che ha appena detto e dal bacio improvviso e impacciato che ruba a Ian.

Lui riesce solo a mugolare un'esclamazione sorpresa, prima di lasciarsi andare al primo vero scontrarsi di labbra, lingua e pelle che scambiano senza gente attorno, niente obiettivi, macchine da presa, costumi di scena, copioni da seguire.

E al diavolo la regola d'oro degli attori.

Affondare le dita tra i capelli e arruffarli senza controllo, toccare la pelle nuda sotto i vestiti, quasi rotolare giù dal divano nella foga di stringersi l'uno contro l'altra, rubarsi il respiro a vicenda fino a quando i polmoni lo permettono per poi ricominciare tutto da capo, e andare avanti senza un ordine, una regola, una pausa o pensieri incerti e fuori luogo.

Incredibile, poi, come ripetere qualcosa di già fatto con altre intenzioni, con una volontà diversa e desiderio vero, cambi a tal punto il contatto fisico tra loro da farlo sembrare una cosa totalmente nuova, destabilizzante e meravigliosa da perderci la testa.

Nessuna finzione, nessuna costrizione, nessun obbligo di regia – pura libertà di improvvisazione e stordimento assoluto - , e che importa se i loro movimenti sono quanto di più scoordinato, indelicato e impaziente possa esserci?

Quella è la scena migliore che abbiano mai interpretato insieme, perchè è reale.

 

 

Sai” racconta Ian più tardi, mentre entrambi sono nudi e abbracciati sul divano, sotto una coperta, a ingozzarsi di gelato e a riguardarsi l'ultima puntata di The Vampire Diaries.

A proposito di questo - insomma, noi due che sfanculiamo la regola d'oro e tutto il resto, no? - l'altra sera ho sognato Damon...”

Damon...?”

...Sì, che mi diceva che sarebbe successo qualcosa, con te, e che avrei dovuto solo aspettare. E subito dopo mi sveglia la tua telefonata. Incredibile, no?”

Nina ride e nasconde il viso contro il suo petto, prima di rispondere.

Nessun sogno è mai solamente un sogno”

 

 

 

 

 

***

 

 

 

 

Note finali: se siete arrivati qui, dovete sapere una cosa. Io questi due li amo. Li amo come si ama un OTP che segui da secoli – mica da anni – e io sono *certa* che tra loro ci sia qualcosa/che accadrà se già non è accaduto *OO* Eppure nonostante questo la prima fanfiction che ho terminato su di loro è una roba crack e comico-demenziale XDD Non tiratemi i pomodori, vi prego! Ci sono anche le storie serie.

Riguardo all'accoppiata Katherine/Elena, dico solo che mi sono divertita in modo indecente a scrivere delle loro follie ai danni della povera Nina. E come coppia non mi dispiacciono davvero, hanno un gran potenziale *ride*, anche se il mio cuore è sconfinatamente Delena e Steferine nei secoli che verranno, amen :3

Grazie a tutti, alla prossima!


   
 
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