- Miki...

Akira fissò con orrore gli occhi sbarrati e senza vita della ragazza. In cima a quelle lunghe aste di legno, dove i raccapriccianti resti di Miki e Tare erano stati conficcati a mo' di macabri trofei, il giovane vide, attraverso un velo di lacrime e le fiamme che divampavano, i frammenti di un mosaico distrutto. Davanti a lui, decine e decine di persone urlanti che gioivano, coi volti deformati dalla follia. Di fronte a quella scena, il tempo per Akira si era fermato: malgrado il cuore lo supplicasse di non guardare, i suoi occhi erano "incollati" sulla testa mozzata di Miki e sulla sua espressione di terrore, "congelata" nell'immobilità della morte. Che cosa poteva aver visto la povera ragazza nei suoi ultimi momenti; quale essere immondo aveva potuto compiere un gesto tanto atroce verso di lei, così fragile e innocente ?!? Purtroppo Akira poteva solo immaginare la paura e la sofferenza della sua dolce Miki e, un attimo dopo, su di lui gravò ben più di un semplice senso di colpa...

Lui che pure credeva di aver "VISTO" l'inferno, nel momento in cui la sua vita e quella del Demone Amon si erano fuse assieme, per la prima volta invece comprese realmente cos'era il VERO INFERNO: non erano quei diavoli dalla forma umana, che ballavano e urlavano in preda alla frenesìa e all'agitazione; non erano le fiamme delle torce accese che brillavano nella notte; e non erano nemmeno quelle povere membra, infilzate e sollevate verso l'alto, a testimonianza di chissà cosa... No, l'inferno era DENTRO DI LUI !!! L'urlo straziante di Miki e il pianto disperato di Tare, assieme alle vite spezzate degli ormai defunti coniugi Makimura, riecheggiarono nella mente di Akira come una pioggia di artigli affilati. Nessun essere umano può dire di conoscere l'inferno e continuare a credere di essere umano, nessuno può pretendere di conoscere il "lato oscuro" senza pagare un prezzo... Akira si era illuso, se aveva pensato che il prezzo fosse il suo corpo, il prezzo era la sua anima...

Per alcuni istanti, che però sembrarono lunghissimi, quei folli ignàri continuarono a ballare e a gridare sotto la luce della luna. L'ultima lieve traccia di umanità presente nel corpo di Akira si spense, come la debole fiamma di una candela, e in quel momento L'ALTRO si svegliò...

***

Akira adesso stringeva a sé la sola cosa che rimaneva della sua dolce Miki, Intorno a lui le fiamme che si spegnevano, i resti carbonizzati di decine di persone e il lago di sangue sotto i suoi piedi erano le uniche tracce rimaste della sua furia omicìda che quei pazzi avevano provocato con le loro stesse mani, nello stesso momento in cui l'avevano toccata...

Piange Akira, non può fare altro ormai, Miki non c'è più. L'unica cosa che lo legava alla sua umanità non esiste più, non gli è rimasto più nulla... NULLA !!!

Il Futuro per lui non esiste, che cos'è un Uomo ? Che cos'è un Demone ? Per che cosa ha combattuto ?!? Tante domande, nessuna risposta... Del resto, che senso avrebbe ormai ?

C'è chi desidera vivere per paura di morire, chi desidera morire perché non ha più niente da perdere... ma chi continua a vivere per la vendetta, dentro di sé è già morto!

FINE 

NOTA:

"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni

Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...