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Autore: lovely_    18/12/2010    4 recensioni
Quando Eustachio Clarence Scrubb si era ritrovato a Narnia con i suoi due cugini, Edmund e Lucy, pensava che si trattasse tutto di un loro stupido scherzo.
Quando Eustachio tornò in Inghilterra, tutti lo trovarono molto cambiato. Perché lo era. E la sua destinazione aveva finalmente un nome: Narnia.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eustachio Scrubb
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve! :D Dopo essere stata al cinema a vedere Il Viaggio del Veliero (un film STU-PEN-DO, mi ha emozionata tantissimo!) non potevo non scrivere una fic sulla new entry di Narnia: Eustachio (o Eustace, come lo chiamano nel film). Verso la fine c'è un po' di spoiler per la Sedia d'Argento, ma nulla di che. Spero vi piaccia, buona lettura ;)




DESTINAZIONI.
 

 

Quando Eustachio Clarence Scrubb si era ritrovato a Narnia con i suoi due cugini, Edmund e Lucy, pensava che si trattasse tutto di un loro stupido scherzo.

“Voglio tornare in Inghilterra!” aveva gridato “Vi denuncerò per rapimento!”

Ma presto si rese conto di non poter fare nessuna denuncia, almeno finché si trovava lì, e così lasciò perdere.

Eustachio trovava che Ripicì, l'orrendo ratto parlante che girava per la nave, fosse terribilmente odioso. Quasi più dei suoi cugini (che venivano trattati come re e regina, anche se ancora non ne comprendeva il motivo) e di quel loro stupido amico, Caspian.

Così, quando si trovò da solo su una delle isole, decise di esplorarla, e ,quando trovò un enorme tesoro, ci si fiondò sopra, credendo di aver finalmente trovato il modo per diventare il ragazzo più ricco del mondo.

Si pentì molto di questo, in seguito. Si pentì di essere stato sgarbato con Edmund e Lucy, di essere stato egoista, di aver pensato sempre così superficialmente.

E quando Eustachio tornò in Inghilterra, tutti lo trovarono molto cambiato. Perché lo era. Era diventato un'altra persona, un ragazzo capace perfino di piangere al momento di dover dire addio a colui che prima aveva detestato, ma che poi era diventato un vero amico. Il suo amico. Il primo.

Smise di odiare i suoi cugini, tutti e quattro, compresi Susan e Peter, e quando incontrava quest'ultimo accennava un mezzo inchino alludendo al suo titolo di Re Supremo di Narnia.

E così, quando trovò Jill Pole, che singhiozzava sola in un angolo della palestra, sentì di doverla aiutare. Sentì che c'era qualcosa che li legava, e che li avrebbe legati per sempre. Qualcosa chiamato destino. Perché, chi lo sa, magari le nostre strade sono già scritte. Magari ognuno di noi ha già la sua meta, la sua destinazione. E quella di Eustachio Clarence Scrubb aveva un nome: Narnia.


 

It's written in the stars that shine above,
There'a a place for us.

  
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