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Autore: emychan    27/12/2010    19 recensioni
AU,Reincarnation!Arthur.Merlin ha atteso quasi duecento anni, lo ha fatto perchè lo ha promesso come ogni volta, ma Arthur non sembra interessato a ricordare, nè a stare con lui. Che il loro destino sia finito, spezzato dal tempo?(merthur!)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Emrys'
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E' molto triste, vi avviso!:P

Epilogo.


L'infermiera sorrise dolcemente aggiustando la sacca di liquido trasparente e controllando la flebo un'ultima volta.
Prima di uscire gli ricordò nuovamente che l'orario di visita stava per scadere.
La stanza era deserta a parte loro due, i soldi di Arthur in fondo gli permettevano di ricevere solo le migliori cure e sistemazioni.
Ciò nonostante la stanza era pur sempre spoglia e troppo calda, come tutte le stanze d'ospedale.
Le macchine accanto al letto di metallo poi, rendevano il tutto ancora piú triste.
I loro suoni, per lo meno, erano ritmici e regolari, segno che ogni cosa era ancora a posto.
Per poco.
Merlin lo sapeva.
Aveva vissuto abbastanza a lungo, visto abbastanza morte, da saper riconoscere il momento in cui la fiamma stava per spegnersi.
Di nuovo.
Sdraiato nel basso e scomodo letto, con la ruvida coperta bianca tirata su fino al mento, Arthur trasse un altro lungo respiro prima di aprire gli occhi.
Nel vederlo seduto al suo fianco, le sue labbra si tesero in un tremulo sorriso «Merlin» mormorò con voce roca.
Nel vederlo ridotto in quello stato il mago sentì il fiato mozzarglisi in gola.
Non sapeva se aveva la forza di rivivere quella scena per l'ennesima volta, ma non poteva lasciare Arthur proprio adesso.
Doveva essere abbastanza coraggioso per entrambi.
«Come ti senti?» gli chiese inghiottendo la sua sofferenza.
Gli passò le dita sulla guancia ormai troppo pallida e segnata dal passaggio degli anni, per lui era come se non fosse passato neppure un giorno.
«Come se stessi per morire» mormorò l'altro sorridendo, quasi non gli importasse.
Piccole rughe si formarono attorno agli occhi che pur nella vecchiaia erano sempre gli stessi.
Lo stesso azzurro cielo, lo stesso sguardo arrogante e forte.
Merlin si lasciò andare un mezzo singhiozzo, mordendosi il labbro per non scoppiare in lacrime.
Subito Arthur gli afferrò la mano stringendola tra le le proprie «Idiota» sussurrò posandogli un bacio sulle dita «Non ti metterai a piangere adesso?» e anche se debole e legato da giorni in un letto di ospedale, riusciva ancora ad essere il re che era sempre stato.
Purtroppo, però,le sue parole sembrarono avere l'effetto opposto sul mago che, incapace di trattenersi ancora, si lasciò andare in lunghi disperati singulti «Non lasciarmi di nuovo» mormorò posando la testa sul petto dell'altro «Ti prego»
Il principe sospirò tristemente affondando una mano tra i suoi corti capelli bianchi «Lo sai che se potessi resterei con te per sempre» gli poggiò le mani sulle spalle obbligandolo a rimettersi seduto e guardarlo in viso «Non vorrai salutarmi piangendo? Sei davvero il peggior marito del mondo» e c'era il solito broncio dipinto sulle sue labbra che quasi lo fece tornare a sorridere.
«Non sono tuo marito» brontolò asciugandosi gli occhi e tentando di fermare le lacrime.
«Sottigliezze, non lo sei solo sulla carta e in fondo, anche potendo sposarti, avresti comunque sbagliato la firma.»
Quelle parole gli strapparono finalmente un vero sorriso.
Nonostante la situazione, nonostante tutto stesse per ricominciare... o quasi.
«Arthur, devo dirti una cosa...» cominciò con voce incerta.
Avrebbe dovuto fargli quella rivelazione molti anni prima,  quando l'idea aveva cominciato a prendere corpo nella sua mente, ma non aveva mai trovato il coraggio di tirare fuori l'argomento.
Era legato a troppa sofferenza per farlo.
«Perché immagino che non mi piacerà?» sospirò Arthur continuando ad accarezzargli distrattamente il dorso della mano.
«Non è una cosa grave, solo una piccola... novità. Ricordi al liceo? Quando siamo tornati insieme? Avevi trovato dei libri a casa mia...»
«Quelli che ti ho fatto bruciare»
Merlin arrossì distogliendo gli occhi «Potrei averne fatto delle copie»
Ci fu un lungo attimo di silenzio, interrotto solo dal fastidioso rumore delle macchine nella stanza.
«Merlin, ringrazia che non abbia la forza di farlo o ti prenderei a calci. Qualsiasi cosa tu abbia in mente... Non.Osare» e c'era una tale nota di  panico nella sua voce che gli si strinse il cuore nel petto.
Perché nonostante il tempo passato, le liti, la sofferenza, Arthur voleva ancora stare con lui.
«Non è come credi» si giustificò subito per non farlo agitare.
Anche se sapeva benissimo che ciò che stava per rivelargli l'avrebbe agitato inevitabilmente.
All'inizio aveva pensato di non dirgli niente.
Quando si trattava di magia Arthur non si fidava molto.
Era sempre convinto che qualcosa sarebbe andato storto, cosa che in genere accadeva.
Ma stavolta Merlin era piuttosto convinto di non aver creato problemi.
O almeno lo sperava.
«E come sarebbe allora?» sbottò Arhur, spazientito dal suo silenzio
«Ho modificato un po' le cose. Tra di noi. Io... morirò con te Arthur» e subito si morse la lingua.
Tra tutti i modi in cui poteva spiegarsi aveva scelto il piú ridicolo.
Sotto la sua mano, il cuore di Arthur prese a battere all'impazzata mentre il volto dell'altro perdeva tutto il colore.
Il mago si voltò a guardare verso le macchine attaccate al suo amante, temendo di averlo ucciso prima del tempo e senza spiegargli nulla «Calmati Arthur» gli ordinò cercando di non farsi prendere a sua volta dal panico.
«Calmarmi? Merlin, sei un'idiota, come faccio a calmarmi quando dici candidamente che stai per morire?»
«Sarà solo fino alla tua rinascita Arthur!» si sbrigò a spiegarsi, prima che l'altro si facesse venire un infarto prima del tempo «Solo per non aspettarti così a lungo, per non essere così solo» mormorò con voce incrinata.
Le dita di Arthur si strinsero intorno alle sue e nel silenzio che seguì, Merlin guardò oltre la finestra.
Lo irritava che fuori tutto fosse così sereno.
Il cielo limpido, l'aria calda dell'estate.
Come poteva essere tutto così bello mentre il suo cuore si spezzava per l'ennesima volta?
«Immagino di averti sempre chiesto troppo, sono stato un'egoista. Non mi sono mai fermato a riflettere su cosa provavi tu ad aspettarmi volta dopo volta. Mi dispiace Merlin».
«No, Arthur...»
«Si, invece.» gli posò un dito sulle labbra per farlo tacere «Fai tutti gli incantesimi che vuoi, va bene. Solo... fallo funzionare per favore. O ti troverò solo per prenderti a calci».
Merlin sorrise con le lacrime agli occhi «Non preoccuparti, funzionerà» gli rispose con decisione.
«Perciò... morirai?» gli chiese con voce quasi strozzata.
Come se il solo pensiero fosse inconcepibile per lui.
Merlin lo capiva perfettamente.
«Sarà una morte apparente in realtà. Dormirò fino alla tua rinascita Arthur. Quando mi sveglierò non ricorderò subito di te, sarà graduale e anche tu ricorderai di me allo stesso modo. Non so quanto ci vorrà per recuperare ogni cosa, forse anni. Probabilmente saremo confusi, lo sai. Come è accaduto a te questa volta,  ma quando sarà tempo di tornare assieme, ogni cosa sarà al suo posto e io ti ritroverò. Come sempre» gli spiegò, cercando di rassicurarlo, di rassicurare se stesso.
ogni cosa sarebbe andata bene.
Ed entrambi si sarebbero risparmiati un sacco di solitudine e sofferenza.
«Cosí divideremo il peso?» bisbligliò Arthur e Merlin annuì cercando di apparire certo sotto lo sguardo diffidente dell'altro.
«E va bene» sospirò il principe «Immagino di dovermi fidare di te» pronunciò con una nota d'incertezza.
In altre occasioni Merlin se la sarebbe presa per il suo tono tanto incredulo.
I due si baciarono e qualcosa nel respiro del principe sembrò cambiare, il suo cuore affaticarsi.
Merlin si morse il labbro guardandolo respirare a fatica.
Era quasi ora.
«Puoi farmi un favore adesso?» mormorò Arthur tenendogli il volto tra i palmi delle mani.
«Qualsiasi cosa Arthur»
«Salutami col tuo vero volto»
Merlin sorrise, ingoiando una nuova ondata di singhiozzi.
Non l'avrebbe salutato piangendo.
In fondo il loro non era neppure un vero addio.
Si sarebbero rivisti molto presto.
L'incantesimo che lo faceva apparire anziano quanto Arthur, l'illusione che usava per potergli stare affianco e vivere con lui come due persone normali, cadde lasciandosi dietro il suo aspetto di sempre.
I corti capelli bianchi tornarono neri e lucenti, le righe attorno agli occhi e alla bocca lasciarono il posto alla pelle morbida e liscia di un tempo e la barba che aveva cominciato a farsi crescere attorno alle guance divenne nera come i suoi capelli.
Arthur lo studiò a lungo con gli occhi colmi di lacrime prima che il mago si chinasse per baciarlo ancora una volta «Arrivederci Arthur» gli sussurrò sulle labbra.
«Non fare troppo l'idiota in mia assenza» mormorò il principe sorridendo di rimando «Mi mancherai».
«Come sempre» mormorò in un sussurro e il cuore sotto la sua mano rallentò fino a fermarsi mentre gli occhi perdevano la loro luce.
Merlin chinò il capo lasciando finalmente andare le sue ultime lacrime.
Arthur non c'era piú.
Le macchine attorno a lui squillarono in allarme.
Una flotta di infermiere e medici corsero nella stanza, qualcuno lo obbligò a tirarsi su e ad uscire senza neppure chiedersi come al posto del vecchietto di pochi minuti prima ci fosse adesso un ragazzino.
Merlin rimase fuori dalla porta ad osservarli in silenzio mentre si agitavano invano su un corpo ormai vuoto.
Quando fu dichiarata l'ora del decesso, di lui non c'era già piú traccia.

Nessuno seppe mai che fine avesse fatto.
Neppure Gwen e Morgana con cui aveva mantenuto i contatti per tutta la vita.
A nessuno fu concesso di rivederlo ed ogni cosa appartenuta a Merlin Emrys scomparve misteriosamente, come il suo proprietario.
Era come se non fosse mai esistito.
Come se fosse morto nell'istante in cui Arthur Pendragon aveva smesso di respirare...

End

Lo so, mi sento in colpa.
Non si dovrebbe finire una storia in modo tanto triste, ma credo che fosse inevitabile, no?
Non è che non sia un happy ending in fondo.
Quei due rinasceranno e staranno ancora insieme e stavolta Merlin non dovrà starsene da solo per secoli ad attendere.
Ho cercato altre strade davvero, ma non mi convincevano. Far diventare immortale Arthur, non lo so... mi sembrava troppo facile.=)
Spero non vi abbia deluso!

Bene, direi che questa è finalmente la vera conclusione, perciò è il momento dei saluti. Che tristezza...T___T
Grazie davvero a tutti quanti.
Siete stati fantastici!
Grazie a chi ha commentato, a chi ha letto, a chi ha seguito e a chiunque abbia apprezzato la mia storia in qualsiasi modo!
Vi adoro!!!
Spero di tornare presto con un'altra serie se mi verrà l'ispirazione!
E nel frattempo vi lascio facendomi un po' di pubblicità. :P
Se non le avete ancora lette vi rimando alla mia ultima one-shot:  Yule
E, se ancora non le conoscete, alle altre due storie che ho scritto in questo fandom: Cats e You belong with me!

A presto spero!
Un bacio a tutti quanti!!!
   
 
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