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Autore: ekslytherin    05/12/2005    8 recensioni
"... Di nuovo un urlo riscuote la Sala Grande, questa volta in mio onore. Volto lo sguardo verso due corpi stesi a fianco a noi. Gli occhi castani e azzurri sono vuoti. Poi mi volto verso gli uomini vestiti di nero. Oh… si…. Mi piacerà molto questo nuovo prese dei balocchi!..." che dire... un nuovo harry, un nuovo modo di vedere il mondo, o... il paese dei balocchi... ek
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BAMBOLA ASSASSINA

BAMBOLA ASSASSINA

Quanto tempo mi è rimasto?

Per quanto tempo potrò ancora ingannare il mondo intero?

Tra quanto tempo lui verrà a prendermi?

Sino a quando dovrò portare questa maschera?

Il cielo è nuvolo… un giorno perfettamente intonato al mio stato d’animo.

Non so quando, quanto, per quanto e tra quanto…. Non so nulla a parte che non resisterò a lungo.

Non posso più vivere, ma che dico vivere, sto solamente esistendo in questo momento, cercando di far contente le persone che mi stanno accanto e che affermano a gran voce di essermi amiche.

Non posso più nascondermi dietro ad una falsa luce, quando dentro me alberga l’oscurità più profonda.

Gli occhi sono lo specchio dell’anima ed io non so per quanto tempo ancora riuscirò a nascondere tutta l’oscurità dietro la luce verde speranza, dietro a quegli smeraldi che brillano ormai solo più di luce artificiale.

Non posso più vedere lui solamente attraverso i miei sogni e le mie premonizioni.

Cammino per i corridoi di questa scuola che è stata per me e per lui come una casa.

Cammino per i corridoi di questa scuola che ci ha fatti incontrare per la prima volta.

Cammino per i corridoi di questa scuola che è stata per me e per lui luogo di incontri sacrileghi.

Cammino per i corridoi di questa scuola che è ora per me peggio di Azkaban.

E mi chiedo quando è successo.

Quando è successo che la bambola preferita dal fato ha deciso di cambiare burattinaio?

Perché so di essere una bambola. Anche per lui… una bambola, come lo sono stato per Silente.

Ma Silente ora è morto.

Ed io ho bisogno di una nuova casa, di un nuovo marionettista che tiri le mie fila.

Per quanto tempo ancora lui mi farà aspettare?

Voglio che arrivi presto.

La mia maschera sta per sgretolarsi.

I miei occhi per oscurarsi.

E non so per quanto tempo ancora dovrò pazientare.

Ingannare i miei “amici”.

Già, i miei amici….

Coloro che hanno sempre brillato di luce riflessa.

Della MIA luce.

Certo.

Una volta ero una stella, la più splendente del firmamento, forse….

Ma le stesse stelle fanno parte del vuoto e freddo e buio universo.

Così poi la mia luminosità si è esaurita.

E si è formato un enorme buco nero nella volta celeste, che sono io.

Non so più come fare per stare il più lontano possibile da tutta questa gente che vive nel castello.

Non so più cosa inventare per non far insospettire quelli che mi stanno più vicini….

E mi chiedo cosa faranno.

Quando lui verrà a prendermi, intendo.

Cosa farà il mondo magico quando il suo burattino, la sua bambola prediletta, strapperà l’ultimo filo che lo tiene legato a sé ed andrà di propria iniziativa tra le braccia, tra le mani e tra i fili dell’avversario?

Forse… forse si sceglierà una nuova bambola.

Questo non lo auguro a nessuno.

Certo, sembrerà strano detto da me, che so di essere un burattino nelle mani del destino, ma io so cosa sono.

E mi faccio manovrare da chi decido io.

Ed essere la bambola di qualcuno ma non saperlo….

Non sapere che ogni minimo passo che muovi è in realtà stato deciso da altri….

Non sapere che anche la morte di persone a te care fa parte del piano già perfettamente calcolato del tuo regista occulto….

E’ la cosa più brutta che possa accadere.

Io sono stato un burattino inconsapevole per 16 anni.

Ho pensato che le scelte che facevo fossero mie, ed invece non era così.

Ho pensato che le persone che amavo e che morivano sarebbero vissute se non mi avessero conosciuto, ma sarebbe stato lo stesso, perché era stato deciso così.

Ma ora che lo so….

Ora che so cosa sono….

Ho scelto, davvero.

Per la prima volta nella mia vita mi è stata data l’opportunità di scegliere per conto mio, senza l’intromissione di nessuno.

E quindi ora aspetto che lui mi venga a prendere per portarmi nella mia nuova casa delle bambole, dove io sarò il principe, il personaggio principale, il burattino protagonista della storia.

Sta piovendo.

E’ il tempo che preferiamo, io e lui.

E’ in questo tempo che mi ha promesso che sarebbe presto venuto a prendermi.

E’ in questo tempo che io osservo insistente e sospiro rivolto oltre la finestra….

In attesa del suo arrivo.

In attesa che il burattinaio venga a prendere la sua bella bambola.

Mi ha detto che quando arriverà lo capirò subito perché ci sarà qualcosa di grandioso.

Questa notte ho sognato Hogwarts che bruciava in fiamme rosse e verdi.

Ho un presentimento.

Sento che non rivedrò più i miei “amici”…

Questo castello….

So cosa farà lui quando arriverà.

Sono già preparato per questo.

Ho salutato tutti, in modo velato, anche se non so quanto se lo meritino.

L’ho fatto perché sono stati i primi ad essermi amici in questo mondo… anche se a loro modo.

Dopotutto potrebbe darsi che per loro quello sia il solo modo per essere amici di qualcuno….

Ho impresso nella mia mente ogni singolo pertugio di questa scuola.

Se dipendesse da me, vorrei che lui non la distruggesse….

Ci potrebbe fare la sua sede primaria….

Devo chiederglielo.

Ormai è il tramonto.

Si dice che le persone tristi amino il tramonto.

Io non mi sento triste, ma adoro lo stesso osservare il cielo che in lontananza diventa vermiglio, arancione, giallo.

Continua a piovere.

E una giornata non è mai durata tanto come oggi.

Mi sento inquieto.

Ma la pioggia rilassa il mio corpo.

Ha avuto lo stesso effetto anche quel giorno.

Anche il giorno in cui ho preso la mia decisione.

Anche il giorno in cui lui mi ha fatto la proposta che ho poi accettato.

Sembra passato così tanto tempo da allora, ed invece….

Sono trascorsi solamente pochi mesi.

Poco tempo ma così… vissuto… interminabile.

Non avevo idea che stare lontano dal proprio burattinaio fosse così snervante.

Non pensavo che fosse così faticoso apparire ciò che non si è in realtà.

Ma da quel giorno….

Oh, da quel giorno quanto è pesante la mia maschera di bugie?

Un tuono.

Anche i tuoni mi piacciono.

Illuminano brevemente il cielo che diventa sempre più scuro.

Voglio fare una passeggiata.

Voglio sentire la pioggia su di me.

Come il giorno in cui ho preso la mia decisione.

E’ rilassante stare così, solo nel buio e con l’acqua che carezza leggera la tua pelle.

Per quanto tempo però dovrò ancora pazientare?

Quanto manca alla rottura della mia maschera?

All’inondazione di oscurità nei miei laghi verdi?

La mia sensazione sta crescendo ora….

Ho il presentimento che sta per arrivare.

Manca poco. Finalmente.

Speriamo.

Forse in fondo un po’ mi spiace.

Moriranno tutti.

Tutti i miei “amici”.

I professori.

E saranno solo i primi di una miriade.

Non mi sono opposto a questo anche se so che succederà perché se li facessi risparmiare ora, poi morirebbero in un’altra maniera, molto più dolorosa.

Non credo che dopotutto se lo meritino.

E questo è il mio saluto definitivo a loro.

E’ il mio ultimo regalo alla mia vecchia casa delle bambole.

Ora che ci penso….

Cosa prova lui nei miei confronti?

Certo ha bisogno di me.

Certo, sono la sua parte mancante.

Ma… cosa prova veramente per me?

Un burattinaio si può innamorare della sua bambola preferita?

Devo ricordarmi di chiederglielo….

Forse questa non è la strada giusta.

Forse il mio destino non è nelle mani di questo marionettista.

Forse i miei fili dovrebbero attaccasi ad un'altra casa delle bambole.

Bhè…

Fondamentalmente…

Non m’importa.

Non esigo che ciò che ho scelto sia giusto.

Non è così importante.

Ciò che conta è che l’abbia scelto da me.

Che sia una mia decisione.

E solo per questo motivo…

Devo perseguire la mia decisione sino in fondo e con tutte le mie forze.

Oh….

Ora sono sicuro.

Sta arrivando.

Stanno arrivando.

Non voglio andare dentro.

Lo aspetterò qui, su questa bella fontana, vicino al portone dal quale entreranno tra poco.

Non voglio vedere cosa succederà nel castello.

Perché già lo so.

Caos, annientamento, dolore.

Non è una novità.

Il loro nome è una garanzia di ciò che portano.

L’unica cosa che m’interessa è che lui sia finalmente giunto a prendermi.

Ti sto aspettando, mio marionettista….

La tua bambola prediletta è qui che brama la tua presenza.

Il castello è in subbuglio.

Credo che quasi tutti mi stiano cercando.

Per farmi combattere, ovvio.

Ed invece io sono qui, ancora sotto la pioggia, ad aspettare lui.

Adesso lo sento.

La maschera si è sgretolata per la troppa pesantezza.

Gli occhi sono oscuri e profondi laghi salpabili solamente da lui.

- Sei zuppo, mio bel burattino.-

Ah….

Il tempo è giunto, alla fine.

Mi volto e di fronte a me c’è lui, nel suo mantello nero.

- Ti stavo aspettando.-

Mente si avvicina mi sorride dolce, lo vedo anche attraverso il cappuccio che gli copre gli occhi.

- Ora che sono qui, vieni a me, Harry… finalmente.-

- Vengo, Tom. E sarò sempre con te, sino a quando tu vorrai.-

Gli tolgo il cappuccio ed una cascata di capelli corvini quanto i miei comincia ad imperlarsi delle gocce di pioggia che cadono copiose.

Mi abbraccia possessivamente….

Credo, dopo tutto, che il burattinaio si possa innamorare della propria bambola, in alcuni casi.

- Sei la mia stupenda bambola, Harry. E lo sarai per sempre… vuoi?-

- Certo, Tom. Sarò la tua bambola bella e dannata che ti seguirà ovunque.-

- Già, la mia bambola. Il mio bello e dannato burattino prediletto….-

Mi alza il mento e mi bacia.

Quando ci stacchiamo per respirare, noto il castello che sta per andare in fiamme.

Gli stringo piano la mano, lui si volta verso di me con aria paziente.

Ho l’impressione che sappia già cosa sto per proporgli….

- Pensavo… perché bruciarlo? Non si può risparmiarlo? Potresti faci il tuo secondo quartier generale dopo Riddle Manor…-

- Mpf… si, è una bella idea, Harry. Sarà il nostro castello. E quando io dovrò allontanarmi per qualche ragione, tu avrai potere su ogni minima cosa al suo interno, anche della vita e della morte degli occupanti.-

Avevo ragione.

Sapeva già cosa mi frullava nella mente.

Gli sorrido come risposta, poi m’incammino al suo fianco verso il portone d’ingresso.

Mentre attraversiamo i corridoi, incontriamo tutti i Mangiamorte che sono di guardia, e che fanno lievi inchini in nostra direzione.

C’è voluto davvero poco perché loro mi accettassero e mi approvassero.

Come del resto è stato per me.

Loro ammirano e temono il mio potere.

Io ammiro la loro fedeltà per Tom, come adesso l’hanno per me.

Senza nemmeno accorgermene siamo arrivati in Sala Grande, e lo spettacolo è suggestivo, davvero.

Ci sono un’infinità di combattimenti e noto che gli studenti che facevano parte dell’ES anni fa si stano battendo davvero bene.

Non posso che sentirmi fiero di ciò, dopotutto.

Era il mio scopo iniziarli a combattimenti seri.

E ci ero riuscito.

Anche se ora non erano più dalla mai parte.

Cioè.

Io non ero più dalla loro.

Con la coda dell’occhio vedo uno studente Serpeverde attaccato da due Grifondoro.

Guardo lui, nei due rubini che ha al posto degli occhi e che s’intravedono attraverso le ciocche nere bagnate.

- Vai, Harry. Fammi vedere cosa hai intenzione di fare….-

Gli sorrido solamente, poi mi volto e vado verso i tre ragazzi.

Con una punta di stupore riconosco chi sono: Draco Malfoy, con una ferita all’altezza dell’addome, Hermione Granger e Ron Weasley.

I miei “amici” ed il mio nemico di sempre.

Che scherzo del destino.

Quando i loro tre sguardi si posano su di me, il tempo attorno a noi pare arrestarsi.

- Harry! Dov’eri finito? Eravamo tutti preoccupati per te!-

- Ehi compagno! Hai visto chi abbiamo qui?-

Non rispondo.

Guardo solamente il biondo negli occhi grigio azzurri.

Non ho mai visto degli occhi di quel genere, di quel colore così magnetico, né grigio e né azzurro.

Ora scintillano.

Lui sa.

- In due contro uno. Non è un comportamento degno della casata Grifondoro!-

Mi guardano sbalorditi.

Non ho voglia di perdere tempo, ma….

Voglio fargli una proposta.

- Mi seguireste?-

- Dove Harry?-

- Non è importante il luogo… ma la risposta.-

- Certo compagno, che domande sono?!-

- Anche dall’ altra parte del confine?-

- Di che confine stai parlando? Harry, sembri strano….-

- Non strano, mezzosangue-zannuta. E’ solo sé stesso!-

Sorrido a Malfoy.

Che ironia.

Sembra conoscermi meglio lui che i miei “amici”.

Questa è una cosa che fa pensare.

O un motivo in più che mi fa capire che la scelta che ho fatto è, alla fine dei conti, quella giusta.

Almeno dal mio punto di vista.

- Allora? Mi seguireste anche dalla parte del nemico?-

Ora sono completamente sconvolti.

Mi trattengo dal ridergli in faccia solo perché guasterebbe questo momento così… tetro.

- Cosa stai dicendo?! Sei impazzito? O sotto Imperius? Harry ti rendi conto di quello che hai appena detto?!-

- Tu, Malfoy, cosa risponderesti? Ci verresti con me dalla parte del nemico?-

Si alza a fatica,appoggiandosi al muro.

Deve essere piuttosto seria la ferita che ha.

- Che domande, Potter! Ci verrei solo se fosse la fazione più potente!-

Sorrido.

Era la risposta che mi aspettavo da lui.

Non guardo più nemmeno i due che un tempo hanno vissuto della mia luce.

Prendo la bacchetta, la impugno saldamente.

Poi la alzo.

- Avada Kedavra.-

La mia voce è calma, fredda, calcolata.

Sento due braccia che mi stringono da dietro.

Lui mi fa voltare verso il centro della sala.

Ogni combattimento è concluso.

Naturalmente hanno vinto i Mangiamorte.

Lui attira l’attenzione di tutti, che si levano le maschere.

I più vicini a noi sono Peter Minus, Lucius Malfoy e Severus Piton.

Già.

Alla fine era una spia di Tom e non di Silente.

E’ sempre rimasto dalla parte del male.

Anzi no.

Del potere.

- Miei fidati compagni… Hogwarts è nostra!-

Urla di esultanza che mi fanno sorridere.

Si avvicinano i superstiti.

I futuri Mangiamorte.

Al fianco di Lucius si posiziona suo figlio, ancora con una mano sulla ferita che continua a sanguinare.

Alzo la bacchetta in sua direzione.

- Ferita Curant.-

Draco mi lancia uno sguardo di ringraziamento.

Malfoy Senior mi sorride.

- Vorrei ufficialmente presentarvi la nuova carta vincente del nostro regno scuro: Harry Potter… la nostra bella e dannata bambola assassina!-

Di nuovo un urlo riscuote la Sala Grande, questa volta in mio onore.

Volto lo sguardo verso due corpi stesi a fianco a noi.

Gli occhi castani e azzurri sono vuoti.

Poi mi volto verso gli uomini vestiti di nero.

Oh… si….

Mi piacerà molto questo nuovo prese dei balocchi!

Salve gente!!

Come va la vita?

Allora, forse è il caso che vi spieghi perché mi sono messa a scrivere questa one-shot che in realtà prevede anche un'altra fic, sempre e solo se la volete leggere!

Mi sono resa conto che non avevo mai fatto una fic un po’… dark.

Certo, ne ho fatta una triste, “that’s the only place where can i stay”, ma una fic in cui Harry mi passa dal lato oscuro, per amore di Tom ma anche perché ha cambiato visione… mi mancava.

Ed allora eccoci qui, con questa sottospecie di prova… ed è così che voi dovete intenderla: una prova di scrittura!

Quindi mi farebbe piacere se mi diceste cosa ve ne pare, se è troppo poco dark, se la narrazione di Harry in prima persona non rende bene, queste cose insomma….

E magari anche se vi piace in generale e se volete questo possibile seguito, che vi dico subito, svelando una piccola cosa, che avrebbe come personaggi principali di nuovo Tom ed Harry, ma Draco avrebbe una posizione più importante… la coppia potrebbe cambiare per motivi di forza maggiore… J

Allora mi raccomando, aspetto le vostre recensioni!

Ah, per chi aspetta le continuazioni delle mie due long fic… aspetto ancora qualche giorno, giusto per farvi penare perché non recensite! Jma non temete, domani o mercoledì al massimo ci saranno i nuovi capitoli, ma voi sentitevi in colpa perché non recensite!! J BaX ek

  
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