With me.

Erano nel giardinetto dietro casa; l'avevano seppellito in un angolo, all'ombra dell'albero rigoglioso. Alphonse era inginocchiato davanti alla collinetta di terra e la fissava con occhi tristi, ma senza metterla a fuoco davvero. Edward era in piedi dietro di lui. Sembrava che aspettassero qualcosa di preciso, ma forse attendevano soltanto che l'altro parlasse. Alla fine fu Ed a cedere per primo. Non ce la faceva a vedere suo fratello così depresso. “Adesso andiamo, Al. Non devi preoccuparti per lui, la tua tomba gli fa onore.” Voleva parlargli con un tono allegro, ma non ci era affatto riuscito e probabilmente Al non l'aveva nemmeno sentito.
“Nii-san, credi che sarà felice?” La voce gli tremava. “Ora non soffrirà più, non sarà più malato” sussurrò Ed.
“Mi mancherà da morire. Non riesco a pensare che sia stato meglio così, anche se dovrei. Mi faccio schifo da solo.” “E' stato con noi per un sacco di tempo... E' normale che tu ci stia male.” Edward non sapeva come consolarlo. Pensò che ci sarebbe voluta la loro madre. “Ne abbiamo passate tante con lui.”
“Già... Come quando non si è visto per quattro giorni e poi scoprimmo che andava a trovare la sua compagna. O quando Winry voleva iscriverlo ad un concorso di bellezza!”
“Ti ricordi quando l'hai quasi investito con la macchina, una mattina? C'eravamo davvero spaventati.
“Ho ancora il segno che mi aveva fatto quella volta.” Di riflesso, Edward toccò la cicatrice sulla tempia. “E quando tutte le mattine occupava il tuo posto nel letto, quando te ne andavi” - Alphonse continuava a parlare, più con se stessa che con suo fratello - “Ora la casa sarà molto più vuota, senza di lui.”
“Potremmo prenderne un altro per farci compagnia. E poi ti affezioneresti subito.”

“Ma nessuno sarà come lui.”
Edward fece un respiro profondo, mise in ordine le idee e cominciò a parlare con calma: “Una volta ho visto un documentario – non mi ricordo più se su Discovery Channel o National Geographic. Comunque parlava della reincarnazione. Secondo alcune religioni ogni essere viventi, dopo aver finito una vita, ne ricominciano un'altra. Forse come uomini, forse come altri animali o forse nella forma precedente, ma è come se non fossero mai morti. Non so se sia vero, ma forse non è nemmeno totalmente falso.” Si era sforzato di non cominciare il solito discorso sulle religioni e su quanto sia sciocco professarne una.
“Mi stai dicendo che magari un giorno lo rincontrerò?” Era girato, ma Edward poteva affermare con certezza che sul suo viso c'era una punta di speranza bagnata dalle lacrime che Al non aveva saputo trattenere.
“Sì. Non nella stessa forma e nemmeno con la stessa identica personalità, ma sarà lui.”

“Sarà difficile ritrovarlo. Come faremo?” Tirò su col naso un paio di volte, come un bambino.
“Sono sicuro che lo riconoscerai subito appena lo vedrai. E poi non è detto che non ci trovi prima lui.” Il tramonto bagnava tutto con la sua luce dorata e rossiccia e il sole illuminava tutto creando meravigliosi contrasti di colori confusi.
“Noi lo aspetteremo, vero nii-san?” Edward sorrise. “Certo che sì. Ma ora vieni, tra poco sarà buio e l'aria è fredda. Dobbiamo proprio rientrare.”
“Tu comincia ad andare, io arrivo.” Aspettò che Ed fosse lontano e poi si girò di nuovo a guardare la piccola tomba. “Tengo da parte la tua copertina, okay? Così quando tornerai la ritroverai” - si asciugò le ultime lacrime con la manica - “Arrivederci, micio.” E s'incammino verso suo fratello che lo aspettava per rientrare.





Dedica speciale: questa qui è per la mia Nicoletta. Perchè anche lei ha deciso di andarsene sotto le feste e perchè anche lei ci mancherà tantissimo. In diciotto anni ne hai viste di tutti i colori, adesso puoi riposare. Salutami tanto la Camilla. E non preoccuparti, la tua coperta non la butterò.

Grazie per la lettura. <3
NdN