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Autore: Lau_McKagan    16/12/2010    5 recensioni
"Strano come un'incontro casuale possa cambiare la vita di una persona. Fato, destino, circostanza, pura casualità, chiamatela come vi pare. Fatto sta che la mia vita è cambiata... ora è tempo di vivere davvero."
Los Angeles, 1987 -Motley Crue-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rientrò stanca come sempre quel pomeriggio. Aveva il doppio turno al bar e dopo poche ore avrebbe dovuto riprendere di nuovo. Athena aveva 24 anni, odiava quel nome… colpa dei suoi e della loro maledetta passione per la Grecia antica e la mitologia. Si faceva chiamare Thia, per lo meno era più semplice e non doveva subirsi ogni volta gli sguardi stupiti della gente. Era alta, magra ma formosa nei punti giusti, e aveva i capelli mossi color cioccolato, lunghi fino alle spalle. La frangetta scompigliata incorniciava il bel viso dai lineamenti delicati, gli occhioni verdi e le labbra carnose. Si era una bella ragazza… peccato non avesse mai molto tempo da dedicare a se stessa ora che doveva occuparsi di Sunshine. Strana propensione ai nome bislacchi quella della sua famiglia.

“Grazie Anne” disse prendendo tra le braccia la piccola che le si avvinghiò al collo.

“Di niente tesoro… la piccola è un angelo. Ricordati che non posso tenertela più tardi, dovrai chiedere alla vecchia Lu in fondo alla scala, se glie la porti prima delle quattro”

“Ok, grazie, grazie davvero” sorrise alla vecchia signora che abitava di fianco a lei. Le teneva la bambina quando lavorava, e quando non c’era lei c’era la signora Lu, una vecchia giapponese che la riempiva sempre di biscotti della fortuna. Non li sopportava, ma loro erano tanto gentili con lei e Sunshine, che ormai ci si era affezionata.

“Andiamo tesoro, allora… che cosa hai fatto oggi all’asilo, me lo dici?”

“Ho disegnato un cane”

“Un cane? Ma che bello!”

“Voio un cane anche io tia”

“Quando sarai più grande magari eh? Ora andiamo” aprì la porta entrando in quella casa tanto piena di ricordi… se non altro le avevano lasciato un tetto sotto cui stare con la bambina “facciamo merenda e guardiamoci un po’ di cartoni ti va? Poi io devo andare al lavoro di nuovo e…”

“Nooooo”

“Tesoro lo sai che non posso restare…”

Mise il broncio, quel musetto a cui lei non sapeva proprio resistere. Aveva quasi tre anni, ma era decimante molto sveglia… come Elettra, sua madre. Sunshine era l’unica eredità che la sorella le avevano lasciato, dopo che un brutto incidente se l’era portata via con il marito Phil. La bambina era con loro e miracolosamente rimase illesa. Solo qualche botta, ma nulla di più. Ma era rimasta orfana… e l’unica parente rimasta era lei. Ricordava ancora il giorno in cui la polizia suonò alla sua porta per darle la brutta notizia e portarle la piccola. Era così spaventata… non si vedevano spesso abitando in due stati diversi. Anzi, dalla sua nascita l’aveva vista una volta sola. Lei stava a New York, studiava lì da quando aveva finito il liceo, mentre Elettra si era trasferita a Los Angeles dopo il matrimonio con Phil. Ed era lì che ora lei viveva. Aveva dovuto lasciare l’università e la sua vita per badare alla piccola. E sebbene spesso la cosa le pesasse, aveva imparato a volerle un bene dell’anima. Lei, che con quegli occhi vispi e luminosi e i boccoli rossicci, le ricordava tanto l’amata sorella scomparsa. Le avevano lasciato la casa, un appartamento grazioso ma modesto sulla Santa Monica, ma la vita era dura, era difficile trovare un lavoro quando tutti ti vedevano come una specie di ragazza madre con figlia a carico e sola. Si era dovuta accontentare di lavoretti occasionali e anche squallidi, in bar e supermercati nemmeno troppo ben frequentati. Ora da qualche mese lavorava in una tavola calda dove se non altro le permettevano di fare turni doppi, cosa che le alzava quanto meno lo stipendio.

Ora con lei che le si era addormentata accanto dopo aver smangiucchiato una fetta di pane e cioccolata, era rimasta li ad accarezzarla, a guardare quella piccola parte di se che le aveva in poco tempo rivoluzionato completamente la vita… niente più studi, niente più carriera… ma in fondo le importava davvero? No, ora che aveva lei. In fondo, ne era valsa la pena. Ora anche lei non era più sola.



Rieccomi! Vabbè, bando alle presentazioni tanto ormai mi conoscete :)
Premetto che non so cosa ne verrà fuori di questa storia, ho in mente qualcosa, ma visto che il tempo scarseggia e ci sono altre fic da scrivere (è che non resisto, quando me ne viene in mente una non riesco a tenerla per me!) vedremo se e come andrà avanti. Come sempre farò del mio meglio. Spero sia di vostro gradimento! A presto, Lau

   
 
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