Nota:
questa fanfic è in verità una roundrobin: è stata infatti realizzata dalle mani di
sei autrici di fanfic (nere) del forum (nero) "The Black Parade" e che hanno scritto
diversi pezzi di questa storia senza
mettersi d’accordo e senza una
trama stabilita a priori: capirete bene dunque che lavoro difficile è
stato… eppure, eccola qui! Io posto il risultato finale in quanto co-admin del forum.
La canzone su cui si basa l’intera fanfic è “All I want for Christmas is you”, di Mariah Carrey.
Giorno venticinque del
calendario dell’Avvento nero sul forum the black parade: ecco la storia
conclusiva.
A tutti voi, un Buon Natale!
<3
All
I
want
for
Christmas
is you black.
I don't want a lot for
Christmas
There's just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know.
Make my wish come true…
All I want for Christmas is you.
Maledizione!
Si trovava in una catapecchia di albergo a Kumo a
causa del suo incarico di ambasciatrice. Non riusciva più a prendere il
suo lavoro con energia e serietà. Perché mandare proprio lei a Kumo, quando a Konoha stava andando così bene?
Questo era di certo un brutto tiro di Kankuro. In quel momento Temari se lo
sarebbe mangiato dalla rabbia.
Era pure la notte di Natale!
Non solo la passava in un paese straniero, inospitale, senza neve e umido, ma
non aveva neanche vicino neanche le persone a cui teneva. C'era Gaara che amava
la ritrovata gioia famigliare, Kankuro che provava a stupirla ogni anno con il
suo regalo e c'era anche...
I don't want a lot for
Christmas
There is just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day
Scosse la testa, eliminando
dalla sua mente certi pensieri.
Il gatto! C’era anche il gatto,
ecco. Quello che la notte aveva iniziato a dormire ai suoi piedi, dimostrandole
certamente più affetto di una certa altra persona di cui non sentiva
assolutamente la mancanza. Di certo in quel preciso istante, mentre lei
compilava carte e assisteva a noiose riunioni lui stava dormendo davanti al
camino, ignorando le urla di quella gran donna –anche se un po’ nervrotica – che era sua madre, sicuramente alle
prese col cenone di Natale.
Col famoso cenone di Natale di casa Nara, precisò a se stessa
affrettandosi verso un qualsiasi chiosco di ramen.
Un pranzo veloce e nutriente, e poi subito a continuare il suo lavoro: era
troppo professionale per farsi abbattere da delle stupide nostalgie.
Era rimasta senza Natale per gran parte della sua infanzia, di certo una volta
di più non avrebbe fatto alcuna differenza.
Eppure, quell’anno un qualche kami aveva
evidentemente deciso di mettere a dura prova i suoi nervi, come potè sperimentare nel giro di pochi passi.
I just want you for for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
You baby
Era appena arrivata davanti al chiosco di ramen quando, con un moto di orrore, si rese conto che il
suo portamonete era sparito.
Un tic le fece chiudere e riaprire velocemente un occhio verde mentre, in preda
ad una crisi mistica, cominciava a maledire del tutto gli dei che, con
eccessiva evidenza, l'avevano presa di mira.
Sconsolata guardò ancora una volta le persone sedute al di fuori del
ristorante che, al contrario di lei, si gustavano un abbondante pranzo.
Oh, al diavolo! Lei era troppo stoica per continuare a piangersi addosso.
Si voltò con fare deciso e, mentre i codini sobbalzavano al ritmo dei
suoi passi rapidi, notò che un ninja del luogo teneva tra le mani il suo
portafoglio.
Lo fissò con tanta insistenza che per un attimo si chiese come fosse
possibile che i suoi capelli non prendessero fuoco. Gli corse praticamente
incontro e gli afferrò con vigore una spalla.
"Quello è il mio portafoglio" disse sottolineando la parola
mio.
L'altro, leggermente stupito e intimorito, sostenne per un breve attimo lo
sguardo che poi ricadde su ciò che aveva in mano. Forse in preda ad un
delirio suicida, ebbe anche il coraggio di risponderle.
"Mi scusi, potrebbe provarmelo?"
Quello sconosciuto non doveva essere molto furbo... ma lei era pur sempre
un'ambasciatrice e doveva cercare di evitare l'omicidio di un paesano solo
perché era un completo idiota.
Si massaggiò una tempia e pensò a cosa poteva esserci nel
portamonete come prova da dare al suo interlocutore.
Con imbarazzo crescente si rese conto che c'era un solo oggetto da poter
mostrare a suo favore.
"Dentro c'è una fotografia..."
"Oh" rispose il ninja "E di chi?"...
I won't ask for much this Christmas
I won't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
Il vento inizio a spirare; la neve si stava accumulando
ai lati della
strada. Faceva
parecchio freddo. Era evidentemente destino che questo Natale andasse
all’aria, e ok… ma che addirittura uno sconosciuto le chiedesse di
provare che qualcosa di effettivamente suo fosse suo era incredibilmente
senza logica…
Ma che diamine… non desiderava certo tanto per Natale… voleva
semplicemente passarlo in maniera normale, non urlando appresso a un tizio
pazzo che disquisiva di aspetti legali (che, per una persona tanto pratica come
lei, erano totalmente effimeri…). Lei voleva solamente… be’, in verità quel che voleva era ben
altro, ma lì per lì si sarebbe accontentata anche di uno
squallido pranzo da sola… probabilmente sotto un vischio…
probabilmente senza di lu–
«Insomma, di chi è la foto, eh?» incalzò il ninja.
«Di un ragazzo, c’è la foto di un ragazzo»
borbottò lei, burbera, con un falso sorriso, mentre –come si dice-
infilava il dito nella piaga. L’altro sembrava… divertirsi?
«E, uhm» disse questi, mentre visionava il portafoglio e, una volta
trovato l’oggetto in questione, ne studiava i dettagli «sia
più precisa, signorina. Com’è fatto questo ragazzo?»
Temari strinse i denti. Era Natale, Natale, e a Natale si è tutti
più buoni…
«E’… è moro, sì, e sta sorridendo, ecco. Ora,
potrebbe ridarmelo, sì? Sa, mi farebbe piacere mangiare con i miei soldi…»
Ma il ninja non era evidentemente soddisfatto. Arrise ancora e disse:
«Potrebbe appena averla vista… mi descriva il ragazzo, susu, altrimenti non le darò niente!»
I won't even stay awake to
Hear those magic reindeer click
'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
You
Allibita, represse il suo istinto
omicida che avrebbe potuto gareggiare con Shukaku stesso. Infine
sospirò, aveva il presentimento che quell’idiota avrebbe
continuato fino al giorno dopo se non si fosse decisa a descrivere quella
dannata foto. E di certo non voleva passare tutta la notte a disquisire su uno
stupida foto, dentro uno stupido portafoglio, raccolto da uno stupido ninja
locale.
“Eh sia –ringhiò amichevolmente – Sta sorridendo, in
realtà è solo un accenno, ma è il suo sorriso. Svogliato,
laconico e leggermente stupido. Gli angoli della bocca tendono verso
l’alto, ma non troppo, perfino i muscoli del volto sono pigri- lei si
perse nei ricordi, mentre l’interlocutore ascoltava molto interessato la
descrizione- Ha delle labbra fini, dal colore anonimo. Gli occhi neri e
profondi, intelligenti ed acuti anche se ad un estraneo potrebbero sembrare
quelli di un tonno congelato- ridacchiò con sé stessa per la
battuta, poi concluse- E non posso dargli torto. Ah! Al collo
porta una sciarpa verde e in mano tiene un gelato”
All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children's
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me the one I really need
Won't you please bring my baby to me
Si perse un attimo nell'affievolirsi della sua
voce nel rumore circostante di risate, con un sorriso vagamente nostalgico.
Non sarebbe stata altrettanto bene senza...
-Capisco, signorina. La foto effettivamente c'è, tenga pure.
La voce dello strambo uomo riscosse Temari dai suoi pensieri, facendola voltare
simultaneamente verso il suo seccante interlocutore.
-Ma scusi, non ha nemmeno aperto il mio portafogli!- si riscosse la bionda,
inviperita. Dopo quella lunga chiacchierata nel viale riscaldato solo dalle
lucine, esigeva almeno un minimo di interesse.
L'omino sorrise sornione, gli angoli della bocca curvati verso l’alto, ma
non troppo, per poi correre via, lasciando alle sue spalle quattro ingombranti
codini biondi e un portafogli chiuso.
L'ennesimo scherzo di pessimo gusto col quale i Kami
avevano deciso di torturarla quel giorno.
Temari si voltò stancamente verso il chiosco di ramen
addobbato a festa.
Stelle, luci, risate.
Le sembrava tutto molto inappropriato.
Non voleva regali, quel Natale.
Ma aveva un desiderio nero, per confondersi alle tenebre e non dare
nell'occhio, per rifuggire da tutte quelle luci traditrici.
L'unica cosa che davvero voleva era...
Oh, I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see my baby
Standing right outside my door
Oh I just want him for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is
You
...mangiare.
Ma ormai aveva perso le speranza, non ne valeva più la pena. Avrebbe cercato
qualcosa senza muffa nel frigo desolato. Sulla via verso casa le imprecazioni
che inventò furono molteplici e particolarmente sboccate, ma non si
preoccupò minimamente di dare l'apparenza di un vulcano in piena
eruzione. Sbatté violentemente la porta e con passi pesanti da orco
stava per aprire la porta del frigo quando qualcuno suonò. “Ci
mancava solo questa! Magari è una vicina a cui manca il burro, glielo infilo
io il burro...”
Temari desiderava a suonare ci fosse solamente...
-Ancora tu! Che vuoi ora?-
Il ninja del portafoglio era lì ritto, infreddolito e tremante, avrebbe
aperto la bocca se la ragazza non l'avesse bloccato.
-Senti, non so perché tu ce l'abbia con me, ma non è proprio
serata. Potrei distruggerti in un secondo con il mio ventaglio se non mi dici
entro pochissimo che cavolo vuoi dalla mia vita!- tremava persino dalla rabbia.
Lo shinobi evidentemente decise che era meglio per la
sua salute parlare o davvero avrebbe taciuto per sempre. Fece con le mani un
sigillo bene noto e per un attimo sparì in una nuvola di fumo bianco. Ed
ecco apparire l'alta figura di Shikamaru Nara, con il naso rosso e le mani
viola dal freddo.
-Sarei venuto a passare il Natale con te-
Temari non era la persona di gettarsi al suo collo e appropriarsi violentemente
della sue labbra e alla fine di tutto il ninja intero, ma lo fece. Si
aggrappò al suo colletto e lo trascino dentro l'appartamento dove la
temperatura era più vivibile.
Quando lo ebbe liberato dalle sue labbra, lui boccheggiava soddisfatto.
-Non ti ho fatto nessun regalo- le disse con voce atona.
-Pensavo di non doverlo dire mai nella mia vita: ma tutto quello che volevo per
Natale sei tu-
All I want for
Christmas is you baby
All I want for Christmas is you baby…
Le autrici
sono state, nell’ordine:
michiyo1age
Sacchan
kokuccha
Clahp
DirtyCharity
Haru
No Shimo
michiyo1age
Note personali: sono contentissima di quel che è
uscito *-* ad un occhio esterno può sembrare un’idiozia, ma
organizzarsi in modo da scrivere una storia coerente e non divagare non
è minimamente facile. Complimenti vivissimi a tutte, siamo bravissime
*_* Non vedo l’ora di rifarlo, è stata una cosa divertentissima xDDD
E ora vado, che
in effetti stare alzata a quest’ora del 25 dicembre è un po’
triste *tossicchia*
Un buon Natale
a tutti dal forum “The black Parade”!
Alla prossima nera trovata *O*
Le mosche nere <3