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Autore: AlexBlack    28/12/2010    6 recensioni
Questa è una flashfic ed anche è la prima storia che pubblico.
Parla di Sirius, che rivedendo Harry a Grimmauld Place immagina di parlare con James... che cosa gli dirà?
scritta di getto in un momento di pura malinconia, spero vi piaccia!
Alex
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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PRONGS, IO TI ASPETTO.

 

Grimmauld Place, numero 12.
Vedo Harry che mi sorride incoraggiante. Oh, sapessi quanto ti assomiglia!
Ma tu purtroppo non lo puoi sapere. Non lo potrai sapere mai, mai.
Ogni tanto ti sogno. Sogno tu e Lily, che ridete spensierati, vi guardate, vi odiate e poi vi amate; all’improvviso mi sveglio e spero, nel profondo, che sia stato tu a svegliarmi appendendomi per una caviglia, tirandomi una secchiata d’acqua gelida, schiaffeggiandomi… ma so che questo non potrà accadere mai più e mi sento infantile a sperarci ancora.
Però, mi piace essere infantile in quel modo.
La fantasia di un bambino disperato che ha come unico aggrappo i ricordi. Ricordi belli, brutti, tristi, felici, ricordi che ti fanno tornare un sorriso, o una lacrima; ricordi che fanno male.
È inutile tenersi aggrappato a una fantasia, ma oramai ci sono abituato. È da quattordici lunghi anni che lo faccio, ti ricordo, ti prego, ti sorrido, ti ascolto…
Ti aspetto.
Ma tu non tornerai, mai più. È come se una parte di me si fosse staccata dal mio corpo, persa nell’oceano salato e amaro delle lacrime e sai che non la potrai mai riavere se non andando anche tu in quello stupido oceano.
Non sai quante volte ci ho pensato, venire da te, venirti a prendere, guardarti, parlarti e toccarti ancora come un tempo, ma chi mi assicura che una volta nel tuo mondo ti ritrovi? Nessuno, e allora sarebbe stato inutile, forse.
Forse, però, smetterei di soffrire, di dannarmi l’anima, di incolparmi, di cercarti in ogni cosa, ma ancora nessuno me lo assicura. È ancora tutto un ‘forse’.
Ecco come vivo: nella sofferenza e nel dubbio.
E poi mi torna in mente Harry, tuo figlio, la ragione per cui sono ancora qua, e mi dico che devo lottare fino in fondo, per lui, per te.
Tu non sai neanche quanto aiuto mi da Remus, l’ultimo Malandrino rimasto; già, perché Peter non è più un Malandrino, da anni. Ti ha tradito, ci ha tradito.
Ogni volta che mi tornate in mente tu e Lily, lui c’è, sempre. Mi aiuta a non ricadere nell’abisso dei ricordi, anche se mi aiuta, ma ancora non ci riesco del tutto; non riesco a capacitarmi che tu non urlerai più, non sorriderai più con quel ghigno malandrino, non prenderai più un boccino in mano, non mi abbraccerai più, non ci abbraccerai più, non riesco a capacitarmi che tu, James Potter, sia
Morto.

   
 
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