Una foto, un’immagine, un pensiero che vola via.

Ancora non riesco a credere di essermi lasciato convincere a fare una cosa del genere; ho un berretto rosso in testa, calcato sui capelli biondi, e un sacco di bimbi con gli occhioni lucidi che mi guardano attenti, pronti a puntare il dito sul minimo errore nella parte.

E poi dicono che il mestiere dell'attore è una passeggiata.

Provate voi a convincere dei piccoletti decisamente furbi, a soli ventitré anni, di essere Santa Claus!

-Ma tu sei troppo giovane per essere Babbo Natale!- mi fa una di loro, per l'ennesima volta.

-Io sono l’apprendista di Babbo Natale, piccolina. Da grande sarò come lui, vuoi aiutarmi a imparare come si fa questo mestiere?- le chiedo, prendendola in braccio e sorridendo verso la fotocamera.

-Sìììì! Però devi farti crescere la barba!!!- esulta, entusiasta, ma i miei occhi sono rivolti verso la ragazza dietro la macchina fotografica.

Mi ha convinto lei ad essere qui, mi ha convinto lei a indossare questo costume e a sedermi qui, in mezzo ai bambini. Non posso negarle nulla, e vederla adesso è il regalo più bello che potesse farmi; è là, meravigliosa, che scatta le foto ai piccoli esultanti che saltellano sulle mie ginocchia.

Il mio sorriso si fa più ampio quando guardo la mia Angel, che mi osserva con due occhi pieni d’amore e di gioia che per me sono tutto il mio universo.