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Autore: Katherina Petrova    27/12/2010    0 recensioni
[Rugantino] I pensieri di Rugantino e Rosetta durante la Notte dei Lanternoni.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avviso = Per coloro che non sanno il dialetto romano, alla fine della storia le frasi in romanaccio sono tradotte in italiano ^^ Buona lettura!

 

Non fu mai così contento 

 

Rugantino

L’aspettava fuori dalla porta di casa sua, sperando che avesse accettato il suo invito.

Provava dei sentimenti che non aveva mai provato prima. Forse si era davvero innamorato di lei, alla fine.

Era cominciato tutto da una semplice scommessa con i suoi amici: giacere una notte con lei, la donna più irraggiungibile di Roma.

Ed ora il tempo stabilito per la scommessa stava per scadere.

Eppure quella notte aveva solo voglia di stare con lei, non per vincere, ma semplicemente per osservare la luna insieme alla sua Rosetta.

Non aveva altro aiuto per convincerla se non il fascino romantico della sua amata Roma. E sperò che almeno lei lo aiutasse.

 

Rosetta

Suo marito era stato bandito da Roma e Rugantino le aveva chiesto di passare la Notte dei lanternoni  insieme.

Doveva accettare l’invito o viceversa rifiutarlo?

Roma le sembrava più bella del solito quella sera. Il cielo era tempestato di stelle che sembravano dirle: “Rosè, accetta l’invito de Rugantino! Lui a te ce tiene davero!”.

Sospirò pensierosa e si affacciò alla finestra. Amanti di tutte le età passeggiavano mano nella mano per le vie della città. Sembravano felici, al contrario di lei.

All’improvviso il suo viso venne illuminato da un sorriso. Non poteva passare la Notte dei lanternoni da sola!

Corse subito a mettersi il vestito più bello che aveva e si spazzolò a lungo i sinuosi capelli corvini.

-A Rosè! Allora vieni?- gridò Rugantino da fuori.

-Arrivo, Rugantì!- urlò lei di rimando ed aprì la porta.

 

Rugantino

Rimase impietrito.

Non aveva mai visto in vita sua così tanta bellezza.

Rosetta gli sorrise. Il suo viso sembrava diverso, più sereno e i suoi occhi più luminosi.

Le sorrise di rimando e le porse la mano.

Passeggiarono e risero e si divertirono, poi si sdraiarono su un prato.

La osservava ridere, stupito di aver suscitato divertimento nel suo carattere privo di senso dell’umorismo. “’Mazza, però, se è bella!” pensò.

Ormai certo di essersene innamorato, decise di raccontarle della scommessa.

-Prima era solo pe’ vince che te venivo dietro-

Rossetta smise di ridere.

-E mo’?- chiese con delusione.

-E mo’, invece, me so accorto che te voglio bene!- 

 

Rosetta

Lo sapeva. Sapeva che si poteva fidare di lui.

Sorrise allegramente. Non si era mai sentita così felice, così viva, così innamorata.

-Te voglio bene pure io, Rugantì!-

Finalmente concesse che le labbra di lui si posassero sulle sue e il suo corpo fu invaso dal tepore che esse gli trasmettevano.

 

Rugantino

Fece l’amore con lei e per un attimo si dimenticò persino della scommessa, perché in realtà non aveva vinto, ma era stato vinto.

L’amore che provava per Rosetta lo aveva vinto e non fu mai così contento di aver perso.

 

Fine

 

 

 

Rosè, accetta l’invito de Rugantino! Lui a te ce tiene davero!” = Rosetta, accetta l’invito di Rugantino! Lui a te ci tiene davvero!”

 

’Mazza, però, se è bella! = Mamma mia, però, è davvero bella.

 

Prima era solo pe’ vince che te venivo dietro = Prima ti corteggiavo solo per vincere

 

E mo’ = e adesso?

 

E mo’, invece, me so accorto che te voglio bene!-  = e adesso, invece, mi sono accorto che ti amo.

  
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