Siccome
l'altra storia promessa su One Piece è un po' troppo corta, mi
sono rifatta con questa. Una cavolata per passare il tempo. BUONA
LETTURA
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KURO-CHAN,
KURO-CHAN................... YEH, YEH KURO-CHAN
La mattina sembrava iniziare bene, tranne per il fatto che
Fay sembrava alquanto strano. Aveva cucinato il cibo preferito
di kurogane, lo aveva svegliato con dolcezza e pazienza e, sopratutto non
lo aveva ancora fatto arrabbiare. Per Kurogane sembrava un sogno realizzato, ma
sapeva che c'era sotto qualcosa, doveva esserci altrimenti non si spegava il
comportamento del collega, cosa che aveva notato anche Yui, il ché era davvero
preoccupante.
"Si può sapere che hai combinato?!" chiese scettico il moro,
guardando il sushi sul suo piatto. Aveva cucinato senza dire nulla a Yui,
quindi c'era qualcosa che non andava.
"Come?" domandò stupito il biondo
"Sei troppo calmo e non smanacchi per casa, sembri la versione più scema
di tuo fratello!" proclamò Kurogane, cominciando a mangiare.
"E allora?" domandò di nuovo l'altro.
"E allora c'è qualcosa che non va! I casi sono due: O hai fatto un casino,
o la stai pensando peggio!" propose Kurogane. Fay spalancò gli occhi e poi
come se fosse offeso si sdette davanti al collega, con uno sguardo da cucciolo
ferito.
"Ma io non ho fato niente! Ho solo pensato di rendere felice il mio
Kuro-Pon!" si difese, tentando di fargli tenerezza. Naturalmente il solo
risultato fu un'espressione tutt'altro che comprensiva, anzi. Kurogane lo
guardò di sottecchi con ancora la forchetta in bocca, di solito quando stava
sulla difensiva aveva in mente un piano per renderlo ridicolo e la cosa lo
spaventava parecchio. Naturalmente anche il fratello aveva notato la stramberia
del ragazzo, ma non ci aveva fatto caso, era normale voler rendere felice la
persona che si amava, anche se per Fay questo significava divertirsi a
prenderlo in giro.
"Si, vedremo a fine giornata! Signor angioletto con le corna!"
esclamò Kurogane, alzandosi dal tavolo per andare a lavorare.
"A proposito di fine giornata! Oggi pomeriggio, verso le 16, sei
libero?" chiese Fay speranzoso, apprestandosi ad uscire, con il collega.
"Dipende perché?" domandò ambiguo, aprendo
"Perché
"Cosa?!" chiese dubbioso, credendo in una possibile cavolata del
collega, cosa assai probabile visto il comportamento troppo normale.
"Sorpresa!" esclamò Fay, saltellando lungo
"La televisione?! e per quale assurdo motivo io dovrei accettare?!"
Non l'avesse mai chiesto, Fay si girò di scatto, sorridendo come uno scemo, ma
con una punta di sadismo, sintomo che era arrabbiato.
"Se non sarai presente, dovrai far amicizia con il divano per almeno un
mese!" esclamò tornando per la sua strada. La traduzione era questa:
'Dormirai fuori dal letto per un mese intero'. Più che una possibile fine della
giornata sembrava un ricatto, ma cosa gli costava assecondare il collega ogni
tanto, infondo erano sotto le festività pasquali, no.
Per tutta
"O andiamo, siete giovani! Se vi lamentate adesso come reagirete alla mia
età?" Non che lui fosse vecchio, ma aveva comunque dieci anni in più di
loro e quindi il paragone ci doveva stare e poi cos'alro poteva fargli fare, in
fondo era il professore di Ed. Fisica, mica poteva metterli ai fornelli o
davanti ad un beker*.
"Kurogane-Sensei! Come
"No, non è malato, semplicemente ha qualcosa in mente e tenta di farmi
stare calmo!" almeno quella era la sua idea. Anche perché, mai avrebbe
potuto sperare in un cambiamento del collega ed in fondo non lo voleva, ma
almeno meno idiota lo poteva diventare, anche se la vedeva dura.
"Ha qualcosa in mente?!" si chiesero stupiti e curiosi gli allievi.
Tutti i ragazzi cominciarono a pensare e fantasticare sulla possibile idea del
loro professore, senza arrivare a capo di nulla, quando Sakura non saltò su con
una frase.
"Ah, forse è quello!" esclamò, sbattendo un pugno sul palmo della
mano. Tomoyo la guardò non capendo, come del resto l'intera classe, professore
sorpreso.
"Quello cosa Sakura-Chan?!" chiese Kobato, esprimendo la domanda di tutti.
"La cosa che ci ha detto ieri, ricordate? Riguardo a Kuro-Chan!"
spiegò
"Ahh, è vero aveva detto che sarebbe stato verso le 16:00, giusto?"
chiese Watanuki.
"Mhm, mhm!" annuì Sakura, verso il compagno.
"Scusate....." cominciò Kurogane, cercando di capire che centrasse il
gatto, ma i ragazzi sembravano assorti in chissà quale piano.
"Io credo che lo vedrò a casa mia, Sakura vuoi venire da me?" chiese
Tomoyo
"Certo!" esclamò contenta l'amica.
"Ragazzi...!" continuava il professore, senza essere ascoltato.
"Allora Watanuki e Doumeki, voi venite a casa nostra?" chiese uno dei
fratelli Lee.
"Molto volentieri!" disse Watanuki, seguito da un monosillabo
dell'altro. In tanto Kurogane ci stava capendo sempre meno, se era una cosa che
potevano vedere a casa i ragazzi, non centrava il gatto suo omonimo, ma
qualcun'altro con lo stesso nome, anche se non gli veniva nulla in mente. Però
alla fine si ricordò di qualcosa e urlando asserì.
"
Nell'aula dei professori Fay stava facendo il punto dei voti, cercando di non
dare l'insufficienza a nessuno. Suo fratello glielo diceva che era troppo
buono, ma lui non voleva fare torti, anche se la colpa non era sua.
"Dunque, Doumeki è alquanto scarso, ma s'impegna così tanto! Non posso
dargli 5!" sospirò segnando un 6 sulla riga del suddetto. "Watanuki**
direi che non ha problemi! Studiassero insieme quei due, invece di litigare!"
disse.
"Qualcosa non va Fay-Sensei?" chiese la preside vedendolo sconsolato.
A Fay venne un infarto, conosceva le abitudini della preside di entrare dalle
finestre, anche se non ne aveva capito il motivo, ma in ogni caso, aveva
constatato che era divertente.
"No, nulla! Solo non so che voti dare!" spiegò il professore.
"E si, è sempre un'impresa! Ma su con la vita, vedrai che troverai un
modo!" lo incitò la donna "A proposito, oggi è il gran giorno! L'hai
già detto a Kurogane-Sensei?" chiese
"No
"Sei sicuro che non si arrabbi?!" domandò
"No
"Ecco perché non stai facendo le solite idiozie, vero Fay?" fece
presente Yui, appena rientrato "Guarda che Kurogane-San non è stupido e
credo che abbia fiutato qualcosa!"
"Forse, ma tanto anche fosse! Questa volta non è colpa mia, quindi non
potrà arrabbiarsi con me!"
"Questo è vero!" fece presente Yuko, guardando Yui. Il quale sorrise
andando alla sua scrivania.
"Può darsi, ma io starei attento!" propose il ragazzo al fratello.
Quel pomeriggio, al ritorno dal lavoro (ore 15:20***).
"Allora Kuro-Nii! pronto per la sorpresa?" chiese. L'interessato
guardò Yui, prima di rivolgersi al fratello, trovando un sorriso di compassione
sul volto del collega, cosa che non preannunciava nulla di buono.
"Diciamo che sono pronto ad ogni evenienza!" esclamò continuando a
camminare. Entrati in casa Fay cominciò a preparare il divano, mancava solo
mezz'ora all'ora prestabilita e lui aveva preso: I popcorn dalla mensola
mettendoli in una terrina e portandoli in sala, La coperta di
lana e la cesta dei gatti. Posizionata ai piedi del divano davanti alla
televisione.
"Bene! Io vado" disse Yui.
"D'accordo Yui-Chan! A stasera!" esclamò Fay. Kurogane guardò l'unico
dei fratello normali lasciare la casa, lasciandolo solo con l'idiota.
"Dove va?!" chiese intimorito. Fay sorrise e non rispose tornando a
sistemare le varie cosa. "No,davvero! Dove va?!"
"Oh, sta tranquillo, deve solo recarsi a fare la spesa! sarà di ritorno
tra un'ora" spiegò Fay "Forza, vieni!" esclamò facendo segno con
la mano sul divano (il tipico Pat Pat dei fumetti.). Kurogane, seppur
riluttante si sedette, prendendo la coperte per coprirsi, mentre il biondo
prendeva il telecomando. Accesa la televisione, Fay premette sul canale 6
(Italia uno). Come ovvio, c'era
"Perché mi difficile crederti?" chiese spontaneo il moro,
vedendolo fin troppo felice.
"Eddai! Si più positivo. In fondo centri anche tu in un certo modo!"
"Cosa?!" chiese spaesato. Il biondo sorrise a trentadue denti,
facendo in modo di tappare la bocca al collega, mentre iniziava una canzoncina
orrenda alla televisione. Il professore di Ed.Fisica si girò piano verso
l'apparecchio, mentre il gatto, suo omonimo aveva alzato la testa sentendosi
preso in causa. Alla televisione si poteva vedere un gatto nero, fin troppo
puccioso che si trasformava in un robot, o almeno aveva capito così Kurogane,
ma la cosa peggiore era la sigla che faceva più o meno così:
***Kuro-chan
Kuro-chan
C'è
un gatto cybernetico
vivace
e intelligente dall'animo vincente
Dolcissimo
e simpatico
ha
sempre un mucchio di attenzioni per i suoi due padroni
kuro-chan
kuro-chan...yeh yeh kuro-chan!
C'è lo scienziato Dottor Goh
che
vuole dominare con i suoi gatti robot
ma
il nostro eroe gli dice no o o
e
allora per salvare il mondo combina un finimondo
La
sua dolcezza al volo se ne va
e
parte subito alla carica
diventa il
gatto più arrabbiato, supercorazzato
Ma
che roba da gatti è
quando
si agita Kurochan
lo
dimostrano i fatti che
lui
vincerà
tu
sei il più forte Kuro-chan
Ma
che roba da gatti è
quando miagola
Kurochan
questo
mondo di matti che
non
cambierà
stai
molto attento Kuro-chan
kuro-chan
kuro-chan...yeh yeh kuro-chan!
kuro-chan
kuro-chan
Ma
che roba da gatti è
quando
si agita Kurochan
lo
dimostrano i fatti che
lui
vincerà
tu
sei il più forte Kuro-chan
ohhhohhhhohhhh
yeeh
Ma
che roba da gatti è
quando miagola
Kurochan
questo
mondo di matti che
non
cambierà
stai
molto attento Kuro-chan
kuro-chan
kuro-chan...yeh yeh kuro-chan!
Il professore, divenne
bianco cencio al solo sentire quella canzone, figurarsi nel guardare una
puntata di venti minuti su quel gatto. L'unica cosa decente era il fatto che
faceva uscire una spada dalla bocca e usava armi belliche, ma per il resto
sembrava un felino orripilante che solo ad un idiota come il biondo poteva piacere.
Finita la puntata, Kurogane rimaneva impietrito, a guardare lo schermo ormai
nero. Non poteva dare la colpa al collega infondo non era colpa sua se
quell'anime era stato trasmesso e di certo non lo aveva inventato lui, quindi
che fare?
"Allora Kuro-Pi? Che te ne è parso?" chiese sorridente. Non ricevendo
risposta e notando la lividezza del collega, non poté fare altro se non
approfittarne, lo baciò a tradimento, per poi alzarsi. Non fece in tempo, però
a farlo perché Kurogane lo prese per un braccio trascinandolo giù sul divano,
portandolo sotto di se. "Kuro-Chi! Cosa!?" chiese sconcertato, non si
aspettava una simile reazione.
"Diciamo che qualcuno deve pur pagare! Non credi?" sorrise sgembo
Kurogane
"Ma non è stata colpa mia!" si difese il biondo, avendo intuito il
piano del collega
"Beh, ho te a portata di mano!" esclamò Kurogane baciandolo.
Yui aprì la porta qualche minuto dopo ma non sentì nulla, preoccupato per
l'incolumità dal fratello cominciò a cercarlo, quando non sentì degli starni
rumori nel corridoio davanti alla sala.
"Kuro-Chan! Che stai combinando?" chiese al gatto. Il felino in
questione, insieme alla compagna, stava portando via i cuccioli da
diseducazione sicura. Due dei cuccioli erano già in salvo, gli altri due ce li
avevano loro in bocca, mancava solo Yu-Chan all'appello. Il cuccioletto stava
giocando dietro al divano con un filo di nailon, Yui sentendo i
versi poco educativi per un piccolo essere come il suo omonimo, prese la
palla di pelo, portandola in cucina, dove si mise a cucinare, cercando di fare
più rumore possibile. Quando ad un certo punto, non squillò il telefono,
rispondendo, Yui si rese cono che era
"Allora
"Diciamo che non vedrò mio fratello fino a domani!" esclamò
sconsolato Yui, accarezzando il cuccioletto giallo.
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Si vede che ho riascoltato quella sigla, fa davvero male credetemi. Fino a
qualche anno fa non l'avevo nemmeno collegata, infondo l'anime di Kurochan è
molto più vecchio di Tsubasa, ma quando l'ho riascoltata mi sono messa a ridere
e ho pensato a questa fanfic, spero piaccia.
*Sono alcuni tipici misurini per gli esperimenti di Chimica, chiaro riferimento
a Fay.
**Ho fatto Watanuki più bravo a chimica, perché, come spiega Fay
nell'Horitsuba, La cucina e la scienza sono molto similari.
***Chi non la conosce?! In ogni caso è la sigla di un'anime alquanto idiota su
un gatto robotico che è accudito da due anziani umani, il suo creatore (Il
dottor Goh) ha inventato, dopo il tradimento del felino robotico, un militone
di gatti robotici per conquistare la terra, tra i quali c'è anche M, nemico
giurato del nostro. Una piccola curiosità Kuro-Chan, non si chiama solo così
per via della tuta nera, da gatto, che indossa per non far insospettire i
padroni (a cosa serve me lo deve spiegare, sono rimbambiti di loro), ma viene
anche dalla K sul suo torace robotico, scritta in nero appunto.