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Autore: blackpearl_    20/12/2010    2 recensioni
-- dedicata a Lenobia. Buon Natale, Mangy.
"La figura nascosta nell’ombra della stanza al piano superiore si fermò, voltandosi subito dopo in direzione del richiamo. Una piccola bambina, dall’aspetto fragile, e dai lunghissimi capelli dello stesso colore delle stelle cadenti, la fissava con gli occhioni infantili spalancati sul mondo.
Il comportamento della piccola era composto, innaturale, e solo un lieve tremito della mano sinistra rivelava il suo stato d’animo. L’altra accostò con delicatezza la porta al muro.
-Si?- chiese semplicemente Andromeda Black, buttandosi indietro i capelli castani e accostandosi di poco al lettino scuro.
Narcissa Black fece scendere lo sguardo sulle ginocchia ossute che sporgevano da sotto le coperte di lana, nere ricamate d’argento. Inclinò di poco il capo da una parte, continuando a non guardare Andromeda.
-Ho paura-
-Non devi-
"
Genere: Dark, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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-Sorella?-

La figura nascosta nell’ombra della stanza al piano superiore si fermò, voltandosi subito dopo in direzione del richiamo. Una piccola bambina, dall’aspetto fragile, e dai lunghissimi capelli dello stesso colore delle stelle cadenti, la fissava con gli occhioni infantili spalancati sul mondo.
Il comportamento della piccola era composto, innaturale, e solo un lieve tremito della mano sinistra rivelava il suo stato d’animo. L’altra accostò con delicatezza la porta al muro.

-Si?- chiese semplicemente Andromeda Black, buttandosi indietro i capelli castani e accostandosi di poco al lettino scuro.

Narcissa Black fece scendere lo sguardo sulle ginocchia ossute che sporgevano da sotto le coperte di lana, nere ricamate d’argento. Inclinò di poco il capo da una parte, continuando a non guardare Andromeda.

-Ho paura-

-Non devi-

La bambina fissò la sorella con uno sguardo che all’improvviso le parve alieno, estraneo. Quello di un’adulta.

-Come lo sai?- domandò con una nota dura nella voce trillante.

Andromeda esitò per un attimo, memore di tante cose che avrebbe e non avrebbe dovuto fare, poi sospirò e accarezzò dolcemente i capelli della sorella piccola, lisciandoli con gesti amorevoli.

-Perché ci sono io a proteggerti-

La bambina parve appagata dalla risposta, perché si lasciò scivolare lungo il materasso e abbandonò la testa sul cuscino. Le palpebre scesero sugli occhi chiari e un vago colorito roseo di salute salì sulle guance rotonde, donandole tutto l’aspetto di una pacifica bambina di sei anni nel pieno dell’infanzia.
Andromeda continuò ad osservarla fin quando non sentì che le ombre appostate sotto il letto, dietro l’armadio, sotto la finestra, nella sua anima, volavano via come spazzate da un forte vento autunnale al profumo di rose.
Allora si chinò con deliberata lentezza su Narcissa, depositando un piccolo bacio sulla guancia lattea.

-Fai bei sogni, Cissa-
















__________________________________________________________________-
Lenobia.
Poche parole, cara mia. E tutte sdolcinate, preparati.
Desideravo farti gli auguri di Natale nel modo migliore possibile, ma non mi è venuto nient'altro in mente se non questo. Quando ho aperto Word ho posato le dita sui tasti con tutta l'intezione di scrivere qualcosa sull'amicizia di James e Sirius, di nuovo. Insomma, qualcosa sull'amicizia.
Non chiedermi come sono finita a scrivere questo.
Spero solo che ti piaccia e che, in minima parte, ti faccia capire che inizio veramente a tenerci a te.
..
Ma qui lo dico e qui lo nego, eh!



Puffate tutti e Buon Natale
Gin
   
 
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