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Autore: NonnaPapera    17/12/2010    5 recensioni
Ciò che tutti vogliamo è non essere lasciati soli… ma se si resta troppo a lungo soli, cosa può accadere?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riflesso

 

La mano accarezzò la guancia, con movimento lento e sensuale.

Un sorriso si dipinse sulle labbra rosse e piene come i frutti del ciliegio.

Era veramente bello…

Non esistevano altre parole per descriverne la perfezione dei lineamenti e la dolcezza dello sguardo.

Ogni volta che la mente correva a quanto lo amasse, sentiva sempre il cuore saltare di un battito.

“Ti amo” disse semplicemente.

I suoi occhi azzurri si specchiarono in altri due dello stesso colore.

“Ti amo” fu la semplice risposta che ricevette indietro.

Sorrise compiaciuto.

Non aveva null’altro se non lui al mondo, ma finché c’era l’amore, la cosa non gli importava.

Era sempre stato solo.

Da che ricordava, la sua vita era sempre stata intrisa di solitudine, il rumore assordante dell’indifferenza della gente lo aveva sempre accompagnato.

Arrivando al punto di soffocarlo… quasi di fargli credere di non esistere come uomo.

In quei momenti aveva quasi creduto di impazzire.

Poi era arrivato lui, con quegli occhi chiari che lo fissavano con dolore… si, perché lui capiva il tormento che gli affollava l’anima.

Così era cominciata tra loro, nulla di straordinario o di speciale.

Si erano incontrati e da allora non si erano più lasciati.

Lui lo faceva sentire, per la prima volta in vita sua, amato.

Sorrise nuovamente di gioia, ed anche le labbra del suo amore si piegarono allo stesso modo.

Non importava cosa dicevano gli altri, non contavano nulla gli sguardi pieni di biasimo che la gente gli rivolgeva.

Lui sarebbe andato contro a tutto e a tutti, pur di preservare il loro amore.

Dicevano che era pazzo… la verità era solo che erano invidiosi… finalmente dopo una vita passata ai margini della società e senza una briciola d’amore… finalmente era felice.

“Non mi lascerai?”

Davanti a lui uno sguardo preoccupato lo fissò e poi scosse la testa.

“Neppure se tenteranno di separarci con la forza?”

Di nuovo un segno di diniego.

Sospirò rassicurato, passando una mano tra quei capelli color del grano, morbidi e lucenti.

Quanto lo amava… e la cosa migliore era che sapeva di essere contraccambiato.

La porta della stanza cigolò e poi si spalancò senza delicatezza.

Un uomo dall’aspetto arcigno arcuò un sopraciglio fissando nella loro direzione.

“Infermiera… infermiera” chiamò con un tono di voce impaziente.

Una donna piccola e magra si affacciò all’uscio affiancando il nuovo venuto.

“Si dottore?”

“Cosa le avevo detto? Di stare attenta… come pensa che il paziente possa guarire, se gli si permettono certe libertà?” ringhiò con fastidio indicando l’uomo davanti a se.

“Oh cielo mi dispiace!” la donna si portò una mano al petto con fare desolato e poi mosse un paio di passi, sorridendo rassicurante.

“Su adesso da bravo, tu vieni con me di là assieme agli altri…e mi dai quello” disse indicando un piccolo specchietto da borsetta.

….

……

Ecco, erano arrivati a separarli di nuovo, una calda lacrima si affacciò sul suo viso.

Non voleva, non voleva lasciarlo… si amavano, perché era così difficile da capire?

Ma sapeva che non sarebbe finita così, qualunque cosa avessero fatto per separarli… lui avrebbe lottato con tutto se stesso perché si ricongiungessero.

Avevano bisogno l’uno dell’altro, si completavano… erano una cosa sola.

La mano tremò quando l’infermiera la sfiorò con la sua e si appropriò dello specchio…

Alzò lo sguardo e per l’ultima volta, prima che la donna richiudesse lo specchietto, incontrò in quel pezzo di vetro riflettente, il volto del suo amore.

Anche lui stava piangendo…

 

 

End

 

Piccolo spazio privato:

Dunque non so se come patologia esista… l’essere innamorati di se stesso.

Io l’ho interpretata come una specie di dissociazione della personalità, legata ad uno strano complesso narcisistico…

LA storia si è classificata 2° a parimerito al contest indetto da Kaifan “le tre follie” sul forum di efp.

E’ tutto alla prossima

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