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Autore: gaga96    14/12/2010    6 recensioni
Ciao a tutti!
"Bonnie e Damon si sono messi insieme. C'è un piccolo problema: lui deve partire per l'Italia per un certo periodo di tempo. Ma, alla fine, tornerà? E se non lo fa, cosa succederà a Bonnie? Leggete per scoprirlo;)"
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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—Ti amo…non voglio che tu te ne vada!— sussurrò, piano piano e dolcemente la ragazza paffuta.
—Anche io, fiammetta…lo so!—sorrise il ragazzo, stringendola a sè e sparpagliandole quei capelli fiammanti. Si baciarono un'altra volta, quasi come se ne avessero bisogno. Ma c’era qualcosa di diverso in quei baci…erano distaccati…
—Ora, però, devo andare...—mormorò il ragazzo, scostandosi leggermente dalla sua ragazza. Lei sentì le lacrime salire agli occhi, ma decise di trattenersi: lui aveva scelto lei, rifiutando tutte le altre ragazze del mondo, quindi perchè preoccuparsi? Lui le accarezzò la spalla. Ma c’era qualcosa di diverso nei suoi tocchi…così freddi…
—Su, non piangere! Lo sai che tornerò!— le disse lentamente, quasi volesse imprimerle nella testa di lei, quelle parole, mentre asciugava dolcemente una piccola lacrima scappata dagli occhi marroni della rossa. Lei annuì, cercando di apparire più convinta possibile. Ma c’era qualcosa di diverso negli occhi del ragazzo…non c’era quella piccola luce che illuminava la notte…
—Quando tornerai?— chiese, tremolante.
—Il più presto possibile! Non voglio che i tuoi occhi soffrano troppo senza vedere la mia splendida visione per un lungo periodo!— rispose, alzando il mento e facendo un sorriso beffardo. La fanciulla gli lanciò un piccolo pugno sulla spalla, facendo un sorriso forzato. Perchè se non sorrideva, scoppiava a piangere.
—E comunque, chi ti proteggerebbe, se non ci fossi io? Eh? Quello sviscerato di Mutt? Quel rammolito del mio fratellino? Tornerò presto, streghetta, non preoccuparti.— le disse, baciandola un'altra volta. Quel bacio aveva qualcosa di strano e Bonnie capì che quel bacio era il bacio. Quello dell'arrivederci. Quello del tornerò presto. Quello dell'addio...
Quando la ragazza riaprì gli occhi trovò solo una tenda bianca che svolazzava per la camera e una finestra aperta. Una piccola piuma nera cadde vicino a lei, che raccolse e, buttandosi sul letto, facendosi piccola, la strinse più forte che poteva, mentre il dolore che era riuscita a trattenere in quelle ore, la annientò.
 
Era passato un mese e mezzo dall'ultimo giorno in cui aveva visto il vampiro. Perchè lui non era ancora tornato. Doveva andare a Firenze a fare delle commissioni e avrebbe dovuto metterci al massimo due settimane. Invece no. Dopo un mese, Bonnie McCullogh capì che non sarebbe più tornato. Lo capì dal fatto che i primi tredici giorni sentiva il ragazzo che le mandava dei messaggi, come "Ti amo" o "Mi manchi". A poco a poco, questi messaggi divennero sempre più rari, fino a che, il diciassettesimo giorno, sparirono del tutto. Lo capì dal fatto che Stefan, in quei due giorni, era piuttosto serio e la guardava con aria colpevole e compassionevole. Lo capì dal fatto che dentro di lei, tutto divenne buio.
 
Te lo leggevo negli occhi… lo sentivo dalla tua voce…dai tuoi baci…dalle tue carezze…ora ho la certezza che tutto ciò che ho amato era solo una grande menzogna…” continuava a pensare la rossa, ogni secondo delle giornate, ormai diventate scure e senza un senso.
 
Passarono i mesi e di Damon Salvatore neanche l'ombra. Settimane di agonia a piangere sulle spalle delle due migliori amiche e a pensare ai momenti passati con lui.
 
“Mi manchi…è come se mi mancasse l’aria…perché te ne sei andato? Cos’ho fatto di male per meritarmi questo? Che cazzo ho fatto per perderti?”
 
Nei giorni successivi, Bonnie decise che non poteva più vivere nei ricordi, ormai troppo lontani da raggiungere. Così, iniziò a chiudere le porte riguardanti la sua storia con Damon e tutto quello che avevano passato insieme. Aveva preso la decisione di iniziare una nuova vita senza Damon Salvatore. E così fu.
 
Un anno e mezzo dopo…
 
—Alex, potresti mettere a letto Emily e Seth? — chiese la signora Stevens a suo marito.
—Certo, amore! Ehi, che faccia! Tutto ok?— chiese Alex, intravedendo l’espressione incupita della moglie.
—Certo caro! Ora vai!— disse, abbracciando Alex e baciandolo romanticamente.
—Sì, vado, vado!— sussurrò, facendo quel sorriso mozzafiato che lei adorava. La ragazza sorrise e andò sul balcone, per godersi il cielo notturno dell’estate. Adorava quel momento della giornata, quando tutto era calmo e silenzioso e il cielo brillava di stelle. Si appoggiò alla ringhiera coi gomiti e, con un sorriso rilassato, si godè il panorama, mentre una leggera brezza le scompigliava i riccioli rossi. Iniziò a ripensare al suo matrimonio, nove mesi prima, alla nascita di Set ed Emily, qualche settimana fa, alla faccia di Elena e Meredith quando avevano visto quanto i due bimbi le assomigliassero. Senza pensarci, iniziò con un dito ad attorcigliarsi i riccioli rossi, come faceva di solito quando era immersa nei suoi pensieri.
—Ho sempre adorato questo tuo gesto, Bonnie.—
A quelle parole, Bonnie ghiacciò. Il dito che stava attorcigliando il ricciolo si immobilizzò. Le gambe iniziarono a cedere lentamente, mentre la sudorazione aumentava. Gli occhi e la bocca si spalancarono, mentre un brivido violento la fece fremere. Un groppo in gola le bloccò la deglutizione, mentre lo stomaco iniziò a rigirarsi. Il respiro si dimezzò e il tempo rallentò. In pochissimi secondi, Bonnie tornò indietro negli anni, a quei momenti in cui sentiva quella voce. Così calda e fredda allo stesso tempo, così misurata e in grado di farti sciogliere e rabbrividire. Con uno sforzo immane, ruscì a girarsi, fin quando incrociò il suo sguardo, molto più vicino di quanto credesse. A quella vista, gli occhi le si riempirono di lacrime, ma non di felicità, bensì di dolore, per tutto il tempo che aveva desiderato rivedere quei bellissimi occhi neri, che non erano mai apparsi, e dolore perché ora era felice con la sua nuova vita e tutto quello che vedeva in quel secondo le riportava a galla momenti che aveva cancellato con forza e devozione in un anno.
Con molta forza, riuscì a dire:—Che ci fai qui?— Lui la guardò negli occhi per qualche secondo, poi rispose.
—Sono tornato.— A quelle parole, Bonnie sentì il cuore fermarsi, mentre la rabbia iniziava a crescere dentro di lei, fino a che non arrivò al punto massimo.
—Tornato? Come sarebbe a dire “tornato”? — sbottò, cercando di abbassare il tono di voce, in modo che il marito non la sentisse.
—Sì, sono tornato! E mi aspettavo di vederti al pensionato, contenta del mio ritorno, mentre vengo a sapere che sei sposata con un misero umano e hai addirittura due bambini!— rispose Damon, mentre il suo tono, da basso e calmo, diventava alto e furioso. Bonnie esplose.
—Cosa?! Io avrei dovuto aspettarti un anno?! Io?! Io ti ho aspettato ben tre mesi, mio caro! Ti ho aspettato, sperando ogni giorno di risentirti, di rivedere i tuoi occhi, di risentire il tuo profumo, ma tu non sei più tornato! Non sentivo più i tuoi messaggi, la tua aurea, mi hai lasciata da sola! E io ci ho sofferto troppo! Troppo! Poi ho incontrato Alex e mi sono sentita rinata e sapevo con certezza che era lui quello giusto! Quindi che ci fai qui, Damon? Cosa vuoi ancora da me?— gridò, mentre ad ogni parola il tono di voce si alzava sempre più. Solo terminato il discorso si accorse delle lacrime che le scendevano dalle guance. Damon la guardò con sguardo duro.
—Io non ti ho mai abbandonata. Ti sono sempre stato accanto.—
—E allora perché sei tornato solo ora, dopo che Stefan era così demoralizzato, dopo che mi hai lasciata senza nulla, dopo che mi avevi salutata in modo così freddo?— tuonò lei, esasperata.
—Perché ho dovuto combattere! Contro dei demoni! E stavo per restarci secco! Cazzo, Bonnie! Stavano venendo a Fell’s Church! Per rubare i poteri ad una potente strega che viveva lì! Forse la conosci! — disse ironico, per poi continuare:— Ecco perché! Ecco perché Stefan era disperato! Perché non poteva dire nulla di quello che stava succedendo! Ecco perché non ti mandavo messaggi! Ero troppo debole e mi ci sono voluti mesi per riprendermi! Ero freddo perchè sapevo a cosa andavo incontro già da tempo! Ho combattuto per te! Perché io…perché ti amo! E quando sono tornato, mi hanno dato la “bella” notizia che la persona di cui mi sono innamorato e per cui ho rischiato la vita si è sposata! Sposata con un balordo schifoso e che ha già avuto due bambini! Come credi che mi sia sentito io?— gridò Damon. Bonnie rimase zitta, senza sapere cosa dire, mentre si sentiva una stupida e prendeva a poco a poco consapevolezza delle parole che aveva appena urlato Damon, fino a che non capì tutto il discorso. Si sentì malissimo.
—I-io…non ne avevo idea…mi dispiace…ma non posso farci nulla ora…io amo Alex più di ogni altra cosa al mondo e amo i mie figli come la mia vita…io…— Damon abbassò il capo.
—Voglio un’ultima cosa…— sussurrò.
—Cosa?—
Damon si avvicinò, posandole una mano sulla spalla. Avvicinò le sue labbra perfette a quelle carnose della rossa che intanto iniziava ad ansimare, fino a che la distanza si annullò e si scatenò un incendio di emozioni. Tra dolore, odio, amore e nostalgia, il bacio divenne un mix perfetto che entrambi non sentivano da un sacco di tempo. Bonnie sentiva lo stomaco danzare, le mani sudare e il cuore galoppare come non faceva da tempo, mentre scariche elettriche la percorrevano violentemente, risvegliando dolci ma tristi momenti passati. Poco dopo, la ragazza posò le mani sul petto duro e gelato del vampiro, spingendolo indietro, interrompendo il bacio.
—M-mi dispiace…io…non posso farlo…ho chiuso con questo capitolo…mi dispiace…—deglutì—…d-dimenticati di me…—
Damon spalancò gli occhi.
—Ok.—disse solo. Bonnie lo guardò leggermente stupita, pensando che Damon avrebbe reagito diversamente. Forse non l’amava poi così tanto.
—Ok. Allora…addio!— concluse.
—Addio.— e, dandole un bacio sulla guancia, se ne andò, lasciando Bonnie talmente sconcertata che non riuscì nemmeno a sentire le ultime parole dette dal vampiro prima di trasformarsi:
 
Che la guerra abbia inizio…—
 
 
Fine
 


Ciao a tutti! Ok, non è un granchè come one-shot, però era da tempoo che volevo scriverla e oggi ho finalmente deciso di pubblicarla:) Spero vi piaccia=) Accetto tutte le critiche possibili=) Grazie a tutti=)
Alla prossima! Un bacio!
gaga96

   
 
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